
Dopo la risposta iraniana alla base statunitense in Qatar per gli attacchi agli impianti iraniani nucleari, nella confusione più totale Trump ha annunciato il cessate il fuoco.
C’è stata molta imprecisione da parte dello staff del Presidente tanto che si è rischiato fino all’ultimo che il cessate il fuoco non fosse adottato da entrambe le parti. Mentre il presidente annunciava il cessate il fuoco i funzionari iraniani a New York dicevano che era vero ma in Iran mezzi di informazione e politici affermavano il contrario. Trump ha dovuto chiamare Benjamin Netanyahu per sincerarsi che tutti avessero capito tutto. Ci sono stati errori anche nel divulgare l’orario di inizio del cessate il fuoco.
Condanna dei paesi arabi contro l’Iran: Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Qatar, Oman hanno condannato gli attacchi. Il Ministro degli Esteri Abbas Araqchi, in una conversazione telefonica con il suo omologo emiratino, lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ha invitato i paesi della regione a unirsi e a confrontarsi con il regime israeliano. Ha sottolineato più volte che il Qatar è un paese fratello.
Le questioni spinose sono rimaste tutte sul tavolo: programma nucleare, Gaza, multipolarità. L’ambasciatore iraniano e rappresentante permanente presso l’Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, in Svizzera, afferma che gli attacchi statunitensi e israeliani contro i siti nucleari pacifici dell’Iran hanno rappresentato una palese violazione del diritto internazionale, sottolineando che Teheran non rinuncerà al suo diritto di utilizzare l’energia nucleare per scopi pacifici.
Prosegue inoltre il lavoro della commissione parlamentare che ha approvato il progetto generale di un disegno di legge volto a sospendere la cooperazione dell’Iran con l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), in risposta alla condotta dell’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite in merito all’aggressione statunitense e israeliana contro la Repubblica Islamica.
Il Capo di Stato Maggiore IDF, Eyal Zamir, in una nota stampa fa sapere: “Nonostante il risultato fenomenale, dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Molte sfide ci attendono ancora. Dobbiamo rimanere concentrati, non c’è tempo per dormire sugli allori”.
Dalle osservazioni del Capo di Stato Maggiore: “Abbiamo concluso una fase significativa, ma la campagna contro l’Iran non è finita. Stiamo entrando in una nuova fase basata sui risultati di quella attuale. Abbiamo fatto arretrare di anni il progetto nucleare iraniano, e lo stesso vale per il suo programma missilistico. Le IDF hanno dato il massimo: la Direzione Intelligence ha ottenuto risultati di intelligence senza precedenti. I piloti dell’IAF hanno operato con coraggio, mettendo a rischio la propria vita a migliaia di chilometri dal territorio israeliano, colpendo e distruggendo obiettivi militari. L’Aerial Defense Array e le unità di comunicazione hanno operato con le loro capacità operative uniche per proteggere il fronte interno. Il personale dell’Home Front Command ha agito con ingegno per salvare vite umane, il tutto coordinato dalla Direzione Operazioni. Ogni comando, direzione e reparto ha contribuito al successo dell’operazione, sia attraverso la partecipazione diretta all’operazione Iran, sia attraverso una solida difesa nei rispettivi ambiti. Ora l’attenzione si sposta di nuovo su Gaza. Per riportare a casa gli ostaggi e smantellare il regime di Hamas. Sono orgoglioso di avere il privilegio di guidare l’organizzazione in questo periodo”.
Ed ora veniamo agli scenari militari che coinvolgono Israele e Iran aggiornati alle ore 17:00 del 24 giugno. Nonostante gli attacchi reciproci tra Israele e Iran non si sono mai fermai gli attacchi in Libano da parte di Israele. Nel pomeriggio del 23 giugno attacchi aerei israeliani hanno colpito la valle tra Ansar e Al-Zarariyeh; La valle di Kfarmelki; La valle tra le città di Aazza e Kafrweh; Al-Aishiyeh; Al-Mahmoudiyeh; Al-Dimashqiyeh; La valle di Barghoz; Al-Bureij alla periferia di Jbaa; La periferia di Al-Mahmoudiyah.
Un enorme incendio è scoppiato nella valle tra Deir al-Zahrani, Aazze e Kafroue, nel Libano meridionale, a seguito di attacchi aerei nemici israeliani. Il 24 giugno prime informazioni su un attacco di droni israeliani nemici contro un’auto a Kfardjal. Tre o morti.
Una squadra della Croce Rossa Internazionale ha iniziato a coordinarsi con l’esercito libanese per avviare i lavori di restauro della stazione idrica di Wazzani, distrutta dal nemico israeliano durante la recente aggressione.
Nella notte le sirene antiaeree hanno suonato sulle alture del Golan meridionale per paura di infiltrazioni di droni.
Tre esplosioni registrate nella zona di Taji Camp a nord di Baghdad hanno preso di mira le difese aeree. Attacco al radar. Camp Taji è un accampamento dell’esercito iracheno che ospita anche una sezione per le forze statunitensi. L’attacco è stato effettuato da droni, non da missili. Secondo fonti locali è stato un drone israeliano, la distruzione del radar lascia all’aeronautica militare libero accesso allo spazio aereo iraniano, anche sotto la copertura di un cessate il fuoco.
Attacco in Qatar nella notte tra 23 e 24 giugno alla base aerea di Al Udeid. La base era vuota. 10 missili sono stati lanciati contro il Qatar dall’Iran. Il Qatar in una dichiarazione: non ci sono state vittime a seguito dei lanci alla base aerea di Al-Udeid, condanniamo l’attacco iraniano e ci riserviamo il diritto di rispondere L’Iran aveva informato il Qatar del probabile attacco ore prima di attaccare il suo territorio e anche gli Stati Uniti e la Russia.
Una fonte militare di alto livello in Yemen ha dichiarato ad Al-Arabi Al-Jadeed: “Il livello di allerta nella provincia di Bab al-Mandeb è stato portato al massimo e c’è un’intensa attività aerea nel Golfo di Aden”. Gli Houthi hanno commentato l’annuncio del cessate il fuoco per voce di Mohammed al-Buhiti, dell’ufficio politico Houthi: “L’accordo di cessate il fuoco tra Stati Uniti e Israele con l’Iran sottolinea che l’unica lingua che capiscono è la forza militare, “e le nostre operazioni militari contro Israele continueranno finché l’aggressione a Gaza non sarà fermata e l’assedio della Striscia non sarà revocato”.
Nel mattino del 24 giugno distruzione dall’attacco missilistico iraniano a Beersheba. I servizi di emergenza israeliani: “Quattro persone sono state uccise e altre 22 ferite, alcune in modo grave, dopo che un razzo ha colpito direttamente un edificio a Be’er Sheva”. Gli allarmi erano suonati a Lachish occidentale, Lachish, Dan, Yarkon, Costa, Giudea, Gerusalemme, Sheflat Yehuda, Shomron, Gorbet She’an, Baka, Sharon
Il Portavoce delle IDF: “Questa sera abbiamo attaccato otto siti di lancio pronti per il lancio immediato. Circa 20 razzi sono stati lanciati prima dell’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco, la maggior parte dei quali è stata intercettata. Le forze di soccorso del Comando del Fronte Interno continuano le operazioni di ricerca sulla scena del delitto di Beersheba”.
Sparatoria in un bar a Tel Aviv, due feriti gravi. Trattasi però di criminalità locale.
Anche a Gaza nessun cambiamento continuano gli attacchi agli aiuti umanitari. Hamas in un comunicato ha scritto: “I massacri quotidiani intorno ai punti di controllo israeliani-americani per gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza continuano, incarnando uno dei crimini più efferati conosciuti ai tempi moderni: attirare innocenti affamati in imboscate per ucciderli e ucciderli, prima di aprire il fuoco su di loro”.
“Più di cinquanta persone innocenti e affamate sono state uccise il 24 mattina dalle IDF mentre speravano di procurarsi del cibo per i propri figli. Queste morti si aggiungono ai quasi cinquecento morti che hanno raggiunto le porte delle trappole mortali criminali nella Striscia di Gaza meridionale e centrale”.
Alle prime ore del mattino bombardato punto di aiuto dove i palestinesi attendevano aiuti a Netzarim. Tre morti e feriti a seguito del bombardamento da parte di aerei AIF della casa della famiglia Al-Farani nel campo profughi di Al-Shati, a ovest di Gaza City. Bombardamenti di artiglieria a est di Gaza City.
Il bilancio delle vittime a seguito di un bombardamento mentre attendevano aiuti in via Salah al-Din, nella Striscia di Gaza centrale, è salito a 24 martiri e decine di altri i ferii.
Bombardate case nel campo profughi di Al-Bureij, nella Striscia di Gaza centrale.
Fumogeni vengono lanciati in modo intensivo nel quartiere di Al-Amal a ovest della città di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. Le Brigate Al-Qassam in un comunicato: “Nell’ambito della serie di operazioni “Pietre di Davide”, attacchi ai soldati e veicoli israeliani nelle aree di infiltrazione a est della città di Khan Younis, nel settore meridionale”. Le IDF hanno lanciato fumogeni verso il quartiere di Al-Amal a ovest di Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale.
Scontri tra la resistenza e le forze IDF a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale. L’artiglieria delle IDF bombarda i quartieri di Shuja’iyya e Al-Tuffah, a est di Gaza City.
In un’operazione congiunta tra le Brigate Al-Qassam e Al-Quds, colpiti soldato delle IDF a est di Khan Younis. Secondo fonti israeliane: Un soldato dell'”esercito” è caduto in un’imboscata a Gaza e le forze di soccorso sono cadute in un’altra imboscata” vis sarebbero più morti e i mezzi sono stati incendiati.
Bombardamento di artiglieria sul quartiere di Batn Al-Samin, a sud di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.
Oltre 20 morti uccisi dal fuoco delle IDF vicino ai centri di soccorso a nord di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale.
Tra la sera del 23 giugno e il 24 giugno mattina: Le IDF attaccano di nuovo Teheran; Le Forze di Difesa Israeliane stanno attaccando obiettivi e lanciatori delle Guardie Rivoluzionarie nell’Iran occidentale, cinque attacchi il 23 giugno utilizzando 200 munizioni. Abbattuto drone israeliano a Arak. Il portavoce delle IDF in persiano ha invitato la sera del 23 giugno i residenti del 7° distretto di Teheran a evacuare: le IDF adotteranno presto misure per danneggiare le infrastrutture delle strutture militari iraniane.
Verso mezzanotte nuovi attacchi su Teheran,a attacco a Bushehr. Difese iraniane in funzione a Sardasht. Ci sono state anche segnalazioni di jet da combattimento in volo nei cieli di Marivan.
Ancora un altro drone israeliano abbattuto su Teheran. Nei primi minuti della giornata del 24 nuovi avvisi di evacuazione delle IDF per il 6° distretto di Teheran e dintorni. Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione islamica inizia a pubblicare nomi e foto delle vittime dell’attacco israeliano su larga scala di ieri contro il suo quartier generale a Teheran, nel pomeriggio del 24 giugno
Due esplosioni vicino a Teheran. Israele ha colpito la periferia delle città di Babol e Babolsar, nel nord dell’Iran, e si sono udite delle esplosioni, riporta l’agenzia ISNA. Attualmente è in corso un cessate il fuoco fra Iran e Israele.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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