#ISRAELHAMASWAR. Lapid chiede a Netanyahu di siglare l’accordo per il rilascio dei prigionieri. Gli attacchi a Gaza non si fermano, 103 i morti in poche ore

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Il primo Ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani alla CNN: “La dichiarazione di Israele che negozierà senza porre fine alla guerra invia un messaggio di disinteresse”. E ancora ha dichiarato: “ La causa del conflitto tra Israele e i paesi della regione è l’occupazione dei territori palestinesi e siriani. L’ONU dovrebbe avere la possibilità di fornire aiuti. Il piano umanitario degli Stati Uniti per Gaza è inutile. Gli attacchi sferrati questa settimana da Israele contro Gaza confermano la sua mancanza di interesse nei negoziati per una tregua”.

Il cancelliere tedesco Friedrich Merz sul mandato di arresto di Netanyahu: “il primo Ministro israeliano dovrebbe poter visitare la Germania, vi informeremo su come ciò sarà possibile”. 

Di diversa opinione la Spagna: Il primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez, riferendosi a Israele, afferma: “Non commerciamo con uno stato genocida”. In risposta, Israele ha convocato l’ambasciatore spagnolo.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu accusa il presidente francese Macron di sostenere il terrorismo dopo aver criticato la situazione umanitaria a Gaza. Il ministro Ben Gvir, in risposta all’operazione in Cisgiordania ha detto: “invito Netanyahu a ripristinare definitivamente tutti i posti di blocco in Cisgiordania”. Secondo i media israeliani decine di ebrei Haredi del movimento Neturei Karta (anti-Israele e anti-sionista) hanno attaccato Itamar Ben Gvir e lo hanno espulso da Beit Shemesh, a Gerusalemme, durante un’ispezione sul campo da lui condotta nella zona.

Sulla questione prigionieri il governo israeliano per la sicurezza e la politica si riunirà domenica prossima. Yair Lapid, leader dell’opposizione israeliana, dopo il suo primo incontro con Netanyahu dall’inizio della guerra ha dichiarato: “ Sono appena uscito da un briefing sulla sicurezza con Netanyahu e quello che posso dire è che uno scambio di prigionieri è possibile. Siamo a una sola decisione del governo per concludere l’accordo. Ho ricordato al Primo Ministro che non ha alcun problema politico e gli offrirò una rete di sicurezza politica completa per l’accordo sui prigionieri”.

Secondo Channel 12 di Israele: “Il coordinatore del fascicolo dei prigionieri del governo israeliano, Gal Hersh, è stato licenziato a causa di complotti sui social media che istigano le famiglie dei prigionieri israeliani a manifestare e compiere azioni per la liberazione degli ostaggi”. Infine secondo l’ex primo Ministro israeliano Nevtali Bennett: “Israele” sta perdendo il suo vantaggio militare qualitativo e il governo è paralizzato.

Nel pomeriggio del 15 maggio a parlare anche il Leader di Hamas, Basem Naim: “La visione positiva di Trump per una de-escalation in tutto il mondo non potrà raggiungere l’obiettivo desiderato finché continueranno la guerra e il genocidio a Gaza. Il movimento è pronto a collaborare con tutti, compresa l’amministrazione statunitense, per fermare la guerra e avviare un processo politico per risolvere il conflitto e arrivare a uno Stato palestinese indipendente. Gaza è di proprietà esclusiva dei palestinesi e non è un edificio in vendita. Siamo devoti alla nostra terra e alla nostra patria e siamo disposti a sacrificare tutto ciò che possediamo per essa. Solo il popolo palestinese ha il diritto esclusivo di scegliere la propria strada e la propria leadership. Hamas ha ripetutamente sottolineato che esige elezioni libere e giuste affinché il nostro popolo possa determinare le proprie scelte, e noi rispetteremo tali scelte”.

Hamas in una dichiarazione in ebraico ha scritto: “Mentre i mediatori stanno compiendo grandi sforzi per riportare i negoziati sulla giusta strada, Israele sta rispondendo a questi sforzi con pressioni militari, in un disperato tentativo di imporre le sue condizioni con il fuoco. L’insistenza del governo nel negoziare senza interrompere i combattimenti dimostra che vede la tregua come un mezzo per guadagnare tempo e rinnovare la guerra”.

Ed ora un aggiornamento dagli scenari militari alle ore 15:30 del 15 maggio. Tre attacchi israeliani con droni ed elicotteri hanno preso di mira case prefabbricate nella città di confine di Hula nella notte del 15 maggio. 

In Israele il sergente maggiore Igor Pivnev, poliziotto israeliano che ha rilasciato interviste sugli scontri con le fazioni palestinesi il 7 ottobre 2023, è stato dichiarato morto: suicida. Inoltre una testata algerina riporta che le forze israeliane hanno ucciso il dodicenne Mohammad Bardawil, uno dei quattro testimoni sopravvissuti all’uccisone di 15 paramedici della Mezzaluna Rossa perpetrato dalle IDF a Rafah il 23 marzo.

Fonti mediche a Gaza dicono ad Al Jazeera: “103 persone sono morte negli attacchi israeliani a Gaza dalle prime ore del mattino”. Presa di mira una casa a Jabalia Al-Balad, a nord della Striscia di Gaza. Aerei militari israeliani hanno bombardato la casa della famiglia Awda a Tal al-Zaatar, nel campo di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza. 8 attacchi aerei israeliani hanno colpito la zona di Al-Sanati a est di Abasan al-Kabira, a est di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale.

Le tende degli sfollati sono state incendiate dopo essere state bombardate dagli aerei israeliani ad Al-Mawasi, a ovest di Khan Yunis. Di nuovo nella tarda mattinata del 15 maggio una vasta ondata di attacchi aerei israeliani sul campo profughi di Jabalia, nel nord di Gaza. È stato preso di mira un intero isolato di un edificio residenziale, insieme a un altro edificio residenziale e a un supermercato.

Le Brigate Al-Qassam (ala armata di Hamas) hanno postato on line una terza serie di operazioni a Gaza, soprannominate “Leoni di al-Muntar”. Attacchi accaduti nel distretto di Shujaiyya, nella parte orientale di Gaza City, e distretto di Al-Tuffah. Nella prima operazione, hanno lanciato quello che probabilmente era un proiettile anticarro contro una jeep blindata israeliana e hanno ingaggiato scontri con armi leggere con le forze israeliane. Nella seconda e la terza operazione hanno preso di mira due carri armati israeliani con proiettili anticarro. Nella quarta hanno coinvolto un’altra cellula che ha aperto il fuoco contro un edificio occupato dalle forze israeliane, con armi leggere e mitragliatrici.

Il nome “Leoni di al-Muntar” fa riferimento alla “collina di al-Muntar”, attualmente sotto il controllo dalle forze israeliane e che domina parte del distretto di Shujaiyya. La parte “Leoni” potrebbe riferirsi al gruppo militante in gran parte dormiente. Gruppo con sede nella città di Nablus, in Cisgiordania, “La Tana dei Leoni”.

L’IDF ha annunciato che la 16a Brigata di Fanteria “Gerusalemme” ha “completato la sua attività” e verrà ritirata dalla Striscia di Gaza dopo un dispiegamento di due mesi. Hanno combattuto nei distretti di Shujaiyya e Tuffah, nella parte orientale di Gaza City, e, a quanto si dice, hanno distrutto oltre 600 “infrastrutture” utilizzate da Hamas. Saranno probabilmente sostituite dalle nuove unità che vengono formate per rafforzare ed espandere le operazioni di sgombero di Israele.

Un attacco aereo israeliano ha preso di mira terreni agricoli a est dell’area di Al-Shakush, nell’area di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

La violenza è nuovamente esplosa nella piccola città di Tamoun, in Cisgiordania, che continua a diventare il fulcro della resistenza armata palestinese in Cisgiordania.

Un’ingente forza israeliana, comprese le forze speciali, ha preso d’assalto la città il 15 maggio e ha attaccato due punti distinti. Il primo si trovava in un edificio residenziale, dove una cellula composta da almeno 3 militanti della compagnia Tamoun del Battaglione Tubas (parte delle Brigate Saraya al-Quds) è stata circondata. Sono scoppiati degli scontri e i militanti sono riusciti a resistere per due ore, durante le quali sono stati lanciati diversi proiettili a spalla “Energa” contro l’edificio, incendiandolo. Le forze israeliane hanno infine fatto irruzione nell’edificio e ucciso tutti i presenti.

Il secondo punto attaccato è stato un bar vicino all’università aperta Al-Quds, nel centro della città. Le forze israeliane hanno incontrato resistenza da parte di militanti palestinesi, sempre della compagnia Tamoun, che sono stati inviati in una zona vicina. Secondo quanto riferito, un arresto è stato effettuato (la notizia non è confermata), ma il resto della cellula è probabilmente fuggito. In un comunicato ufficiale, le brigate Saraya al-Quds hanno affermato che diversi soldati israeliani sono rimasti feriti nello scontro a fuoco. I media israeliani hanno riferito che il bar era stato trasformato in un impianto di produzione e stoccaggio di ordigni esplosivi improvvisati (IED). L’edificio è stato successivamente riempito con esplosivi che sono stati fatti detonare.

Notizie di un investimento al posto di blocco di Meitar, a sud di Hebron. E ancora operazione a fuoco da parte di fazioni palestinesi a Salfit, in Cisgiordania. Un colono israeliano è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti. L’esercito israeliano ha isolato la zona e a condurre operazioni di rastrellamento per individuare il colpevole.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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