
A partire dal 13 dicembre, secondo il Wall Street JournaI Israele ha iniziato ad allagare i tunnel a Gaza. Nell’articolo si legge: “Israele ha iniziato a pompare acqua di mare nel sistema di tunnel sotterranei di Hamas a Gaza”. Secondo il giornale, la procedura è iniziata il mese scorso. Le forze di difesa israeliane hanno rifiutato di commentare la questione.
Il 16 dicembre i militari israeliani hanno affermato di aver scoperto il più grande tunnel di Hamas vicino al confine con la Striscia di Gaza precisamente al Valico di Erez. Secondo gli israeliani si tratta del più grande tunnel di Hamas scoperto nella Striscia di Gaza, situato a soli 400 metri dal checkpoint al confine dell’enclave. A giudicare dai filmati operativi rinvenuti, per crearlo è stata utilizzata una fresatrice stradale e i passaggi sono stati dotati di sistemi di ventilazione.
Hamas, il 14 dicembre, ha affermato che Israele non potrà allagare i tunnel sotterranei con acqua di mare. I tunnel rappresentano un “elemento importante” della resistenza dell’IDF e sono stati progettati da ingegneri esperti, ha detto il portavoce del movimento Osama Hamdan. Le vie di comunicazione sotterranee furono preparate, tra le altre cose, per uno scenario che prevedeva inondazioni d’acqua.
On line uno dei leader di Hamas a Khan Yunis ha postato una fattura di più di un milione di dollari per porte di cemento e blindate. Porte utilizzate per i tunnel.
Il ministero della Difesa israeliano ha annunciato il 21 dicembre la distruzione di 230 infrastrutture di Hamas nella Striscia di Gaza. Gli obiettivi dei militari erano postazioni di tiro, rifugi e gruppi di militanti. Le forze di terra, supportate dall’aviazione, hanno condotto raid nelle città di Khan Yunis, Gaza e Jabaliya. Le forze di sicurezza hanno scoperto depositi di armi e tunnel e hanno anche eliminato dozzine di militanti durante gli scontri a fuoco.
Il 21 dicembre le forze speciali israeliane sono quasi cadute in un’imboscata, ma hanno respinto l’attacco e hanno coperto un altro tunnel di Hamas a Shejaiya. Questo ha poi portato alla distruzione da parte di Israele di un intero quartiere di Gaza, sotto il quale si supponeva si trovasse una rete di tunnel sotterranei utilizzati dal movimento Hamas.
Secondo il The Washington Post nessuno dei cinque edifici del complesso ospedaliero di Al-Shifa era collegato alle infrastrutture sotterranee di Hamas. In precedenza, il portavoce dell’IDF Hagari aveva giustificato massicci attacchi aerei sul più grande ospedale della Striscia di Gaza a causa dei collegamenti con i tunnel di Hamas. Le immagini dell’IDF successive alla presa dell’ospedale mostrerebbero però l’esatto contrario.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio









