Il deputato della Knesset Amit Halevy: “La guerra a Gaza è per noi un enorme fallimento. Il Consiglio dei ministri ha deciso di ridurre le capacità militari e politiche di Hamas, e oggi l’organizzazione ha enormi capacità. Herzi Halevy dovrebbe sapere come condurre una guerra. Hanno imposto un assedio che avrebbe dovuto essere efficace. Quaranta soldati sono stati uccisi a Jabalia. Come è successo?!!”
La questione dei prigionieri e la legge sugli utili non distribuiti sta portando a una nuova crisi politica e a una disputa tra Ben Gvir e Benjamin Netanyahu. Mentre le divergenze tra i membri della coalizione hanno iniziato a compromettere seriamente la stabilità del governo, ciò ha spinto Netanyahu a prendere in considerazione l’adozione di misure che includono la riduzione dei poteri di Ben Gvir e forse più avanti il suo licenziamento. Kan Channel riferisce che la Corte Suprema ha invalidato a maggioranza la clausola che conferisce a Ben Gvir l’autorità di intervenire nelle indagini della polizia.
Secondo il Presidente della Lista Democratica, Generale (in pensione) Yair Golan: “Ecco una coalizione, il governo Netanyahu, che sta cercando di distruggere lo Stato di Israele, una coalizione che rappresenta una minaccia per la sua esistenza”. Le famiglie dei rapiti anche il tre gennaio hanno manifestato davanti alla casa del primo Ministro a Gerusalemme: “Ci stiamo avvicinando a tempi critici, i negoziati devono andare avanti”. La delegazione israeliana dovrebbe partire per Doha a breve.
In merito ai prigionieri Ofer Shelah su Channel 12 afferma: “L’esercito è ansioso di concludere un accordo, ma non è in grado di avvertire dell’inutilità di continuare a combattere: il Capo di Stato Maggiore e i suoi comandanti devono fermare la continuazione delle operazioni su tutti i fronti che non portano alcun beneficio militare, riorganizzare le forze e iniziare a ripristinare la prontezza dell’esercito esausto”.
Avi Issacharoff ha dichiarato: “Ieri ero a Beit Hanoun con i soldati della Brigata Kfir. L’esercito sta operando lì metodicamente, distruggendo tunnel, armi e prendendo di mira i militanti. Il problema è che questo non cambia il quadro generale. Finché non ci saranno alternative governative ad Hamas, si ristabilirà ovunque l’esercito si ritirerà – Hamas è ben lungi dall’arrendersi e ha ancora una volta dimostrato il suo controllo a Gaza City e in altre parti della Striscia”.
Il Cairo sta cercando di convincere Tel Aviv a tenere un nuovo round di negoziati la prossima settimana. Israele sta richiedendo elenchi dei nomi dei detenuti viventi, cosa che Hamas non è in grado di ottenere alla luce della guerra . Israele ha respinto tutte le proposte del Cairo e di Doha per aggirare il punto di rivelazione dei nomi dei detenuti viventi. Secondo fonti di Hamas: “Israele ha ricevuto il via libera per continuare la guerra dopo che la pressione degli Stati Uniti su di esso è cessata”.
Un esponente del blocco Loyalty to the Resistance, Hussein Hajj Hassan, ha annunciato il 31 dicembre che il costo della ricostruzione delle città e degli edifici distrutti in Libano ammonta a 7 miliardi di dollari. Samir Farid Geagea spera di ottenere il sostegno dell’FPM di Gebran Basil per vincere la candidatura presidenziale.
Il leader iraniano Ali Khamenei ad un evento per celebrare il quinto anniversario dell’assassinio di Qassem Soleimani ha detto: “La strategia di Soleimani era quella di rilanciare il fronte della resistenza. Per fare questo ha utilizzato le capacità e i giovani di tutti i paesi, e lo ha fatto in modo eccellente. Ha mobilitato le forze locali e patriottiche in ogni paese”.
Esperti israeliani affermano che il presidente Trump si sta preparando a intensificare la campagna contro gli Houthi. Trump si aspetta che con gli aiuti dei paesi del Golfo possa prevedere di rinnovare la coalizione regionale contro gli Houthi. Un portavoce militare Houthi ha detto il 3 di gennaio che un altro UAV americano MQ-9 è stato abbattuto nella provincia di Marb. Questo è il 14esimo drone americano abbattuto dagli Houthi dall’inizio della guerra. Secondo i media israeliani: “Dopo il lancio del missile dallo Yemen del die dicembre, la compagnia aerea francese ha annunciato che continuerà la cancellazione dei suoi voli verso “Israele” fino al 17 di questo mese”.
Ebrahim Al-Dilami, ambasciatore dello Yemen a Teheran, ha detto ai giornalisti in risposta a una domanda sulla recente aggressione statunitense contro lo Yemen, dicendo: “Le minacce statunitensi non ci colpiranno. Le nostre forze armate continueranno le loro azioni contro Israele e non esitiamo a sostenere il popolo di Gaza”.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi (UNRWA) si sta preparando a ridurre le sue attività a Gaza e Cisgiordania a causa della decisione di Israele di mettere al bando l’agenzia e di porre fine alla cooperazione con essa, riferisce il New York Times, citando funzionari delle Nazioni Unite.
A partire dal primo gennaio sono stati segnalati attacchi aerei israeliani sulla parte occidentale di Damasco. Nella mattina del tre gennaio Israele ha effettuato 12 attacchi aerei sulla Siria, prendendo di mira posizioni nella provincia settentrionale di Aleppo.
Quattro caccia F-16 sono stati coinvolti nel raid. Gli attacchi israeliani hanno colpito strutture di difesa e ricerca scientifica nella periferia della città di al-Safira, a sud-est di Aleppo. I residenti hanno segnalato enormi esplosioni nella zona, con conseguenti grandi fiamme e danni materiali. Un terremoto di magnitudo 2,5 sulla scala Richter è stato causato dagli attacchi aerei dell’aeronautica militare israeliana che hanno bombardato le fabbriche di difesa ad Aleppo.
In Libano mentre un’unità dell’esercito libanese stava lavorando per chiudere un passaggio illegale al confine libanese-siriano nella zona di Maaraboun-Baalbek, i siriani hanno cercato di aprire il passaggio con un bulldozer, quindi i membri dell’esercito hanno sparato colpi di avvertimento in aria, e i siriani ha aperto il fuoco sui membri dell’esercito, ferendone uno. È scoppiato uno scontro tra le due parti. L’esercito libanese annuncia di aver affrontato gruppi terroristici al confine libanese-siriano dopo che questi avevano aperto il fuoco mentre un’unità dell’esercito stava lavorando per chiudere un passaggio illegale al confine. L’esercito libanese porta rinforzi dal reggimento aviotrasportato nella zona di confine dove si svolgono gli scontri e utilizza proiettili di artiglieria per rispondere ai militanti, tra le informazioni secondo cui è stata registrata una vittima tra le fila dei soldati.
Continuano gli scontri tra l’esercito libanese e i militanti a Maaraboun, al confine libanese-siriano, con l’arrivo di rinforzi di sicurezza e informazioni su feriti tra le fila dei soldati. Bombardamenti israeliani in località al Al-Dhahira tra Libano e Israele.
Israele. Un missile intercettato nel cielo di Sderot nella Striscia di Gaza. Intercettato un missile antiaereo lanciato dal nord della Striscia di Gaza verso un elicottero israeliano. L’Esercito israeliano: “due razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza settentrionale, uno dei quali è caduto vicino al Kibbutz Nir Am, e il secondo in un’area aperta”.
Israele ha chiesto nella mattina del tre di gennaio di evacuare gli ospedali al nord di Gaza e poi ha attaccato l’ospedale indonesiano. A seguito dell’attacco diverse strutture vitali all’interno dell’ospedale, che lo hanno reso incapace di fornire assistenza medica servizi, e l’incendio di numerose scuole e case nei pressi dell’ospedale. Si registrano 5 tra morti e feriti in un attacco aereo israeliano contro il cancello dell’ospedale Al-Shifa. Fonti israealiane hanno mostrato scene che documentano la demolizione da parte dell’esercito delle torri della città di Sheikh Zayed, a nord della Striscia di Gaza.
L’esercito israeliano ha emesso nuovi ordini di evacuazione per diversi quartieri del campo di Al-Bureij nella Striscia di Gaza centrale. Un raid israeliano prende di mira le vicinanze dell’incrocio di Al-Aseel su Al-Sina’a Street, a sud di Gaza City.
Secondo fonti palestinesi a Gaza si registra un bombardamento di artiglieria israeliana del quartiere di Bardawil nell’area costiera di Al-Mawasi a ovest della città di Rafah nella Striscia di Gaza meridionale. In una Dichiarazione congiunta dei portavoce delle IDF e dello Shin Bet riferiscono: “Nei giorni scorsi, le IDF e lo Shin Bet hanno attaccato circa 40 obiettivi in tutta la Striscia di Gaza”.
In Cisgiordania nel campo di Jenin la situazione è molto difficile. Continuano gli scontri tra le brigate di Hamas e l’Autorità palestinese. Numerosi cittadini sono morti soffocati a causa del gas lacrimogeni usati dall’esercito israeliano nella città di Beita, a sud di Nablus. Si registra un assalto dell’esercito israeliano ad Azoun, a est di Qalqilya, Assalto alla città di Tubas, assalto il villaggio di Marah Rabah a sud-est di Betlemme.
La mattina del 3 gennaio, i coloni hanno demolito tende e recinti per pecore appartenenti al cittadino Muhammad Abdul Aziz nella città di Burqa, a est di Ramallah.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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