#ISRAELHAMASWAR. Libano sud: due attacchi di Israele contro sospette violazioni della tregua. Scontri a Gaza mentre si negozia. La Siria è in fiamme

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Secondo due fonti di sicurezza egiziane citate da Reuters, una delegazione di sicurezza egiziana è in Israele nel tentativo di negoziare un accordo di cessate il fuoco per Gaza. La delegazione egiziana a Tel Aviv presenterà una “visione globale” del Cairo per il cessate il fuoco temporaneo a Gaza. La proposta, comprende piccole variazioni rispetto all’accordo libanese, prevede un cessate il fuoco “temporaneo” volto ad aprire la strada alla discussione sui passi futuri, secondo fonti egiziane. 

Un membro della Knesset del Likud, Amit Halevi ha dichiarato: “Contrariamente alle opinioni, non c’è stata alcuna vittoria israeliana in Libano”. Il ministro degli Esteri olandese Caspar Cornelis Johannes Veldkamp, ​​la cui visita in Israele questa settimana è stata annullata dal ministro degli Esteri israeliano Gideon Saar, ha incontrato ad Amsterdam il ministro degli Esteri iraniano Abbas Arakchi.

Nel corso della giornata del 27 novembre unità dell’esercito libanese sono state ridistribuite nel sud del paese con l’intenzione di aumentare il numero delle truppe a 10.000 uomini. Il portavoce del parlamento libanese Nabih Mustafa Berri  ha detto che il parlamento eleggerà il presidente del paese il 9 gennaio, fonte agenzia di stampa statale del Libano.

Nel frattempo si cercano vie per attuare in toto l’accordo con Israele: “Un deputato libanese e rappresentante del Blocco Lealtà alla Resistenza, l’ala politica di Hezbollah in Parlamento, ha affermato che il cessate il fuoco non ha conseguenze per le armi del movimento di Resistenza”. Mentre il vicepresidente del Parlamento, Elias Bou Saab ha riferito Al-Hadath: “L’esercito libanese non può disarmare Hezbollah e il tentativo di usare la forza potrebbe trascinare il Libano in una guerra civile”. Infine secondo Hassan Fadlallah, membro del parlamento libanese di Hezbollah: “Israele attacca coloro che ritornano nei loro villaggi nel sud del Libano”. Israele ha 60 giorni per ritirarsi dal Libano mentre la popolazione sta rientrando in massa nelle città provocando difficoltà alla gestione del passaggio i transizione dalle forze libanesi a quelle israeliane. 

Toni più morbidi dall’Iran, il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi ha detto che l’Iran ha il diritto di rispondere all’attacco di Israele sul suo territorio, ma tiene conto anche degli eventi regionali. Hossein Salami, comandante del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica: “il cessate il fuoco in Libano potrebbe essere l’inizio di un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza”. Salami ha definito il cessate il fuoco appena annunciato sul fronte libanese come una sconfitta strategica e umiliante per Israele. 

L’Agenzia di stampa WAFA, palestinese riferisce che Mahmoud Abbas ha rilasciato una dichiarazione costituzionale in cui si afferma che se la presidenza diventa vacante, il presidente del Consiglio nazionale assumerà temporaneamente le funzioni di presidente dell’Autorità palestinese fino allo svolgimento delle elezioni.

Si registrano nel pomeriggio del 28 novembre, attacchi aerei congiunti USA-Regno Unito contro al-Hodeidah, lo Yemen controllato da Ansarullah. Tutto questo mentre Abdul-Malik Badruldeen al-Houthi, leader della rivoluzione yemenita teneva il consueto discorso del giovedì: “I nemici americani e britannici hanno effettuato 844 incursioni e bombardamenti in mare senza alcun merito e senza alcun effetto sulla nostra posizione e orientamento. L’americano sposta il fronte mediatico dalle sue corna sotto l’ombrello della coalizione e di altri, mentendo e calunniando ma senza risultato perché il nostro popolo è cresciuto nella sua coscienza e fede”. E ancora “la continua pressione americana sul piano politico ha bloccato l’accordo per fermare l’aggressione da parte saudita”. 

E ha aggiunto: Non esiste un tetto, né considerazioni politiche né di altro tipo che limitino o influenzino il livello di ciò che facciamo, ma il potenziale e la distanza. Le piazze non possono essere evacuate e il popolo di Gaza non può essere evacuato da solo”. 

Al-Houthi ha chiamato la popolazione a manifestare in favore di Gaza e ha chiesto che un milione di persone scendano nelle piazze. Ha chiuso affermando: “l’israeliano dice che vuole la secessione da Gaza e noi gli diciamo: non vi lasceremo fare e non vi permetteremo la secessione da Gaza”

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 16:30 del 28 novembre.

Mentre si siglava l’accordo Libano – Israele, i miliziani a libro paga della Turchia in Siria TIP, HTS e alleati hanno dato vita ad una controffensiva contro Assad nella zona ovest di Aleppo e con l’intenzione di bloccare la M5 che collega Homs ad Hama e indebolire il governo Assad. Le notizie sono contrastanti in merito a quanto sta succedendo ma si apprende che la IV divisione siriana e la 25esima divisione siriana appoggiate dal bombardamento aereo russo stiano stringendo i miliziani in una tenaglia, mentre HTS pubblicizza le sue conquiste come Saraqib e il taglio della M5. Se il piano russo – siriano riuscirà Idlib tornerà nelle mani di Assad e Aleppo resterà sotto controllo siriano, se fallirà, Assad dovrà sedersi al tavolo a ragionare con Erdogan. Questo favorisce Israele, indebolendo Assad e allo stesso tempo la costruzione del muro sulle alture del Golan. Le fazioni della Resistenza hanno preso di mira la base americana Koniko, Siria, con una serie di missili.

Israele lancia un avvertimento ai civili libanesi e limita i movimenti nei villaggi del sud. Sta tentando di imporre restrizioni ai movimenti a sud di specifici villaggi, tra cui Cheba, Marjeyoun e Mansouri. La dichiarazione mette in guardia i residenti dal tornare alle loro case in queste aree, sostenendo che se lo facessero le loro vite sarebbero a rischio. 

Due persone sono rimaste ferite in un attacco alla loro auto in piazza Markaba. Secondo fonti libanesi sarebbe la seconda violazione di cessate il fuoco di Israele. L’esercito libanese ha esortato gli abitanti di Tayyeh a evacuare dopo che le forze israeliane hanno preso di mira i loro assembramenti nella piazza e nell’area intorno alla piazza con attacchi missilistici fatti da un drone in tre ondate, provocando il ferimento di tre civili. Registrato un bombardamento dell’artiglieria israeliana su Halta, nel sud del Libano.

L’IDF in un comunicato ha dichiarato: “IDF: Nell’ultima ora, (dalle 10:00 alle 11:00 del 28 novembre ndr) sono stati identificati diversi sospetti che arrivavano con veicoli in diverse aree nel Libano meridionale, violando le condizioni del cessate il fuoco. L’IDF ha aperto il fuoco contro di loro.L’IDF rimane nel Libano meridionale e farà rispettare attivamente le violazioni dell’accordo di cessate il fuoco”. E ancora nel pomeriggio l’IDF: “Poco tempo fa, è stata identificata un’attività terroristica in una struttura utilizzata da Hezbollah per immagazzinare razzi a medio raggio nel Libano meridionale. La minaccia è stata sventata da un aereo dell’IAF”.

Secondo fonti libanesi soldati israeliani hanno sparato tre proiettili sulla città di Rmeish (Khirbet Koura), nel sud del Libano, danneggiando una casa e un supermercato, in coincidenza con il volo di forze israeliane a bassa quota nei cieli del Monte Libano e del sud .

La testata Yedioth Ahronoth afferma che le basi israeliane al confine con il Libano hanno subito danni significativi a causa dell’uso dei razzi Burkan IRAM da parte di Hezbollah. 

Un corrispondente di Al-Akhbar, citando una fonte militare: “L’escalation di attacchi da parte di Israele contro le città di confine, nel sud del Libano, ha lo scopo di impedire ai residenti di tornare e di lasciare l’area bruciata, nonostante il cessate il fuoco”.

Un drone israeliano ha operato su Tiro, nel sud del Libano.

Nella tarda mattinata del 28 novembre Menachem Horowitz, giornalista israeliano in un servizio ha detto: “Sono a Kiryat Shmona ormai da alcune ore e, considerando la quantità di fuoco delle Foi sul territorio libanese, siamo molto lontani da un cessate il fuoco”. 

Le forze IDF hanno rilevato oggi un drone BLA che volava dal territorio dell’Egitto al territorio dello Stato di Israele nell’area di schieramento della brigata Paran. Il drone è stato abbattuto dalle forze del battaglione Karkal, che sono arrivate sulla scena e hanno scoperto quattro mitragliatrici e centinaia di colpi sull’aliante. L’arma recuperata è stata consegnata alle forze dell’ordine.

Un attacco aereo israeliano ha preso di mira la famiglia Salem nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, provocando la morte di nove membri della famiglia e lasciandone molti altri feriti. Registrato un incidente di sicurezza per le forze israeliane a Gaza, evacuazione dei soldati israeliani feriti ora da un difficile incidente di sicurezza a Gaza. 

Le IDF hanno riferito che: un “Tentativo di lancio di razzi nel sud di Israele neutralizzato: il 401st Combat Team continua le operazioni nell’area. La 401st Brigade continua la sua attività a Jabaliya come parte dell’operazione della 162nd Divisional nell’area. Questa settimana, un uomo di Hamas è stato identificato mentre tentava di lanciare razzi sul territorio israeliano da una struttura adiacente a un deposito di armi, dove si trovavano altri agenti. Grazie al rapido coordinamento tra le forze sul campo e il comando di fuoco divisionale, i terroristi sono stati eliminati e il deposito di armi e razzi è stato distrutto. Operando in un ambiente denso, complesso e urbano, le forze stanno sistematicamente smantellando le infrastrutture terroristiche e neutralizzando numerosi dispositivi esplosivi. Dall’inizio dell’operazione, i soldati hanno eliminato i terroristi in combattimenti ravvicinati e con il preciso supporto aereo dell’aeronautica militare israeliana”.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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