#ISRAELHAMASWAR. Quasi fatto l’accordo per i prigionieri. IDF si prepara a lasciare il corridoio Netzarim. Raid a Gaza e a camp Jenin. Houthi rivendicano tre attacchi

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Il Segretario di Stato americano Anthony Blinken parlando dell’accordo imminente con Hamas e della situazione in Medio Oriente ha detto: “Hezbollah ha perso ed è diventato storia. Gli attacchi di Hezbollah hanno danneggiato libanesi e israeliani. L’Iran ha perso le sue rotte di rifornimento verso Hezbollah. Stiamo lavorando 24 ore su 24 per dare seguito all’accordo di cessate il fuoco tra Libano e Israele”

La CNN è stata la prima nel pomeriggio del 14 gennaio a riferire: “Un funzionario israeliano: Siamo pronti per un cessate il fuoco a Gaza”. Il governo israeliano in una nota ha riferito: “Visti i cambiamenti in Medio Oriente, le condizioni sono ideali per raggiungere l’accordo di Gaza”. Ma non tutto sembra andare per il giusto verso: “Yedioth Ahronoth: Ben Gvir esorta Smotrich a informare Netanyahu di ritirarsi insieme dal governo se verrà firmato un accordo di scambio con Hamas”.

Per tutta la giornata del 14 gennaio sono continuati i colloqui in Qatar. Il Portavoce del Ministero degli Esteri del Qatar: “Siamo giunti alle fasi finali dell’accordo. I colloqui in corso a Doha riguardo a Gaza sono fruttuosi, positivi e si concentrano sui dettagli”. E ancora ha aggiunto: “Abbiamo superato i principali ostacoli presenti nei disaccordi tra le due parti riguardo all’accordo. Esortiamo le due parti a raggiungere un accordo e a porre fine alla tragedia a Gaza”. 

Hamas ha rilasciato una dichiarazione in merito: “Abbiamo tenuto consultazioni con i leader delle fazioni e li abbiamo aggiornati sui progressi compiuti nei negoziati. Abbiamo confermato con loro la continuazione delle consultazioni fino al completamento dell’accordo di cessate il fuoco e di scambio di prigionieri raggiunto. Alle sue fasi finali”. Secondo le fonti libanesi Hamas ha iniziato a dividere i prigionieri in gruppi in preparazione all’attuazione dell’accordo. La CNN riferisce: “Un funzionario israeliano ha detto: ai civili palestinesi sarà permesso di ritornare liberamente nel nord della Striscia di Gaza e, secondo l’accordo, libereremo centinaia di prigionieri palestinesi, compresi quelli che sono stati condannati per aver ucciso israeliani”. 

Secondo il Corrispondente militare israeliano, Amir Bouhbut: “Fonti militari hanno spiegato che la maggior parte della forza “Nahal” che ha partecipato all’assalto all’edificio a Beit Hanoun è stata uccisa o ferita, il che rende difficile capire cosa sia successo nei minuti e nei secondi che hanno preceduto l’attacco”. 

In Libano è rientrato il primo Ministro Nawaf Salam, per incontrare il Presidente della Repubblica dopo la sua nomina mentre era all’estero, e avrà incontri con i blocchi parlamentari. Fonti politiche libanesi sostengono che “l’esclusione del duo sciita dal governo significa che le cose si stanno dirigendo verso un’inevitabile esplosione politica”. Tra questi Nabih Berri che ha lasciato il Palazzo Baabda dopo un incontro con il Presidente della Repubblica e il Presidente designato senza rilasciare alcuna dichiarazione.

Il Presidente designato Nawaf Salam ha detto: “L’autorità dello Stato libanese deve essere estesa con le proprie forze su tutti i suoi territori. La risoluzione 1701 deve essere attuata e il nemico (Israele ndr) deve ritirarsi dalle nostre terre. È tempo di iniziare un nuovo capitolo radicato nella giustizia, nel progresso e nelle opportunità. Scommettere sulla nostra unità e cooperazione è la scommessa giusta. Farò in modo che nessun cittadino si senta emarginato”. E adesso uno sguardo ai diversi scenari cinetici.

Gli Houthi dopo gli attacchi subiti dalle forze aeree israeliane e statunitensi in Yemen, in 12 ore hanno lanciato tre attacchi tutti rivendicati. Usati quattro droni e due missili “ipersonici” Palestine 2. L’ultimo lanciato alle 3 del 14 gennaio diretto verso Tel Aviv. 

L’esercito libanese ha fatto irruzione nell’area del complesso di Al-Sadiq ad Al-Amrousiyah – Choueifat, dove i raid israeliani avevano precedentemente distrutto diversi edifici. Dopo aver rimosso le macerie, l’esercito si è schierato e ha iniziato le ricerche nel sottosuolo, in mezzo a intensi sorvoli di aerei israeliani.

Le forze israeliane hanno effettuato un’esplosione ad Aita al-Shaab, durante un’incursione nella città. Un certo numero di soldati israeliani sono avanzati verso il centro città a Ras Naqoura dove è l’esercito libanese e hanno chiesto ai soldati libanesi di non lasciare che un bulldozer operante nelle vicinanze del centro si avvicinasse al muro di separazione. Quando i soldati libanesi li hanno fotografati, i soldati israeliani si sono alterati e hanno chiesto all’autista del bulldozer di andarsene, riporta Al-Akhbar.

Le forze israeliane hanno fatto irruzione anche nelle case nei quartieri occidentali della città di Mays al-Jabal, nel sud del Libano, tra colpi di arma da fuoco e lancio di bombe a mano.

Segnalate da fonti libanesi, operazioni di sabotaggio, demolizione e incendi nella città di Aitaroun, nel sud del Libano.

Media israeliani riportano fotografie che mostrano il luogo in cui i frammenti del missile yemenita sono caduti su una casa a Gerusalemme. Le IDF: “Un esame da parte dell’IAF e dell’Home Front Command ha scoperto che il missile sparato dallo Yemen verso il territorio israeliano è stato intercettato con successo dall’IAF. La scheggia del missile ha colpito ed è caduta all’interno di una casa civile a Mevo Beitar vicino alla città di Gerusalemme. Ulteriori schegge del missile sono state identificate nelle aree di Tzur Hadassah e Betar Illit. Le sirene sono suonate in conformità con il protocollo in queste aree. I soldati dell’Home Front Command, altre forze di sicurezza israeliane e il consiglio locale sono sulla scena della scheggia caduta a Mevo Beitar”.

Violenta ondata di bombardamenti lanciata da ieri sera da aerei da guerra e artiglieria, ha colpito vaste aree del nord di Gaza. Sulla scia dei negoziati di Doha, “Israele” intensifica i suoi raid violenti e aggressivi nella Striscia di Gaza. Il corrispondente militare del Canale israeliano 14 riferisce che in preparazione all’accordo: “il sistema di sicurezza israeliano ha iniziato a prepararsi a ritirarsi dall’asse “Netzarim””.

Anche nel pomeriggio del 14 gennaio registrato un incidente di sicurezza contro le forze dell’esercito israeliano nel nord della Striscia di Gaza. Le Brigate Al-Aqsa hanno mostrato scene del bombardamento di un quartier generale di comando e controllo del nemico sionista nell’asse “Netzarim” con una salva missilistica, in coincidenza con il “17°” anniversario del martirio del fondatore, Nidal Al- Amoudi.

Le forze speciali israeliane hanno effettuato un’operazione speciale a Jenin. Fonti palestinesi riportano di violenti raid nei pressi della moschea Al-Farouq nel campo di Jabalia.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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