L’amministrazione del presidente americano Joe Biden ha messo in guardia l’Iran da un nuovo attacco contro Israele, poiché gli Stati Uniti non sarebbero in grado di contenere lo Stato israeliano se rispondesse, ha riferito il portale Axios, citando fonti. “Non saremo in grado di contenere Israele e non potremo essere sicuri che il prossimo attacco [israeliano] sarà calibrato e mirato come il precedente”, il portale riporta le parole di un funzionario americano.
The Washington Post: “Quasi un quarto di tutti gli edifici nei 25 comuni libanesi vicino al confine israeliano sono stati danneggiati o distrutti”.
L’Iran ha pubblicato le fotografie di due satelliti che la Russia ha lanciato per Teheran. Il rapporto sottolinea che si tratta dei primi satelliti iraniani “del settore privato – che verranno utilizzati per risolvere problemi agricoli e di comunicazione”. Sempre l’Iran invita tutti i paesi islamici a interrompere le relazioni diplomatiche con Israele. Channel 14, canale favorevole a Netanyahu riferisce che “Israele sta valutando un attacco preventivo contro l’Iran”.
Il quotidiano ebraico Yedioth Ahronoth: “La situazione sul campo è difficile, poiché l’esercito israeliano ha urgente bisogno di 7.000 soldati. L’esercito ha affermato di poter reclutare 3.000 ebrei ultra-ortodossi, ma nell’anno di reclutamento precedente, solo 1.200 su circa 13.000 candidati idonei si sono arruolati”. Il 4 di novembre altri 9 soldati sono rimasti feriti nelle battaglie del Libano meridionale.
Grandi incendi hanno coperto l’intera area industriale di Qusayr, in Siria, dopo un attacco aereo israeliano su ciò che hanno affermato essere beni per Ridwan di Hezbollah.
Sempre secondo il The Washington Post: i leader egiziani, sauditi e altri arabi stanno resistendo alle suppliche di Washington di unirsi agli Stati Uniti, se non militarmente, almeno apertamente per condannare gli attacchi dello Yemen alle navi nel Mar Rosso. Ma secondo gli esperti interpellati da WP, i sauditi e gli Emirati hanno combattuto una guerra lunga anni contro gli Houthi e non hanno alcun interesse a farsi coinvolgere in un nuovo conflitto nello Yemen, inoltre il leader Houthi Abdul-Malik al-Houthi ha recentemente annunciato che i sauditi sanno che qualsiasi intervento nello Yemen per servire gli interessi israeliani sarà disastroso per loro.
Israele nella notte ha detto al Libano che rifiuta un cessate il fuoco. La Malesia prepara una bozza di risoluzione per espellere Israele dall’ONU.
Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle 14:30 del 5 novembre.
Rumore di esplosioni udito a Hermel e nei villaggi del distretto a nord del Libano. Sembra si tratti di detonazione di ordigni inesplosi da parte dell’esercito. Continuano i bombardamenti israeliani nel Libano sud colpita la città di Bint Jbeil e i suoi sobborghi circostanti. Raid con due missili sulla città di Jiyeh, distretto di Chouf, sul Monte Libano. Tre morti dall’attacco israeliano contro la città di Hortala nella Bekaa.
Sempre dal sud del Libano l’IDF fa sapere che: “L’infrastruttura sotterranea di Hezbollah è stata distrutta nel Libano meridionale. Le truppe della 646a Brigata, sotto il comando della 146a Divisione, stanno conducendo raid terrestri. Finora, le truppe hanno distrutto decine di strutture militari e siti di assemblaggio appartenenti all’organizzazione di Hezbollah, eliminato uomini di Hezbollah con la guida di aerei dell’aeronautica militare israeliana e localizzato numerose armi e infrastrutture di Hezbollah”.
Sirene in azione nel nord di Israele i razzi sono caduti a Kiryat Shmona, nella regione della Galilea. Per tutta la mattina secondo l’IDF, le sirene hanno suonato nell’area dell’Alta Galilea, Israele settentrionale a Margaliot. Sono circa 40 i missili lanciati dal Libano contro Israele.
Nella tarda serata del 4 novembre interferenza GPS su Israele centrale. La fabbrica di materiali esplosivi di Hadera, a sud della città di Haifa, è stata presa di mira dalla Resistenza islamica. Ennesimo tentativo di colpire obiettivi a Cesarea: forte esplosione udita a Cesarea. Un drone di Hezbollah ha probabilmente colpito un deposito di munizioni. Affermano le fonti di Hezbollah mentre tace l’IDF.
Da Gaza si apprende che le Brigate Al-Qassam si sono scontrate con 5 soldati israeliani da una distanza di 0 con mitragliatrici e bombe a mano nel mezzo dell’accampamento di Jabalia. Le Brigate Al-Quds rivendicano attacco con esplosivo contro un bulldozer militare nel campo di Nour Shams, Tulkarem Cisgiordania, sono seguiti scontri armati. Fonti palestinesi parlano di agguato contro i militari israeliani. Sempre in Cisgiordania assalto delle Forze speciali israeliane Qabatiya, a sud di Jenin. Si contano almeno te attacchi delle milizie contro militari israeliani in questa area.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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