
Dopo la questione di Hamas, Hezbollah e la Siria, Israele guarda più da vicino l’Iran. Il nemico di sempre. Il giornalista Khayal Muazzin ha detto che: “Se le informazioni sull’intenzione di Trump di invitare Israele a bombardare gli impianti nucleari iraniani sono vere, ciò indica un palese disprezzo del diritto internazionale e un atto di guerra non dichiarata. Una tale decisione non rappresenterebbe solo un’aggressione contro l’Iran, ma anche una minaccia alla sicurezza globale”.
Nel frattempo Israele ha annientato militarmente la Siria, l’unico paese del Medio Oriente ad avere una marina e una aviazione di tutto rispetto.
L’IDF, si apprende in un suo comunicato: “guidata dalla Direzione dell’intelligence, ha condotto una valutazione situazionale completa per quanto riguarda la situazione interna in Siria. In previsione del potenziale crollo del regime di Assad, l’aeronautica militare israeliana ha preparato un ampio piano di attacco per eliminare le capacità militari avanzate in Siria, comprese le armi strategiche”.
“Negli ultimi giorni, centinaia di aerei da caccia e velivoli dell’aeronautica militare israeliana hanno inflitto gravi danni alle armi più strategiche della Siria: aerei da caccia ed elicotteri, missili Scud, UAV, missili da crociera, missili terra-mare a guida di precisione, missili terra-aria, missili terra-superficie, radar, razzi e altro ancora”.
“La maggior parte degli attacchi ha danneggiato gravemente i sistemi di difesa aerea della Siria, distruggendo oltre il 90% dei missili terra-aria strategici identificati. La rete di difesa aerea della Siria è tra le più forti del Medio Oriente e il danno inflitto rappresenta un risultato significativo per la superiorità dell’aeronautica militare israeliana nella regione”.
“Inoltre, sono state colpite le basi dell’aeronautica militare siriana. Una delle basi colpite è stata l’aeroporto T4 nell’area settentrionale di Damasco, dove sono stati distrutti due squadroni dell’aeronautica militare siriana, lo squadrone SU-22 e lo squadrone SU-24. Un’altra base presa di mira è stata l’aeroporto “Ble”, che ospitava tre squadroni di caccia. A circa 1,5 chilometri da questa base, è stato colpito anche un sito utilizzato per lo stoccaggio di missili e razzi terra-terra”.
“Inoltre, l’aeronautica militare israeliana ha colpito siti di produzione e stoccaggio centrali, tra cui un sito nell’area di Homs. Questo sito è la struttura principale del progetto missilistico Scud della Siria ed è considerato una delle infrastrutture più significative nell’industria manifatturiera siriana, “CERS””.
Nel frattempo continuano gli incontri di Israele con i paesi vicini. Il presidente egiziano Abdel Fattah el-Sisi ha tenuto un incontro con il capo di stato maggiore dell’IDF Herzi Halevi al Cairo. Nel corso dell’incontro, Israele avrebbe garantito assistenza e protezione al regime di Sisi in caso di rivolta in Egitto. Israele vede l’attuale governo egiziano come un regime “amichevole e stabile” che non rappresenta una minaccia diretta per Israele, secondo i funzionari.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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