
Il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov in una dichiarazione alla stampa ha detto: “Chiediamo un’estensione del cessate il fuoco tra Iran e “Israele” senza alcuna violazione. Un appartamento in un edificio a più piani a Teheran, è stato colpito da un drone ATGM o FPV degli agenti del Mossad scrivono le fonti iraniane.
I media israeliani, citando fonti vicine alla comunità ebraica in Iran, hanno riferito che 10 cittadini israeliani di Shiraz e Isfahan, convocati dalle forze di sicurezza in seguito al recente conflitto militare tra la Repubblica Islamica e Israele, sono ancora in custodia. Sono in corso le operazioni per liberare i detenuti, ma non sono ancora state rilasciate informazioni chiare sui loro risultati o sul loro status giuridico. Nei giorni scorsi si era parlato di reclusione di rabbini per cessione informazioni a Israele sull’Iran.
Altri membri della comunità ebraica in Iran “sono tornati alla loro vita normale” dopo un’ondata di preoccupazioni e arresti per la sicurezza. I rapporti del mese scorso hanno indicato la detenzione di circa 35 ebrei nelle città di Shiraz e Isfahan, che ha causato una forte reazione e seria preoccupazione tra gli attivisti della comunità ebraica iraniana in Israele e negli Stati Uniti. Agli ebrei iraniani è stato consigliato di evitare qualsiasi contatto con i parenti in Israele, hanno affermato gli attivisti.
I recenti arresti hanno nuovamente sollevato preoccupazioni sulla persecuzione delle minoranze religiose in Iran. Gli attivisti per i diritti umani avvertono che la Repubblica Islamica, di fronte a crescenti pressioni esterne, sta ricorrendo agli arresti di minoranze etniche e religiose come strumento di pressione politica.
La minaccia del Ministro della Difesa israeliano Katz “a Khamenei e alla banda di ayatollah in Iran” durante la cerimonia di consegna delle ali ai nuovi piloti IAF: “Se dobbiamo ritornare, lo faremo con ancora più forza. Il lungo braccio di Israele vi raggiungerà a Teheran, Tabriz, Isfahan e ovunque cercherete di minacciare e danneggiare Israele. Non c’è posto dove possiate nascondervi”.
Nuove immagini satellitari della base aerea di Al Udeid mostrano che un centro di comunicazione all’avanguardia dell’esercito statunitense è stato colpito durante l’attacco missilistico iraniano del 23 giugno. L’installazione di questo terminale presso la base è costata agli Stati Uniti 15 milioni di dollari e fornisce funzionalità di comunicazione sicure, inclusi servizi voce, video e dati, collegando i militari nell’area di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti con i leader militari di tutto il mondo.
Secondo le immagini satellitari, sembra che il radome e l’antenna di questo sistema di comunicazione siano stati distrutti. In precedenza, Trump aveva affermato che tutti i missili iraniani erano stati intercettati e che un missile era atterrato in una zona sicura. A quanto pare, non era così.
Alto rappresentante per la politica estera dell’UE, Kaja Kallas: “È stato raggiunto un accordo con Israele sugli aiuti umanitari a Gaza, ma vogliamo vederne l’attuazione”. “L’obiettivo non è punire “Israele”, ma piuttosto migliorare la situazione umanitaria sul campo”.
Sono sempre più forti le voci che i militari a Gaza siano senza adeguato equipaggiamento. Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth: “Senza copertura di fuoco o scudi, per la seconda volta questo mese e da una distanza pari a zero, Hamas ha pubblicato un video che documenta l’omicidio e il tentativo di cattura del sergente di riserva Avraham Azoulay, gravemente ferito senza monitorare la presenza di forze di sicurezza dell’IDF nella zona”.
Ahronoth: “La documentazione mostra anche un altro fenomeno allarmante dei lunghi combattimenti nella Striscia di Gaza, ovvero il fatto che l’esercito israeliano sia costretto a utilizzare macchinari di ingegneria civile di proprietà di appaltatori che noleggiano bulldozer di vario tipo all’esercito, poiché la maggior parte dell’equipaggiamento militare è stata corrosa meccanicamente dal 7 ottobre e non ne sono rimasti abbastanza”.
Nel frattempo Netanyahu ha riferito di un “possibile accordo sugli ostaggi nei prossimi giorni”. Il primo Ministro Benjamin Netanyahu ha concluso una visita a Washington e ha affermato che nei prossimi giorni si potrebbe raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi. Israele prevede di restituire metà dei sopravvissuti e i corpi di metà dei morti. L’accordo prevede un cessate il fuoco di 60 giorni.
Euronews fa sapere che: “Il Ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar e il Ministro degli Esteri dell’Autorità Nazionale Palestinese Varsen Aghabekian a una riunione di alto livello dell’UE a Bruxelles e saranno nella stessa sala il giorno prima che il Consiglio dei Ministri degli Esteri dell’UE discuta gli scenari per affrontare le accuse di Israele di violazione del diritto internazionale”.
Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornato alle ore 15:30 dell’11 luglio. “Il comandante delle forze di artiglieria di Hezbollah nel settore costiero del Libano meridionale è stato ucciso in un attacco aereo“, ha annunciato l’IDF. Si tratta di Muhammad Jamal Murad, comandante di Hezbollah, colpito nella zona di Mansouri, a sud di Tiro. Secondo l’IDF Murad era responsabile di numerosi attacchi missilistici contro Israele e che negli ultimi mesi era stato coinvolto negli sforzi per ripristinare le capacità di artiglieria di Hezbollah nel settore costiero. “Le attività di Murad rappresentavano una minaccia per lo Stato di Israele e costituivano una flagrante violazione dell’intesa tra Israele e Libano”, ha aggiunto l’IDF.
Israele è avanzato di circa 800 metri nella periferia orientale di Blida. Droni israeliani hanno sorvolato nella mattinata dell’11 luglio la periferia meridionale di Beirut, questo anticipa successivi attacchi. Un drone israeliano ha lanciato una granata stordente contro i contadini che lavoravano in un campo ad al-Dhaira, nel Libano meridionale. Un elicottero israeliano ha sganciato una bomba su un pick-up prima che si schiantasse ed esplodesse nella città di Kfar Kila
Si registrano 15 morti sotto il fuoco dell’esercito israeliano nella Striscia di Gaza nella mattinata dell’11 luglio; sono deceduti anche 10 beneficiari di aiuti umanitari. Cinque persone ferite da una bomba vicino alla rotonda di al-Nazla, a nord della Striscia di Gaza. Otto tra morti e feriti in un attacco alla scuola Halima al-Saadiya, che ospita sfollati a Jabalia Al-Nazlah, nel nord di Gaza
Al-Mayadeen informa che c’è statoun bombardamento di artiglieria israeliana sulle aree settentrionali del campo di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale.
Situazione molto tesa a Gaza sud. Le Brigate Al-Qassam annunciano: “Un pesante sbarramento di mortai colpisce le concentrazioni di truppe israeliane nel nord di Khan Younis”. Inoltre hanno mandato on line “Il nuovo filmato dell’operazione “Pietre di Davide” mostra un’imboscata alle forze sioniste a Khan Younis orientale. Nella tarda serata del 10 luglio nuovo incidente di sicurezza a Khan Yunis, unità dell’IDF hanno subito un’imboscata in un edificio in cui erano stati installati diversi ordigni esplosivi improvvisati (IED), che sono esplosi e ne hanno causato il crollo. Sono segnalate evacuazioni in corso, a fronte di intensi scontri a fuoco sul sito”.
I media israeliani e palestinesi riportano che diversi soldati israeliani sono rimasti uccisi o feriti nel bombardamento di un edificio a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. L’esercito israeliano riconosce la morte di un capitano della Brigata “Golani” in scontri nella Striscia di Gaza meridionale. Si registrano due morti a seguito dei bombardamenti israeliani nella zona di Al-Satar Al-Gharbi, a nord-ovest di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Le forze israeliane si ritirano e si sono ritirate intorno a mezzo giorno dall’area a sud-ovest di Khan Yunis dopo un’incursione di due giorni. Registrate demolizioni diffuse nell’area. L’IDF afferma che la cellula armata è stata avvistata in avvicinamento alle forze della 188ª Brigata Corazzata durante le operazioni nella zona negli ultimi giorni. Nella stessa zona, l’esercito afferma che la brigata, insieme all’unità di genio da combattimento Yahalom, ha scoperto e fatto esplodere un tunnel di Hamas lungo un chilometro.
Nella mattinata dell’11 luglio i bombardamenti dell’artiglieria israeliana hanno preso di mira diverse aree nei quartieri orientali di Gaza City; un ferito.
Secondo i media israeliani: Un soldato è stato trovato morto nella sua auto a Kfar Tapuah, sud est di Nablus dopo essere stato colpito da un colpo d’arma da fuoco. Cisgiordania. Fonti palestinesi riportano l’irruzione in diversi governatorati della Cisgiordania e conseguenti arresti di 10 palestinesi. L’IDF afferma di voler rafforzare la Cisgiordania con due battaglioni aggiuntivi dopo una nuova valutazione. La decisione arriva dopo il mortale attacco di Hamas allo svincolo di Gush Etzion. Gli attentatori erano degli ex poliziotti dell’Autorità palestinese.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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