#ISRAELHAMASWAR. Si tratta dietro le quinte, ma tutto è pronto per rispondere a Teheran. Ancora scontri nella striscia di Gaza

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Le previsioni di Axios, secondo cui funzionari americani e israeliani avrebbero datato l’inizio dell’attacco dell’Iran il 5 agosto mattina non si è avverata. A Biden è stato chiesto fuori dalla sua casa nel Delaware prima di tornare alla Casa Bianca se pensava che l’Iran avrebbe limitato le sue minacce a Israele e ha risposto: “Lo spero, non lo so”. Di fatto ci sono due eventi che ancora pendono prima di una risposta dell’Iran a Israele. L’Incontro con Shoigu e l’incontro dei ministri per gli Esteri dei paesi arabi a Jeddah del 7 di agosto. 

L’Iran ha messo sul tavolo le sue richieste, se qualcuno è in grado di ascoltarle: il nucleare e la fine delle sanzioni. Sicuramente è pronto a mediare. Ma se sul tavolo delle trattative non ci sono nessuna di queste due opzioni, darà la sua risposta a Israele, prima partirà la Resistenza Islamica in Libano, Siria e Iraq insieme agli Houthi e a Hezbollah. Poi ci sarà una risposta dell’Iran, la posta in gioco è troppo alta per non fare niente. La Cina ha già detto che una attacco americano sull’Iran avrà una risposta e per ora ha mosso le sue navi nel Mar Cinese Meridionale. Il Pakistan sostiene militarmente l’Iran. La Russia sarà l’ago della bilancia e l’offerta Statunitense chiuderà il cerchio.

Il capo del comando centrale dell’esercito americano, generale Kurilla, è arrivato in Medio Oriente per coordinare e pianificare le azioni in caso di attacco iraniano contro Israele, nonché per fare l’inventario delle armi e munizioni disponibili. Jonathan Finer, vice consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, in un’intervista alla CBS: “Stiamo spostando una portaerei in Medio Oriente per scopi di difesa. L’obiettivo è calmare l’atmosfera nella regione”.

Il Pentagono ha dichiarato venerdì che il segretario alla Difesa Austin ha ordinato il dispiegamento della portaerei CVN 72 Abraham Lincoln nella regione per sostituire la portaerei CVN 71 Theodore Roosevelt operante al largo delle coste dell’Iran. Sempre Axios: il segretario di Stato americano Antony Blinken ha detto ai suoi omologhi del G7 che l’Iran e Hezbollah potrebbero lanciare attacchi contro Israele entro 24-48 ore.

Una coppia di caccia britannici Eurofighter Typhoon è entrata nello spazio aereo israeliano. Secondo il canale televisivo britannico inews, il ministro degli Esteri David Lemmy ha elaborato piani per l’evacuazione di migliaia di cittadini britannici dal Libano in caso di escalation in Medio Oriente.

Diverse fonti arabe hanno riferito che se il conflitto tra Iran e Israele dovesse intensificarsi, il Pakistan prevede di fornire missili balistici a medio raggio Shaheen-III all’Iran. Nella giornata del 5 agosto sono atterrati in Giordania quattro aerei dell’aeronautica americana, di cui tre aerei da trasporto militare (due C-17 e un C-130J).

L’Iran inserisce Netanyahu e suo figlio Yair nella lista dei morti. Mohsen Rezaei, portavoce della commissione parlamentare per la sicurezza nazionale e la politica estera, ha annunciato la seconda riunione del comitato per la sicurezza nazionale e la politica estera del Consiglio islamico sull’assassinio di Ismail Haniyeh e ha detto: “La riunione del comitato per la sicurezza nazionale e la politica estera del Consiglio islamico si terrà oggi a mezzogiorno un consiglio sulla questione delle indagini sull’incidente con l’omicidio di Ismail Haniyeh con la partecipazione di rappresentanti della Forza Quds, del Ministero dell’Informazione e di alcune altre istituzioni”.

Nel frattempo l’Iran sperimenta interferenze GPS. L’Iran ha lanciato un avvertimento alle compagnie aeree sulle previste interruzioni del GPS nell’area di Teheran e ha invitato gli aerei nell’ovest, nel sud-ovest, nel sud e nel centro dell’Iran a trovare rotte di volo alternative.

Un alto funzionario iraniano ha detto ad Al Jazeera: “L’Iran trasmetterà due messaggi al ministro degli Esteri giordano al-Safadi: il primo alla leadership giordana e il secondo agli Stati Uniti e a Israele. Non c’è dubbio che Teheran eviterà di rispondere o intraprenderà una risposta simbolica; qualsiasi risposta sarà dura e dolorosa”.

Ha aggiunto che “Israele sta ora cercando di costringere Teheran a non reagire, di dipingerci come un paese debole senza reale deterrenza. Ha oltrepassato tutti i confini e deve pagarne il prezzo. Non abbiamo dubbi che pagherà caro”. Anche il presidente iraniano Masoud Pezeshkian è intervenuto in merito: “L’omicidio di Haniyeh quando era ospite a Teheran è stato un grosso errore e non rimarrà senza risposta”. 

Il 7 agosto a Jeddah si terrà una riunione d’emergenza dei ministri degli Esteri dei paesi islamici. Il 5 agosto è arrivata a Teheran una delegazione russa, con a capo Sergey Shoigu. L’agenzia di stampa Tasnim ha citato il segretariato del Consiglio supremo di sicurezza nazionale iraniano in una dichiarazione secondo cui l’obiettivo della visita è “migliorare le interazioni e discutere questioni regionali e relazioni politiche e di sicurezza internazionali e bilaterali”.

Nel frattempo le indagini sull’omicidio di Haniyeh continuano. Secondo quanto scritto sul sito dell’opposizione iraniana Iran International: “agenti del controspionaggio iraniano hanno fatto irruzione in un condominio sul crinale di Tuchal che sovrasta la guest house dove Haniyeh è stato eliminato. Un dipendente dell’edificio ha detto che alle 05:00, tre ore dopo l’omicidio, le forze di sicurezza iraniane sono arrivate, hanno chiesto tutte le riprese della telecamera e hanno arrestato e interrogato tutti i presenti sulla scena con il sospetto di coinvolgimento nell’omicidio”.

Nel pomeriggio del 5 agosto l’aeronautica iraniana ha iniziato a mettere in allerta gli aerei d’attacco. L’Iran ha confermato di aver informato le ambasciate dei paesi arabi (tra cui Giordania, Arabia Saudita, Kuwait, Iraq, Qatar ed Emirati Arabi Uniti) che non gli importa se la guerra di vendetta si trasformerà nell’inizio di una guerra regionale. È stato anche detto che sarebbero stati presi di mira anche se fossero intervenuti in risposta alle azioni israeliane.

L’israeliano Yedioth Ahronoth: afferma che almeno 10.000 soldati israeliani sono stati uccisi o feriti durante mesi di combattimenti nella Striscia di Gaza. Il Ministero israeliano per la Sicurezza dello Stato sta costruendo un rifugio sotterraneo a Gerusalemme per la leadership del Paese, per ogni evenienza.

Il primo Ministro Benjamin Netanyahu il 4 agosto ai suoi cittadini ha detto: ”Cittadini di Israele, Negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo pronti per qualsiasi scenario, sia difensivamente che offensivamente. Lo Stato di Israele è forte, l’IDF è forte, l’opinione pubblica è forte. Apprezziamo il sostegno degli Stati Uniti, così come quello del Regno Unito, della Francia e di molti altri paesi. Ho stabilito un principio chiaro: chiunque ci fa del male, noi lo feriamo. Ci proteggeremo da ogni minaccia e lo faremo con freddezza e determinazione”.

E poi ha aggiunto: “So che anche voi, cittadini israeliani, mantenete la calma. Vi esorto a prestare ascolto alle direttive del Comando del Fronte Interno. Insieme resisteremo e, con l’aiuto di Dio, insieme sconfiggeremo tutti i nostri nemici”.

Il ministro dei Trasporti israeliano Miri Regev ha riferito che in caso di escalation, “Rafforzeremo i centri di Atene e Cipro con aerei dell’aeronautica militare e traghetti marittimi. Forse già la prossima settimana. Israele ha informato un paese terzo in Europa; Se l’Iran attacca i nostri obiettivi civili, bombarderemo i loro impianti nucleari!”.

Fonti libanesi affermano he temendo il trasferimento di informazioni a Israele, Hezbollah avrebbe lanciato una massiccia ondata di arresti dei suoi membri sospettati di aver trasmesso informazioni “importanti”. Un funzionario israeliano ha dichiarato a NBC News: “Uno dei problemi riguarda diverse spedizioni di missili e droni dall’Iran e da Hezbollah che verranno schierate entro pochi giorni”.

Gli Houthi silenti nei giorni scorsi a partire dal 3 agosto hanno ripreso gli attacchi. Colpita una nave e il 4 agosto abbattuto un drone MQ-9 nella regione di Zada, nel nord del paese. Si tratta del settimo drone americano abbattuto dagli Houthi dall’inizio della guerra. L’Agenzia di stampa iraniana Tasnim, vicina all’IRGC riferisce che: Hossein Mastoor al-Shaabal, un comandante di Ansar Allah (Houthi), è stato ucciso in un attacco americano la scorsa settimana nella regione di Babilonia la scorsa settimana in Iraq.

Ed ora uno sguardo alla situazione tra Israele – Hamas- Hezbollah aggiornato alle ore 16:30 del 5 agosto

Due soldati israeliani sono rimasti feriti. Uno gravemente alla testa e l’altro mediamente. In totale 7 soldati israeliani sono rimasti feriti, 4 dei quali in gravi condizioni, dopo che un membro di Hamas ha lanciato contro di loro una bomba o una granata nel sud della Striscia di Gaza.

Questa mattina, un attacco di droni israeliani ha attaccato il cimitero nel villaggio di Mays al-Jabal. L’attacco ha causato la morte di un medico e di un membro di Hezbollah in visita.

L’IDF ha mostrato un video di un enorme tunnel scoperto vicino al confine con l’Egitto, paese che ha affermato che non parteciperà alla difesa di Israele contro l’Iran. In visita il 5 agosto in Egitto il ministro degli Esteri turco Hakan Fidan. 

Le IDF in un comunicato hanno affermato: “Dopo che le sirene hanno suonato alle 11:50 nel nord di Israele, l’IDF Aerial Defense Array ha intercettato con successo un sospetto obiettivo aereo che ha attraversato il Libano nella zona di Metula nel nord di Israele. Sono state suonate le sirene per i lanci di razzi e missili a causa del pericolo di caduta di schegge dagli intercettori. Parallelamente, è stato identificato e intercettato un ulteriore obiettivo aereo sospetto nella zona costiera di Nahariyya. Nessuna sirena è stata suonata secondo il protocollo. Dopo le sirene suonate alle 10:05 nel nord di Israele, numerosi proiettili hanno attraversato il Libano nel territorio israeliano. L’IDF Aerial Defense Array ha intercettato con successo i proiettili. Non sono stati segnalati feriti. Questa mattina presto, i soldati dell’IDF hanno identificato una cellula di Hamas che utilizzava un drone nella zona di Meiss El Jabal nel sud del Libano. Poco dopo l’identificazione, l’IAF ha colpito ed eliminato i terroristi”.

Per tornare agli scontri armati, le Brigate al-Qassam hanno mostrato di aver sparato con lanciagranate contro veicoli da combattimento della fanteria pesante israeliana Namer. 

La Resistenza islamica ha preso di mira il sito di Ras al-Naqoura con missili. Secondo fonti libanesi, l’artiglieria israeliana prende di mira la periferia occidentale della città di Les Talus, Libano con un proiettile al fosforo, che innesca un incendio.

Attacchi israeliani contro le città di confine nel sud del Libano dall’alba fino alle 14:30 del 5 di agosto dopo una notte di lanci da parte di Hezbollah contro siti israeliani. Israele colpisce: Kafr Kila; cimitero della città di Mays al-Jabal; l’artiglieria israeliana ha preso di mira la periferia di Kafr Shuba e Kafr Hamam; la città di Aitaroun; periferia di Naqoura; con un proiettile al fosforo le vicinanze della fattoria “Sarda” vicino alla Piana di Wazzani.

A partire dalle ore 22:40 del 4 agosto Hezbollah ha iniziato i lanci contro gli insediamenti nel nord di Israele. L’attacco contro la caserma “Elliit” è avvenuto in un contesto di allerta israeliana molto alta e con l’invito alle navi americane di sfruttare i loro radar. Un ufficiale e un soldato sono rimasti feriti a seguito dell’esplosione di un drone nella zona “Ayelet Hashahar”, nell’Alta Galilea, durante la notte, attacco con droni di Hezbollah a 30 chilometri dal confine. Le sirene hanno suonato a Margaliot e Kiryat Shemona nel dito della Galilea.

La CNN: “Secondo fonti e analisi militari israeliane, i gruppi di Hamas nella Striscia di Gaza centrale hanno subito i danni minori nella Striscia. Fonti israeliane affermano di non aver “gestito” adeguatamente questi battaglioni perché ritengono che stiano tenendo molti ostaggi israeliani”.


Fonti di Hamas riportano: “Sette soldati israeliani sono caduti in un’imboscata a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Alcuni sarebbero in condizioni critiche e gravi”. Le stesse fonti riportano che: “Le Qassam sono riuscite a far esplodere un ordigno antiuomo contro militari asserragliati all’interno di un edificio, provocando un morto o un ferito. Gli scontri continuano con le forze che penetrano a est della zona di Faraheen, a est della città di Khan Yunis. a sud della Striscia di Gaza”. Ordigni antiuomo usati da Hamas a“Zalata” a est della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

Attacchi delle Qassam a di Tal al-Hawa, a sud di Gaza City.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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