#ISRAELHAMASWAR. IDF: recuperati i corpi di tre rapiti il 7 ottobre 2023. Hezbollah aumenta gli attacchi nel nord di Israele

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Sempre più tese le relazioni tra Casa Bianca, Senato e Congresso sulla questione della fornitura di armi a Israele: la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legislazione volta a impedire al presidente Biden di interrompere le vendite di armi a Israele. La legge è stata approvata con il sostegno di 224 legislatori, la maggior parte dei quali repubblicani e 16 democratici, contro 187 contrari. Il disegno di legge molto probabilmente non passerà al Senato e, anche se verrà approvato, subirà il veto di Biden.

Dall’ONU, si apprende che dall’inizio dell’offensiva di terra dell’IDF nella parte orientale della città, 600mila palestinesi hanno lasciato Rafah. Per Reuters: Il Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari Martin Griffiths ha detto che non c’è quasi più cibo nel sud di Gaza, che ottenere carburante è “quasi impossibile” e che la carestia a Gaza è un “pericolo imminente”. 

In Europa il primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez ha precisato: “Non annunceremo il riconoscimento dello Stato palestinese il 21 maggio come previsto, lo faremo in una dichiarazione congiunta con altri paesi”. 

Gli Houthi, dando seguito alla IV fase della loro battaglia contro Israele per il popolo di Gaza, hanno fatto sapere nella giornata del 17 di maggio di aver abbattuto un UAV americano MQ-9 Reaper. Si tratterebbe del quarto. Le autorità americane avevano fatto sapere che l’MQ-9 Reaper si era schiantato a causa di un malfunzionamento o per colpa di un attacco di guerra elettronica.

Ma Ansar Allah ha postato on line un video di un UAV americano MQ-9 Reaper che si schianta nello Yemen. Il portavoce ufficiale delle forze armate yemenite, Yahia Saree ha scritto in un comunicato: “ieri sera, giovedì, le difese aeree yemenite sono riuscite ad abbattere un aereo americano MQ9 mentre svolgeva azioni ostili nello spazio aereo del governatorato di Ma’rib. Si tratta del quarto aereo abbattuto durante la Battaglia della Conquista Promessa e della Sacra Jihad a sostegno di Gaza”. “L’aereo è stato preso di mira da un missile terra-aria di fabbricazione locale e le scene dell’abbattimento saranno distribuite in seguito, a Dio piacendo. Le Forze Armate confermano la loro piena prontezza a tutti i livelli su terra, mare e aria, e che tutti i tentativi nemici falliranno e le Forze Armate, a Dio piacendo, staranno all’erta”.

Ed ora uno sguardo all’aggravamento tra Israele e Hamas aggiornato alle ore 16:00 del 17 maggio.

Nel tardo pomeriggio del 16 maggio un attentatore ha investito civili a Haifa. L’auto che ha investito diversi soldati israeliani vicino a una base militare di Haifa è fuggita dalla scena. 

Sin dalle prime ore del mattino sirene accese negli insediamenti a nord di Israele. Secondo l’IDF IDF: un UAV viene intercettato in mare, un altro UAV è esploso nella zona di Gaton nella Galilea occidentale. Hezbollah ha rivendicato l’attacco di droni nell’area di Ga’ton contro le strutture abitative della Brigata di artiglieria 411.

Secondo il giornalista israeliano, corrispondente militare, Doron Kadoush: “Gli allarmi nella zona di Nahariya sono il frutto di attacchi di Hezbollah che si è assunto la responsabilità di attacchi con alcuni droni e sostiene che fossero puntati contro il quartier generale del 411esimo battaglione di artiglieria a Gaaton. Nell’incidente non ci sono state vittime e non è stato causato alcun danno. Nell’ultimo mese Hezbollah ha effettuato attacchi di qualità superiore, verso obiettivi più distanti, con armi militari più avanzate. Hezbollah sta mostrando una crescente audacia contro Israele”.

E ancora ha detto: “Lanciare dozzine di razzi sul Monte Meron è già diventata una routine normalizzata, ma nell’ultima settimana Hezbollah ha continuato a utilizzare missili anticarro avanzati (Almas) […] e per la prima volta un attacco allo “Sky Dew” sistema e poi questa mattina anche come droni nell’area di Gaaton. Tutte queste aree non sono state evacuate. Centinaia di migliaia di civili israeliani sono entrati nel poligono di tiro questa settimana”.

In risposta l’esercito israeliano ha bombardato: il villaggio di Al-Najjariya vicino a Sidone e ancora: attacco ai frutteti della città senza vittime; l’attacco al centro della città ha ucciso un libanese e ferito tre siriani; nell’attacco alla fabbrica di cemento sono morti due siriani. Molti risultano ancora dispersi. Tra i morti un uomo di Hezbollah: Hussein Khodor Mahdi. 

Nella striscia di Gaza continuano le imboscate delle brigate contro militari israeliani il 16 se ne è registrata una ai danni di una una squadra di artificieri dell’IDF vicino alla moschea Al-Tabain, a est della città di Rafah. Si parla di un’altra imboscata nel tardo pomeriggio del 17 maggio nella striscia di Gaza. 

Sempre L’IDF e l’ISA in un comunicato hanno fatto sapere che hanno recuperato i corpi degli ostaggi Yitzhak Gelernter, Shani Louk e Amit Buskila.

“Sulla base delle informazioni verificate in nostro possesso, Yitzhak Gelernter, Shani Louk e Amit Buskila sono stati assassinati durante il massacro del 7 ottobre all’incrocio di Mefalsim e i loro corpi sono stati portati a Gaza”. “I corpi degli ostaggi sono stati recuperati durante un’operazione congiunta IDF e ISA, sulla base di precise informazioni di intelligence dell’ISA ottenute durante gli interrogatori degli uomini di Hamas arrestati nella Striscia di Gaza, nonché di informazioni provenienti dal quartier generale della direzione dell’intelligence dell’IDF per gli ostaggi e le persone scomparse”.

“A seguito di una procedura di identificazione effettuata da funzionari medici dell’Istituto forense nazionale israeliano e del Ministero della Salute, i rappresentanti dell’IDF hanno informato le loro famiglie. L’IDF e l’ISA inviano le loro più sentite condoglianze alle famiglie”.

L’IDF e l’ISA continuano, anche in questo momento, a dispiegare tutti i mezzi operativi e di intelligence e ad assumersi rischi operativi per portare a termine il supremo compito nazionale di riportare indietro tutti gli ostaggi. Ancora 129 sarebbero in mano ad Hamas. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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