#ISRAELHAMASWAR. Pogrom ad Amsterdam. Houti rivendicano attacco alla base Navatim, abbattuto dodicesimo MQ 9 in Yemen. Esplosioni a Tel Aviv, Herzliya, Haifa, Nahariya e Wadi Ara e zona aeroporto Ben Gurion

73
Screenshot

I tafferugli ad Amsterdam tra tifosi di calcio israeliani e manifestanti pro Palestina sono sfociati in vere e proprie aggressioni. In relazione ai gravi eventi avvenuti ad Amsterdam, il ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, d’accordo con il primo Ministro, si è recato in visita diplomatica urgente nei Paesi Bassi. Durante la sua visita, il Ministro Saar incontra gli alti funzionari dell’amministrazione olandese, compreso il suo omologo, il ministro degli Affari Esteri dei Paesi Bassi, Caspar Veldkamp. Sarebbero più di 100 i feriti e 62 gli arrestati, almeno sette cittadini israeliani mancano all’appello. Severe critiche alla gestione degli eventi ad Amsterdam, “sicurezza inesistente”. 

Tensioni tra Francia e Israele: ”Mi sono rifiutato di entrare in un sito sotto amministrazione francese sul Monte degli Ulivi a Gerusalemme a causa della presenza delle forze di sicurezza israeliane”, riferisce Jean-Noel Barrot, Ministro degli Esteri francese. “La sicurezza israeliana ha arrestato due funzionari francesi che lavoravano in un sito gestito dalla Francia sul Monte degli Ulivi”, ha continuato il Ministro degli Esteri francese. “Il comportamento della polizia israeliana è inaccettabile e l’ambasciatore israeliano a Parigi sarà convocato”, ha chiosato Jean-Noel Barrot. 

Il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha scritto sul social network X in ebraico: “Il mondo vedrà sicuramente il giorno in cui i sionisti subiranno una clamorosa sconfitta da parte delle forze della resistenza”. Via social si apprende che sono state ricevute informazioni che indicano che l’Iran si sta preparando ad attaccare Israele nel prossimo futuro. Dal lato Israele gli aerei da combattimento F-15 sono arrivati ​​alle basi in Giordania.

L’Iraq smentisce le voci secondo cui l’attacco iraniano contro Israele sarebbe partito da Baghdad: “L’Iran ci ha assicurato che non avrebbe attaccato Israele dal territorio iracheno, contrariamente a quanto affermato dai media”, Fouad Hussein Ministero degli Esteri iracheno. Nella notte dell’8 novembre le sirene suonano al consolato statunitense vicino a Erbil, Iraq settentrionale.

Ha suscitato molta polemica la dichiarazione del capo del più grande partito cristiano in Libano Samir Geagea: “Accettiamo una sessione per eleggere un presidente a cui la setta sciita non partecipa, e la costituzione lo consente, così come la Carta nazionale”. A quanto si apprende dai media: “Questa retorica è molto pericolosa perché mette da parte un terzo della popolazione, ma è anche un precedente perché i cristiani non solo hanno sempre chiesto il 50% del potere in Libano, ma non hanno mai accettato che venisse presa alcuna decisione a meno che non fossero in grado di intervenire con il pretesto di un accordo sunniti-sciiti-cristiani-drusi”. Difficilmente drusi e sunniti accetteranno tale proposta. 

Gaegae ha detto che Hezbollah può partecipare al nuovo governo libanese solo se diventa un partito esclusivamente politico. On line account filo Hezbollah riferiscono in risposta a Gaegae: “Sia nelle elezioni del 2018 che in quelle del 2022, Hezbollah non solo ha ottenuto il maggior numero di voti ma ha ottenuto il maggior numero di voti rispetto ad altri partiti messi insieme. Inoltre, hanno ottenuto il più alto numero di voti per candidato. Hezbollah ha quasi ottenuto più voti del conteggio combinato di tutti e 3 i principali partiti cristiani, tra cui Forze Libanesi e Kataeb che oggi stanno apertamente attaccando Hezbollah”. Il rischio di esacerbazione della situazione è altro, il partito LF “chiede al governo di non sostenere gli 1,2 milioni di libanesi sciiti sfollati come se non facessero parte del Libano. Ciò alla luce della quasi totale assenza di fondi governativi per sostenere gli sfollati, e tutto è esclusivamente aiuto estero o locale”.

“Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti ha chiamato Gallant e ha espresso il suo stupore per il suo licenziamento dal suo incarico”, fonte Channel 13, media pro-Likud. Il ministro della Difesa uscente ha ripetuto le accuse secondo cui Netanyahu ha deliberatamente sabotato un accordo di cessate il fuoco a Gaza da luglio. Yedioth Ahronoth riferisce:Netanyahu stava cercando di umiliare ed emarginare Gallant non invitandolo alle riunioni sulla sicurezza”. 

Un funzionario dell’esercito ha dichiarato a Channel 12: ”Siamo ora nella fase finale della preparazione delle condizioni per il ritorno dei residenti del nord nelle loro case”. L’IDF in un comunicato ha fatto sapere in merito al ferimento dei soldati della missione UNIFIL: “È stato trovato un centro di addestramento terroristico di Hezbollah a circa 200 metri da una postazione UNIFIL. Il complesso era utilizzato da Hezbollah per l’addestramento, lo studio e lo stoccaggio di grandi quantità di armi. La struttura conteneva lanciatori preparati per sparare alle comunità israeliane. Le truppe IDF hanno anche trovato documenti e manuali di istruzioni che descrivevano i metodi operativi di Hezbollah, mappe di Israele, spiegazioni sull’equipaggiamento IDF, nonché cunicoli e armi aggiuntive. Le armi sono state confiscate e il complesso è stato smantellato”.

Gli Houthi nella notte hanno abbattuto un altro UAV americano MQ-9. Ansarullah avrebbe abbattuto un altro drone MQ-9 statunitense nello Yemen settentrionale il drone è stato colpito a Al-Yatama nel governatorato di Al-Jawf. In una dichiarazione Ansar Allah ha affermato: “La forza missilistica delle Forze Armate yemenite ha effettuato un’operazione militare di qualità prendendo di mira la base aerea “Nevatim” nella regione del Negevcon un missile balistico ipersonico “Palestina 2” e ha raggiunto il suo obiettivo. […] le nostre difese aeree sono riuscite ad abbattere un aereo americano MQ-9 mentre svolgeva missioni ostili nello spazio aereo del governatorato di Al-Jawf all’alba di venerdì”.

Ciò porta a dodici il numero degli aerei americani di questo tipo che le difese aeree yemenite sono riuscite ad abbattere durante la Battaglia della Conquista Promessa e del Sacro Jihad a sostegno della Battaglia del Diluvio di Al-Aqsa.

Ed ora uno sguardo alla linea del Fronte aggiornato alle ore 14:00 dell’8 novembre

L’esercito israeliano continua i suoi attacchi per catturare le aree centrali e occidentali del villaggio di Hula. I soldati israeliani stanno attualmente avanzando da nord e da est verso il centro e l’ovest del villaggio. Oltre al combattimento via terra, i combattenti di Hezbollah stanno anche prendendo di mira veicoli blindati e raduni di truppe israeliane.

Hezbollah ha rilasciato una dichiarazione annunciando di aver teso un’imboscata a una forza di fanteria israeliana nella città di Yaroun, Nabatiye uccidendo e ferendo militari israeliani. In risposta attacco aereo sulla città di Kafr Tabnit, distretto di Nabatieye. Durante la notte e nelle prime ore del mattino dell’8 novembre, gli aerei da guerra israeliani hanno lanciarono raid contro le città di: Tibnin, At Tiri, Sultanieh, Kounine, Kfarsir; Incursioni registrate a Shebaa, Kfar Dajjal, Deir Kifa. 

Sirene in azione nell’insediamento israeliano di Keila, nel Golan settentrionale. La resistenza islamica ha rivendica un attacco contro forze israeliane a sud di Aadaysit Marjaayoun, con colpi di artiglieria. Israele ha attaccato nei pressi di Baalbek.

Altri attacchi aerei israeliani che hanno colpito i territori del sud da mezzanotte alle 10:00: Chaqra, Bint Jbeil, Kherbet Selem, Kfartebnit, Chebaa, Mjadel, Sultaniyeh, Kounine, Kaakaiyet el Jisr, Jmaijmeh, Souaneh, Majdel Selem, Debaal. Registrati i seguenti attacchi di artiglieria israeliani: Bombardamento d’artiglieria: Khiyam, Bint Jbeil, Kounine, Hanine, Chaqra, At Tiri.

L’esercito israeliano ha effettuato demolizioni su larga scala nel villaggio di confine di Maroun al-Ras. L’artiglieria israeliana colpisce per la prima volta i villaggi di Tiro, dove i suoni dei bombardamenti si sentono molto chiaramente. 

Nel nord di Israele, la Resistenza Islamica in Iraq ha bombardato un obiettivo militare nel nord dei territori. Secondo le forze di difesa israeliane, circa 50 razzi sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele in un’ora, portando il numero totale di lanci del 7 novembre a oltre 120. Le forze di difesa israeliane hanno affermato che circa 20 razzi sono stati lanciati nella Galilea occidentale e altri 30 nell’area della baia di Haifa.

La stessa scena si è ripetuta l’8 mattina quando un attacco missilistico è stato lanciato contro Haifa e la Galilea centrale. Dieci razzi sono stati lanciati contro la zona di Haifa e le valli del nord: alcuni sono stati intercettati, gli altri sono caduti in aree aperte. Nessuna vittima. Le forze di difesa israeliane affermano che alcuni missili sono stati intercettati. Diversi razzi hanno colpito i loro obiettivi, incluso uno nel sobborgo di Kiryat Yam di Haifa, che ha danneggiato diverse auto. L’IDF riferisce inoltre che un drone lanciato dal Libano è stato abbattuto dalle difese aeree sulla Galilea Panhandle. Nessuno è rimasto ferito a seguito degli attacchi.

La resistenza islamica rivendica attacco alla base navale Stella Maris (una base strategica per il monitoraggio e il controllo marittimo sulla costa settentrionale) a nord-ovest di Haifa con missili. E ancora missili contro la base e l’aeroporto di Ramat David, a sud-est della città di Haifa. Nel primo pomeriggio dell’8 registrata esplosione nella zona di Herzliya, Tel Aviv, Haifa, Nahariya e Wadi Ara, Hod HaSharon, zona aeroporto Aeroporto Ben Gurion, Hezbollah rivendica uso utilizzati missili Fateh.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/