Yedioth Ahronoth: “Israele sta distribuendo telefoni satellitari ai ministri del governo per paura che le reti di comunicazione possano essere prese di mira dall’Iran o da Hezbollah”. Elevato dunque il livello di tensione in Israele in modo particolare ad Haifa e Tel Aviv. Dove ci sono le infrastrutture critiche di Israele. Biden ha discusso con Netanyahu della possibilità di “nuovi schieramenti militari difensivi” degli Stati Uniti per sostenere Israele. Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato: “Sono molto preoccupato per la situazione di tensione in Medio Oriente”. “L’uccisione di Haniyeh non aiuta a raggiungere il cessate il fuoco”.
Un UAV da ricognizione RQ-4C Triton della Marina americana monitora il Libano e la Siria in previsione di un attacco iraniano su Israele. Per la CNN: “Negli Stati Uniti si stima che entro pochi giorni avverrà un attacco simile a quello della notte dei missili e dei droni iraniani del 14 aprile scorso. Questa volta si aspettano che la risposta sia più ampia e complessa, soprattutto nel contesto della scala di coordinamento dell’attacco su diversi fronti”.
Secondo Channel 12: “Israele si coordina con i paesi amici per intercettare qualsiasi attacco iraniano, come è successo lo scorso aprile. Channel 14: “È possibile che Israele lanci un attacco preventivo prima di essere attaccato”.
Secondo un sondaggio di Channel 14, Il 61% dei coloni è favorevole al lancio di un attacco preventivo contro l’asse della resistenza e il 35% dei coloni è favorevole a una battaglia limitata e a un accordo politico. Il 4% non lo sa.
In Israele si registra un aumento del 20% nell’acquisto di beni essenziali e nella scorta di cibo. Centinaia di israeliani sono abbandonati negli aeroporti di tutto il mondo, incapaci di tornare a casa per via della chiusura del traffico aereo e degli aeroporti in Israele.
Il leader dell’opposizione Yair Lapid si rivolge a Netanyahu: “Smetti di ascoltare Ben Gvir e ferma la guerra”. Alla sua voce si è unita quella di Yitzhak Brik che su Maariv ha detto: “Dico, ad alta voce, categoricamente e chiaramente, che sulla base di tutti i fatti, l’esercito israeliano non sarà in grado di ottenere la vittoria su Hamas alla luce della realtà attuale.”
Nel frattempo aumentano le ipotesi sull’attacco che ha portato alla morte di Ismail Haniyeh. Secondo il sito web ebraico di Barak Ravid – Walla: “Due fonti informate mi hanno confermato che Haniyeh è stato assassinato dal Mossad israeliano con un ordigno esplosivo piazzato nella sua stanza. Israele sapeva in anticipo dove viveva Haniyeh a Teheran e vi ha piazzato una bomba utilizzando l’intelligenza artificiale”.
Le IDF nel frattempo hanno continuato a colpire i vertici di Hamas. In una dichiarazione congiunta IDF e Shin Bet si legge: “Ucciso il corrispondente di Al Jazeera, Ismail al-Ghoul, accusato di essere un membro delle forze d’élite di Qassam e di aver partecipato agli attacchi del 7 ottobre”.
“Come parte del suo ruolo nell’ala militare, Al-Ghoul ha istruito altri operativi su come registrare le operazioni ed è stato attivamente coinvolto nella registrazione e nella pubblicità degli attacchi contro le truppe IDF. Le sue attività sul campo erano una parte vitale dell’attività militare di Hamas”. “IDF e ISA stanno operando per eliminare i terroristi che hanno partecipato al massacro del 7 ottobre e continueranno a farlo”.
IDF: “Sabato scorso, l’organizzazione terroristica Hezbollah in Libano ha lanciato questo razzo iraniano Falaq-1 direttamente su un campo da calcio a Majdal Shams nel nord di Israele. 12 bambini innocenti che giocavano a calcio un sabato sera sono stati assassinati quando questo razzo contenente cinquantatré chilogrammi di esplosivo ha colpito il campo. Hezbollah ha affermato di non essere responsabile degli attacchi. Questa è una bugia”.
In merito al possibile e forse imminente attacco contro Israele il Portavoce dell’esercito israeliano, Hagari: “Siamo in massima allerta e preparati per qualsiasi scenario, anche in caso di attacco e nel breve termine”. “In questa fase non ci sono cambiamenti nelle istruzioni per il fronte interno”. “Abbiamo sempre il dito sul grilletto”.
“I nostri partner internazionali aumenteranno le loro forze nella regione per assisterci nella nostra difesa”.
La bandiera turca presso l’ambasciata turca a Tel Aviv è stata abbassata a mezz’asta, in segno di lutto. La Giordania ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che difenderà il suo spazio aereo da qualsiasi obiettivo che lo attraversi”. Secondo fonti social: “Evidentemente l’attacco dell’Iran dovrà passare da lì verso Israele, quindi stanno dicendo in anticipo che insieme alle forze straniere in Giordania faranno il necessario per difendere Israele”.
Dall’Iran emergono le prime notizie sull’indagine della morte di Haniyeh: “24 ore dopo l’operazione per uccidere il martire Ismail Haniyeh, sono diventati noti ulteriori dettagli sui metodi utilizzati nel suo omicidio. Secondo un corrispondente del Fars, durante l’operazione, effettuata mercoledì mattina presto, l’abitazione di Haniyeh è stata colpita da una granata, provocando la distruzione di parti del tetto e delle finestre del suo appartamento al quarto piano di un edificio a il distretto di Zafaraniya. Haniyeh e una delle sue guardie sono stati uccisi. Dalle indagini è emerso chiaramente che questo attacco terroristico era stato attentamente pianificato ed eseguito da Israele. Come affermato in due dichiarazioni dell’IRGC, il luogo in cui si trovava il martire Haniyeh è stato colpito a seguito di un attacco terroristico compiuto da Israele”.
Il New York Times, scrive che: “L’assassinio di Ismail Haniyeh è stato compiuto con un ordigno esplosivo introdotto di nascosto in una guest house a Teheran. L’ordigno che ha preso di mira Haniyeh è stato nascosto circa due mesi fa nella guest house. Non è ancora chiaro come il dispositivo sia stato nascosto nella residenza di Ismail Haniyeh a Teheran”.
I canali associati ad Hamas tengono traccia di chi tra i paesi arabi ha condannato l’omicidio di Haniyeh e chi no. Secondo i dati forniti, quattro paesi arabi non hanno condannato la liquidazione di Haniyeh: Emirati Arabi Uniti; Bahrein; La Mauritania; Marocco. Il corpo di Ismail Haniyeh è arrivato nella capitale del Qatar, Doha nella tarda serata del 1° agosto.
Dopo il discorso di Nasrallah è arrivato quello del leader Abdulmalik Badr al-Din al-Houthi che ha esordito in diretta televisiva: “L’anniversario del martirio dell’Imam Zaid è coinciso anche con l’attacco al mujahid e leader di Hezbollah, Fouad Ali Shukr”.
Badr al-Din al Houthi, esprime le sue condoglianze per l’uccisione dei due leader di Hamas e Hezbollah, Ismail Haniyeh e Fouad Shukr, e per i morti dell’Iraq. “Il livello di escalation e di persistenza della criminalità è legato alla visita del criminale Netanyahu in America e coincide con i movimenti americani nel Golfo e nel Mediterraneo”. Ha affermato che gli Houthi sono pronti a intervenire al fianco dell’Asse della resistenza.
Da immagini satellitari si vede la portaerei americana “Roosevelt” che si allontana dal Golfo di Aden e dal Mar Rosso e si stabilisce nelle acque del Golfo al largo della costa del Bahrein, nonostante l’annuncio della Marina americana che Roosevelt sostituirà Eisenhower nel Mar Rosso. Secondo i media ebraici: gli yemeniti trasportano grandi attrezzature e missili intorno a Sanaa.
Ed ora uno sguardo alla situazione tra Israele-Hams-Hezbollah aggiornato alle ore 15:00.
Scaduto il termine del cessate il fuoco di 48 ore, Hezbollah ha ripreso gli attacchi contro Israele mentre da Tel Aviv non si sono mai fermati quelli contro il Libano meridionale: “Nella tarda serata del 1 agosto, attacchi a Shlomi, Btest, Ras al-Naqoura, Zona industriale di Akhziv Mill, Hanita, Liman, Mtsofa, Btest, Shlomi.
Hezbollah ha lanciato una raffica di razzi verso l’insediamento di Metsafa. L’esercito israeliano ha continuato ad attaccare il lanciatore nella periferia di Yatar dove presume ci fosse il lanciatore di Hezbollah. Le IDF affermano in un comunicato: “Inoltre, l’artiglieria dell’IDF ha sparato per rimuovere le minacce nelle aree di Rmaych e Ramyeh nel sud del Libano”.
Un attacco aereo israeliano nel villaggio di Shame’a ha ucciso 5 civili siriani. Hezbollah risponde con un attacco contro il sito di Al-Sammaqa nelle colline libanesi occupate di Kfar Shuba con armi missilistiche. Presi di mira anche soldati israeliani nella località di Al-Dhahira con proiettili di artiglieria.
In una dichiarazione rilasciata dalle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa: “Oggi, esattamente alle 17:30, abbiamo preso di mira l’insediamento di Beit Hefer”.
Il corrispondente di Al-Mayadeen riferisce che: “I bombardamenti dell’artiglieria israeliana colpiscono la periferia della città di Zabqin e Wadi Hassan”. La Resistenza Islamica ha preso di mira il sito di Bayad Blida con proiettili di artiglieria e il sito di Al-Marj con armi missilistiche.
Il due agosto interruzione di corrente in diverse zone di Gush Dan.
Numerose intercettazioni dell’Iron Dome segnalate sulla Galilea occidentale, nel primo attacco dal Libano in oltre 48 ore. Le sirene suonano nell’araba Al-Aramsha, nella Galilea occidentale.
Continuano i combattimenti e gli scontri lungo tutta la striscia di Gaza: Israele apre il fuoco a est del ponte Wadi Gaza, a nord del campo di Bureij, nel centro della Striscia. Due morti e alcuni feriti nel bombardamento israeliano a est del campo di Al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Israele fa saltare in aria gli edifici residenziali nel campo profughi di Bureij.
E ancora colpi di artiglieria sul quartiere di Tal Al-Hawa, a ovest di Gaza City. Bombardamenti israeliani sulle zone orientali del campo di Jabalia, a est della Striscia di Gaza.
“I bombardamenti dell’artiglieria colpiscono la parte occidentale della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza”. Bombardamenti israeliani hanno colpito il quartiere di Al-Sabra, a sud di Gaza City. L’artiglieria israeliana prende di mira le vicinanze di Street 8 e University College, a sud-ovest di Gaza City. Bombardamenti di artiglieria su Al-Sika Street, a est del quartiere di Al-Zaytoun, a sud-est di Gaza City. A seguito del bombardamento da parte di Israele della zona della rotatoria di Abu Hamid nel centro di Khan Yunis ci sarebbero quattro morti.
Le Forze del martire Omar Al-Qasim in comunicato affermano: “Dopo il loro ritorno dal fronte e dai combattimenti, i nostri combattenti hanno riferito della detonazione di un ordigno esplosivo antiuomo contro militari israeliani penetrati nel quartiere di Al-Barahma, a ovest della città di Rafah, lasciando i suoi membri morti e feriti”.
Scontri registrati anche in Cisgiordania. Le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa – Nablus: “Oggi all’alba ci siamo impegnati in feroci scontri con le forze israeliane che hanno preso d’assalto la città di Nablus, con mitragliatrici e ordigni esplosivi”. Le forze israeliane prendono d’assalto il villaggio di Budrus, a ovest di Ramallah.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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