#ISRAELHAMASWAR. Israele attacca: cinque le linee del fronte dalle fattorie di Shebaa alla costa mediterranea

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Nel dibattito generale di quali siano le vere intenzioni di Israele, che per altro ha sempre affermato di voler decimare la potenza di fuoco e militare di Hamas e Hezbollah arrivando fino al confine con il fiume Litani, approfondiamo in linea strategica i cinque fronti aperti da Israele in queste oramai tre settimane di conflitto nel Libano meridionale e di bombardamenti nel Libano settentrionale. 

Ricordiamo che l’esercito israeliano sta portando avanti pesanti attacchi su vari assi nel Libano meridionale, dalle fattorie di Shebaa alla costa mediterranea. 

Sulla linea Maroun El-Ras and Yaroun: per quanto riguarda l’effettiva invasione di terra le IDF hanno operato a Yaroun, hanno demolito molto e attualmente si sono ritirate per lo più per motivi di sicurezza. Lo stesso vale per Kfarkila e Odaiseh, anche in questi i progressi sono stati minori ma la distruzione è estesa sul lato rivolto verso Israele. La situazione a Maroun al-Ras non è chiara. Non ci sono nuove segnalazioni dall’asse di Maroun El-Ras e le forze militari israeliane sono attualmente impegnate con i combattenti di Hezbollah a sud di questo villaggio.

Fronte Labbouneh and Naqoura.

La situazione nell’asse di Naqoura non è chiara. L’IDF è lì, ma non ci sono ancora indicazioni di voler raggiungere la città-paese. La maggior parte del lavoro è ora nelle aree boschive. Le immagini pubblicate dalle forze militari israeliane hanno dimostrato che il luogo dell’installazione della bandiera del governo israeliano si trova a 500 metri dalla linea di confine.

Fronte Ayta el Chaeb and Ramyeh.

Sull’asse di Ramyeh e Ayta el Chaeb, sono stati segnalati scontri con progressi nelle aree boschive circostanti e nelle terre aperte. Gli scontri a terra negli assi di Ayta el Chaeb e Ramyeh sono iniziati il ​​15 ottobre e si sono intensificati il ​​16 ottobre. I combattenti di Hezbollah hanno preso di mira tre bulldozer e due carri armati Merkava israeliani con missili anticarro guidati, causandone la distruzione o il danneggiamento. Hezbollah conduce continui attacchi con razzi e artiglieria contro le posizioni dell’esercito israeliano a Khallet Warda e alla base di Ramyeh. Attualmente, sono in corso pesanti scontri nei boschi e nelle terre sud-occidentali intorno ad Ayta el Chaeb e il movimento di resistenza libanese è finora riuscito a respingere gli assalti dell’esercito israeliano. Israele effettua attacchi aerei su larga scala, c’è la possibilità che Hezbollah possa ritirarsi ad Ayta el Chaeb e dirigere il conflitto nelle aree urbane nelle prossime ore.

Fronte Meiss El Jabal, Mhaibib, e Blida.

Per quanto riguarda Blida e Mays, si veda sopra. L’IDF mantiene un ampio controllo. Non ci sono notizie precise dal villaggio di Meiss El Jabal, ma i media israeliani hanno affermato che l’IDF ha fatto progressi in questa zona. Nel villaggio di Blida, le forze militari israeliane hanno esercitato una pressione significativa sull’asse settentrionale di questa regione, con le loro forze che avanzavano verso il centro di Blida.

Linea del fronte Al-Udaysah, Kfarkila, Rab El Thalathine, e Markaba.

C’è un tentativo di spinta verso Hula e Markaba. Fondamentalmente stanno operando in tutti i villaggi di confine a partire dal 15 ottobre, con vari livelli di successo e fallimento. Tutti i villaggi di confine, una forza massiccia in una piccola area confinata, su un lungo confine per obiettivi limitati per proteggere la striscia. Dopo il ritiro della 98a Divisione Paracadutisti “Ha-Esh” dell’esercito israeliano, gli scontri nelle città di Kfarkila e Al-Udaysah sono cessati. Successivamente, le forze militari israeliane hanno attaccato il villaggio di Markaba dall’asse orientale all’inizio del 15 ottobre, e le forze israeliane hanno anche lanciato pesanti attacchi sul fronte orientale del villaggio di Rab El Thalathine all’inizio del 16 ottobre. Questi attacchi sono stati respinti dai combattenti di Hezbollah e, ​​attualmente, gli scontri nella periferia orientale di quelle aree sono cessati.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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