#ISRAELHAMASWAR. Israele bombarda Libano meridionale e Gaza. Scontri al confine: imboscata alla periferia di Bilda. Colloqui Washington-Tel Aviv per l’attacco all’Iran

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Kamala Harris: “l’Iran è il nostro più grande nemico e la mia priorità sarà impedire all’Iran di acquisire armi nucleari”. Nel frattempo gli Stati Uniti hanno portato un UAV da ricognizione RQ-4B Global Hawk sulle coste di Israele e Libano.

Il Portavoce del Commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite afferma che “stiamo assistendo in Libano agli stessi schemi a cui abbiamo assistito a Gaza, vengono utilizzati gli stessi equipaggiamenti e metodi di guerra”.

In Libano sale il numero delle vittime, secondo il ministero della Sanità libanese si registrano “2.141 morti e 10.099 feriti”, mentre 22 sono i morti delle ultime 24 ore. Secondo la Direzione generale della sicurezza dello Stato libanese, un ufficiale della sicurezza sarebbe stato ucciso nel raid israeliano nella città di Kafr Tibnit a Nabatiyah.

A Beirut è stato arrestato Yehoshua Tartkovsky, israeliano con passaporto britannico dalle forze di sicurezza di Hezbollah a Beirut ieri sera. Tartkovsky era entrato di recente in Libano sotto le mentite spoglie di un giornalista con passaporto inglese. Tuttavia, la sicurezza di Hezbollah ha scoperto la sua vera identità scoprendo il suo passaporto israeliano. Secondo fonti stampa israeliane sarebbe un religioso israeliano, residente a Gerusalemme, che ha prestato servizio nella Nahal ultraortodossa e ha visitato più volte entrambe le capitali ed è dotato di passaporto britannico, è cresciuto in una famiglia estremista Haredi, ha scritto articoli su questioni di guerra e si è opposto alla coscrizione forzata degli haredim nell’esercito.

Nella sera dell’8 ottobre il primo Ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato ufficialmente la morte di Hashem Safieddine (Hashim Safiddin), il successore di Hassan Nasrallah. Safieddine è scomparso (e presumibilmente ucciso in azione) negli ultimi 5 giorni.

Sempre Netanyahu ha chiesto a Gallant di posticipare il suo viaggio negli Stati Uniti e di partecipare all’incontro a Kirya. Ha posto 2 condizioni affinché Gallant possa recarsi negli Stati Uniti: approvazione del Gabinetto di sicurezza sulle prossime azioni di Israele, una telefonata tra Netanyahu e Biden, fonte il giornalista Amichai Stein. 

Secondo la NBC “Israele sta valutando attacchi contro le strutture energetiche iraniane”. Da fonti stampa statunitensi si apprende che il primo ministro Netanyahu e il presidente Biden nei loro colloqui parleranno dell’attacco israeliano all’Iran. Gli americani stanno lavorando 24 ore su 24 per mitigare la risposta di Israele. Il Primo Ministro si vanta sempre di essere l’unico che sa dire no al governo americano, affermazione che sarà messa alla prova nei prossimi giorni.

Nel frattempo dall’Iran arriva una dichiarazione fatta a Reuters: “Abbiamo informato i paesi del Golfo che sarebbe inaccettabile se aprissero il loro spazio aereo per attaccare l’Iran”. 

La resistenza islamica in Iraq ha rivendicato attacco contro un obiettivo vitale nel Golan per la seconda volta usando aerei senza pilota.

L’ambasciata iraniana in Siria respinge la psyop di Israele in merito all’attacco a funzionari/comandanti iraniani in Siria: “La base americana illegale nella provincia siriana di Deir Ez Zor è stata presa di mira da attacchi missilistici, con conseguente fumo e fuoco che si sono alzati dalla base. Gli attacchi israeliani alla Siria sono coordinati dagli Stati Uniti e per ogni attacco israeliano, una base americana in Siria verrà presa di mira in risposta”. Nella serata dell’8 ottobre segnalazioni di esplosioni udite a Damasco, Siria. “Attacchi aerei israeliani contro il sobborgo di al-Mazzeh a Damasco, Siria. La maggior parte dei proiettili israeliani sono stati intercettati”, Sham Radio. Colpito appartamento in un condominio che si trova nei pressi dell’ambasciata iraniana a Damasco. Alcune fonti riportano 6 morti altre 10. Sembra che ci fosse in corso una riunione di alti funzionari dell’IRGC. L’Ambasciata iraniana in Siria: “Nessun cittadino iraniano è rimasto ferito nell’attacco di questa sera a Damasco”. 

Il vice segretario generale di Hezbollah, Sheikh Naim Qassem in una dichiarazione ai combattenti ha detto: “Questa guerra è la guerra di chi grida per primo, e noi non grideremo. Continueremo e ci sacrificheremo… e se Dio vuole, sentirete le urla del nemico israeliano…”

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 17:30 del 9 ottobre.

L’aeronautica israeliana ha effettuato attacchi su più di 230 obiettivi nelle ultime 24 ore nella Striscia di Gaza e in Libano, fonte IDF. Secondo le forze di difesa israeliane, sono stati presi di mira 185 siti di Hezbollah in Libano e circa 45 siti di Hamas a Gaza, compresi i siti in cui erano concentrate cellule militanti, posti di osservazione, lanciarazzi e depositi di armi.

Le forze di difesa israeliane affermano che le truppe continuano a combattere i militanti Hezbollah nel sud del Libano e diversi militanti sono stati uccisi in combattimenti ravvicinati e attacchi aerei nelle ultime 24 ore. Armi e lanciarazzi sono stati scoperti anche dalle truppe nel sud del Libano. A Gaza, la 162a Divisione continua una nuova offensiva a Jabaliya, mentre la 252a Divisione continua ad operare nel Corridoio Netzarim e conduce un nuovo raid a Bureij. L’IDF afferma che le truppe hanno ucciso militanti e recuperato armi durante le operazioni a Gaza.

Ancora da Israele il sito web di Channel 12 scrive: “L’indagine condotta dalla 98a divisione, condotta dopo la difficile battaglia combattuta dall’unità Egoz, ha concluso che i membri di Hezbollah possiedono munizioni Kalashnikov altamente letali, cioè proiettili perforanti in ceramica”.

Secondo i media israeliani Hezbollah ha lanciato più di 200 razzi verso il nord di Israele e il Golan.

Alta tensione ai confini con il Libano, la Resistenza islamica, alle 09:00 di mercoledì 9 ottobre 2024, afferma di aver colpito un raduno di soldati israeliani a sud di Maroun al-Ras con una salva di razzi. Ieri nella città, nei giardini iraniani era stata piantata la bandiera israeliana. Secondo fonti libanesi “L’IDF è entrata rapidamente nel giardino iraniano situato al confine con Israele e si è vendicata “dell’Operazione Vera Promessa 2” dall’Iran issando la bandiera di Israele sugli alberi e le piante dei giardini iraniani. Si sono ritirati dopo essere stati colpiti da razzi e mortai da parte delle forze di Hezbollah, che hanno causato diversi feriti e alla fine hanno perso la loro battaglia per vendetta contro gli alberi nel giardino”.

Secondo Hezbollah al nono giorno di battaglie terrestri, Israele non ha ottenuto il controllo di nessuna città di confine libanese. Dalla mezzanotte dell’8 ottobre, la resistenza ha respinto tre tentativi israeliani di avanzare verso tre città libanesi. Secondo Hezbollah: “Israele si è ritirato tatticamente dall’attacco a Kfarkela e Adaisseh negli ultimi due giorni e sta tentando di aprire un nuovo punto di impegno ad Al-Labbouneh”.

In questa area ha rivendicato una attacco la resistenza islamica: “Alle 4:55 di mercoledì 9 ottobre 2024, verso l’area di Al-Labbouneh, i combattenti della Resistenza islamica l’hanno presa di mira con proiettili di artiglieria e armi a propulsione missilistica”.

Si apprende poi che il primo consigliere del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich è rimasto ferito durante gli scontri al confine con il Libano.

La Resistenza islamica, alle 12:40 di mercoledì 9 ottobre 2024, ha rivendicato attacco contro i militari israeliani che avanzano dalla pianura di Tufa verso Mays al-Jabal e Muhaybib presi di mira con una salva di razzi.

La Resistenza islamica, durante un tentativo di infiltrazione delle forze di fanteria israeliane israeliane a Ras al-Naqoura verso “Al-Mashirfa”, ha presi di mira IDF con una salva di razzi alle 03:15 PM di mercoledì 9 ottobre 2024. E ancora ha rivendicato l’uso di droni. “Una salva di razzi ha preso di mira un raduno di forze nemiche israeliane nell’insediamento di Kfar Giladi”, afferma. Sembra che siano stati lanciati 150 razzi. 

Israele ha attaccato di nuovo a Beirut. Un altro deposito di munizioni è stato colpito.  Gli attacchi israeliani hanno preso di mira il territorio libanese tra le 15:00 e le 17:00 con raid aerei in località: Wadi Jilou; Majdel Selem; Borj Qalaouiye; Jebchit; Chebaa; Derdghaiya.

Sempre da fonti libanesi si apprende che dopo due giorni di tentativi di raggiungere il villaggio di Blida, l’esercito israeliano ha raggiunto la periferia ed è stato preso in un’imboscata da Hezbollah. In una dichiarazione, Hezbollah ha affermato di aver fatto esplodere un IED e poi di essersi scontrato con una forza israeliana. 

Secondo i media israeliani quello del pomeriggio del 9 ottobre è stato Il più grande lancio missilistico dall’inizio della guerra. Più di 300 missili. Sono risuonati allarmi rossi nella città di Sderot, vicino alla Striscia di Gaza. 

Accoltellamento a Hadera, con diversi feriti, rivendicato dai Movimento Mujahideen Palestinese. Il movimento ha chiesto di implementare gli attacchi. Bombardamento molto pesante su Safad e a Rosh Pina. L’ospedale Ziv di Safad ha annunciato che 18 soldati sono stati trasportati al loro centro medico, dopo aver riportato ferite in Libano. Le ferite sono da lievi a medie. Non ci sono segnalazioni di decessi o ferite gravi.

Un razzo Hezbollah uccide due israeliani e ne ferisce altri quattro a Kiryat Shmona, colpito un autobus. I cittadini dell’insediamento sono stati invitati a evacuare circa 2.000 persone. Fonti non confermate israeliane parlano di sistema di difesa aerea a Kiryat Shmona distrutto. Le sirene suonano a Metulla e Miskfaam nel dito della Galilea.

I miliziani hanno provato a colpite Mirando la base Amiad a nord del lago Tiberiade.

Fonti palestinesi: più di 70 morti e decine di feriti a causa del bombardamento della Striscia di Gaza da parte di Israele dall’alba del 9 ottobre, di cui 55 morti nel nord della Striscia.

I mujaheddin di Al-Qassam sono riusciti a far esplodere un dispositivo antiuomo, “Ra’adiya”, incontro un pattuglia a piedi mentre cercava di piazzare una trappola esplosiva in una casa e attivare un “robot” con trappola esplosiva immediatamente dopo la forza di soccorso avanzato sul posto, un carro armato “Merkvah 4” è stato preso di mira con un proiettile “Al-Yassin 105” vicino allo svincolo di Al-Saftawi, a ovest del campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza.

Le forze israeliane sparano contro un veicolo vicino al complesso orientale della città di Nablus. Le forze speciali israeliane hanno assassinato 4 giovani all’interno di un veicolo a Nablus, nel nord della Cisgiordania preso di mira è Issam Al-Salaj, leader delle Brigate Al-Aqsa – Gioventù della Vendetta e della Liberazione, del campo di Balata, assieme ad alcuni combattenti della resistenza.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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