#ISRAELHAMASWAR. Houthi ancora una minaccia per Israele

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Dichiarazione delle Forze Armate yemenite in merito all’attacco alla base aerea israeliana “Ramat David” a est dell’area di “Haifa” con un missile balistico ipersonico del tipo “Palestine 2”, del 2 maggio 2025 d.C.: “La forza missilistica delle forze armate yemenite ha condotto un’operazione militare contro un obiettivo israeliano vitale nella zona di Haifa con un missile balistico ipersonico: è la seconda operazione di questo tipo nel giro di poche ore. Grazie a Dio, il missile ha raggiunto con successo il suo obiettivo, costringendo milioni di coloni a fuggire nei rifugi”.

In realtà il missile è stato distrutto dalle IDF grazie alla difesa che ha usato un THAAD (Terminal High Altitude Area Defense) poco prima che impattasse sulla base. 

Nonostante gli attacchi americani sul suolo yemenita sono dunque ancora molto attivi i sistemi di lancio degli Houthi. Non a caso nella sola giornata del 2 maggio il secondo lancio in base a una : “Dichiarazione delle Forze Armate yemenite in merito al lancio di un missile balistico ipersonico contro un “obiettivo vitale” israeliano ad “Haifa”, il secondo nel giro di poche ore a raggiungere con successo il suo obiettivo”. 

I detriti dei missili hanno anche rinvigorito gli incendi che hanno portato all’interventi di mezzi appositi per lo spegnimento. 

Sempre le forze armate yemenite nello stesso comunicato “invitano tutti i popoli arabi e islamici a rispettare i propri doveri religiosi, morali e umanitari nei confronti del popolo palestinese oppresso e ad adottare misure urgenti in tutti i paesi per fermare la guerra di sterminio e togliere l’assedio alla Striscia di Gaza. Le forze armate yemenite affermano che continueranno le operazioni di supporto e l’imposizione di un blocco navale al nemico israeliano nel Mar Rosso e nel Mar Arabico e che il nemico americano, con la sua potenza militare e la sua brutale aggressione, non è riuscito a rompere questo blocco, che continuerà finché l’aggressione a Gaza non cesserà e il blocco non sarà revocato”.

Il presidente statunitense Donald Trump nei giorni scorsi ha dato mandato al Ministero per la Difesa USA di risolvere la questione del passaggio delle navi dal canale di Suez ma a quanto pare siamo lontani dall’aver risolto la questione. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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