Preoccupazione nella comunità ebraica dopo gli spari a Monaco da parte di un uomo nei pressi del Consolato israeliano, nella giorno di commemorazione per gli eventi del 1972, quando 11 atleti israeliani furono uccisi durante i giochi olimpici.
Un uomo ha aperto il fuoco contro un posto di polizia nel centro di Monaco e la polizia lo ha ferito con il fuoco di risposta. L’uomo è stato neutralizzato e si apprende da Bild che l’uomo voleva colpire la Stazione di polizia.
Vladimir Putin, dal forum economico ha detto che: “Mosca farà tutto il possibile per risolvere la difficile e lunga crisi del Medio Oriente”, “Gli Stati Uniti, a suo avviso, non possono essere considerati in questo senso un Paese con posizioni neutrali, questo è il problema”.
Nella giornata del cinque di settembre molti i post dedicati agli Houthi. L’ex segretario di Stato americano Mike Pompeo in un tweet sulla piattaforma X: “Gli Stati Uniti non sono riusciti a scoraggiare gli Houti e questa debolezza dell’amministrazione americana è pericolosa”.
Il sito web britannico UNHERD: “Il blocco navale yemenita nel Mar Rosso è diventato oggi più forte che mai e l’esercito americano ha rinunciato a tentare di revocarlo. Dovrebbe essere una notizia importante. Un gruppo di militanti yemeniti ha chiuso una delle rotte commerciali più importanti del mondo e la marina americana si è arresa. Tuttavia, non vogliamo parlare di questo”.
“Non sappiamo più come parlare di ciò che sta accadendo nel Mar Rosso. Si presume che la Marina americana sia la marina più potente del mondo?!”
Nella giornata di commemorazione della nascita del profeta, Abdul-Malik Badruldeen al-Houthi ha tenuto il suo consueto discorso del giovedì al popolo yemenita. Un discorso molto politico in cui il focus era il jihad e la difesa del popolo di Gaza. Ha chiesto ai paesi arabi di sostenere la causa di Gaza e ai gruppi della Striscia di non essere divisi di fronte alle scelte da fare.
E ancora dalla social sfera si apprende: “A causa della chiusura del Mar Rosso alle navi israeliane, la nave MSC Antonia ha perso circa 46 nuovi container al largo delle coste del Sud Africa, oltre a numerosi container a bordo danneggiati a causa del maltempo nella regione e onde alte previste fino a cinque metri”.
Il British Maritime Trade Operations Authority (UKMTO) ha riferito che le navi nel Mar Rosso hanno ricevuto una notifica da un’entità che afferma di essere un’autorità marittima, chiedendo loro di utilizzare il proprio sistema AIS e di fornire aggiornamenti sulla loro posizione attuale.
Le IDF in un comunicato fanno sapere: “Dal nord di Israele al golfo di Eilat; intercettazioni riuscite da parte di navi missilistiche della marina israeliana. Le forze della flottiglia di navi missilistiche della marina israeliana (Flottiglia 3) stanno collaborando strettamente con l’aeronautica militare israeliana in missioni difensive. Le forze hanno eseguito diverse intercettazioni di successo in varie arene di combattimento, tra cui la prima intercettazione operativa da parte delle corvette di classe Sa’ar 6 nell’arena del Mar Rosso dal loro arrivo in Israele. I sistemi di difesa navale installati sulle navi missilistiche fungono anche da significativo moltiplicatore di forza per le truppe sul campo”.
Il Direttore dell’aeroporto di Sanaa, Khaled Al-Shayef ha riferito di un incidente politico: “Le autorità saudite impediscono all’aereo yemenita diretto ad Amman di attraversare il suo spazio aereo e lo costringono a tornare a Sanaa nonostante abbia completato tutte le procedure necessarie”.
Quasi 100 bombardamenti missilistici e di artiglieria dal Libano verso il nord di Israele sono stati contati nella giornata del 4 settembre.
L’IDF è in massima allerta e sta aumentando le sue forze nel corridoio Netzer, temendo che un gran numero di abitanti di Gaza intendano spostarsi dal sud della Striscia di Gaza al nord. Ciò avviene dopo che negli ultimi giorni sono circolati sui social media messaggi falsi secondo cui l’IDF consentirà il passaggio dei residenti dal sud della Striscia di Gaza al nord. Questo potrebbe indicare anche una azione diversiva per attaccare Israele.
Fonti libanesi riportano una lunga serie di attacchi nel Libano meridionale: bombardamenti dell’artiglieria israeliana colpiscono la periferia della città di Mays al-Jabal; bombardamenti dell’artiglieria israeliana contro la periferia dell’area di Jabal al-Sadana e la città di Shebaa. Ulteriori attacchi aerei israeliani vicino all’area del fiume Litani alla periferia della città di Zawtar, Alman Farm vicino a Deir Siryan, e ancora vicino all’area di Salhani nei pressi del villaggio di Ramiah. Secondo fonti libanesi, in un solo raid aereo si sono contati 14 attacchi simultanei israeliani. L’esercito israeliano ha diffuso filmati e ha confermato l’ondata di attacchi aerei, sostenendo di aver attaccato 10 siti di lancio innescati.
In risposta la Resistenza islamica in Libano afferma che i suoi combattenti hanno preso di mira il sito di Al-Marj con missili; le postazioni di artiglieria israeliane a Zaoura con una raffica di razzi Katyusha; hanno bombardarono per la prima volta la nuova colonia di Naut Mordechai; lanciato un attacco combinato con uno sciame di marce d’assalto e razzi Katyusha contro la caserma Ramot Naftali; un attacco con uno squadrone di droni d’assalto sul quartier generale del battaglione Sahel nella caserma di Beit Hilal; attacco con uno squadrone di droni d’assalto sul nuovo quartier generale della 300a Brigata Occidentale, a sud della Caserma Ya’ra,
Le sirene suonano a Iefte, nell’Alta Galilea a a Ramot Naftali per tre volte; a Dovev, nel nord di Israele.
Da Gaza nuovo allarme dalle Brigate al-Qassam: “Il tempo stringe”. Il riferimento è agli ostaggi israeliani in mano ai gruppi jihadisti. Fonti palestinesi parlano di 27 morti e decine di feriti a causa del bombardamento da parte di Israele di varie zone della Striscia di Gaza dall’alba del 5 settembre. Gli aerei israeliani hanno aperto il fuoco verso le aree orientali del quartiere di Al-Zaytoun, a sud-est di Gaza City. Fonti palestinesi parlano di bombardamenti dell’artiglieria israeliana contro il quartiere di Al-Sabra, a sud di Gaza City. Sale a quattro invece il numero dei morti vicino all’ospedale Kamal Adwan, nel nord della Striscia di Gaza.
Gli aerei Israeliani hanno bombardato sulle aree a nord di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, il quartiere di Al-Sabra, a sud di Gaza City. Le IDF hanno spiegato in un comunicato che: “Nella notte scorsa, sulla base di informazioni di intelligence di IDF e ISA, gli aerei IAF hanno condotto un attacco mirato contro uomini di Hamas che operavano in un centro di comando e controllo utilizzato dalle organizzazioni di Hamas e dal Jihad islamico, che era incorporato nell’area umanitaria di Deir al-Balah. Il centro di comando e controllo è stato utilizzato dai terroristi come infrastruttura terroristica da cui sono stati pianificati e diretti attacchi terroristici contro le truppe IDF e lo Stato di Israele. L’attacco è stato condotto per rimuovere una minaccia immediata”.
Scontri registrati anche in Cisgiordania a partire dalla notte del 4 settembre. Le Brigate Al-Quds – Battaglione Tulkar hanno rivendicato l’uso di un ordigno esplosivo mirato a un bulldozer israeliano D9 nell’asse di Nablus Street. Parlano anche di “violenti scontri con le forze israeliane che assaltano il campo di Nour Shams con proiettili e ordigni esplosivi”. Stessa scena si sta verificando a Tulkaram. Scontri armati con le forze dell’esercito israeliano nella città di Jenin. Le IDF sostengono di aver eliminato una cellula legata ad Hamas durante l’attività antiterrorismo nell’area di Tubas, “un aereo dell’IDF ha colpito una cellula armata che operava nell’area”.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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