#ISRAELHAMASWAR. Nuova operazione di terra con 7.000 uomini. Trump: “Il mondo sarà molto più sicuro tra 2-3 settimane”. ONU: A Gaza è fame catastrofica. Hamas lamenta che Israele non cerca accordi

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La portavoce dell’UNRWA, Inas Hamdan riferisce: “Un quarto della popolazione di Gaza si troverà presto ad affrontare una fame catastrofica. Il 70% della Striscia di Gaza si trova all’interno di zone militari israeliane, oppure è soggetto a ordini di sfollamento forzato, o entrambe le cose. 470.000 persone saranno colpite dalla fame catastrofica (fase IPC 5, la classificazione più grave), tra maggio e settembre 2025. Si prevede che 71.000 bambini e più di 17.000 madri necessiteranno di cure immediate per grave malnutrizione.

Il Direttore del reparto di pediatria e ostetricia del Nasser Medical Hospital, Dott. Ahmed Al-Farra: “L’Ospedale Europeo è completamente fuori servizio. Non abbiamo più la possibilità di raggiungere i feriti e i malati . Abbiamo più di 15.000 feriti che necessitano di cure immediate”.

Gli Stati Uniti annunciano nuove sanzioni contro Hezbollah. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump è tornato negli Stati Uniti dagli Emirati Arabi Uniti con queste parole: “Molte cose positive accadranno a Gaza il prossimo mese, aiuteremo i palestinesi. La gente a Gaza muore di fame”. “Il mondo sarà molto più sicuro tra 2-3 settimane”. 

In base a un documento inserito nella proposta degli Stati Uniti per un nuovo piano di aiuti a Gaza: “Ogni famiglia riceverà un pacco contenente 50 pasti personali (che potrebbero essere sufficienti per una settimana) a un costo stimato di 65 dollari per emissione – Le aziende che produrranno il pacco riceveranno oltre il 50% di questo importo (come costi operativi), il che significa che le aziende statunitensi beneficeranno di oltre la metà dei fondi raccolti da vari paesi per portare aiuti”.

Il presidente turco, Recep Tayyip Erdoğan: “Gaza sta vivendo una situazione umanitaria senza precedenti. Netanyahu continua la sua arroganza non solo a Gaza, ma nella nostra regione. Dobbiamo dire abbastanza su ciò che sta accadendo a Gaza. Dobbiamo fare ogni sforzo per fornire aiuti umanitari e rendere di nuovo vivibile Gaza”. “L’annuncio di Trump di revocare le sanzioni alla Siria è un passo necessario per raggiungere la prosperità e ci aspettiamo che l’UE adotti immediatamente un provvedimento analogo”.

Bassem Naim, Hamas, ha confermato in un’intervista a Sky News: “Siamo in trattative dirette con gli Stati Uniti per porre fine alla guerra”. In una nota del 15 maggio Hamas scrive: “Israele sta contrastando gli sforzi dei mediatori con un’escalation militare, mentre Netanyahu è indifferente alla sorte dei suoi prigionieri e sta conducendo una guerra senza fine. L’insistenza di Netanyahu nel negoziare senza fermare la guerra rivela la sua mentalità criminale, che vede un cessate il fuoco semplicemente come uno strumento per guadagnare tempo e riprendere la guerra”.

Secondo la stampa di Israele: “Ampi preparativi israeliani sono in corso per lanciare nuovi attacchi contro obiettivi vitali nello Yemen. Il Mossad sta nuovamente cercando l’aiuto dei servizi segreti americani e britannici e degli arabi, contro lo Yemen per fornire loro obiettivi, tra cui informazioni sui leader di primo livello degli Houthi e sulle loro piattaforme missilistiche”.

Sempre Hamas, stavolta Taher Al-Nunu alla TV Al-Arabiya dichaira: “Israele respinge le proposte di cessate il fuoco e non ha un programma serio per porre fine alla guerra. Israele ignora tutti gli accordi e le intese. Abbiamo concordato di affidare l’amministrazione di Gaza al comitato concordato al Cairo. Gli sforzi dell’America e dei mediatori continuano, ma Israele continua nella sua intransigenza. Stiamo aspettando che Washington faccia pressione su di noi affinché portiamo aiuti a Gaza”.

La testata Maariv informa: “L’esercito israeliano si prepara a inviare 7.000 soldati regolari nella Striscia di Gaza per dare inizio all’operazione “Gideon Cart”. Ogni quattro minuti, un attacco. Attacchi intensi a Gaza. Decine di martiri: il livello dei bombardamenti#israeliani nella Striscia è molto più intenso rispetto a prima dell’inizio dell’operazione di terra nell’ottobre 2023. Yedioth Ahronoth, citando un funzionario della sicurezza, ha riferito: “I continui attacchi aerei contro la Striscia di Gaza stanno preparando il terreno per una potenziale operazione di terra, oltre a un ulteriore obiettivo, ovvero la volontà di progredire nei colloqui di Doha, che potrebbero portare a un cessate il fuoco. L’obiettivo del sistema di sicurezza è massimizzare i giorni rimanenti prima di un potenziale cessate il fuoco, al fine di privare Hamas del maggior numero possibile di risorse”. I negoziati sono ancora in corso e i risultati sono molto poco chiari.

E ancora l’ex Capo di Stato Maggiore, generale, della riserva, Gadi Eisenkot: “Nell’ottobre 2023 si diceva che Hamas sarebbe stato smantellato entro un anno, ma Netanyahu non è riuscito a farlo. Pertanto, è necessario sostituirlo e prendere decisioni difficili a seguito del fallimento verificatosi sotto il suo governo”.

Lo scrittore israeliano Gideon Levy: “Israele” ha perso rispetto e reputazione. L’unico ostacolo a un accordo di scambio di prigionieri risiede all’interno di Israele: Benjamin Netanyahu e dei suoi partner “fascisti”.

Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornato alle ore 14:30 del 16 maggio. Le forze armate yemenite: “Abbiamo condotto un’operazione militare di qualità prendendo di mira l’aeroporto Ben Gurion”. “L’operazione è stata condotta con un missile balistico”. I detriti di un missile balistico Houthi intercettato questa sera sono caduti nei pressi della città israeliana di Alon Shvut, in Cisgiordania. Frammenti del missile hanno colpito anche la zona di Yafa (Tel Aviv). Esodo dei coloni, dell’insediamento di “Beit Shemesh”, a ovest di Gerusalemme a causa dell’attivazione delle sirene antiaeree in seguito al lancio di un missile dallo Yemen. Questo è il quinto lancio dallo Yemen verso Israele nel giro di una settimana. Un aereo leggero TYO si è schiantato in mare sulla spiaggia di Bat Yam, a sud di Tel Aviv, con diversi passeggeri a bordo. Un incendio è scoppiato nei pressi delle case dei coloni a ovest di Gerusalemme occupata.

Attacco israeliano a un “sito per ripristinare le infrastrutture di Hezbollah”, secondo le fonti libanesi si tratta di una nota fabbrica di pietre e terra della zona. 

I caccia dell’aeronautica militare israeliana hanno ripreso da ieri sera a lanciare una serie di attacchi sulla Striscia di Gaza. Alcune piattaforme di coloni hanno pubblicato video di soldati feriti a Rafah, poi sono intervenute con la supervisione militare e hanno immediatamente cancellato il video. I militari feriti israeliani sono stati portati all’ospedale Brazillai di Ashkelon.

Secondo il Ministero della Salute Palestinese a Gaza: “109 persone sono arrivare ​​negli ospedali della Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. 93 i morti e oltre 200 feriti a seguito bombardamenti della notte tra il 15 e 16 di maggio. Diverse vittime sono ancora sotto le macerie e sulle strade, le ambulanze e il personale della protezione civile non riescono a raggiungerle. Il bilancio delle vittime è salito a 53.119 morti e 120.214 feriti dal 7 ottobre 2023. Il bilancio delle vittime e dei feriti dal 18 marzo 2025 ammonta a 2.985 morti e 8.173 feriti”.

Nelle prime ore del pomeriggio del 16 maggio forte fumo dopo che un attacco aereo israeliano ha colpito un’abitazione a Bani Suhaila, a est di Khan Yunis. Pesanti colpi d’arma da fuoco e di artiglieria hanno colpito la periferia orientale della città di Khuza’a, a est di Khan Yunis. Un’auto è stata presa di mira vicino all’incrocio dell’ospedale europeo a sud-est di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Un’ondata di attacchi israeliani molto violenta a Gaza ha causato la morte di oltre 150 persone da questa mattina

Secondo quanto riferito, dalle fonti locali sarebbe iniziata una nuova invasione terrestre israeliana. Droni israeliani sganciano bombe esplosive nelle zone di Sheikh Radwan e Saftawi a nord-ovest della città di Gaza. Israele nega di aver lanciato una nuova offensiva su Gaza il 15 sera.

In Cisgiordania cinque combattenti della resistenza della città di Tamoun furono uccisi dopo uno scontro con le forze israeliane, durato diverse ore, nella casa assediata. Un ordigno esplosivo prende di mira l’esercito di occupazione nella città di Deir Abu Daif.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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