#ISRAELHAMASWAR. I satelliti mostrano che sette siti siriani sono ora israeliani fino al confine giordano. Tutti si riarmano per riprendere il conflitto a Gaza

44

La Casa Bianca riferisce che il presidente Trump ha presentato il suo piano su Gaza e attende il piano dei leader arabi. L’esercito americano ha detto che due bombardieri B-52H si sono esercitati nel rifornimento di carburante e nel lancio di munizioni nei cieli del Medio Oriente il 17 di febbraio.

Il ministro delle finanze israeliano, Smotrich, ha di nuovo lanciato le sue minacce a Hamas: “Deve rilasciare tutti i prigionieri e consegnare Gaza ad altri paesi. Se non lo farà, apriremo l’inferno. O costringiamo Hamas a sottomettersi, oppure saranno loro a costringerci a farlo. La battaglia nel nord avrebbe dovuto concludersi con lo schiacciamento di Hezbollah e la privazione della sua capacità di danneggiare la popolazione del nord. Non bisogna dare al nemico il tempo di riprendersi dai duri colpi ricevuti. La vittoria assoluta è la distruzione di Hamas, Hezbollah e Iran”. 

Il primo Ministro Benjamin Netanyahu ha tenuto nella serata del 18 di febbraio consultazioni sulla sicurezza per discutere la situazione in Siria. A quanto pare la presenza israeliana si estende. Secondo il ricercatore Michael Milstein esperto in studi palestinesi: “Dobbiamo essere convinti che le possibilità di smantellare e disarmare Hamas sono quasi inesistenti. La convinzione che il movimento lascerà Gaza o si dissolverà è solo un’illusione che dobbiamo abbandonare”.

Hamas nella giornata del 19 febbraio ha annunciato la sua disponibilità a rilasciare simultaneamente tutti i rimanenti ostaggi israeliani come parte della seconda fase dell’accordo di cessate il fuoco, scrive Al Jazeera. L’accordo prevede anche una tregua permanente e il ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia di Gaza. Israele ha confermato ufficialmente che avvierà i negoziati per la seconda fase dell’accordo e un cessate il fuoco. Il giornalista israeliano Amit Segal: “Ufficialmente… il ministro degli Affari strategici Ron Dermer gestirà i negoziati sull’accordo”.

Il ministro della Difesa Israel Katz ha formato un dipartimento responsabile dei piani di sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza e ne ha affidato la responsabilità a Ofer Venter, ex comandante della Brigata Givati. Winter è considerato uno degli ufficiali più importanti dell’esercito israeliano che incita allo sterminio dei palestinesi. Ha il sostegno del movimento religioso sionista e ha usato frasi bibliche durante la sua guida della Brigata “Givati” nell’aggressione contro Gaza nel 2014.

Sale la tensione anche in Libano. Il Ministro di Khaajya, Youssef Raji per LBCI: “L’ambasciatrice statunitense Lisa Johnson mi ha informato che gli aiuti militari statunitensi all’esercito libanese non si fermeranno e saranno aumentati”. Contraddicendo quello che aveva detto il presidente Donald Trump. Il presidente libanese, durante il suo mandato ha riconosciuto che le fattorie di Shebaa sono libanesi e sotto occupazione israeliana. Il ministero degli Esteri francese: “Sottolineiamo la necessità del ritiro completo dell’Esercito israeliano dal territorio libanese il più presto possibile, in conformità con l’accordo di cessate il fuoco”.

Il presidente Joseph Aoun alla delegazione degli ambasciatori arabi: “Ciò che sta accadendo nella regione non ha ripercussioni limitate al popolo palestinese, ma riguarda piuttosto tutti i paesi arabi. Le sfide attuali non possono essere affrontate se non attraverso una posizione araba unificata“. In Libano il popolo di Hezbollah si prepara ad accogliere nella città di Deir Qanun al-Nahr ilc orpo di Hashem Safi Al-Din, in attesa dei funerali previsti per il 23 febbraio. 

Nella tarda serata del 18 di febbraio il Comandante della forza aerospaziale della Guardia rivoluzionaria iraniana ha detto: “i nemici non cercano la guerra con noi perché l’intera regione prenderà fuoco”. Sempre dal Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche arriva la notizia della scoperta di una rete di agenti israeliani-americani a Mazandaran, nel nord del Paese che è stata bloccata.

Bruce Riedel, ex analista senior dell’intelligence della CIA, per Drop Site News. Classificare gli “Houti” come “organizzazione terroristica” è un obiettivo irrealistico e irraggiungibile, e anni di bombardamenti da parte di sauditi, israeliani, americani e britannici non sono riusciti a eliminare le capacità degli “Houti”. “I sauditi desiderano evitare la guerra con gli Houthi”.

Ed ora uno sguardo agli scenari miliari aggiornati alle ore 16:00 del 19 febbraio.

In Siria registrati bombardamenti di artiglieria da parte dell’esercito israeliano contro la valle di Yarmouk, a ovest di Daraa. Le immagini satellitari rivelano sette nuovi avamposti dell’esercito israeliano in Siria. I nuovi siti sono dotati di alloggi e centri di comando e mirano a rafforzare una presenza israeliana indefinita in Siria. Sono situati lungo tutta la zona cuscinetto, dal monte Hermon siriano, fino a sud verso l’area a tre confini con la Giordania: Mount Hermon, Hader, Jubata al-Khashab, Al-Hamidiyah, Quneitra, Al-Qahtaniyah e Tel Kudna. Mirano a fungere da “hub operativi per le truppe” in Siria come parte di una riorganizzazione della presenza israeliana nel sud del paese, ha affermato Haaretz. I siti includono alloggi, centri di comando, cliniche, bagni e docce. Attualmente tre brigate dell’esercito operano sul territorio siriano, tra cui la 210, un aumento rispetto ai battaglioni e mezzo di stanza nelle alture del Golan occupate prima del 7 ottobre 2023, ha aggiunto la radio dell’esercito. Le forze israeliane hanno recentemente sequestrato preziose fonti d’acqua come la diga di Al-Wahda sul bacino del fiume Yarmouk e altre.

Centinaia di attacchi aerei israeliani hanno anche distrutto ex basi aeree e navali dell’esercito siriano, così come aerei, sistemi di difesa aerea e depositi di missili.

“L’IDF rimarrà in cima all’Hermon e nella zona di sicurezza a tempo indeterminato per garantire la sicurezza delle comunità delle alture del Golan e del nord, e di tutti i residenti di Israele”, ha affermato il ministro della Difesa israeliano Israel Katz alla fine del mese scorso durante una visita al territorio siriano occupato.

In Libano nella città di Aasaysit, l’IDF controlla parte delle strade che portano al muro di confine che è libanese. L’esercito libanese si ritira dopo essersi dispiegato ad Al-Hadab e Ruwaisat Al-Alam, alla periferia di Aita Al-Shaab,a causa delle operazioni di rastrellamento e di cecchinaggio da parte delle IDF. 

Le IDF in un comunicato fanno sapere: “Continuiamo a controllare temporaneamente i punti nel Libano meridionale in modo da rafforzare i nostri sforzi di difesa nella regione. Siamo determinati ad attuare tutti i termini dell’accordo e a smantellare le rimanenti strutture di Hezbollah a sud del Litani. Ci impegniamo a rispettare i termini dell’accordo e lavoreremo per contrastare qualsiasi tentativo di aggirarlo o violarlo”.

Da fonti libanesi si apprende che le IDF si trovano ancora nei Cinque Nuovi Punti (basi), nella città di Ghajar, nelle Fattorie di Shebaa, sulle Colline di Kfarshouba e nei 13 punti contesi sulla Linea Blu: si parla di un’area di 485.039 metri quadrati. 

Nella giornata del 19 di febbraio attacco aereo israeliano sulla città di confine di Aita al-Shaab. Una vittima segnalata. I soldati israeliani hanno lanciato bombe sonore dopo essere usciti dal muro di confine attraverso uno dei varchi per terrorizzare i residenti della città di Kfar Kila. Hanno appena creato una zona cuscinetto di pochi metri. Un bulldozer israeliano è avanzato dall’insediamento di Maskaf Am verso Khallet al-Mahafer, raggiungendo vicino alla stazione della gendarmeria distrutta vicino alla piazza della città, e ha sollevato una barriera di terra che ha bloccato la strada per Khallet, che comprende un gran numero di case civili.

Posti di blocco e controllo delle IDF sulla strada Markaba-Houla, l’IDF ha già la base di al-Abad nella zona israeliana.

Sabato prossimo verranno rilasciati 602 prigionieri palestinesi, tra cui 157 prigionieri condannati all’ergastolo e condanne gravi, e 445 prigionieri di Gaza. L’esercito israeliano intende portare una squadra forense nella Striscia di Gaza dopo aver ricevuto i corpi di 4 prigionieri. Sparatorie da veicoli IDF stazionati lungo l’asse Salah al-Din “Philadelphia” verso le case dei cittadini nel sud della Striscia di Gaza, dovrebbero rientrare i corpi della famiglia Bibas rapita il 7 ottobre e morta a seguito dei bombardamenti israeliani. Secondo fonti israeliane e confermate da quelle palestinesi ci sono in atto i preparativi per la ripresa dei combattimenti a Gaza a causa della difficoltà di valutare le possibilità di successo della seconda fase dei negoziati.

Tre giovani arrestati dalle IDF nella zona di Beit Falouh, a est di Betlemme. Arresti registrati a i Tuqu’, sud est di Betlemme. Continuano i raid delle IDF nella città di Kafr Qalil, a est di Nablus, facendo irruzione in numerose case.

Le IDF hanno preso d’assalto la città di Maithloun, distretto di Jenin, arrestando il giovane Mahmoud Firas Dalouf dall’interno della città. A 29 giorni dall’inizio degli attacchi a Jenin e nel suo accampamento, continuano le distruzioni di case. Nel pomeriggio si regista l’arresto dei due giovani. Scontri tra combattenti della resistenza e autorità nel quartiere orientale di Jenin. Sono iniziate le confische dei terreni a Jenin nella città di Arraba approvato anche dall’autorità di Mahmoud Abbas.

Le IDF hanno preso d’assalto il sobborgo di Dhanaba, a est di Tulkarem. A dieci giorni dall’attacco al campo Nour Shams a Tulkarm le IDF continuano a distruggere case: Nel campo è in corso la demolizione di case nei quartieri di Al-Manshiya, Al-Jamea, Al-Joura, Al-Shuhada e di scuole, e gli ingressi alle case e ai negozi sono chiusi con barriere e macerie.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

Segui i nostri aggiornamenti su Spigolature geopolitiche: https://t.me/agc_NW e sul nostro blog Le Spigolature di AGCNEWS: https://spigolatureagcnews.blogspot.com/