#ISRAELIRANWAR. Mezzi al lavoro a Natanz. Parlamento e Consiglio della Shura iraniano bloccano la collaborazione con AIEA. Gaza scontri e agguati contro le IDF. Cisgiordania annessa

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La CNN schiaffeggia l’entourage di Trump e le dichiarazioni di Israele sulla distruzione degli impianti nucleari iraniani: “Secondo una prima valutazione dell’intelligence statunitense, gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani non sono riusciti a distruggerne i componenti principali e hanno fatto arretrare il programma nucleare iraniano di soli pochi mesi”. Alcune centrifughe sarebbero intatte. 

Questo articolo ha suscitato reazioni a catena e alla fine hanno fatto ammettere alla amministrazione Trump che sono gli israeliani a conoscere lo stato reale degli impianti nucleari iraniani perché erano in loco. “Gli israeliani erano sul sito di Fordow dopo l’attacco e hanno affermato che c’è stata una distruzione completa”. Ha aggiunto che gli Stati Uniti stessi non conoscono la situazione con certezza, ma “Israele ce lo dirà presto, perché Bibi ha persone coinvolte in questo”. Trump ha intimato all’Iran di non proseguire i suoi programmi di arricchimento dell’Uranio e il governo iraniano ha annunciato che il suo programma nucleare procederà come previsto. 

Il capo dell’AIEA, Rafael Grossi, su Fox News: “I danni a tre siti nucleari sono molto significativi. Ci sono molti danni”. Un rapporto dell’intelligence statunitense afferma che i bombardamenti in due siti nucleari hanno bloccato gli ingressi, ma non hanno causato alcun crollo degli impianti sotterranei. Grossi afferma che non ci sono segnalazioni di un aumento dei livelli di radiazioni esterne in Iran.

Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha dichiarato che il Direttore Generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), Rafael Grossi, ha esortato l’Iran a presentare informazioni sul luogo in cui è conservato il suo uranio arricchito senza garantire che tali informazioni sensibili non trapelino. 

Il Majlis iraniano ha approvato il disegno di legge sulla sospensione della cooperazione con l’AIEA. “All’AIEA sarà vietato l’ingresso in Iran finché non sarà garantita la sicurezza degli impianti nucleari iraniani”, fa sapere inuma nota il parlamento iraniano. “Nessuno ha il diritto di collaborare con gli agenti dell’AIEA e sarà punito in caso di violazione”. “Le linee generali e i dettagli del piano per sospendere la cooperazione dell’Iran con l’Agenzia sono stati approvati in seduta pubblica del Parlamento”, ha confermato Salimi, membro del Majlis iraniano. La votazione: 221 dei 290 membri del Majlis hanno votato per sospendere la cooperazione con l’AIEA.

Il disegno di legge sulla sospensione della cooperazione con l’AIEA è stato anche approvato dal Consiglio della Shura. Il Presidente del Consiglio della Shura, Mohammad Bagher Qalibaf: “L’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica non ha nemmeno formalmente condannato l’attacco agli impianti nucleari iraniani, perdendo così la sua credibilità internazionale”.

Nuove immagini satellitari del 24 giugno dell’impianto nucleare di Natanz, nell’Iran centrale, sembrano mostrare tentativi in ​​corso di riparazione dell’impianto, con due fori osservati il ​​22 giugno in seguito ad attacchi dell’aeronautica militare statunitense che si ritiene siano stati causati da bombe MOP (Massive Ordnance Penetrator) GBU-57A/B sganciate dove si ritiene si trovi una sezione del complesso sotterraneo di arricchimento dell’uranio, ora ricoperta di detriti. Inoltre, diversi sentieri sembrano essere stati sgomberati dal complesso con mezzi pesanti, mentre diverse strutture temporanee o tende sono state erette in uno dei siti colpiti dagli attacchi GBU-57. Secondo finti social vicino al governo iraniano: “Le centrifughe torneranno a funzionare al massimo tra una settimana”

Dall’Iran il Ministro degli Esteri Abbas Araqchi: “Sottolineando la necessità di rafforzare la protezione degli impianti nucleari iraniani, ha aggiunto che i recenti attacchi ai siti avranno effetti gravi e profondi sul futuro percorso dell’Iran”.

Benjamin Netanyahu: “Abbiamo distrutto siti importanti in Iran, a Natanz e Isfahan. Abbiamo distrutto l’intero arsenale nucleare”. “Abbiamo distrutto il progetto nucleare iraniano. Se qualcuno lì pensa di farlo di nuovo, lo distruggeremo di nuovo”.

Sono molte le voci via social e dei media statunitensi che asseriscono che in realtà Israele sia a corto di armi per la difesa e questo spiegherebbe a corsa al cessate il fuoco. I Media israeliani: “l’Iran possiede tra 1.000 e 1.500 missili balistici ed è in grado di produrne decine al mese”.

Il ministro israeliano Elkin, responsabile dell’Autorità per la Ricostruzione e il Restauro del Nord, ha dichiarato alla Commissione Economica della Knesset che circa il 69% dei residenti è tornato al Nord a giugno, ma ha ammesso di non credere che il 100% dei residenti tornerà. Su richiesta dell’agenzia del Mossad, il Ministro della Guerra israeliano ha dichiarato la Banca Centrale dell’Iran un’organizzazione terroristica. Secondo Canale 13 Israele: “i ministri del Consiglio politico-di sicurezza israeliano hanno chiesto che la campagna continui fino alla caduta del regime iraniano”.

Il Capo di Stato Maggiore delle IDF, Eyal Zamir: “Abbiamo ritardato di anni i programmi nucleari e missilistici dell’Iran. Dobbiamo rimanere vigili”. Ha affermato che la campagna contro l’Iran “non è finita”, con una nuova fase all’orizzonte, ma la Striscia di Gaza sarà la priorità per ora. I media israeliani annunciano l’uccisione di 7 soldati e il ferimento di altri 16, tra cui feriti gravi nell’imboscata del 24 giugno a Khan Yunis. 

I media arabi citano Hamas, secondo cui nelle ultime ore sono in corso intensi negoziati per un cessate il fuoco a Gaza. Non c’è ancora stata alcuna dichiarazione ufficiale da parte di Hamas.

A Teheran, folle sono scese in piazza per la “Celebrazione della Vittoria”: “Siamo con Ghadir”, “Non tollereremo l’umiliazione”, cercando di dimostrare lealtà e una posizione ferma nei confronti di Israele e degli Stati Uniti. Tra i manifestanti, non specificato in quale città iraniana è apparto Qaani, numero uno dei Pasdaran dato per morto da Israele il 13 giugno. 

Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRG) afferma di aver colpito obiettivi militari israeliani con una raffica di missili in rappresaglia per gli attacchi notturni contro l’Iran, impartendo al regime una “lezione storica” ​​in vista del cessate il fuoco. Il Presidente Masoud Pezeshkian ha messo in guardia da una cospirazione tra Stati Uniti e Israele per mettere i paesi islamici l’uno contro l’altro. “L’Iran e i suoi vicini hanno dimostrato che le cospirazioni straniere non rovineranno la loro amicizia”. 

Il presidente Masoud Pezeshkian, in una conversazione telefonica con il primo ministro pakistano Shehbaz Sharif, ha affermato che lo scopo dell’installazione di basi militari nella regione è quello di creare divergenze tra i paesi della regione. Il Presidente del Consiglio della Shura iraniana, Mohammad Qalibaf: “L’Iran ha spaccato la testa al nemico, sfatato il mito della cosiddetta “Cupola di Ferro” e distrutto importanti strutture di sicurezza nemiche”.

Il Ministero della Salute iraniano afferma che 610 civili sono stati uccisi e 4.746 feriti negli attacchi israeliani. Tra i morti ci sono 49 donne e 13 bambini. Anche sette ospedali sono stati danneggiati. Secondo fonti israeliane, 29 ufficiali iraniani dal grado di tenente colonnello in su sono stati uccisi negli attacchi contro l’Iran. 

Il primo Vicepresidente dell’Iran Mohammad-Reza Aref: “La dichiarazione di cessate il fuoco di Donald Trump equivale a un’ammissione di fallimento”. Il servizio Internet sta gradualmente tornando operativo in Iran dopo un’interruzione durata più di una settimana. Proroga della cancellazione dei voli nazionali e internazionali fino alle 20:00 di stasera

“L’Iran ha arrestato 700 persone sospettate di spionaggio per Israele dal 13 giugno. Ha confiscato 10.000 armi”, fa sapere Fars News. Secondo le fonti iraniane la maggior parte degli agenti del Mossad in Iran sono cittadini afghani e affermano che per l’esplosione della centrale nucleare sono stati promessi solo circa 20 milioni di toman (225-250 dollari). La maggior parte di loro sono afghani fuggiti in Iran dopo il ritiro degli Stati Uniti dall’Afghanistan, così come coloro che in passato hanno collaborato con gli Stati Uniti contro i talebani.

Tra gli ultimi arresti 6 persone, 24 giugno, nel cui seminterrato sono stati trovati missili anticarro Spike, micro droni e altri tipi di esplosivi. Continuano nel frattempo le esecuzioni per impiccagioni con l’accusa di tradimento. Il 24 giugno, “Il governo iraniano ha giustiziato una spia curda del Mossad di nazionalità irachena di Sulaymaniyah, di nome Rasoul Ahmed Rasoul.” 

Il 25 giugno 10 uomini sono stati arrestati e un quinto arrestato da segnalazione di privati cittadini. Una perquisizione nel seminterrato di un edificio ha portato alla luce missili anticarro Spike e i relativi razzi, quadricotteri carichi di proiettili di mortaio e un missile da spalla

Il 25 giugno, l’agenzia di stampa iraniana Mizan ha riferito che “tre persone sono state giustiziate oggi dopo essere state condannate per collaborazione con il Mossad e per il contrabbando di equipaggiamento utilizzato per omicidi”. Il Ministero dell’Intelligence iraniano ha annunciato l’arresto di una cellula di spionaggio del Mossad composta da sei membri.

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 16:00 del 25 giugno. Intensa attività di droni israeliani su Iqleem al-Tuffah e la provincia di Sidone (e Dier Al-Zahran). Un drone israeliano ha sganciato una bomba sonora vicino a un raduno di residenti nella città di Houla, che accompagnavano i comitati che ispezionavano le case distrutte in uno dei quartieri orientali. Il numero di bombe sganciate da un aereo nemico israeliano nella città di Houla, nei pressi di un movimento di residenti durante la valutazione dei danni, è salito a quattro nella giornata del 25.

Le cerimonie dell’Ashura iniziano domani nel Sud e a Nabatiyeh con Hezbollah e Amal. Le forze israeliane hanno incendiato il camion preso di mira questa mattina a Mays_al-Jabal lanciando molotov. L’incendio si è propagato e ha incendiato gli pneumatici. 

La Banca Mondiale ha approvato 250 milioni di dollari in aiuti per la ricostruzione del Libano, inclusi la rimozione delle macerie e la riparazione delle infrastrutture.

Sette soldati del genio israeliano sono stati uccisi a Khan Yunis quando un militante ha attaccato un ordigno esplosivo all’auto su cui viaggiavano. Nella giornata del 25 sono arrivati gli aiuti umanitari a Gaza nord e sono riusciti a raggiungere i magazzini. I mezzi erano scortati 

Tre morti e diversi feriti nell’attacco a una casa a due piani di proprietà di Abu Anas al-Talmis, un distributore di gas, alla fine di via al-Karamah, a nord-ovest di Gaza City. Ferito in un bombardamento israeliano contro un gruppo di cittadini in Rashid Street, nella zona di Shati, a ovest di Gaza City.

Account delle forze di sicurezza della resistenza stimano che Israele possa tentare di effettuare operazioni tramite forze speciali all’interno della Striscia di Gaza. “Pertanto, vi invitiamo a segnalare immediatamente qualsiasi attività o comportamento sospetto”. Si legge negli account della resistenza. 

Scoppia un incendio a seguito del bombardamento da parte delle forze IDF di un’abitazione vicino alla moschea di Al-Salam a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale

A partire dal 24 giugno account palestinesi scrivono: “A quanto pare, Israele ha ufficialmente annesso la Cisgiordania in tutte le sue pubblicazioni”. L’Ufficio Stampa dei Prigionieri: “L’escalation degli arresti in Cisgiordania sta trasformando la vita dei palestinesi in un inferno quotidiano, grazie al silenzio internazionale. Il ritmo degli arresti giornalieri in Cisgiordania ha raggiunto livelli senza precedenti e deve essere fermato. Il proseguimento di questi arresti senza deterrenza apre la porta a ulteriori violazioni e costituisce un crimine di guerra. Chiediamo che le autorità si assumano le proprie responsabilità, facciano ricorso ai tribunali internazionali e attivino il processo legale per fermare le violazioni dell’occupazione”.

Nella giornata del 25 giugno le IDF piazzano cartelli sugli alberi a sud della città di Ya’bad a testimonianza che quella è ora terra di Israele. Coloni hanno incendiato un’abitazione palestinese nel villaggio di Susya, nell’area di Masafer Yatta, a sud di Hebron, in Cisgiordania

Attacchi israeliani ai depositi di armi siriane. Un’esplosione si è verificata in un arsenale nella regione di Jableh, in Siria. Fonti locali confermano: le esplosioni si sono verificate presso il Battaglione Agricolo vicino al fiume Sin, noto come Battaglione Droni. Più di 10 violente esplosioni hanno scosso l’area, le cui cause sono sconosciute. Un deposito di armi esplode nella città siriana di Baniyas

Registrai attacchi di droni in Iran. Secondo quanto riferito, i sistemi di difesa aerea sono stati attivati ​​nella città di Parand, a sud-ovest di Teheran. Difese aeree iraniane stanno attualmente cercando di contrastare diversi droni a Shiraz, nel sud-ovest del paese.

L’Iran segnala l’attivazione dei sistemi di difesa aerea a Tabriz dopo la comparsa di droni. Il 25 giugno secondo quanto riferito dal campo, le difese aeree di Shiraz sono state attivate e sono iniziati i raid aerei sulla città. Esplosione in un edificio residenziale nel centro di Teheran. Le autorità spiegano: si è trattato dell’esplosione di una bombola di gas.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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