#ISRAELHAMASWAR. La Giordania mette al bando la Fratellanza Musulmana, Hamas chiede la liberazione degli arrestati in nome della causa palestinese

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L’Asse della resistenza che ha attaccato Israele il 7 ottobre, ha sempre vantato di avere collegamenti in tutto il Medio Oriente dalla Giordania all’Oman. Il 14 aprile in Giordania sono state arrestate 16 persone che rappresentavano “una minaccia reale per la sicurezza nazionale giordana” a darne notizia in conferenza stampa il portavoce del governo giordano e ministro di Stato per i media, Mohammad al Momani. Le operazioni sono state quattro e hanno portato alla luce la  fabbricazione di missili a corto raggio, lo stoccaggio di materiali altamente esplosivi, il possesso di armi automatiche e un progetto di fabbricazione di droni. 

Il 22 aprile Hamas in un comunicato ha detto: “Dopo aver appreso le circostanze e i dettagli della questione riguardante l’arresto di un gruppo di giovani giordani, affermiamo la nostra fiducia che le loro azioni siano il frutto di una vittoria per la Palestina, respingendo l’aggressione israeliana in corso a Gaza e difendendo Gerusalemme e la benedetta Moschea di Al-Aqsa, senza in alcun modo attentare alla sicurezza o alla stabilità della Giordania, soprattutto alla luce dell’orrore del crimine israeliano e del genocidio in corso a Gaza. Apprezziamo queste iniziative, che nascono dalla coscienza della nazione e dalla sua coscienza nazionale e islamica, e che riflettono la profondità della coesione storica tra i popoli giordano e palestinese, che hanno compiuto sacrifici comuni nei campi del jihad e della difesa della Palestina e dei suoi luoghi santi”. 

[…] “Salutiamo ogni voce libera e ogni iniziativa sincera nella cara Giordania e in tutta la nazione, che contribuisca a sostenere la fermezza del nostro popolo, condannando l’aggressione e la guerra di sterminio a cui è sottoposta la Striscia di Gaza. Apprezziamo la posizione della Giordania nel respingere i piani di sfollamento del nostro popolo palestinese dalla Striscia di Gaza e le promettiamo una posizione che esprima l’autentica coscienza araba e rafforzi la fermezza del nostro popolo di fronte ai pericolosi progetti di occupazione. […] chiediamo l’immediato rilascio di questi giovani, il riconoscimento delle loro onorevoli motivazioni nazionali e la gestione di questo dossier in uno spirito di patriottismo e responsabilità, che rafforzi il consolidato rapporto storico tra i popoli giordano e palestinese, nell’affrontare il nemico sionista e i suoi piani”.

Ricordiamo che la Giordania ospita campi profughi palestinesi che ospitano circa mezzo milione di persone. In risposta il regno di Giordania il 23 aprile attraverso una dichiarazione del Ministero degli Interni giordano ha annunciato l’immediata messa al bando e lo scioglimento forzato della Fratellanza Musulmana, nonché la chiusura di tutti i suoi uffici e il sequestro dei suoi beni in tutta la Giordania. La mossa arriva dopo che la Direzione generale dell’intelligence (GID) e la Direzione della sicurezza pubblica (PSD) della Giordania hanno sventato la scorsa settimana un complotto di una cellula della Fratellanza musulmana per portare a termine attacchi con missili e droni in tutto il Regno di Giordania. Sono stati arrestati sedici sospettati, tutti legati alla Fratellanza Musulmana.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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