#ISRAELHAMASWAR. Ritornano gli attacchi Houthi: tre navi davanti al Bahrein. Nuovo leader di Hezbollah: viene da Amal. Nasce la sala operativa della Resistenza Islamica

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Il Rappresentante dell’Iran all’ONU, Amir Saeed Iravani: “Gli Stati Uniti sono coinvolti nell’attacco di Israele all’Iran e ne saranno ritenuti responsabili”. Ali Khamenei, Ayatollah dell’Iran, ha approvato una risposta contro Israele”, fonte RakhaDashot. A queste parole hanno fatto eco quelle di Mohammad Reza Naghdi ufficiale superiore dell’IRGC: “L’Iran lancerà attacchi di rappresaglia contro Israele nei prossimi giorni”. Mentre si apprende da fonti iraniane che l’aumento per il Budget militare è “del 200%”, secondo l’ufficio del portavoce del Majlis iraniano.

Le immagini satellitari della BBC mostrano tutta la distruzione avvenuta nella raffineria di petrolio di Abadan, nella provincia del Khuzestan, nel sud-ovest dell’Iran, a seguito dell’attacco israeliano nel fine settimana. I danni alle infrastrutture petrolifere non sono coerenti con la dichiarazione del portavoce dell’IDF. Foto satellitare Obretix mostrano invece una posizione radar di difesa aerea vicino alla città di Ahwaz, nella provincia sudoccidentale del Khuzestan colpita da attacchi di Israele. 

L’IDF ha ammesso la morte in Libano di quattro membri delle forze speciali dell’unità “multidimensionale” 888: un capitano e tre sergenti. L’IDF arresta 10 riservisti dopo che si erano rifiutati di entrare in un edificio nella Striscia di Gaza, perché non avevano con sé droni e cani. I soldati hanno disobbedito alle istruzioni perché temevano la possibilità che l’edificio potesse essere distrutto da trappole esplosive.

Israele ha approvato un altro attacco di “ritorsione” contro l’Iran in risposta all’attacco di Hezbollah alla casa del primo Ministro Netanyahu. La Knesset israeliana ha approvato una legge che vieta le attività dell’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente nel paese, Unrwa, ha riferito la radio Kan.

Benjamin Netanyahu ha ribadito: ”Se Israele cade, il mondo intero lo seguirà”. Altri quattro militari israeliani morti al confine sud.

Dopo settimane di calma, il British Maritime Trade Center ha affermato che gli Houthi hanno attaccato tre volte una nave commerciale nello stretto di Bab al-Mandab, ma senza vittime. La nave prosegue la sua rotta. In una dichiarazione delle forze armate yemenite si parla di tre operazioni contro tre navi nel Bahrein. 

Hezbollah annuncia ufficialmente il suo nuovo leader si tratta di Naim Qassem, un vice di Nasrallah. Hezbollah in un comunicato afferma di aver “completato il ripristino del sistema di comando e controllo, in tutte le sue dimensioni”.

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha dichiarato che la “Nomina è temporanea, il conto alla rovescia è iniziato”. Secondo i media pro Hezbollah: “L’assassinio non cambierà nulla e Sheikh Naim Qassem sa di essere vulnerabile all’assassinio”. Nel suo primo discorso ha detto che Israele piangerà lacrime di sangue. Il 20 di ottobre aveva lasciato Beirut per Teheran. In un discorso del 15 ottobre affermava; “Hezbollah è forte con i suoi combattenti e le sue capacità e con la coesione del partito e del Movimento Amal e di questo pubblico che lavora in modo coeso con tutti gli altri con tutta la forza e la determinazione”. “La vittoria è con la pazienza, ma vi prometto una promessa che il nostro padrone il Segretario generale ha promesso, vi prometto che tornerete alle vostre case che ricostruiremo e saranno più belle di prima, e abbiamo iniziato a preparare i preliminari per questa questione”. 

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 16:00 del 29 ottobre. 

Hezbollah cambia la comunicazione e da vita alla sala operativa che è incaricata anche di dare la comunicazione ufficiale sugli attacchi della giornata. Secondo la sala operativa di Hezbollah si registrano scontri via terra: “l’esercito israeliano ha tentato di avanzare nei villaggi del Libano meridionale, ma la Resistenza islamica ha resistito a questi sforzi. Gli avanzamenti hanno incluso molte demolizioni e incendi di campi”.

Nel primo Asse (146a Divisione); Area: da Naqoura a Marouhin. La Resistenza ha preso di mira i raduni israeliani, causando perdite e una riduzione delle forze nemiche. L’IDF afferma di aver distrutto un centro di comando sotterraneo di Hezbollah, tra cui un’infrastruttura di Hezbollah sotterranea che raggiungeva una profondità di circa 8 metri sottoterra

Nel secondo Asse (36a Divisione): Area: da Ramya ad Aitaroun. La Resistenza islamica ha teso un’imboscata vicino ad Aita al-Shaab ha causato oltre 5 vittime nemiche e numerosi feriti.

Nel Terzo Asse (91a Divisione): Area: da Blida a Houla. Un carro armato Merkava è stato distrutto da un missile guidato, causando vittime.

Nel Quarto Asse (98a Divisione): Area: da Markaba a Ghajar. I combattenti della resistenza hanno distrutto diversi carri armati nemici e hanno presero di mira i raduni a Houla e Markaba.

Nel Quinto Asse (210a Divisione): Area: da Ghajar a Shebaa Farms. I molteplici tentativi di avanzare dell’esercito israeliano sono stati bloccati con il lancio di razzi.

Secondo la sala operativa di Hezbollah, l’IDF non ha ancora completamente messo in sicurezza o occupato completamente nessuna città di confine libanese. E ancora: “la forza missilistica prende di mira raduni israeliani in siti militari lungo il confine tra Libano e Israele e nel profondo di Israele, utilizzando vari missili, inclusi quelli di precisione per la prima volta. Negli ultimi quattro giorni, 103 lanci hanno raggiunto una profondità di 145 km, fino alla periferia meridionale di Tel Aviv. L’aeronautica (uso di droni ndr) ha condotto 65 operazioni dal 17 settembre 2024, per un totale di oltre 150 lanci di droni, di cui 30 negli ultimi quattro giorni”.

A Kfarkila, riscontri OSINT riferiscono: “Le tracce dell’IDF indicano che non hanno mai raggiunto il centro della città e solo la periferia che la collega a Israele. Da lì hanno provato a spingersi verso Tal al-Nahas il 29 mattina, ma a quanto si dice non sono riusciti a prenderla. Zona grigia. Prendere l’altezza di Al-Nahas è estremamente importante per Israele perché è il fianco occidentale della città di Khiyam che l’IDF sta cercando di raggiungere. Quindi l’obiettivo è raggiungere sia le colline di Nahas che quelle di Mahamis. Attraverso le loro e fino a Khiyam ci sono solo alcune fattorie e case di villaggio su vasti appezzamenti di terra”.

L’aviazione israeliana nella giornata del 29 ha bombardato: la valle del Bekaa e tra le 10:00 e le 15:00; colpite: Yater; Chaqra, Majdel Selem, Chehabiyeh, Khiyam, Chebaa, Touline, Braachit, Haddatha, Rchaf, Yehmor el Chekif. Raid da Mas’ada contro Habbouch, quartiere Al Sahel Al Akhdar. Registrati bombardamenti dell’artiglieria israeliana a: Tayrharfa, Chaqra, Safad El Battikh, Majdel Selem, altri raid a Al-Hosh a Tiro.

Sotto il fuoco della Resistenza islamica un ponte pedonale vicino alla stazione ferroviaria di Nahariya colpito da munizioni vaganti. I frammenti hanno causato lievi danni alla carrozza del treno.

Non ci sono state vittime. Le forze di difesa israeliane affermano che stanno indagando. Una persona è stata uccisa quando un razzo Hezbollah ha colpito la città settentrionale di Ma’alot Tarshiha. Missili contro la caserma a Zar’it e allarmi a Shomera. 

Sirene in azione a Ghajar, nell’area dell’Alta Galilea, a Yir’on e Avivim, Metulla nord Israele. IDF: “Alle 15:00, circa 60 proiettili sparati da Hezbollah hanno attraversato il Libano per arrivare in Israele”.

Le IDF fanno sapere che i soldati dell’IDF continuano a scoprire cunicoli, armi e infrastrutture di Hezbollah nel Libano meridionale; continua il combattimento contro gli uomini di Hamas a Jabaliya a Gaza. Nella zona di Jabaliya nella Striscia di Gaza, le truppe di terra dell’IDF, in collaborazione con l’IAF, hanno eliminato circa 40 uomini di Hamas in attacchi aerei e terrestri, oltre a smantellare le infrastrutture. A Rafah, le truppe di terra dell’IDF hanno diretto l’IAF in un attacco contro un certo uomini di Hamas nella zona.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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