
L’amministrazione statunitense ha presentato una bozza di risoluzione al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sulla creazione di una forza di sicurezza internazionale nella Striscia di Gaza per un periodo di due anni. Secondo il documento ottenuto da Axios, la forza avrà il mandato di governare la regione fino alla fine del 2027.
Il direttore dell’intelligence nazionale statunitense, Tulsi Gabbard, è in visita ufficiale in Israele dove incontrerà Netanyahu. Secondo il presidente statunitense Donald Tramp, Benjamin Netanyahu non viene trattato in modo equo riferendosi al suo processo per corruzione in corso: “Lo aiuteremo”.
Il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan, rispondendo alla domanda se le truppe turche saranno presenti a Gaza: “Sono in corso diversi negoziati e lavori per la formazione di una Forza di Stabilità. Si tratta di una questione a cui i Paesi attribuiscono grande importanza: la creazione di una forza la cui legittimità è determinata da una decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e che ha funzioni specifiche. I Paesi con cui stiamo parlando dichiarano quanto segue: decideranno sull’invio di truppe in base al contenuto di questa definizione. Quali saranno le funzioni e i poteri? La decisione sarà presa principalmente in base a questo.
“Per quanto riguarda la Turchia, anche il nostro Presidente lo ha espresso; è stato uno dei quattro leader che hanno firmato l’accordo di Sharm el-Sheikh, il che dimostra che siamo pronti a impegnarci per la pace. Siamo pronti a qualsiasi sacrificio. Ma è importante che il quadro stabilito sia un quadro che sosterremo anche noi. I contatti diplomatici sono in corso.
“Hamas è pronta a cedere il controllo al comitato palestinese” ha spiegato Fidan. “Sono in corso i colloqui sull’invio della Forza Internazionale di Stabilizzazione (ISF) a Gaza. I Paesi decideranno se inviare truppe in base alla “definizione” del compito”. L’ISF è una proposta di forza di sicurezza multinazionale per Gaza, presentata nell’ambito del piano di pace di Trump.
Il 3 novembre si è tenuta a Istanbul la riunione dei ministri degli Esteri di sette paesi per esaminare la situazione a Gaza. A questa riunione erano presenti i ministri degli esteri di Turchia, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Qatar, Pakistan, Arabia Saudita e Giordania.
L’Unità investigativa di Al Jazeera, nell’ambito del programma Bird’s Eye, in una indagine, basata su foto aeree ad alta risoluzione, analisi video e testimonianze sul campo, evidenzia un modello ricorrente di attacchi diretti contro persone disarmate, inclusi bambini e donne, in aree in cui non sono in corso scontri militari. I cecchini, secondo l’emittente qatariota, avrebbero doppia cittadinanza in paesi occidentali, tra cui Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Sudafrica e Italia.
Il ministro degli Affari Strategici israeliano han detto che la Linea Gialla sarà il nuovo confine tra Israele e la Striscia di Gaza. Se questo piano verrà attuato, parti della Striscia di Gaza, inclusa la città di Rafah, finiranno sotto il controllo israeliano. Il ministro per le Finanze Bazael Smotrich: “Chiedo a Netanyahu di respingere qualsiasi folle idea di permettere ai combattenti di Hamas assediati dal nostro esercito nella zona di Rafah di andarsene”. E Netanyahu promette di “eliminare” Ansar Allah Dice che potrebbero sembrare “piccoli” ma rappresentano una “minaccia significativa”.
Le Brigate Al-Qassam hanno confermato nei giorni scorsi la disponibilità delle loro squadre a lavorare al recupero dei corpi dei prigionieri israeliani all’interno della linea gialla simultaneamente e in tutte le località, nell’ambito della chiusura di questo fascicolo. Le Brigate Al-Qassam chiedono che i mediatori e il Comitato Internazionale della Croce Rossa forniscano e preparino le attrezzature e le squadre necessarie per lavorare al recupero di tutti i corpi simultaneamente.
“Il 3 novembre con lo scopo di non ostacolare le operazioni di consegna dei corpi, ci siamo offerti di consegnare 3 campioni di diversi corpi non identificati, ma Israele si è rifiutato di riceverli e ha chiesto di ricevere i corpi per esaminarli. Li abbiamo consegnati per bloccare le rivendicazioni di Israele”, dicono le al Qassam.
Secondo i media israeliani, il governo israeliano acconsente a consentire ad Hamas e alla Croce Rossa di entrare nell’area della Linea Gialla per cercare i corpi dei prigionieri. Sarebbero 4 in totale le salme restituite a Israele si tratterebbe di un militare e tre civili. Erano in uno dei tunnel a sud della Striscia di Gaza.
Gli hacker di Handala, gruppo informatico iraniano, hanno rivelato i nomi di personaggi militari e dell’intelligence israeliani rimasti classificati fino ad ora. “Oggi tocca a loro; domani potresti essere tu. La giustizia trova sempre la sua strada, anche nell’oscurità.” Si legge nel messaggio che accompagna la pubblicazione.
Ed ora uno sguardo agli scenari militari. Secondo fonti vicino alla resistenza islamica Israele in collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti e il governo militare del Sudan, utilizza il porto sudanese per aggirare il blocco di Ansar Allah nel Mar Rosso. Questo porto è diventato la rotta principale per il trasferimento di merci destinate a Israele, mentre il popolo sudanese soffre la carestia e il collasso economico. Secondo una fonte filo iraniana: ”La presenza del Mossad in Sud Sudan, basata sulla dottrina periferica di Ben-Gurion, è iniziata 56 anni fa con l’invio del primo agente del Mossad nel 1969, di nome David Uziel, per assistere il gruppo ribelle separatista cristiano in Sud Sudan. Questa è la stessa politica separatista israeliana contro tutti i paesi della regione, in particolare l’Iran, attivando e sostenendo pienamente i gruppi terroristici separatisti etnici in Iran e nella regione”.
Ansar Allah ha risposto a Netanyahu: “Siamo pienamente pronti a rispondere con opzioni pratiche che saranno pesanti per Israele. Mohammed Al-Farrah, membro dell’ufficio politico di Ansar Allah:
“Questo gruppo è pienamente pronto a rispondere con opzioni pratiche che trasformeranno ogni passo ostile in un costo politico, economico e strategico per Israele. Le minacce di Israele contro lo Yemen non sono altro che una copertura per giustificare politiche aggressive che la storia non cancellerà. Siamo consapevoli degli obiettivi israeliani di imporre un’unica potenza nella regione e di sottomettere tutti coloro che si oppongono alla loro aggressione”.
Secondo fonti yemenite di Sana’a le parole del primo Ministro di Israele Netanyahu ad Ansar Allah in Yemen, sarebbero “un gioco smascherato che riflette la somiglianza del servizio tra Israele e Riyadh per preoccupare l’arena yemenita e ridurre la pressione sul regime saudita affinché rispetti i diritti di pace precedentemente concordati”.
Secondo i media iracheni vi sarebbero notizie dai media israeliani secondo cui l’esercito israeliano e il Mossad si stanno preparando per una possibile azione contro l’Iraq. A dimostrazione dei continui tentativi di Israele di giustificare l’interferenza e la destabilizzazione nei paesi vicini
In Siria le IDF hanno sparato in aria per disperdere la gente del posto che era uscita per cacciare i militari israeliani che si erano infiltrati alla periferia del villaggio di Sayda Al-Hanout, nella campagna di Quneitra, in Siria.
L’esercito israeliano ha ucciso 4 libanesi e ne ha feriti diversi altri la notte del 3 novembre a Kafr Rumman, nel Libano meridionale. Un’auto è stata presa di mira direttamente, uccidendo tutti i passeggeri. Anche i civili nelle vicinanze sono rimasti feriti.
Fonti anti-Hezbollah in Libano hanno riferito, citando fonti americane, che gli Stati Uniti e i paesi arabi hanno promesso al Libano il pagamento di 16 miliardi di dollari, se il paese disarmasse completamente Hezbollah.
Il 4 novembre si registra un altro attacco in Libano, una vittima, inoltre le IDF hanno fatto esplodere una casa a Khiyak o Mays al-Jabal. Infine, un drone israeliano ha preso di mira un’auto a Kafrdebyan.
In Cisgiordania continuano gli attacchi alle fattorie dei palestinesi con saccheggio del raccolto delle olive. Espulsi i contadini palestinesi dall’insediamento di Sinjel, situato a nord di Ramallah. In un comunicato del Battaglione di Nablus si annuncia: “La Compagnia Askar affronta le forze nemiche invasori su più fronti”. Le IDF hanno distrutto le case dei palestinesi durante l’assalto alla città di Tamoun, a sud di Tubas.
Le IDF hanno arrestato sei giovani dopo aver assediato una casa in città. Le forze IDF avevano schierato rinforzi militari dalla porta di Atouf, in seguito all’infiltrazione di unità speciali in città e all’assedio di due case. Bulldozer militare delle IDF hanno assaltato e distrutto case nella città di Tamoun, a sud di Tubas.
I bulldozer israeliani continuano a demolire ciò che resta delle case palestinesi nell’area di Tel al-Za’tar, a nord della Striscia di Gaza, zone sotto il pieno controllo israeliano. Il ministero della Salute di Gaza: “L’esercito israeliano ha lasciato giocattoli esplosivi per attirare i bambini: quando si avvicinano per giocarci, esplodono loro in faccia”. Non si hanno riscontri in merito a questa notizia.
Gli israeliani stanno testando a Gaza nuove armi. Le esplosioni assomigliano a piccole esplosioni nucleari, che hanno spazzato via intere sezioni della città devastata.
Secondo i media israeliani, gli israeliani permetteranno ai membri di Hamas di lasciare la Linea Gialla, ma senza armi. Israele sta valutando la possibilità di consentire a 200 combattenti di Hamas di lasciare la sua area controllata a Gaza in cambio della restituzione di tutti i corpi dei prigionieri. Elementi delle Brigate Al-Qassam e della Croce Rossa continuano a cercare i corpi dei prigionieri israeliani nel quartiere di Shujaiyya, a est di Gaza City.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/













