Il destino dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas è “in gran parte una questione a cui dovrà rispondere” il leader del gruppo palestinese, ha affermato il 28 agosto, il vice direttore della CIA David Cohen. Secondo Reuters, Cohen non ha fatto chiamato Yahya Sinwar, per nome.
“Gli israeliani hanno dimostrato serietà nei negoziati”, ha detto Cohen a un summit di intelligence e sicurezza nazionale a Washington. “Mediatori di Stati Uniti, Egitto e Qatar hanno lavorato per raggiungere un accordo tra le parti e impedire una guerra regionale più ampia”.
Su questi sforzi, Cohen ha affermato: “Potrebbero esserci episodi in cui le persone si tirerebbero indietro dall’orlo del baratro, ma non credo che nessuno possa essere sicuro che quello sforzo per controllare l’escalation sia qualcosa che … qualsiasi parte in quella regione possa controllare”.
Il quotidiano Haaretz esprime però dubbi sul raggiungimento di un accordo su Gaza finché non ci sarà flessibilità israeliana riguardo agli assi di Philadelphia e Netzarim.
Il Dipartimento di Stato USA ha imposto sanzioni all’organizzazione israeliana Hashomer Yosh e al coordinatore dell’insediamento di Yitzhar per il loro coinvolgimento nella violenza contro i palestinesi a ha detto che il governo israeliano deve ritenere responsabili tutti gli individui o le entità responsabili della violenza contro i civili in Cisgiordania.
Il Ministero degli Affari Esteri turco ha rilasciato una dichiarazione di condanna dell’operazione lanciata da Israel in Cisgiordania: “Condanniamo fermamente l’operazione militare illegale avviata da Israele in Cisgiordania (…) Denunciamo la dichiarazione del Ministro degli Esteri israeliano secondo cui trasferiranno le loro pratiche a Gaza in Cisgiordania (…) È necessario adottare misure punitive e vincolanti contro queste azioni israeliane che ignorano completamente il diritto internazionale.
Secondo i media israeliani ci sono “aspettative che la campagna militare in Cisgiordania continui per diversi giorni”. Il leader del Partito Democratico Yair Golan ha invitato i leader dei partiti di opposizione a tenere una riunione congiunta urgente sul lavoro e sui modi per rovesciare il governo nella prossima sessione invernale della Knesset.
A livello governativo prosegue la divisone tra Gantz e Netanyahu: “Occorre stabilire l’obiettivo del ritorno della popolazione del nord come priorità assoluta” non è solo una dichiarazione o uno slogan, ma piuttosto una bugia ha detto Gantz commentando le parole del premier. “Vi siete rifiutati di includere l’obiettivo di riportare la popolazione del nord tra gli obiettivi di guerra e avete impedito il trasferimento di risorse al nord per diversi mesi”, ha poi detto.
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite concorda all’unanimità di rinnovare la missione di mantenimento della pace nel Libano meridionale per un altro anno e Urgente e il Portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Stehane Dujarric afferma: “Abbiamo seguito con grande preoccupazione gli sviluppi in Cisgiordania da questa mattina (…) I residenti della Cisgiordania sono sempre più esposti a tattiche di guerra letali che sembrano superare gli standard internazionali delle forze dell’ordine (…) stiamo comunicando con i funzionari israeliani per saperne di più sull’operazione in Cisgiordania”.
Commentando le operazioni militari israeliane, un portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha detto ad Al Jazeera: “Israele deve difendersi in un modo che riduca le vittime civili”.
Lunedì la Banca d’Israele ha deciso di lasciare invariati i costi di prestito per la quinta volta consecutiva, adducendo come motivazione l’accresciuta incertezza geopolitica e fiscale dovuta alla guerra in corso con il gruppo terroristico Hamas, in corso da oltre 10 mesi.
Secondo poi i media israeliani: le visite del primo ministro Benjamin Netanyahu o di qualsiasi ministro del governo israeliano al nord sono state secretate per timore del fuoco di Hezbollah.
Ora uno sguardo al fronte aggiornato alle 18.30 del 28 agosto
Secondo Channel 12, un missile sparato dal Libano è caduto nella regione dell’Alta Galilea e ha danneggiato le infrastrutture.
Hezbollah ha detto: “Abbiamo bombardato edifici usati dai soldati nemici nell’insediamento di Al-Manara con armi appropriate.
La Resistenza islamica in comunicato ha rivendicato una serie di operazioni: “I nostri mujaheddin hanno preso di mira gli edifici usati dai soldati nemici nell’insediamento di “Al-Manara” con armi appropriate e abbiamo preso di mira il sito di “Byad Blida” con armi appropriate ed è stato colpito direttamente”.
Nel Libano meridionale, segnalati bombardamenti di artiglieria israeliani hanno preso di mira la città di Khiam, Kafr Kila e Blida.
Andando a Jenin, le Brigate Mujaheddin affemrnano. “I nostri mujaheddin sono riusciti a colpire un veicolo “Tiger” sionista con un’imboscata preparata in anticipo e a far esplodere un ordigno esplosivo che ha causato il ferimento diretto in Haifa Street a Jenin”.
Al Jazeera riporta altri fatti a Jenin: “I combattenti della resistenza palestinese prendono di mira con proiettili una casa in cui sono barricati soldati dell’occupazione nel quartiere orientale di Jenin”.
Le Brigate dei martiri di Al-Aqsa affermano che “I nostri combattenti continuano a impegnarsi in feroci scontri con le forze nemiche nell’asse del quartiere orientale, usando mitragliatrici e dispositivi esplosivi, causando vittime dirette tra i ranghi delle forze nemiche”.
Volano droni il campo di Nour Shams a Tulkarem mentre si segnalano scontri armati tra israeliani e combattenti della resistenza all’interno del campo di Nour Shams a Tulkarem, Idf ne avrebbe arrestati alcuni. Arresti anche nel campo di Al-Fara’a nella città di Tubas. L’Idf afferma “Le nostre operazioni in Cisgiordania hanno preso di mira militanti e infrastrutture terroristiche”.
A Ramallah, il corrispondente di Al-Mayadeen riporta che gli israeliani “arrestano un certo numero di giovani uomini di Beit Rima, a nord di Ramallah”.
Gaza centrale: aerie IAF hanno bombardato strutture vicino al sito del “13° Battaglione”, a ovest del campo di Al-Maghazie anche nell’area di Ain al-Tineh nel sud del Libano attaccando i punti di osservazione di Hezbollah ad Al-Adissa e Kafr Kila, nel sud del Libano
Durante il giorno, un drone delle Forze di difesa israeliane ha effettuato un attacco mirato su un’auto sull’autostrada internazionale Damasco-Beirut vicino alla città di Az-Zabadani e al confine siriano-libanese. Secondo le informazioni preliminari, uno dei combattenti di Hezbollah, Muhammad Hassan Taha della città di Baalbek, è stato ucciso.
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Antonio Albanese e Graziella Giangiulio