#ISRAELHAMASWAR. Israele lascia i negoziati a Doha. IDF non potrà controllare lungo la Striscia di Gaza: 55.000 militari su 6 divisioni

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Secondo il Washington Post, i funzionari dell’amministrazione Trump inviano un messaggio a Israele: “Vi abbandoneremo se non fermerete la guerra a Gaza”. I leader di Regno Unito, Francia e Canada, Keir Starmer, Emmanuel Macron e Mark Carney: “Prenderemo misure concrete se Israele non fermerà i suoi nuovi attacchi contro Gaza e non rimuoverà le restrizioni. Ci opponiamo all’espansione degli insediamenti in Cisgiordania e possiamo adottare ulteriori misure su questo tema, tra cui sanzioni mirate”. 

Il Portavoce del governo britannico: “La sovranità nazionale è un diritto inalienabile del popolo palestinese e siamo pronti a collaborare con i nostri alleati per il riconoscimento formale dello Stato palestinese”. La Gran Bretagna annuncia il richiamo dell’ambasciatore israeliano e afferma che sta per annunciare la risoluzione dell’accordo di libero scambio con Israele. Il Ministro degli Esteri britannico, David Lammy: “L’espansione delle operazioni militari da parte di Israele non può essere moralmente giustificata e questo non è un modo per restituire i prigionieri. Quasi tutti i prigionieri di Gaza sono stati rilasciati tramite negoziati, non con la forza. Il piano di Israele non eliminerà Hamas e non porterà sicurezza Ciò che Smotrich afferma sulla pulizia di Gaza è un estremismo pericoloso e brutale, e lo condanniamo fermamente. Nonostante i nostri continui sforzi, le azioni orribili e la retorica del governo israeliano continuano”.

Il Ministro degli Esteri olandese: “Stiamo facendo pressione sull’Unione Europea affinché riveda l’accordo di partenariato con Israele”. Amnesty International in una dichiarazione ha detto: “L’UE deve sospendere il commercio e gli investimenti che potrebbero sostenere il genocidio di Israele”.

La Svezia chiede all’Unione Europea di imporre sanzioni a Israele. Il primo Ministro della Norvegia, Jonas Gahr Støre: “Continueremo i nostri contatti per concordare misure, tra cui sanzioni economiche, per contrastare le violazioni di Israele”.

Una fonte di Hamas ha dichiarato: “La delegazione israeliana a Doha non ha tenuto alcun negoziato con i mediatori qatarioti ed egiziani da sabato”. Secondo i media israeliani, Israele si prepara a far rientrare la sua delegazione da Doha nonostante la mancanza di progressi nei colloqui.

Le Famiglie dei prigionieri israeliani a Gaza continuano a protestare e affermano: “Per 19 mesi, la questione morale del ritorno dei prigionieri è stata un fallimento costante”. Il tribunale israeliano ha prorogato fino a giovedì prossimo la detenzione del capo del dipartimento dei custodi della benedetta moschea di Al-Aqsa, Raed Zaghir.

Nella giornata del 20 maggio solo 5 camion sono entrati a Gaza. Mentre la necessità è di 500 camion di aiuti al giorno per garantire a 2.000.000 di persone un’alimentazione adeguata.

Destabilizzanti le dichiarazioni del ministro per le Finanza Bezalel Yoel Smotrich ha detto in conferenza stampa: “Non permetteremo alcun aiuto ad Hamas. Ciò che è stato non è ciò che sarà. Stiamo distruggendo tutto ciò che rimane della Striscia di Gaza, e in futuro questo porterà alla distruzione di Hamas e al ritorno dei rapiti”. Aggiunge: “La popolazione si sposterà nella Striscia di Gaza meridionale e da lì in altri Paesi”. Continua: “Capisco la rabbia, ma se continuiamo così (affamando la gente), il mondo ci costringerà a fermare la guerra. È impossibile non dare alla leadership un piccolo margine di manovra”. E conclude: “Occuperemo la Striscia e dovremo portare avanti gli sforzi umanitari. Non ci sarà più nulla da cercare lì tra 20 anni”. Ha poi invitato Netanyahu ad “assumersi la responsabilità, a mostrare leadership e a parlare pubblicamente”. Smotrich ha poi implicitamente criticato il comportamento di Ben-Gvir, affermando: “Nessuno al mondo ci permetterà di far morire di fame due milioni di persone”.

La Radio dell’esercito israeliano ha fatto sapere che: “Il Congresso Sionista Mondiale ha annullato la partecipazione di Yair Golan alla conferenza a causa delle sue dichiarazioni contro i soldati dell’esercito”. Inoltre il generale Itzhak Brik, IDF, ha detto: “ Il Capo di Stato Maggiore Zamir non ha capito che l’esercito di terra è piccolo ed esausto e non può controllare contemporaneamente gran parte del territorio della Striscia di Gaza? Anche nelle aree in cui l’esercito potrebbe riuscire a controllarlo, non potrà rimanere a lungo, perché non ci sono forze aggiuntive in grado di sostituire le forze combattenti. Dopotutto, sarà costretto a congedare i soldati di riserva, molti dei quali non saranno mobilitati. Non ha abbastanza forze specializzate o esplosivi per distruggere centinaia di chilometri di tunnel o per bloccarli scavando trincee a una profondità di almeno 70 metri. Le forze armate saranno esposte quotidianamente a contromissili, ordigni esplosivi e cecchini sulle strade e all’interno delle case ispezionate dall’esercito, e molti altri soldati cadranno morti e molti rimarranno feriti. Ya Zamir non otterrà la vittoria su Hamas, ma farà sacrifici per l’esercito e Israele di fronte al mondo, soprattutto dopo che Ant, Katz e Netanyahu hanno annunciato pubblicamente che questa volta l’esercito non smetterà di combattere finché#Hamas non sarà completamente eliminato e il suo potere non sarà caduto”.

Yedioth Ahronoth ha scritto: “La polizia ha arrestato due israeliani sospettati di spionaggio per l’Iran. Secondo i sospetti; È stato chiesto loro di acquistare una telecamera dotata di una scheda SIM in grado di trasmettere video in diretta, di installarla in luoghi affollati di Haifa e poi di trasferire il controllo delle telecamere direttamente alle autorità iraniane. In seguito ricevettero istruzioni simili, tra cui l’installazione di telecamere nei pressi della strada che conduceva all’abitazione del ministro della Difesa Yisrael Katz”.

Ed ora uno sguardo agli aspetti militari aggiornato alle ore 16:00 del 20 maggio. Durante la notte, le IDF hanno sventato un altro tentativo di introdurre clandestinamente armi in Israele dall’Egitto: le forze vicine al confine hanno abbattuto un drone che trasportava otto pistole Glock, due fucili automatici FN FAL, un altro fucile e diverse pistole. Tutti questi oggetti sono stati consegnati alla polizia israeliana.

La portaerei CVN 75 Harry S. Truman, partita dal Medio Oriente, è stata avvistata ieri nel cuore del Mar Mediterraneo, mentre tornava verso gli Stati Uniti. Tutti e sei i bombardieri B-2 Spirit hanno lasciato Diego Garcia per tornare alla base aerea di Whiteman, Missouri.

Il Portavoce degli Houthi Yahya Saree:” Abbiamo deciso di avviare il blocco navale del porto di Haifa”. “La decisione di imporre un divieto al porto di Haifa è una risposta all’escalation della brutale aggressione del nemico israeliano e al continuo assedio e carestia”.

Al momento Israele non si preoccupa della minaccia Houthi. Il porto di Haifa è affollato di navi, come mostrano le mappe. In Yemen continua lo scontro tra le forze Houthi e quelle yemenite – saudite negli scontri a Al Shaab nel distretto di Haradh e nella zona di Ayash, nella direzione di confine di Munabbih ci sono stati due morti un uomo e una ragazza. Uccisi dalla coalizione saudita. 

Continuano gli attacchi israeliani in Libano: “Un attentato israeliano mirato nella città di Al-Mansoureh è fallito. Il ministero per la Salute libanese ha registrato: 9 feriti, tra cui due bambini e 3 in condizioni critiche, in un attacco israeliano che ha preso di mira un veicolo sulla strada di Mansouri. L’artiglieria israeliana sta prendendo di mira la zona “Azrael” alla periferia di Kfarshouba, e la posizione “Samaka” sta sparando verso la stessa zona. Un aereo israeliano ha sganciato una bomba sui pescatori al largo della costa di Ras al-Naqoura. Le forze israeliane stanno sparando proiettili da un bunker di recente costruzione vicino al muro di confine verso alcuni quartieri della città di Kfar Kela.

Uomini armati hanno attaccato i posti di guardia delle forze russe nei pressi dell’aeroporto di Hmeimim, nella campagna di Latakia, sono morti tre soldati russi, gli attentatori sono sono stati uccisi si tratta di un gruppo uzbeko estremista islamico. 

Attualmente a Gaza ci sono più di 55.000 soldati israeliani più di 5 divisioni nell’ambito dell’Operazione Gideon. Ie IDF impegnarono in questa operazione tutto il peso del loro esercito, coinvolgendo le sei migliori divisioni dell’esercito israeliano, ovvero: La 252ª Divisione opera nella zona centrale di Gaza. La 36a Divisione è attiva sull’asse Morag con l’obiettivo di isolare Rafah dal resto della Striscia di Gaza. La 14a Divisione di Gaza è schierata attorno al Corridoio di Filadelfia.

La 162ª e la 98ª Divisione, che avevano già operato nel settore, sono state recentemente impegnate. La 162ª Divisione è stata schierata nella Striscia di Gaza nordorientale fino alla firma dell’accordo di cessate il fuoco, mentre la 98ª Divisione ha operato nella zona di Deir al-Balah prima di spostarsi a nord, in Libano, il 24 settembre. Non sono ancora state determinate le loro future aree di operatività, ma è probabile che riprenderanno le operazioni nei luoghi in cui erano già attive. Secondo fonti israeliane, l’esercito controlla circa il 36% della superficie totale della Striscia di Gaza.

L’obiettivo dell’esercito israeliano è quello di dividere la Striscia di Gaza lungo nuovi assi e di trasferire quanto accaduto a Rafah (la completa distruzione della città) nella Striscia di Gaza settentrionale, svuotandola dei suoi abitanti, isolandola, distruggendo la Striscia di Gaza settentrionale e spingendo gli abitanti del nord verso sud.

Le IDF hanno lanciato volantini di avvertimento che invitano gli abitanti di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza, a evacuare. Feriti dopo attacco IDF a un sito a Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Il omune di Deir al-Balah nella Striscia di Gaza ha lanciato l’allarme: “La città si trova ad affrontare un vero e proprio disastro idrico dopo che il pozzo Coastal 6 è stato preso di mira e ha smesso di funzionare. Il settore idrico della città sta affrontando un disastro ed è sull’orlo del collasso. Invitiamo tutte le agenzie umanitarie e internazionali a intervenire rapidamente per fornire fonti idriche alternative”.

Le forze di sicurezza dell’Autorità Palestinese hanno fatto irruzione in un’abitazione nella città di Tubas.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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