#ISRAELHAMASWAR. Per domenica atteso rilascio dei prigionieri tra Hamas e Israele. Tel Aviv si prende 15 km di Siria e bombarda a Gaza, distruzione di immobili in Libano

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Secondo canali palestinesi, il capo del dossier negoziale di Hamas, Khalil Al-Hayya, vice capo di Hamas, annuncerà ai suoi oggi i termini dell’accordo. Secondo il Segretario di Stato Blinken: “Hamas ha guadagnato quasi tanti combattenti quanti ne ha persi”. 

La proposta finale dell’accordo per lo scambio dei prigionieri è già stata accettata da Hamas. Secondo la testata Al Mayadeen, “L’accordo di cessate il fuoco dovrebbe essere firmato da entrambe le parti entro oggi”.

Channel 12: “Sembra che domani mattina si terrà una riunione di ‘gabinetto’, seguita da una riunione di governo per votare sull’accordo”. Netanyahu il 15 sera ha tenuto una riunione urgente con la delegazione negoziale in Qatar e ha informato le famiglie dei prigionieri che era stato concluso un accordo di scambio. Israele avrebbe consegnato le mappe e i tempi del ritiro e, se l’accordo sarà firmato, domenica prossima avrà luogo il primo scambio di prigionieri.

Venerdì il presidente francese Macron visiterà il Libano. Mohammad Javad Zarif, vicepresidente iraniano ed ex ministro degli Esteri, ha dichiarato in un’intervista che Israele ha piazzato esplosivi in ​​una centrifuga acquistata per il programma nucleare iraniano. Zarif non ha spiegato o specificato quando ciò è venuto alla luce, ma ha detto che gli esplosivi sono stati trovati incorporati in componenti di centrifughe acquistati dall’Organizzazione per l’energia atomica iraniana, che sono stati localizzati e rimossi con successo.

A partire dal 14 di gennaio, il primo gruppo di soldati addestrati si è unito all’esercito nell’ambito della prima fase del piano per rafforzare le unità militari dispiegate nel sud, che include il reclutamento di 6.000 unità con l’obiettivo di attuare la risoluzione 1701 e le sue disposizioni. I volontari hanno iniziato a seguire i corsi di formazione nelle unità specializzate per essere distribuiti alle unità.

Dallo Yemen il portavoce delle forze armate, generale di brigata Yahya Saree ha dichiarato: “Abbiamo preso di mira la portaerei americana USS Harry Truman e alcune delle sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale con una serie di missili cruise e droni”. “Il nostro attacco alla portaerei americana e alle sue navi da guerra è avvenuto durante il loro tentativo di effettuare operazioni per prendere di mira lo Yemen”. Saree ha detto: “Questo attacco alla portaerei americana “USS Harry Truman” è il sesto dal suo arrivo nel Mar Rosso”. “Le forze armate yemenite confermano di essere pronte per qualsiasi escalation americana o israeliana e che continuano a svolgere i loro doveri nei confronti del popolo palestinese oppresso e non si fermeranno se non fermando l’aggressione e revocando l’assedio alla Striscia di Gaza“.

Le IDF hanno annunciato l’arrivo il 14 gennaio del comandante del Comando centrale degli Stati Uniti (CENTCOM), il generale Michael Erik Kurilla come ospite ufficiale del capo di stato maggiore generale, LTG Herzi Halevi. I comandanti hanno tenuto un incontro strategico incentrato sulla valutazione della situazione regionale e hanno esaminato i corsi d’azione per affrontare le minacce e gli sviluppi in Medio Oriente.

I due hanno discusso una varietà di possibili scenari su fronti vicini e lontani, sottolineando il rafforzamento della cooperazione operativa e il miglioramento della prontezza per qualsiasi scenario. La visita trasmette un messaggio chiaro e inequivocabile sull’importanza e il significato della forte relazione strategica tra l’IDF e l’esercito statunitense.

Ed ora uno sguardo alle aree in cui Israele è presente militarmente aggiornato alle ore 16:00 del 15 gennaio

Un valico di frontiera illegale tra Siria e Libano illegale è stato dalle forze di sicurezza siriane in seguito agli scontri di ieri sera con i trafficanti al confine con il Libano. Un drone israeliano ha preso di mira un convoglio che gestisce le operazioni militari in Siria tra i governatorati di Daraa e Quneitra. Tre i morti nel bombardamento israeliano del convoglio militare nella città di Ghadir Al-Bustan tra i governatorati di Daraa e Quneitra, nel sud del Paese. 

Dopo più di un mese di invasione di terra in Siria, l’esercito israeliano ha annunciato: “Abbiamo sequestrato più di 3.300 armi nel territorio siriano, tra cui due carri armati dell’esercito di Assad e circa 1.500 missili, RPG e lanciarazzi”. A scriverlo Yedioth Ahronoth, che cita alti funzionari israeliani, e afferma che “l’esercito israeliano manterrà il controllo per 15 chilometri nel territorio siriano per impedire ai nuovi lealisti del governo siriano di lanciare razzi verso le alture del Golan. Inoltre, Israele sta pianificando una nuova operazione militare a 60 chilometri a sud della Siria per espandere la sua sfera di influenza e garantire la sua sicurezza. Il governo di transizione siriano deve ancora dare una risposta decisa all’occupazione israeliana delle aree di confine meridionali. Nel frattempo, Israele non mostra alcuna intenzione di abbandonare il territorio siriano, con il rapporto Yedioth Ahronoth che indica “una presenza militare fissa a 15 km all’interno della Siria e una potenziale espansione a 60 km”.

In Libano droni armati israeliani hanno sorvolato su su Beirut e in particolare su Dahyeh. Grandi demolizioni israeliane hanno avuto luogo durante le prime ore del 15 gennaio a: Markaba, Aita al-Shaab, Aitarun, Maj Al-Jabal, Haneen e tra le altre città. Questa è una delle notti più intense in termini di demolizione di case civili. L’IDF ha demolito, tra le altre cose, il serbatoio dell’acqua nella città di Aita.

L’esercito libanese attende all’ingresso occidentale della città di Aitaroun dalla direzione della città di Bint Jbeil per entrare nella città per aprire le strade che sono state richiuse dai bulldozer israeliani. L’IDF è ancora nella città a demolire, ritardando così l’ingresso dell’esercito libanese contrariamente agli accordi siglati. 

Una forza israeliana composta da carri armati e da trasporto truppe è avanzata dalla città di Yaroun e ha effettuato un raid contro case civili alla periferia del quartiere di Doura tra colpi di arma da fuoco e lancio di bombe a mano. Una forza israeliana è avanzata verso la scuola pubblica di Kfar Shuba e ha sparato con mitragliatrici.

Continuano gli scontri lungo tutta la striscia di Gaza, nuovo grave evento di sicurezza a Beit Hanoun derivante dall’attacco alle forze israeliane lì. Un attacco aereo israeliano ha preso di mira il campo di Al-Shati, a ovest di Gaza City, tre morti in un raid israeliano che ha preso di mira un raduno di cittadini nel Beach Camp, a ovest di Gaza City.

Le Brigate Al-Quds rivendicano un raid del 14 gennaio verso le zone di Mazaya e Ezbet Milin nel campo di Jabalia con due ordigni anti-corazzati del tipo “Thaqib”. Dispositivi a tempo che hanno danneggiato due Merkava e che hanno causato la morte e il ferimento del suo equipaggio. Sempre le Al Quds rivendicano con le Brigate Mujahideen attacchi contro assembramenti di soldati israeliani nelle vicinanze della Moschea Al-Bukhari, a est del campo di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza.

Un attacco aereo israeliano ha come obiettivo il quartiere di Al-Shujaiya, a est della città di Gaza.

Quattro morti e feriti da attacco di drone israeliano nel Blocco 9 del campo di Bureij nel centro della Striscia di Gaza. Cittadini sono rimasti feriti in un bombardamento di droni nelle vicinanze della Moschea Shiqaqi, a sud di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Nel pomeriggio canali palestinesi riportano due morti e feriti da bombardamento israeliano contro il campo (2) a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. 

E ancora bombardamenti di artiglieria da parte di Israele su Kashko Street, a est del quartiere di Al-Zaytoun, a sud-est di Gaza City; l’esercito israeliano ha fatto saltare in aria edifici residenziali a ovest della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

Brigate Al-Quds e Brigata Jenin in azione a Qabatiya, a sud di Jenin, piazzate bombe su veicoli militari israeliani. Tre soldati delle forze di difesa israeliane sono rimasti feriti – due gravemente e uno leggermente – quando una bomba è esplosa lungo la strada nella città di Qabatiya in Cisgiordania durante la notte, fonte IDF I soldati erano a bordo di un veicolo David leggermente blindato quando una bomba piazzata nella zona da militanti palestinesi è esplosa accanto al mezzo. I soldati della Brigata Kfir e della Brigata regionale Menashe sono stati portati in ospedale per cure.

L’associazione dei prigionieri palestinesi ha fatto sapere che le forze israeliane hanno arrestato almeno 12 cittadini della Cisgiordania da ieri sera fino a mercoledì mattina.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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