
In risposta alla pubblicazione di un elenco di leader yemeniti che saranno uccisi dal governo israeliano, lo Yemen ha pubblicato il proprio elenco di leader israeliani per una possibile eliminazione. L’avvertimento dello Yemen a Israele: “Se prendete di mira i nostri leader, prenderemo di mira anche i vostri leader…”
La dichiarazione è stata rilasciata dal generale Abdussalam Juhaf. Nonostante i numerosi attacchi in Yemen, gli Houthi non pensano di fermare gli attacco contro Israele. Non solo il 3 gennaio un comunicato stampa di Ansar Allah riferisce: “Le forze armate prendono di mira la centrale elettrica del nemico israeliano e un obiettivo militare a Giaffa”. Gli Houthi hanno annunciato l’attuazione di due operazioni militari contro obiettivi nemici israeliani, come vittoria per l’oppressione del popolo palestinese e nel quadro della risposta all’aggressione israeliana contro lo Yemen.
Il Portavoce dell’esercito israeliano: ha dichiarato: “Attivazione dell’allerta in diverse zone del centro e del sud del Paese in seguito al lancio di un missile dallo Yemen, i cui dettagli sono oggetto di indagine”.
Secondo i media israeliani a Gerusalemme e nei suoi dintorni si sono sentite forti esplosioni, il traffico aereo si è fermato all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv e ancora si registrano dei feriti tra i coloni mentre fuggivano nei rifugi.
Le IDF a seguito dell’attacco hanno dichiarato: “Sirene suonate in diverse aree nel centro e nel sud di Israele a causa di un proiettile lanciato dallo Yemen è stato identificato un missile che attraversava lo Yemen in territorio israeliano. Sono stati lanciati degli intercettori verso l’obiettivo, i risultati sono in fase di revisione. Il missile ha attraversato il territorio israeliano. È stato ricevuto un rapporto riguardante schegge dell’intercettazione cadute nell’area di Modi’in nel centro di Israele. I dettagli sono in fase di revisione”.
Il secondo attacco secondo l’IDF è stato effettuato con un drone: “Un UAV lanciato dallo Yemen è stato intercettato dall’IAF. L’UAV è stato intercettato prima di entrare in territorio israeliano. Non sono state suonate sirene, come da protocollo”.
Tutto questo mentre le piazze sotto il controllo Houthi si riempivano di persone andando a formare una “alluvione umana”. In modo particolare nella capitale Sana’a. I media afferenti alla sfera Houthi scrivono: “con la marcia “Restiamo saldi a Gaza… con la nostra identità di fede e la nostra marcia coranica”. “La capitale Sana’a è stata testimone di un’alluvione umana nella marcia “Sosteniamo con Gaza… nella nostra identità di fede e nella nostra marcia coranica”, affermando la preparazione e la disponibilità a scoraggiare l’aggressione israeliana americano-britannica e a sostenere Gaza e il popolo palestinese!”.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/