
Israele ha preso una decisione: “Non permetteremo alla nave Madleen, su cui viaggia Greta Thunberg, di attraccare al largo di Gaza”, ha dichiarato una fonte israeliana. Si prevede che la nave raggiunga l’area entro quattro o cinque giorni. Inizialmente, Israele aveva valutato la possibilità di consentire alla nave di attraccare con gli attivisti a bordo a Gaza, dopo che le autorità di sicurezza avevano stabilito che non rappresentava una minaccia per la sicurezza. Pertanto, i dodici attivisti sarebbero rimasti bloccati nel territorio della Striscia. Per evitare di creare un precedente e di rompere il blocco su Gaza, è stato deciso di non permetterle di avvicinarsi a Gaza.
Continua la crisi politica in Israele il blocco del partito “Shas” sostiene lo scioglimento della Knesset. Israel Hayom: “Aryeh Deri rilascia una dichiarazione drammatica dopo la riunione di emergenza dello “Shas”: “Non abbiamo scelta… dobbiamo sostenere lo scioglimento della Knesset”. I leader degli haredim si sono rifiutati di incontrare Netanyahu e hanno affermato che “non c’è motivo di incontrarsi”. Un funzionario del partito Degel HaTorah: “Nelle ultime ore si è parlato molto di un possibile licenziamento del presidente della Commissione Affari Esteri e Difesa della Knesset, Yuli Edelstein, da parte di Netanyahu”.
Channel 12 cita un funzionario dei partiti haredim: “Yuli Edelstein sta facendo cadere il governo, non gli haredim”, e Netanyahu può ancora licenziarlo. Il Ministro delle Finanze Bezalel Smotrich: “Ci stiamo avvicinando alle elezioni che Significa fermare la guerra o perderla”. Il Ministro Zeev Elkin a Canale 14: “Siamo in una vera crisi all’interno della coalizione e, in quanto informati sull’arena politica e consapevoli di come si sviluppano tali crisi, non dobbiamo sottovalutarla”.
Il membro della Knesset Yuli Edelstein commenta la possibilità di una sua rimozione dalla presidenza della Commissione Affari Esteri e Sicurezza: “Hanno cercato di rimuovermi per un anno intero, e sono ancora qui… Non mi preoccupo di smantellare la coalizione o di far cadere il governo”. Nel frattempo gli Haredi hanno chiuso l’autostrada in segno di protesta contro la loro coscrizione “Sadiq”.
Sul fronte di Gaza secondo la testata Kan11 vi è laconferma che il Primo Ministro israeliano Netanyahu ha armato bande anti-Hamas nella Striscia di Gaza meridionale per combattere Hamas e i suoi alleati. La banda armata è guidata da un condannato Yasser Abu Shabab, il cui gruppo è stato ampiamente riconosciuto come responsabile del saccheggio degli aiuti nella Striscia, che in molte occasioni è stato attribuito ad Hamas. Kan11 afferma che l’armamento di queste bande criminali avviene senza l’approvazione del governo o della Knesset e che queste operano sotto la diretta supervisione delle IDF.
Altre fonti riferiscono: “Questo provvedimento è stato attuato con l’approvazione del Primo Ministro Benjamin Netanyahu e all’insaputa del governo. La questione è stata discussa in una delle commissioni segrete della Knesset, dove è stato chiesto ai rappresentanti dell’apparato di sicurezza e al capo del dipartimento di ricerca di fornire informazioni sull’incidente”.
Il membro della Knesset Avigdor Lieberman attacca Netanyahu per aver fornito armi all’unità “Antiterrorismo” Yasser Abu Shabab a Gaza: “L’apparato di sicurezza israeliano, su ordine diretto del primo Ministro Benjamin Netanyahu, ha trasferito segretamente armi a famiglie e bande criminali a Gaza. Questa operazione non è stata presentata al gabinetto di sicurezza, sebbene il capo dello Shin Bet ne fosse a conoscenza. Stiamo parlando di gruppi a Gaza paragonabili all’ISIS. Nessuno può garantire che queste armi non vengano usate contro di noi in futuro. Non abbiamo alcun modo per monitorarli o rintracciarli”.
“È diventato chiaro chi gestisce queste bande sporche che rubano camion e prendono di mira le persone. Sono strumenti dell’occupazione, armati fino ai denti. Yasser Abu Shabab e altri cani”. Yasser Abu Shabab, sostenuta da Israele, è noto per la distribuzione di pacchi con il logo del Programma Alimentare Mondiale (PAM). Gli aiuti del Programma Alimentare Mondiale (PAM) sono stati inviati alla Striscia di Gaza dall’UE quasi un anno fa. Per quasi un anno, la gang ha trattenuto aiuti essenziali mentre un disastro umanitario si scatenava intorno a loro, colpendo la loro stessa popolazione.
L’ufficio di Netanyahu ha risposto alle dichiarazioni di Lieberman sull’armamento delle bande a Gaza affermando: “Israele sta lavorando per risolvere la battaglia contro Hamas in vari modi”.
Yasser Abu Shabab ha pubblicato il filmato di un nuovo campo di aiuti allestito dal suo gruppo. Gli aiuti, secondo la stampa locale, sono stati rubati ai convogli umanitari delle Nazioni Unite durante il conflitto, e vengono distribuiti nell’estremo sud della Striscia. Nel video si vedono enormi pacchi contenenti una varietà di aiuti essenziali, sui quali il gruppo si era seduto.
Gruppi OSINT hanno geolocalizzato il campo a 31.2673598, 34.2929562 – al-Bayuk, nella Striscia di Gaza meridionale, hanno costretto la popolazione a trasferirsi dal nord. Nella giornata del 5 giugno nessuno dei punti di distribuzione degli aiuti della Gaza Humanitarian Foundation, gestita dagli Stati Uniti, era aperto, con l’IDF che cita problemi di “sicurezza” e “logistici”.
Il gruppo dei Mujaheddin Palestinesi: “L’ammissione da parte di esponenti di Israele che alcuni gruppi deviati sono armati nella Striscia di Gaza conferma i malvagi sforzi di Netanyahu e del suo governo per diffondere caos e distruzione, rafforzare l’assedio e attuare una vile politica di fame. Affermiamo che il nostro popolo respingerà tutti i gruppi devianti che hanno accettato di essere pedine dell’occupante e di aiutarlo a spese del nostro popolo assassinato. Mettiamo in guardia dal lasciarci fuorviare o dal trattare con questi gruppi sospetti, poiché il loro destino sarà lo stesso di ogni traditore e persona umiliata”.
Gli Stati Uniti hanno posto il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco permanente nella Striscia di Gaza. E ancora gli Stati Uniti forniranno alle proprie forze armate tecnologia anti-UAV chiave destinata all’Ucraina, fonte WSJ. Il Segretario alla Difesa Hegseth ha notificato al Congresso che nuove spolette missilistiche saranno fornite alle Forze Aeree statunitensi in Medio Oriente. Come specificato dal WSJ, le forze armate statunitensi in Medio Oriente si stanno preparando a un possibile conflitto con l’Iran o alla ripresa delle ostilità con gli Houthi yemeniti. E ancora il Dipartimento di Stato USA: “La Gaza Humanitarian Foundation è un’entità indipendente e non è finanziata dall’amministrazione statunitense”.
Cambiamenti al Comando Centrale degli Stati Uniti: Michael Kurilla ha completato il suo mandato, ora il Vice Comandante del CENTCOM, il Contrammiraglio Brad Cooper, è stato nominato nuovo comandante.
I corpi di Judi e Gadi sono stati recuperati nella zona di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale. Sono stati catturati dalle Brigate Mujaheddin, gli stessi che hanno rapito la famiglia Bibas. Sono stati uccisi a Nir Oz la mattina del 7 ottobre. Stavano passeggiando per il kibbutz sono stati uccisi e poi rapiti. A dicembre, le IDF hanno annunciato ufficialmente la loro uccisione. Entrambi sono cittadini americani. 56 ostaggi rimangono nelle mani di Hamas, 20 dei quali sono sicuramente vivi.
Ed ora uno sguardo agli scenari militari aggiornati alle ore 16:00. Gli Houthi hanno rivendicato il cinque giugno l’attacco all’aeroporto Ben Gurion con due droni il 4 di giugno. L’Ufficio politico di Ansar Allah ha condannato: “fermamente l’uso del potere di veto da parte degli Stati Uniti nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e il rifiuto di una bozza di risoluzione per fermare la guerra di sterminio a Gaza.”
Attacchi aerei israeliani in Siria. In risposta al lancio di due razzi sulle alture del Golan, l’esercito israeliano ha condotto attacchi aerei in diverse località della Siria. Tra gli obiettivi c’erano posizioni e siti militari nella Siria meridionale, in particolare nella provincia di Daraa.
Luoghi presi di mira finora: Tel Al-Shaar, Tel Mal, 175° Reggimento a Izraa, Comando della 90a Brigata, Tel Shahm, Periferia di Sa’sa’, Brigata 121 a Kanaker, Tal al-Mahas, a ovest di Nimr, Aree del villaggio nel bacino di Yarmouk
Inoltre, veicoli militari israeliani sono entrati nel punto di Al-Jazeera vicino al villaggio di Maariyah nel bacino di Yarmouk, nella campagna occidentale di Daraa, nella Siria meridionale. Le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato che l’operazione proseguirà nelle prossime 48 ore. Il Ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha dichiarato che il presidente siriano è direttamente responsabile delle minacce e degli attacchi, promettendo una risposta rapida e ferma per impedire un ritorno all’escalation del 7 ottobre. Infine si apprende che l’attacco missilistico precedentemente attribuito alle “Brigate Martire Mohammed Deif” è stato in realtà effettuato dalla fazione di Awliy al-Ba, nuove fonti.
Nel pomeriggio un drone israeliano ha preso di mira i depositi missilistici del Battaglione di Difesa Aerea a ovest dell’aeroporto militare di Hama, innescando esplosioni massicce e continue. Le segnalazioni locali indicano che i razzi stanno esplodendo e fuoriuscendo autonomamente dal deposito. Le esplosioni hanno danneggiato un autobus che viaggiava tra i villaggi di Matin e Rabia, causando feriti.
Le forze statunitensi manterranno solo una base su otto in Siria, situata vicino ad Hasakah, nel nord-est, fonte Al-Jazeera. Tutte le altre basi statunitensi, inclusa Al-Tanf, saranno evacuate.
In Libano il contatto con un pescatore è stato perso dopo che imbarcazioni israeliane hanno circondato due pescherecci al largo di Ras al-Naqoura, a quattro chilometri di profondità nelle acque libanesi. Secondo altre finti: “Le forze israeliane hanno rapito un pescatore mentre si trovava sulla sua barca nelle acque libanesi al largo di Ras al-Naqoura e lo hanno trasferito in Israele, liberando nel frattempo un altro pescatore che si trovava su una seconda imbarcazione”.
L’esercito libanese ha confiscato un drone israeliano caduto vicino allo stadio di Kafarkela, nel Libano meridionale: “Un drone nemico israeliano ha sganciato tre bombe su un bulldozer nella zona di Sultani, a sud-est della città di Yaroun, nel Libano meridionale. Un drone a bassissima quota sorvola (Ghazieh – Bnaafoul – Anqoun – Houmine al-Tahta – Roumin – fiume Deir al-Zahrani) nel Libano meridionale”.
Una forza israeliana, accompagnata da un bulldozer, è avanzata verso la zona dei vigneti di Al-Marah a est di Mays al-Jabal, nel Libano meridionale. Il 4 giugno l’esercito libanese ha inviato rinforzi nella zona dell’attacco a Mays al-Jabal. Un attacco aereo israeliano il cinque giugno ha preso di mira Qalaouiyeh, nel Libano meridionale. Un cittadino è rimasto ferito dopo che la sua auto Rapid è stata presa di mira a Qalaouiyeh, Bint Jbeil, nel Libano meridionale. Un bombardamento di artiglieria israeliana ha preso di mira la periferia occidentale di Wazzani, nel Libano meridionale.
L’esercito israeliano ammette la morte di quattro soldati nella Striscia di Gaza in due giorni. Dopo il coordinamento, il personale di sicurezza assediato è riuscito a lasciare l’Ospedale Europeo di Gaza e ad arrivare sano e salvo al Complesso Medico Nasser. Tre camion di aiuti umanitari è stato rubato in Salah al-Din Street, l’incrocio principale di Deir al-Balah. La sparatoria è durata per qualche ora diverse persone sono state uccise, tra cui Mohammed al-Assar, l’autista del camion di aiuti umanitari, colpito alla testa.
Sempre a Gaza continuano i bombardamenti a Mawasi, a Khan Yunis. Aumentano i problemi e i feriti da arma da fuoco con le bande di criminali che assaltano i campi e rubano gli aiuti umanitari ai civili. Si tratta elle bande di Abu Shabab, che si apprende da fonti israeliane essere legate al governo israeliano.
In Cisgiordania coloni bruciano i villaggi a est di Ramallah hanno preso d’assalto il villaggio di Deir Dibwan, a est di Ramallah, il 4 sera, sotto la protezione dell’esercito israeliano. L’attacco ha incluso secondo fonti locali, “l’incendio di decine di case; Il ferimento di decine di civili; La scomparsa di decine di veicoli civili; L’incendio di allevamenti di pecore e scuderie; La distruzione di vaste aree di terreno agricolo”.
Fonti locali: “Tutto ciò è stato compiuto sotto la copertura ufficiale dell’esercito di Israele, che ha fornito protezione ai coloni e ha facilitato l’attacco contro civili. Tutto ciò è avvenuto nel silenzio assordante delle 70.000 armi detenute dalle forze di sicurezza a protezione degli insediamenti”.
In un comunicato delle Qassam si legge: “I crimini dei coloni a Deir Dibwan, a est di Ramallah, questa sera, sono un’estensione dell’approccio di sradicamento dell’ebraismo adottato dal governo di Israele di estrema destra.” Nel comunicato si invita ad attivare la resistenza in ogni forma i contro i coloni aggressori. “Invitiamo inoltre l’Autorità Nazionale Palestinese e le sue forze di sicurezza ad assumersi le proprie responsabilità nazionali in questo momento storico, a difendere il nostro popolo e a contrastare questi gravi crimini”.
Nella notte del 5, gruppi palestinesi hanno preso di mira le forze IDF con una IED nella città di Azzun, a est di Qalqilya.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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