
All’inizio di questa settimana, il comandante del comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), generale Michael Erik Kurilla, è arrivato in Israele per una visita ufficiale ospitata dal capo di stato maggiore generale, generale Herzi Halevi.
Nel corso della visita, il Comandante CENTCOM e il Capo di Stato Maggiore Generale israeliano hanno tenuto una serie di incontri e visite alle unità. I leader hanno discusso della valutazione congiunta, delle questioni di sicurezza strategica, della cooperazione regionale e dell’ampliamento degli strumenti operativi nell’ambito della gestione delle sfide in Medio Oriente e oltre. Il generale Kurilla ha visitato diverse unità operative e ha incontrato membri dello staff di Stato Maggiore dell’IDF.
L’IDF continuerà ad approfondire le sue relazioni con le Forze Armate degli Stati Uniti, derivanti da un impegno condiviso per il mantenimento della sicurezza regionale e dei reciproci interessi di entrambe le forze armate.
Gli Houthi hanno pubblicato un video dell’attacco alla petroliera Chios Lion utilizzando una barca senza equipaggio. Secondo fonti locali yemenite la marea nera nel Mar Rosso dopo l’attacco degli Houthi alla petroliera Chios Lion raggiunge una lunghezza massima di 220 km.
Un altro video invece, mostra l’operazione congiunta della Resistenza Islamica in Iraq e delle Forze Armate yemenite per prendere di mira la nave Olvia nel Mar Mediterraneo, questa volta con l’ausilio di droni. Non solo si apprende da fonti yemenite che i droni di sorveglianza degli Houthi hanno sorvolato gli impianti strategici dell’Arabia Saudita. Negli ultimi discorsi del leader Abdul Malik al Houthi, l’Arabia Saudita è stata minacciata in quanto ha chiesto la chiusura delle banche di Ansar Allah in Yemen.
In occasione della commemorazione per la festa dell’Ashura, il 16 luglio ha parlato anche il leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah riportiamo alcuni passi del discorso: “Al nemico israeliano: se i vostri carri armati arrivano in Libano e nel sud, non soffrirete per la carenza di carri armati perché non ne avrete più. Ribadiamo e confermiamo il decimo giorno che il nostro fronte di sostegno continuerà finché continuerà l’aggressione contro Gaza. Continuare a prendere di mira i civili in Libano spingerà la resistenza a lanciare razzi e a prendere di mira nuovi insediamenti che prima non erano nel nostro raggio d’azione. Non solo ricostruiremo i nostri villaggi di confine com’erano prima, ma li renderemo ancora più belli di prima”.
Benjamin Netanyahu, primo Ministro di Israele, al plenum della Knesset: “Hamas è sotto pressione perché stiamo distruggendo i suoi comandanti e migliaia di suoi terroristi. Lo teniamo per la gola”. Non ha detto però se si arriverà ad un accordo per il rilascio di prigionieri né se ci sono progressi per il cessate il fuoco.
Le IDF in un comunicato riferiscono che in “seguito alle sirene che hanno suonato nella Galilea nelle ultime ore, sono stati identificati circa 40 proiettili che attraversavano il territorio israeliano dal Libano, alcuni dei quali sono stati intercettati. Non sono stati segnalati feriti”. Inoltre, l’IAF ha colpito rapidamente un lanciatore nell’area di Blat che era stato identificato mentre sparava proiettili verso l’area di Kiryat Shmona, la sera del 16 di luglio. Poco prima dell’attacco al lanciatore, l’IAF ha colpito una cellula di Hezbollah nella zona di Yarine, nel sud del Libano. Le fonti di Hezbollah hanno riferito che in sud del Libano a Yarine sono stati colpiti 5 siriani.
Missili provenienti dal Libano sono arrivati alle 23:30 del 16 luglio nell’area della Galilea occidentale, 10 secondo Israele, caduti in aree aperte. Non sono stati segnalati danni o feriti. Colpite strutture di Hezbollah nelle aree di Kfarkela e Ayta ash Shab nel sud del Libano. L’IDF ha attaccato il villaggio di Aytarun e un lanciarazzi a Jebel el-Ballat in Libano.
Nelle prime ore della giornata del 17 luglio le IDF riferiscono che in seguito alle sirene che hanno suonato nella zona di Nahariyya, sono stati identificati circa 15 proiettili che provenivano dal Libano. Alcuni proiettili sono stati intercettati con successo dall’IDF Aerial Defense Array e il resto è caduto in aree aperte. Non sono stati segnalati feriti. Colpite infrastrutture di Hezbollah anche a Aalma El Chaeb nel sud del Libano. Mentre l’artiglieria dell’IDF ha sparato per rimuovere una minaccia nell’area di Majdal Zoun.
Hebollah ha risposto al fuoco soprattutto all’attacco nel Libano meridionale che ha portato alla morte di 8 persone con un attacco sul Monte Meron. Difesa aerea israeliana in funzione. I razzi sono stati lanciati a Kfar Hoshan, Orhagnoz, Baryuhai, monte Meron e ancora insediamento di Sa’ir, Gesher Haziv
Nella notte del 16 sono stati lanciati almeno 4 allarmi nel nord di Israele. La Resistenza islamica in Libano insieme a Hezbollah ha partecipato agli attacchi. Secondo al testata Yedioth Ahronoth; “Hezbollah ha preso di mira gli insediamenti che non erano ancora stati evacuati ieri sera”.
L’IDF ha colpito e smantellato obiettivi di Hamas, comprese cellule di miliziani e lanciatori utilizzati ieri per sparare a Sderot Le truppe dell’IDF continuano un’attività operativa precisa e basata sull’intelligence nell’area di Rafah. In un’attività, le truppe dell’IDF hanno identificato ed eliminato una cellula di uomini di Hamas e un lanciatore che erano stati utilizzati per sparare contro le truppe dell’IDF.
Il 16 di luglio l’IAF ha colpito più di 25 obiettivi di Hamas in tutta la Striscia di Gaza, comprese strutture militari, infrastrutture, cellule di miliziani e strutture trappolate. Inoltre, l’IAF ha eliminato un cecchino di Hamas, insieme ad un altro miliziano di Hamas, nel nord di Gaza
Le Brigate Mujaheddin hanno rivendicato un bombardamento contro l’enclave occupata “Nirim” di Gaza con due missili Type 107. Fonti palestinesi riportano che un raid israeliano ha colpito vicino alla Torre degli Ingegneri, a sud del campo profughi di Nuseirat, nel mezzo della Striscia di Gaza. Bombardata la casa della famiglia Abu Saif nel campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.
Sempre da fonti palestinesi si apprende di due morti a seguito di un bombardamento israeliano contro la zona di Al-Shakoush, a nord-ovest della città di Rafah. Liberati di 13 prigionieri, tra cui una donna anziana, dalla Striscia di Gaza dopo essere stati detenuti per mesi nelle carceri nemiche.
Le Brigate Al-Qassam prendono di mira un carro armato Merkvah con un proiettile Al-Yassin 105 vicino all’incrocio di Al-Mashrou, a est della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Fonti palestinesi parlano di 9 morti a seguito del bombardamento da parte di Israele di un gruppo di cittadini nel quartiere di Al-Rimal, a ovest di Gaza City. Cinque morti e diversi feriti a seguito di un bombardamento israeliano che ha preso di mira una casa nella città di Abasan, a est di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza.
Scontri anche in Cisgiordania, tra le forze speciali israeliane prendono d’assalto la città di Jenin e i combattenti della resistenza. Secondo le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa – Jenin: “i nostri combattenti sono impegnati in feroci scontri con le forze israeliane che stanno prendendo d’assalto la città, con mitragliatrici e ordigni esplosivi”.
Assalto israeliano anche alla città di Qalqilya in Cisgiordania scontri con armi leggere.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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