Netanyahu si è congratulato con Trump per la sua vittoria alle elezioni americane, definendo la sua vittoria un “ritorno storico” alla Casa Bianca. Terremoto politico nel governo israeliano: Netanyahu ha licenziato il ministro della Difesa israeliano Gallant, accusandolo di aver fatto trapelare informazioni che “sono arrivate al nemico”.
Di contro un alto funzionario israeliano afferma: “Non solo gli ultraortodossi non entrano nell’esercito, ma determinano anche chi sarà il ministro della Difesa”. Il sito web di Walla cita persone vicine a Netanyahu: “Dopo la destituzione del ministro, Netanyahu intende licenziare il capo di stato maggiore, Herzi Halevi, e il capo del ministero per la Sicurezza dello Stato, Itamar Ben-Gvir. Recentemente il capo dell’MGB si è recato al Cairo per salvare la questione degli ostaggi”.
Gli oppositori delle dimissioni di Gallant hanno bloccato il traffico all’incrocio di Shilot a Tel Aviv. I manifestanti ad Ayalon a Tel Aviv sono stati dispersi, con oltre 40 arresti. Secondo il quotidiano israeliano Haaretz, le dimissioni di Gallant il giorno delle elezioni negli Stati Uniti sarebbero state deliberate per evitare una reazione violenta da parte di Washington.
Il portavoce del Pentagono Patrick Ryder afferma che il Segretario Yoav Gallant è stato un partner leale come Segretario della Difesa israeliano. L’impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele rimane forte e il Dipartimento della Difesa americano continuerà a lavorare a stretto contatto con il prossimo Segretario della Difesa israeliano [Katz]. Il nuovo ministro della Difesa israeliano Israel Katz si è congratulato con Trump per la sua vittoria: “Insieme rafforzeremo l’alleanza USA-Israele, restituiremo i rapiti e sconfiggeremo l’asse del male guidato dall’Iran”.
Le immagini satellitari Sentinel-2 del 4 novembre 2024 mostrano quattro bombardieri strategici B-52H recentemente arrivati alla base aerea di Al Udeid in Qatar: matricola BARF21 60-0017; BARF22 reg. 60-0056; LIVID11 reg. 60-0029; LIVID12 reg. sconosciuto; LONE32 reg. 60-0012 e LONE31 reg 60-0007.
Il vice comandante dell’IRGC Ali Fadavi il sei novembre ha dichiarato: “Teheran non esclude la possibilità di un attacco preventivo israelo-americano per impedire una reazione iraniana contro Israele”, sempre il 6 l’agenzia di stampa iraniana Fars: quattro persone condannate per spionaggio a favore di Israele e saranno giustiziate.
Hamas ha invitato Trump a imparare dagli errori di Biden. “La sconfitta del Partito Democratico è il prezzo naturale per l’atteggiamento criminale della leadership del partito nei confronti della Striscia di Gaza”.
Fino a due settimane fa (cioè fino a martedì 22 ottobre), l’IDF segnalava ogni mattina circa quattro divisioni operanti nel sud del Libano: la 91a, la 146a, 98° e 36°. Successivamente, per diversi giorni, l’IDF ha riferito ogni mattina di tre divisioni operanti nel sud del Libano. La settimana scorsa, dal lunedì al venerdì, l’IDF ha riferito ogni mattina di due divisioni operanti nel sud del Libano: la 91a e la 146a. Sabato, l’IDF ha affermato che una divisione, la 91a, operava nel sud del Libano. Ieri e oggi l’IDF ha riferito che due divisioni operano nel sud del Libano: la 91a e la 36a. Da questi rapporti possiamo apprendere che la scorsa settimana l’IDF ha operato nel sud del Libano con due divisioni.
In un discorso del nuovo numero uno di Hezbollah, Naim Qassem per i 40 giorni dalla morte di Sayyed Nasrallah: “Il nemico ha portato al confine cinque divisioni, composte da 65.000 soldati e ufficiali, con la convinzione che sarebbero entrate in Libano dopo che il Libano, secondo la loro convinzione, avesse cessato di resistere”. “Netanyahu mira a eliminare Hezbollah, occupare il Libano e rimodellare il Medio Oriente, ignaro di trovarsi di fronte a una determinata resistenza.” “Hezbollah ha decine di migliaia di combattenti e costringerà il nemico a fermare la sua aggressione”.
E ancora ha detto: “Netanyahu non può vincere; i negoziati si svolgeranno solo dopo la cessazione dell’aggressione, con lo stato libanese e il presidente Nabih Berri come mediatori. Ogni negoziazione deve includere l’interruzione dell’aggressione e la garanzia della piena protezione della sovranità libanese. Esorto l’esercito libanese a proteggere i confini marittimi e a chiarire le ragioni della breccia a Batroun”.
Ed ora uno sguardo alla linea del fronte Israele – Libano aggiornata alle ore 16:00 del 6 novembre.
I funzionari statunitensi affermano che la Guardia Rivoluzionaria iraniana sta trasferendo droni e missili balistici alle fazioni in Iraq e che stanno pianificando un attacco congiunto contro Israele.
Nella giornata del sei novembre, registrati due attacchi aerei israeliani su Nabatiyeh, nel Libano meridionale. Attacchi aerei nel pomeriggio hanno colpito nuovamente la periferia di Beirut. Distruzione su larga scala nella città di Marwahin a seguito degli attacchi dell’IDF negli ultimi giorni. Nel sud del Libano, attacco aereo israeliano a Berja, uccide 35 persone. Il bilancio delle vittime è destinato a salire, fonti libanesi. 11 morti nei raid israeliani a Baalbek e Hermel. L’IDF afferma di aver ucciso il comandante di Hezbollah di al Khiyam, Hussain Abd Al-Haleem Harb. L’8a Brigata, sotto il comando della 91a Divisione, ha condotto incursioni terrestri limitate, localizzate e mirate nel Libano meridionale nell’ultima settimana. Le truppe hanno eliminato decine di uomini di Hezbollah insieme all’IAF. Localizzate e confiscate numerose armi, tra cui missili Kornet, granate e dispositivi esplosivi nascosti all’interno di case civili e infrastrutture sotterranee.
Nel Nord Israele i media israeliani informano di: “Attivazione delle difese aeree nella Galilea occidentale a seguito della sospetta infiltrazione di numerosi droni. La resistenza islamica rivendica attacchi agli insediamenti di: Gorn, Bar Yohai e Katzrin con missili. L’insediamento di Avivim è in fiamme dopo diversi impatti diretti di razzi da Hezbollah. Razzi contro Safad. Attaccata anche Metulla. Le sirene hanno suonato a Netiv HaAsara, una comunità vicino alla Striscia di Gaza e ancora a Ghajar nord di Israele. Rivendicata dalla Resistenza islamica un aggressione con razzi contro le basi del Golan.
Tre attacchi di Hezbollah registrati a Tel Aviv. I media israeliani hanno riferito che sono state udite 10 esplosioni a Tel Aviv mentre i sistemi di difesa aerea tentavano di intercettare i missili diretti alla zona. I media israeliani hanno anche riferito che 11 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele. Ci sono anche resoconti dai media israeliani che indicano che un razzo ha colpito direttamente l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Due voli sono stati ritardati all’aeroporto Ben Gurion a causa della caduta di frammenti di razzi vicino al porto aereo – rappresentante dell’aeroporto. Media israeliani: l’UAV di Hezbollah ha aggirato i sistemi di difesa aerea e ha colpito le strutture della compagnia elettrica a Cesarea.
La Resistenza islamica in Libano ha annunciato di aver preso di mira la base di Tzrifin, che ospita scuole di addestramento militare, vicino all’aeroporto Ben Gurion, a sud di Tel Aviv, con una salva di missili alle 12:00 PM.
A Gaza, le truppe dell’IDF “continuano l’attività operativa a Jabalia e hanno eliminato circa decine di elementi di Hamas nel corso della giornata. Durante le operazioni, le truppe di terra hanno diretto un attacco aereo sugli uomini di Hamas che intendevano attaccare i soldati dell’IDF”.
Sempre in un comunicato IDF si legge: “Nel corso della giornata, le truppe dell’IDF hanno continuato un’attività operativa a Rafah, hanno eliminato diversi uomini di Hamas, tra cui un uomo armato che è uscito da un condotto di un tunnel all’interno di una struttura. Hanno anche localizzato una grande quantità di armi, tra cui missili RPG, esplosivi e missili anticarro”.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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