#ISRAELHAMASWAR. Riprendono i colloqui a Doha, ma senza Hamas. Iran: la guerra psicologica di Tel Aviv ci vuole fare credere che hanno armi sofisticate

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Riflettori su Doha. Oggi è il gran giorno le delegazioni israeliana e palestinese si riuniranno per l’ennesima volta. Obiettivo: cessate il fuoco a Gaza e rilascio dei prigionieri. Ai colloqui mancherà Hamas. Kamal Abu Aoun, Autorità di Gaza settore educazione: “Hamas non farà parte dei negoziati di domani, né a Doha né al Cairo”.

Suhail al-Hindi, membro dell’ufficio politico del movimento di resistenza islamica “Hamas”, ha confermato mercoledì, che il movimento non parteciperà ai negoziati previsti per oggi, a Doha. Al-Hindi ha dichiarato alla stampa: “Il movimento non farà parte dei prossimi negoziati previsti”, sottolineando che il movimento ha chiesto un chiaro impegno da parte dell’occupazione a quanto concordato il 2 luglio scorso. Dopo i chiarimenti forniti dai mediatori, secondo l’Agenzia Palestinese, oggi è chiaro che se l’occupazione dovesse continuare, il movimento è pronto ad entrare nei meccanismi di attuazione dell’accordo, come aveva precedentemente confermato il portavoce di Hamas, Jihad Taha intrapreso dai mediatori e che il movimento desidera porre fine all’aggressione e raggiungere un accordo per fermare l’apertura del fuoco, sperando che gli sforzi e gli sforzi riescano a garantire l’attuazione dell’ultima proposta il 2 luglio scorso.

Al nuovo vertice nella capitale del Qatar, Doha, ci saranno: America, Egitto e Qatar, per riprendere i negoziati per il cessate il fuoco tra Israele e la Resistenza palestinese, nella Striscia di Gaza; dopo una dichiarazione tripartita rilasciata la settimana scorsa da Egitto, America e Qatar, in cui si affermava che è giunto il momento di concludere un accordo di cessate il fuoco e di liberare gli ostaggi e i detenuti.

E se da un lato si negozia la tregua dall’altro ci si prepara al peggio: Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha ordinato lo schieramento in Medio Oriente della USS Georgia, un sottomarino a propulsione nucleare dotato di missili guidati, stando al Pentagono.

Il capo del dipartimento ha inoltre ordinato di accelerare il trasferimento della portaerei Abraham Lincoln con caccia F-35C nella regione di responsabilità del Comando Centrale degli Stati Uniti. In una conversazione con il suo omologo israeliano Yoav Galant, Austin ha espresso l’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele. In tali condizioni, non è da escludere che gli Stati Uniti si stiano preparando ad un intervento militare o addirittura all’inizio di una nuova fase di conflitto nella regione.

Il Dipartimento di Stato ha approvato la consegna a Israele di 25 caccia F-15IA e kit di aggiornamento F-15I+ (25 per ciascuna variante) per un valore di 18,82 miliardi di dollari, a partire dal 2029. È stata inoltre approvata la vendita a Israele di proiettili per carri armati da 120 mm per un valore di 774,1 milioni di dollari e di veicoli tattici modificati per un valore di 583,1 milioni di dollari. Il Pentagono informa che “circa 40.000 soldati americani sono ora sotto il comando centrale in Medio Oriente”, circa 8.000 in più del solito.

Il segretario di Stato americano Blinken ha rinviato il viaggio programmato in Medio Oriente a causa dell’incertezza sull’attacco iraniano – Axios.

The Times of Israel afferma che “gli israeliani che cercano di sfuggire alla guerra nella loro patria, cercano lo status di rifugiato in Portogallo, sarebbero in tanti quelli che hanno lasciato Tel Aviv per paura di una estensione del conflitto e sarebbero riparati in Portogallo”. 

Nella mattina del 14 agosto mattina 130 coloni e 11 poliziotti israeliani hanno fatto irruzione nei cortili della moschea di Al-Aqsa. Tra questi il ministro Ben Gvir. Secondo fonti palestinesi “2.900 israeliani hanno preso d’assalto i cortili della moschea di Al-Aqsa. Questa profanazione è stata fatta in completa pace e protezione perché l’intelligence giordana chiede alle guardie e ai custodi di non interferire affatto”.

Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha condannato la marcia israeliana su al Asqa: “L’unico scopo di Ben Gvir ad Al-Aqsa è provocare è accendere il fuoco a causa del quale moriranno gli israeliani”. “Spero che durante il vertice di oggi a Doha venga concluso un accordo per la restituzione dei rapiti, poiché questo è il compito più grande per la società israeliana e non c’è questione più urgente per lo Stato di Israele della questione dei rapiti – e non possiamo riprenderci dal disastro del 7 ottobre senza farli ritornare, quindi dobbiamo lavorare per concludere l’accordo”. Channel 7 in Israele riporta che: “Il movimento estremista Haredi, l’ala di Gerusalemme, minaccia di intensificare le sue proteste contro il reclutamento degli haredim nell’esercito, dopo violenti scontri con la polizia e l’arresto di 12 dei suoi seguaci”.

L’ex primo Ministro Naftali Bennett ritiene che: “Gli eventi del 7 ottobre furono un miserabile fallimento quel giorno in Israele, a livello governativo, di intelligence o operativo”. Haaretz critica il primo Ministro:“Il discorso di Netanyahu sulla “vittoria assoluta” è fuorviante, un trucco sfacciato e a buon mercato, e un’operazione per gettare sabbia negli occhi del pubblico”.

L’Iran in un comunicato ufficiale ha riferito di esercitazioni ufficiali nel nord del Paese. Mentre il leader della rivoluzione islamica in Iran, Ali Khamenei ha detto: “Il nemico cerca di creare uno stato di paura e respingerci attraverso la guerra psicologica, soprattutto in campo militare”. “La guerra psicologica contro l’Iran si basa sull’esagerazione delle capacità dei nemici”.

Il 14 agosto è arrivato in Libano, l’inviato americano Amos Hochstein a Beirut obiettivo: “ridurre le tensioni tra Hezbollah e Israele in modo che Israele potesse continuare la sua pulizia etnica”.

Gli Houthi affermano di aver attaccato una nave al largo delle coste yemenite: ”Il verificarsi di estesi scontri militari con le forze americane che hanno cercato di superare con la forza una nave cargo legata all’entità israeliana, che ha spinto le forze di Sana’a a ripetere il processo di attacco. ”L’attacco sarebbe avvenuto a ovest di Hodeidah. Secondo il National Interest Magazine: “Le portaerei americane erano in passato un simbolo di potenza militare. Gli eventi nel Mar Rosso hanno mostrato la debolezza delle portaerei americane e le hanno rese vulnerabili”. 

Situazione tra Israele – Hamas – Hezbollah aggiornato alle ore 16:00 del 14 agosto.

Il ministero della Sanità libanese riporta che il bilancio delle vittime del raid israeliano nella città di Abbasiya nel distretto di Tiro è salito a 17, di cui 4 in condizioni critiche. Due persone sono rimaste ferite, una delle quali in gravi condizioni, in seguito al bombardamento da parte di iIsraele di 3 case nella città di Rab Thaleen, nel sud del Libano.

Nella giornata del 13 e 14 agosto Israele ha colpito con raid aerei diverse località del sud del Libano: Al-Wazani; Al-Naqoura; Alma al-Shaab; Città di Khiyam; Villaggio di Kafarshouba; Villaggio di Sheheen; Aita al-Shaab; Zibqeen; Teir Harfa; Kfarhamam; Yarou; Rshaf e Al-Tiri. Bombardamenti israeliani prendono di mira il villaggio di Kawneen.

L’attacco aereo israeliano a Kfarkila ha distrutto 4 case. Allo stesso modo, ieri, 3 case sono state distrutte in un attacco. Nessuna vittima. Le sirene suonano sul monte Meron e nei villaggi drusi filo-israeliani di Hurfesh e Bayt Jan. Probabilmente hanno attaccato il lanciarazzi usato verso Meron. 

L’elevato livello di allerta e la flotta di droni e jet sempre pronti a sorvolare il Libano rendono i tempi di risposta molto più rapidi del solito.

Hezbollah il 14 agosto ha rivendicato i seguenti attacchi: attacco contro l’equipaggiamento di spionaggio nel sito di Matla; Colpito raduno di soldati israeliani nella foresta di Shtula con armi missilistiche e; preso di mira il sito di Al-Baghdadi con dei razzi; preso di mira la caserma Zabadin nelle fattorie libanesi occupate di Shebaa con dei razzi. Preso di mira il sito di Ramtha nelle colline libanesi occupate di Kfar Shuba con armi missilistiche. La Resistenza Islamica ha lanciato un attacco aereo con squadroni di droni suicidi su un nuovo raduno di soldati nemici nel nord di Abiriem.

Nella notte circa 40 razzi sono stati lanciati dal Libano meridionale verso Israele. Il sistema di difesa missilistico Iron Dome ha funzionato contro le munizioni vaganti di Hezbollah sulla Galilea: registrata interruzione di corrente nell’insediamento “Kiryat Shmona”, dopo attacchi missilistici dal sud del Libano. Hezbollah ha rivendicato attacco contro colonia di Kiryat Shmona con raffiche di razzi Katyusha. Un missile ha colpito direttamente una banca a Kiryat Shmona. 

Media governativi “a Gaza lamentano che Israele usa la politica della fame come strumento di pressione politica, che aggrava la carestia, specialmente nei governatorati di Gaza e di Gaza Nord. Condannata la continua chiusura da parte dell’esercito Israeliano del valico di frontiera di Rafah tra Palestina ed Egitto, e chiediamo alla comunità internazionale e ai paesi del mondo di condannare questo crimine”.

Bombardamento israeliano sulla città di Beit Hanoun, nel nord della Striscia di Gaza. 

L’artiglieria israeliana ha rinnovato i bombardamenti sul quartiere di Al-Sabra, a sud di Gaza City. 

Fonti palestinesi riportano la morte di 4 bambini a seguito del bombardamento da parte ddi raid aereo israeliano contro una casa a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Quindici i morti nella serie di raid che hanno preso di mira le zone di Sheikh Nasser e Ma’an a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Bombardamenti dell’artiglieria israeliana e pesanti colpi di arma da fuoco a sud del quartiere di Tal al-Hawa, a sud-ovest di Gaza City. 

Le IDF in un comunicato fanno sapere: “Martedì l’organizzazione Hamas ha lanciato razzi dalla Humanitarian Route a Khan Yunis verso il centro di Israele. Poco dopo, l’IAF ha colpito obiettivi terroristici nell’area da cui sono stati lanciati i razzi. Gli attacchi sono stati effettuati adiacenti al sito di lancio, al di fuori della Humanitarian Route.

Hamas continua a incorporare deliberatamente i suoi asset militari utilizzati per effettuare attacchi contro Israele accanto alle infrastrutture umanitarie e alla popolazione civile all’interno della Striscia di Gaza”.

Un blindato israeliano Plasan Hyrax è stato fatto saltare in aria oggi a Tubas le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa – Campo di Al-Faraa in una nota affermano: “i martiri di Tubas e Tamoun stanno sanguinando e annunciamo il nostro sostegno alla Brigata Tubas facendo impegnare i nostri combattenti in scontri armati con le forze di occupazione in Siris Street, Tammoun Junction e nelle vicinanze di Campo di Al-Faraa”. L’incursione israeliana a Tubas è terminata verso le 11 con arresti. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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