#ISRAELHAMASWAR. Nasrallah: la guerra potrebbe espandersi. Continuano i bombardamenti a Rafah

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Secondo l’ex ministro della Difesa turco Hulusi Akar: «La Terza guerra mondiale è iniziata. Non c’è più alcuna dichiarazione di guerra. Questa è una guerra sfocata. Non è chiaro se ci sia una guerra o no».

Il fronte di Rafah si è oramai incendiato e in merito il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry ha detto che: «Non abbiamo intenzione di ritirarci dall’accordo di pace con Israele». Secondo il Financial Times, il capo del Mossad è andato al Cairo per incontrare il Ministro, il primo Ministro del Qatar e il capo dell’intelligence egiziana per proseguire le trattative. L’obiettivo è sempre quello di dare vita alla linea Filadelfia. 

Secondo Reuters, la Francia ha presentato a Libano e Israele un progetto di accordo di cessate il fuoco, che propone di ritirare tutti i combattenti di Hezbollah ad una distanza di 10 chilometri dal confine e di schierare 15.000 soldati dell’esercito libanese. La proposta sottolinea la necessità di riprendere i negoziati sulla demarcazione dei confini tra i paesi. Hezbollah ha detto a Reuters: «Non discuteremo di alcuna questione relativa al sud del Libano fino alla fine dell’aggressione israeliana a Gaza. Israele non è nella posizione di stabilire condizioni».

Il Ministero degli Esteri cinese in una nota fa sapere: “Chiediamo a Israele di cessare tutte le operazioni militari il prima possibile e di prevenire una catastrofe umanitaria più grave a Rafah”. 

Il Sudafrica ha presentato una richiesta urgente alla Corte internazionale di giustizia in merito all’attacco a Rafah. Martedì la Presidenza della Repubblica del Sud Africa ha dichiarato di aver presentato una richiesta urgente alla Corte internazionale di giustizia per esaminare la decisione di Israele di espandere le sue operazioni militari sulla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza.

Diversi attacchi avrebbero colpito gli Houthi nel distretto di Al-Tuhayta nel governatorato di Hodeidah.

A riempire il flusso di informazione nella social sfera nella giornata del 13 febbraio il discorso del segretario generale di Hezbollah, Sayyed Hassan Nasrallah, durante la celebrazione della Giornata dei feriti resistenti: “Le ferite dei feriti hanno creato molte conquiste e vittorie per il nostro popolo e la nostra nazione”. “130 giorni di leggendaria fermezza ed eroismo per il popolo palestinese e il fallimento israeliano nel raggiungere gli obiettivi”. “L’interesse nazionale di tutti è che Israele esca sconfitto nella sua aggressione contro Gaza”. “L’apertura del fronte libanese contro il nemico costituiva un interesse nazionale soprattutto per impedire una vittoria “israeliana”. “La maggioranza della popolazione dei villaggi di confine nel sud ha la volontà e la scelta di affrontare il nemico, e non solo abbraccia la resistenza, ma pratica anche l’atto di resistenza”. Nasrallah ha invitato i suoi uomini ha mantenere acceso il fronte del sud del Libano. Nasrallah ha detto: «Se il nemico continua a minacciarci, deve rendersi conto che i 100.000 che hanno lasciato il nord non torneranno». «Chiunque ci minacci di espandere la guerra, “ci espanderemo se si espande”, e se pensa che la resistenza possa provare paura, è completamente sospettoso».

L’IDF ha detto che secondo i dati ufficiali annunciati, il bilancio delle vittime nell’esercito israeliano dal 7 ottobre è salito a 569 tra ufficiali e soldati, di cui 232 uccisi in battaglie di terra nella Striscia di Gaza.

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle 16:00 del 13 febbraio.

La Resistenza islamica in Libano ha preso di mira con missili un gruppo di soldati israeliani nelle vicinanze del sito di Marj e ancora due missili anticarro sono stati lanciati dal Libano verso “Margaliot” nel sud della Galilea. La polizia israeliana ha controllato i danni causati dai razzi caduti nella città di Kiryat Shmona. La compagnia elettrica ha segnalato danni alla rete elettrica all’interno di Kiryat Shmona dopo la caduta di numerosi razzi. Il sindaco di Kiryat Shmona ha detto: «Invito tutti i residenti e i visitatori a non venire in città, e coloro che rimangono devono evacuare immediatamente».

Gli aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito una serie di complessi militari di Hezbollah in cui operavano gli uomini del Partito di Dio , un posto di osservazione e ulteriori infrastrutture nelle aree di Houla, Khilat al-Daba, Yaroun, Meiss El Jabal, Yarine, e Shikhin, hanno colpito altre infrastrutture di Hezbollah nell’area di Ramyeh. Per tutta la giornata, l’artiglieria dell’IDF ha sparato verso diverse località nel sud del Libano.

Raid di Israele in Cisgiordania a Jenin e il suo campo, scontri con i palestinesi. Numerosi gli arresti. 

Aerei da guerra israeliani hanno bombardato le vicinanze della Moschea dei Martiri, a est del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza.

Le forze di Al-Qassam si sono scontrate con soldati israeliani a Gaza sud; a Khan Yunis 12 soldati israeliani sarebbero rimasti feriti. Scontri nella zona di Abasan Al-Kabira, a est della città di Khan Yunis. Bombardamento IDF in un rifugio nella zona di Abasan al-Saghira a Khan Yunis.

Secondo fonti palestinesi una bomba israeliana ha colpito il muro di cemento del checkpoint di Rafah area di attesa partenze/arrivi. 

I militari israeliani avrebbero colpito un gruppo di giornalisti a nord di Rafah, lato Palestina. Due giornalisti palestinesi sono rimasti feriti a seguito. Aerei israeliani hanno bombardato la zona di Zalata, a est della città di Rafah.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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