
Il ministro degli Esteri britannico ha chiesto un ritorno immediato al cessate il fuoco a Gaza. Non c’è posto per Hamas nel futuro di Gaza e noi sosteniamo l’Autorità Palestinese. Il ministro ha chiesto un immediato rilascio dei prigionieri en ha invitato le parti ad andare avanti nella seconda fase dei negoziati per il cessate il fuoco a Gaza. Anche dal vertice europeo i leader dell’Unione chiedono progressi verso la seconda fase della Gaza Accordo.
Il Ministero degli Esteri del Qatar in una nota ha fatto sapere che il primo Ministro e il Ministro degli Affari Esteri hanno discusso con il Ministro degli Esteri egiziano degli sforzi per riprendere l’attuazione del cessate il fuoco a Gaza. Kan Channel: “L’Egitto sta lavorando intensamente per convincere Hamas ad accettare la proposta di Witkoff, che prevede il rilascio di alcune persone sequestrate viventi per fermare l’escalation, secondo fonti che hanno partecipato ieri alla discussione del primo ministro Netanyahu sulla questione delle persone rapite. Nel dibattito è emerso anche che Hamas non ha cambiato posizione da quando Israele ha ripreso i suoi attacchi.
Il ministro della Difesa Israel Katz: “Cittadini di Gaza, questo è l’ultimo avvertimento. Il primo Sinwar ha distrutto Gaza, e il secondo Sinwar la distruggerà completamente”, dice Katz, riferendosi al leader ucciso dal gruppo terroristico Yahya Sinwar e a suo fratello Mohammed Sinwar, un comandante militare di Hamas che si ritiene sia ancora vivo. “Gli attacchi dell’aeronautica contro i terroristi di Hamas sono stati solo il primo passo. Allora sarà molto più difficile e pagherai il prezzo intero”, ha detto. Presto ricomincerà l’evacuazione della popolazione dalle zone di combattimento”, avverte Katz. Katz dice che se gli ostaggi non verranno rilasciati e Hamas non verrà ritirato da Gaza, “Israele agirà con una forza mai vista prima”. “Ascoltate il consiglio del presidente degli Stati Uniti. Riportate indietro gli ostaggi e rimuovete Hamas, si apriranno altre opzioni, tra cui andare altrove nel mondo a chi lo desidera”, dice. “L’alternativa è la distruzione assoluta”, aggiunge Katz.
Al Ministro Katz nella giornata del 20 marzo ha risposto il portavoce militare delle Brigate Al-Qassam, Abu Ubaida che ha ribadito di voler passare alla fase due ma che a seguito degli attacchi insieme agli Houthi risponderanno l fuoco contro Israele e hanno chiamato alle armi chiunque creda nella causa di Gaza: “Oggi i missili dello Yemen si sono incrociati con quelli di Gaza nel cielo di Tel Aviv, confermando che Gaza non è sola e che dietro di essa ci sono uomini liberi della nazione che non la consegneranno ai suoi arroganti nemici. Chiediamo a tutte le persone libere della nostra nazione di impegnarsi nella battaglia per difendere Al-Aqsa e completare il percorso di sostegno e sostegno per Gaza. Per spezzare il potere del criminale nemico sionista e costringerlo a fermare la sua aggressione”.
Le famiglie dei prigionieri israeliani sono arrabbiate per la decisione di posticipare la sicurezza consiglio e il “gabinetto” del mini-consiglio politico per discutere l’accordo di scambio, e hanno chiesto prima a Netanyahu e al consiglio, ma non hanno ricevuto alcuna risposta. La situazione è deteriorata nel pomeriggio del 20 marzo tra famiglie dei prigionieri e manifestanti da un lato e la polizia israeliana dall’altra che ha represso i dimostranti a Gerusalemme che erano in piazza contro Netanyahu e il licenziamento del capo dello Shin Bet. La polizia israeliana ha aggredito il capo del partito “Democratici”, Yair Golan, durante le manifestazioni anti-governo di Netanyahu. Il primo Ministro non sarà presente alla presidenza della sessione governativa odierna, che voterà le dimissioni del capo dello Shin Bet, a causa di un conflitto di interessi sullo sfondo delle indagini in corso sui dipendenti del suo ufficio.
Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornato alle ore 15:30 del 20 marzo.
L’esercito americano ha pubblicato il filmato della distruzione di un UAV Houthi nel cielo sopra il Mar Rosso e ancora CENTCOM ha rilasciato il filmato dell’attacco sui territori controllati dagli Houthi.
Ansarallah hanno abbattuto un drone americano MQ-9 “Reaper” sopra il governatorato di Damar, Questa è la sedicesima volta che un drone statunitense viene abbattuto dalle forze armate dello Yemen dall’inizio delle ostilità. Gli Houthi affermano di aver lanciato un missile balistico all’aeroporto Ben Gurion (con un Palestine 2), oltre ad aver preso di mira la portaerei USS Harry Truman per la quinta volta. Nel comunicato Houthi si legge: “le Forze armate hanno intensificato i loro attacchi alle navi da guerra nemiche nel Mar Rosso, tra cui la portaerei statunitense USS Harry Truman e le sue navi da guerra affiliate. Questa operazione è stata condotta dalla forza missilistica, dalle forze navali e dall’aeronautica, utilizzando una serie di missili balistici e da crociera, nonché droni”. L’aeronautica israeliana ha fatto sapere che parteciperà con gli Stati Uniti d’America alle operazioni militari per bombardare gli Houthi nello Yemen.
Le forze dell’IDF hanno distrutto una postazione militare russa nelle alture di Golan nel sud della Siria. Colpi di arma da fuoco e granate sparati dalla campagna di Qusayr in Siria hanno preso di mira la città di confine di Hosh Al-Sayyid Ali durante il funerale di un martire.
Filmati della CCTV mostrano combattenti dell’esercito siriano che saccheggiano case dei residenti libanesi dopo essere entrati nella città di Hosh al-Sayyed Ali. Le autorità locali della città avevano precedentemente affermato che i siriani avevano distrutto proprietà, rubato automobili e merci e bruciato molte case.
Nella tarda serata del 19 marzo gli eserciti libanese e siriano si sono ritirati dai villaggi di al-Hawsh in base a un accordo che prevedeva che l’area di al-Hawsh sarebbe stata libera da forze militari, mentre l’esercito siriano si sarebbe ridistribuito alla periferia della città. Questo è un ritiro dal lato libanese e siriano delle città, che consentirà ai libanesi locali di tornare alle loro case sul lato siriano. E così, il sangue è stato versato senza scopo in uno scontro inutile che ha causato la morte e il ferimento di innumerevoli altre persone per 3 ladri che hanno rubato pecore.
Il 20 marzo, l’IDF ha rilevato 3 missili provenienti dal sud della Striscia di Gaza e ha intercettato un missile mentre due sono atterrati in aree aperte. Sospeso il traffico aereo all’aeroporto internazionale Ben Gurion a causa del lancio di razzi da Gaza. Successivamente a sparare son stati gli Houthi. Esplosioni urgenti a Bani Barak e Tel Aviv. Sirene in azione a Gerusalemme e Tel Aviv. Le Brigate Al-Qassam annunciano il bombardamento di “Tel Aviv” con un missile un missile “M90” con propulsione a razzo, in risposta ai massacri contro il popolo palestinese a Gaza.
Diversi aerei civili volteggiavano nello spazio aereo e non hanno ricevuto il permesso di atterrare all’aeroporto internazionale Ben Gurion. Le IDF hanno confermato un certo numero di missili lanciati dalla Striscia di Gaza verso Tel Aviv.
A Gaza la 252a divisione israeliana ha lanciato un’offensiva nel nord di Gaza lungo l’autostrada al-Rashid, sulla costa della Striscia di Gaza, fino alla periferia meridionale di Beit Lahia. Nel frattempo, la 16a divisione israeliana continua a controllare il corridoio Netzarim fino all’autostrada Salah al-Deen.
Negli attacchi delle IDF a Gaza 110 morti nella sola giornata del 20 marzo portando a circa mille i morti in meno di 5 giorni. Al mattino l’incursione dell’esercito, che è tornato a Netzarim, è tornato a nord da Beit Lahia e ha occupato nuovamente Rafah nel giro di poche ore.
Le forze dell’IDF a partire dalle ore 12:00 italiane hanno avviato operazioni di terra lungo l’asse costiero nell’area di Beit Lahia a nord di Gaza. Le IDF in una nota: “Abbiamo attaccato con lo Shin Bet un’infrastruttura di Hamas per il lancio di proiettili anti-blindati di Hamas a Beit Lahia”
Channel 15 sostiene che: “ La maggior parte delle operazioni dell’esercito israeliano finora sono state effettuate sulla spiaggia di Beit Lahia”. Altre fonti riportano: “Chiunque gestisca l’operazione sulla costa di Beit Lahia è un segreto appartenente alla 188a Brigata, e ha attaccato 40 obiettivi per Hamas durante la notte”.
Continuano le evacuazioni forzate a sud di Gaza: “L’esercito israeliano emette urgenti ordini di evacuazione per i residenti delle aree di Bani Suhaila, a est di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Aerei da guerra hanno bombardato a est di Khan Yunis, colpita un’intera area residenziale a Wadi Saber ad Absan, a est di Khan Yunis.
Carri armati IDF hanno colpito un’auto nella città di Tulkarem, a nord della Cisgiordania. Arresti registrati a Hebron. Il Comitato per i media nel campo di Jenin: “Lo scenario della demolizione delle case incombe ancora una volta sulla città di Jenin, dopo che il governo ha approvato la demolizione di oltre 60 nuove case nel campo di Jenin, tra raid successivi e rinforzi militari senza precedenti. Alla luce di questa escalation, la gente vive in uno stato di tensione e paura, con il crescente rischio di sfollamento e il peggioramento della crisi umanitaria, mentre continuano gli appelli per fermare queste violazioni senza alcun deterrente”.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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