
Continua la preparazione per un imminente attacco a tappeto israeliano a Gaza o in Iran. Maariv ha fatto sapere che: “L’esercito israeliano ha ricevuto di recente dagli Stati Uniti una spedizione di bombe anti-bunker, alcune delle quali pesano una tonnellata e mezza”.
Israel Katz: “Per la prima volta, gli egiziani hanno posto una condizione per concludere un accordo globale e porre fine alla guerra: il disarmo di Hamas e la privazione delle armi di Gaza. La politica di Israele a Gaza è chiara e decisa: Fare ogni sforzo per restituire i prigionieri. Interrompere gli aiuti umanitari e trovare un altro modo per distribuirli. Il continuo attacco ai membri di Hamas Evacuare la popolazione e preparare il terreno con una massiccia potenza di fuoco. Incorporare i territori nelle zone di sicurezza israeliane e non ritirarsi da esse. Le nostre forze rimarranno nella zona cuscinetto di Gaza, come avviene in Libano e Siria. Se Hamas continua con la sua intransigenza, il processo si estenderà e passerà ad altre fasi”.
Channel 12: “Netanyahu continua a nascondersi dietro i successi tattici dell’esercito”. “Netanyahu non cerca risultati concreti che cambino la realtà della regione”. “Ciò che sta accadendo a Gaza non è una vittoria completa, ma un fallimento palese.”
La Commissaria europea Hadja Lahbib ha condannato il blocco imposto da Israele a Gaza, accusandolo di aver causato un aggravamento della crisi umanitaria, ha sollecitato un accesso immediato agli aiuti e un’azione politica, e ha annunciato un imminente dialogo UE-Palestina per affrontare le esigenze urgenti.
L’UE ha presentato un pacchetto di aiuti da 1,6 miliardi di euro a sostegno della stabilità e della ripresa palestinese, incentrato sul rafforzamento dell’Autorità Nazionale Palestinese, con fondi stanziati per riforme, ripresa economica e prestiti, in vista di un incontro con il Primo Ministro palestinese Mohammad Mustafa.
Egitto e Qatar hanno discusso di riconciliazione palestinese, ricostruzione di Gaza e sostegno ai negoziati indiretti tra Stati Uniti e Iran, sottolineando l’unità palestinese, uno Stato indipendente e un cessate il fuoco sostenibile, e chiedendo al contempo una conferenza internazionale per coordinare gli sforzi umanitari.
Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha esortato il governo israeliano a fare pressione sugli Stati Uniti affinché non permettano l’arricchimento dell’uranio in Arabia Saudita, in base al proposto accordo sul nucleare civile tra Washington e Riyadh. Fonte Emittente pubblica israeliana KAN.
Israel Today fa sapere che l’esercito israeliano ha deciso di sostituire i soldati di riserva in posizioni di combattimento nella Striscia di Gaza con soldati regolari, temendo che la mancanza di fiducia dei soldati nelle missioni assegnate possa influire sull’attuazione dei piani.
Channel 14 israeliano: “Hezbollah, con il sostegno dell’Iran, sta costruendo diverse infrastrutture nel Libano meridionale e sta ricostruendo la regione. Hezbollah ha fornito decine di case prefabbricate ad agricoltori e residenti della regione nell’ambito di un progetto chiamato Waj al-Hasan. Tutti i centri medici della zona appartengono a organizzazioni legate a Hezbollah. Grazie a questo piano, Hezbollah si è avvicinato ai confini di Israele”.
Pur continuando il dialogo con gli Stati Uniti, l’Iran schiera il sistema SAM Khordad 15. Netanyahu in risposta ha detto: “Israele non verrà eliminato. Ciò che deve essere eliminato è l’asse del terrore iraniano.”
Il capo del dipartimento politico di Hamas all’estero, il dott. Sami Abu Zuhri: “Siamo pronti a consegnare immediatamente tutti i prigionieri e gli ostaggi israeliani in cambio della fine della guerra e del ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza”.
Ed ora uno sguardo gli scenari militari aggiornato alle 156:30 del 16 aprile. Gli Stati Uniti non fermano gli attacchi allo Yemen. Cinque aerei da trasporto militare C-17A Globemaster III dell’aeronautica militare statunitense, insieme a un aereo cisterna Airbus A330-243MRTT della NATO, sono diretti in Medio Oriente. Tre di essi decollarono da Ramstein, uno da Aviano e uno dal Lussemburgo. Segnalati attacchi aerei statunitensi contro obiettivi Houthi sull’isola di Kamaran nella provincia di Hodeidah. Al-Arabiya riferisce: “L’esercito statunitense ha attaccato il quartier generale operativo delle forze Houthi, nonché postazioni radar e di comunicazione nella zona di Marab, e ha effettuato ulteriori attacchi nelle zone di Hodeida e Al-Jawf”.
Gli Stati Uniti hanno colpito l’isola di Kamaran ad Al-Hudaydah con oltre 15 attacchi aerei. Fonte Al-Masirah. La coalizione anti-Houthi ha preso di mira il distretto di Mayfa’ah Anns, nel governatorato di Dhamar.
L’Arabia Saudita lancia un attacco missilistico e di artiglieria su Saada, Yemen: I media yemeniti riportano che il regime saudita ha effettuato un bombardamento missilistico e di artiglieria prendendo di mira diverse aree del governatorato di Saada, nello Yemen settentrionale. Non sono ancora state confermate le vittime, ma fonti locali segnalano danni alle aree civili.
Gli Houthi in risposta hanno pubblicato l’infografica Perdite di aerei della Coalizione Saudita e degli Stati Uniti nella guerra in Yemen. Dall’inizio della guerra in Yemen, un totale di 115 aerei di vari paesi sono stati abbattuti in Yemen. Tra questi, 63 provengono dall’Arabia Saudita, 22 dagli Emirati Arabi Uniti, 26 dagli Stati Uniti e uno ciascuno da Marocco, Bahrein e Giordania.
Gli Emirati Arabi Uniti negano le notizie sul loro coinvolgimento nei colloqui riguardanti un’offensiva terrestre nello Yemen.
Il Capo di Stato Maggiore, Generale Ali Al-Naasan, siriano, riceve l’ufficiale di collegamento dell’esercito libanese, il Generale Michel Boutros. Il Generale Ali ha discusso con il Generale di Brigata Michel il rafforzamento del coordinamento militare e lo sviluppo di meccanismi di lavoro congiunto. L’incontro fa parte di una serie di incontri in corso con la parte libanese.
Il 15 aprile le IDF hanno effettuato tre attacchi aerei consecutivi prendendo di mira la periferia della città di Ramya. Il 16 aprile un nuovo attacco di droni israeliani ha preso di mira un veicolo sulla strada di Wadi Al-Hujayr, un secondo attacco di droni israeliani ha preso di mira una motocicletta/mezzo di ingegneria ad Hanin, nel Libano meridionale. Il Ministero della Salute libanese: “una persona è stata uccisa e un’altra è rimasta ferita in un attacco aereo israeliano sulla città di Hanin”. Tre raid di droni israeliani hanno preso di mira Wadi Mazloum, vicino a Beit Lif, nel Libano meridionale. IDF: Nella mattinata del 16 aprile affermano di aver ucciso un elemento della Forza Radwan di Hezbollah colpito ed eliminato dalle IAF nella zona di Qantara, nel Libano meridionale.
A Gaza secondo le ultime notizie da fonti mediche: si registrano 25 morti e 89 feriti a seguito degli attacchi israeliani alla Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore.
Le IDF israeliane arrestano due uomini ricercati nella città di Qabatiya, vicino a Jenin, e ne segue uno scontro a fuoco. I soldati di fanteria si ritirano dalla zona assediata nel villaggio di Masiliya, a sud-est di Jenin, mentre il bulldozer e le altre attrezzature rimangono.
L’IDF: ha fatto sapere che sono tate lanciate pietre e una bottiglia di vernice contro un autobus turistico adiacente a Burqa, Cisgiordania. Due cittadini americani sono rimasti leggermente feriti e hanno ricevuto cure mediche sul posto. Dopo aver ricevuto la segnalazione, le Forze di Difesa Israeliane e la Polizia Israeliana sono intervenute sul posto e hanno avviato le ricerche dei terroristi.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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