La rete televisiva israeliana Channel 12 ha riferito sui negoziati per il cessate il fuoco tra Israele e Libano mediati dagli Stati Uniti, sostenendo che se non verrà raggiunto un cessate il fuoco, l’esercito israeliano intende intensificare le operazioni via terra e via aerea in Libano ed esercitare maggiore pressione sulle aree meridionali del paese arabo per smantellare la seconda linea di difesa del movimento di resistenza libanese Hezbollah.
Inoltre, il canale televisivo ha affermato che Tel Aviv impedirà ai residenti libanesi di tornare nelle aree di confine finché i coloni israeliani di Israele nord non potranno tornare in sicurezza ai loro insediamenti. Secondo questo rapporto, l’esercito israeliano manterrà presumibilmente una presenza significativa lungo il confine libanese anche dopo l’istituzione di un cessate il fuoco.
Secondo fonti di Hezbollah: “Date le condizioni di cui sopra, un cessate il fuoco sul fronte Libano meridionale-Palestina settentrionale non prenderà certamente forma”. Fonti libanesi affermano: “La disconnessione di Hezbollah dalla resistenza palestinese, l’istituzione di un cessate il fuoco sul fronte settentrionale senza riguardo per Gaza e il ritiro a nord del fiume Litani sono tutti fattori che minerebbero l’autorità di Hezbollah in Libano e i suoi obiettivi nel sostenere la resistenza di Gaza. Accettare una qualsiasi di queste condizioni senza ricevere concessioni reciproche significherebbe una sconfitta per Hezbollah”.
Hezbollah il 6 novembre ha caricato un video, intitolato: “Non sarete in grado di riportarli indietro”. Il titolo si riferisce al fatto che Hezbollah non consente a Israele/Netanyahu di riportare i coloni sfollati dal nord alle loro case. Il video inizia con Hezbollah che presenta una serie di filmati di attacchi diretti che colpiscono Israele.
Poi entra in gioco la voce di Sayyed Hasan Nasrallah, che afferma: “E dico a Netanyahu, Gallant, all’esercito nemico e all’entità nemica: non sarete in grado di riportare i coloni occupanti e usurpatori di terre negli insediamenti del nord”.
Il video mostra quindi la profondità di mira di Hezbollah, che è di 145 KM, e l’area di mira è di 6.400 KM². Il video termina con la voce di Nasrallah che afferma: “E tra noi e voi ci sono i giorni, le notti e il campo di battaglia”.
Sul fronte del’Asse della resistenza per fare pressione su Israele è ripartita la campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani. Account pro Hezbollah nella social sfera scrivono: “A differenza dell’Egitto, la voce del popolo turco nei media e nelle manifestazioni pacifiche può influenzare positivamente le politiche governative. Il popolo turco può richiedere: la rottura di tutte le relazioni economiche, tecniche e diplomatiche con Israele; il supporto ufficiale militare, logistico, mediatico e politico alla Resistenza; consentire ai volontari turchi di unirsi alla Resistenza senza problemi legali; il futuro della Turchia e il benessere del popolo turco non sono un vassallo degli Stati Uniti e della NATO”.
Tra paesi che applicano il boicottaggio dei prodotti israeliani lo Yemen, che dal 5 di gennaio ha invitato i suoi produttori a “boicottare tutti i prodotti israeliani e smettere di usare dollari, euro e shekel (…) applicazione del blocco del transito delle navi con prodotti da e per Israele o per i paesi che lavorano con Israele”.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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