#ISRAELHAMASWAR. Israele attacca i valichi in Libano – Siria in funzione anti Hezbollah

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Non c’è pace per il Medio Oriente, mentre è in via di definizione la questione israelo-palestinese, si è infiammata l’arena siriana con molti attori protagonisti stranieri: Stati Uniti, Israele e Turchia da un lato; Iran, Russia e Siria dall’altro. 

Israele sta continuando a portare avanti i suoi obiettivi e quindi il contenimento iraniano e l’arena siriana è l’ottima occasione per zittire l’Iran. Il motivo è semplice: le armi di Hezbollah date dall’Iran arrivano via Siria e quindi se si ferma l’alleanza di Hezbollah con la Siria, ribaltando il regime di Assad si ferma anche il flusso di armi e l’Iran perde una delle sue pedine più importanti in Medio Oriente e di conseguenza il suo appeal nella regione. 

E proprio in funzione dell’arresto del flusso di armi per Hezbollah, nella notte 6 dicembre, l’IDF ha attaccato le rotte di contrabbando di armi di Hezbollah dalla Siria al Libano. 

In un post Alma Research & Education Center – Israel’s Security Challenges on the Northern Border, si legge: “Un attacco notevole è stato effettuato al valico di Al-Arida. Il valico si trova tra il villaggio di Arida nel distretto di Akkar nel Libano settentrionale e il distretto siriano di Tartus”. 

E ancora: “Questo valico serve per far passare le merci, concentrandosi sulle merci provenienti dai porti siriani nella Siria nord-occidentale (Tartus/Baniyas/Latakia) e dal porto libanese di Tripoli. Prima dell’inizio della guerra civile siriana, il valico era utilizzato anche per il traffico turistico tra i due paesi. Durante la guerra civile, serviva come punto di transito per i rifugiati siriani che entravano in Libano”.

Secondo Alma Center “La posizione di questo valico è ottimale per il trasferimento di armi, equipaggiamento militare e persino petrolio iraniano in arrivo tramite la rotta marittima del corridoio iraniano (con un’enfasi sul porto di Baniyas). Da lì, viene trasferito a sud attraverso le rotte terrestri sulle autostrade M1 e 2 in Libano tramite il valico”. 

E chiosa: “L’attraversamento può anche servire come percorso alternativo se le armi provengono dall’area di Homs (tramite l’autostrada laterale M1 da est a ovest) e non possono essere trasportate attraverso l’area di Al-Qusayr o uno degli altri attraversamenti settentrionali. Gli attraversamenti settentrionali potrebbero acquisire una rinnovata importanza nel prossimo futuro, a seconda del successo dell’avanzata dei ribelli verso sud, verso Homs. Di conseguenza, Iran ed Hezbollah probabilmente accelereranno il trasferimento di armi in Libano per evitare che cadano nelle mani dei ribelli”.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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