#ISRAELHAMASWAR. Hezbollah chiede l’evacuazione dei villaggi a sud del Libano. Si prepara a invasione israeliana. L’Iran nega il sequestro dei suoi in Siria

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Al Forum di Xiangshan si è parlato anche di Medio Oriente: “Gli interessi geopolitici e i doppi standard sono inaccettabili nella risoluzione delle crisi ucraina e palestinese”, ha affermato il Ministero della Difesa cinese. E ancora ha detto: “Una soluzione politica è l’unica via d’uscita dalla crisi in Ucraina e nel Medio Oriente”. “È necessario comprendere le vere cause profonde dei conflitti in Ucraina e nel Medio Oriente per risolverli”.

Il vice capo del Ministero della difesa russo, Alexander Fomin, ha dichiarato al Forum di Xiangshan: “L’attacco di Israele al palazzo del consolato iraniano a Damasco, con la piena connivenza degli Stati Uniti, è diventato un esempio di calpestio del diritto internazionale”.

La Corte internazionale di giustizia ha fatto sapere che il Cile si unisce alla causa intentata dal Sudafrica contro “Israele” riguardo al genocidio di Gaza. 

Completamente arenato il dialogo per una deescalation tra Israele-Hamas-Hezbollah. Antonio Guterres, Segretario generale delle Nazioni Unite ha dichiarato: “Non ho parlato con Netanyahu dal 7 ottobre perché non ha risposto alle mie chiamate”. E ancora il 13 settembre l’Alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, Josep Borrell, ha annullato la sua visita in Israele in seguito al rifiuto del ministro degli esteri israeliano, Israel Katz, di concedere alla visita lo status di “ufficiale” – Ynet, media israeliani.

L’Alleanza marittima europea nel Mar Rosso ha fatto sapere che: “La nave “Sounion” brucia nel Mar Rosso da 22 giorni e non ci sono segni di perdita di petrolio”. 

Confermata da parte di Israele l’operazione che avrebbe portato al sequestro di tre consiglieri Iraniani a Maysaf, Siria, notizia smentita da parte iraniana. L’aeronautica israeliana ha preso di mira una sottostazione elettrica e alcuni edifici presso la struttura militare, a circa 10 km a nord di Masyaf. Gli attacchi aerei israeliani a sud-ovest di Masyaf hanno anche tagliato la strada verso la struttura presa di mira su entrambi i lati, il che è abbastanza insolito. L’impianto è stato colpito già quattro volte da settembre 2018, l’ultima volta nel marzo 2023.Secondo al testata Haaretz questi bombardamenticonfermano l’operazione israeliana in cui ufficiali iraniani sono stati rapiti nei pressi della città di Maysaf, in Siria.

L’ambasciata iraniana a Damasco ha ufficialmente negato qualsiasi affermazione di un attacco israeliano alle risorse iraniane in Siria: “Il bombardamento di Masyaf in Siria non ha colpito alcun consigliere iraniano e le affermazioni dell’entità sionista sono bugie”. L’Ambasciata iraniana a Damasco: “Condanniamo l’attacco dell’entità israeliana al “Masyaf” siriano e confermiamo che l’attacco non ha preso di mira nessuno dei consiglieri iraniani e che le affermazioni del nemico sono bugie”.

Ed ora uno sguardo all’aggravamento Israele – Hamas – Hezbollah

Hezbollah ha lanciato un attacco missilistico contro una base di difesa aerea nel nord di Israele. L’elettricità è andata perduta in alcune zone intorno alla città di Safed. In funzione le sirene in direzione Safed. 

Sono stati rilevati lanci di razzi Katyusha dal Libano verso la direzione Safed e Dalton, fuori dalla linea di scontro e dalle zone evacuate all’interno di Israele, molteplici intercettazioni, che hanno portato a incendi in aree aperte a causa degli impatti dei razzi. I media israeliani confermano le numerose cadute a Safed, resoconti preliminari di vittime. Sarebbero stati sparati almeno 20 razzi.

Fonti mediatiche del gruppo sciita affermano che l’obiettivo degli attacchi era la base del Comando Nord delle Forze di Difesa Israeliane e il sistema di difesa missilistico Iron Dome. L’IDF ha affermato che la maggior parte dei missili sono stati intercettati, mentre altri sono caduti in aree aperte.

Hezbollah: rivendica l’attacco aereo con sciami di droni d’assalto sulla base di Viloun (il quartier generale delle brigate della 210a divisione e i loro magazzini nella regione settentrionale) a sud-est della città occupata di Safed, prendendo di mira i luoghi e gli insediamenti dei suoi ufficiali e soldati, colpendolo direttamente e provocando vittime accertate.

Hezbollah ha lanciato razzi contro la base di difesa aerea del comando della regione settentrionale nella caserma Beria. Due militari rimasti leggermente feriti. Continuano le interruzioni di energia elettrica.

Le IDF in un comunicato hanno fatto sapere: “A seguito delle sirene di infiltrazione di aerei ostili suonate tra le 14:22 e le 14:29 nell’area della Galilea occidentale, è stato identificato un bersaglio aereo sospetto che attraversava dal Libano e cadeva nell’area. Non sono state segnalate ferite. A seguito delle sirene suonate nell’area di Yiftah, è stato stabilito che si trattava di una falsa identificazione. A seguito delle sirene di infiltrazione di aerei ostili suonate alle 14:47 nell’area di Zar’it e Shomera, l’Air Defense Array dell’IDF ha intercettato con successo un bersaglio aereo sospetto che attraversava dal Libano. Non sono stati segnalati feriti”.

La Resistenza islamica in Libano ha rilasciato un comunicato in cui affermano: “Dopo aver seguito e monitorato i soldati israeliani, e all’arrivo di una forza militare nel sito di Birkat Risha, abbiamo attaccato il sito con armi adeguate e hanno ottenuto colpi diretti, che hanno portato all’incendio di un veicolo nemico e vittime, tra cui un morto e un ferito”. Le sirene in azione nell’insediamento “Miskavam” nel Dito di Galilea. Attaccato il sito militare israeliano di Al-Marj con armi missilistiche. 

Hezbollah ha chiesto ai residenti dei villaggi nel Libano meridionale di lasciare le loro case, mentre aumentano i timori di un’operazione militare su larga scala da parte di Israele in Libano fonte al-Nahar, media libanesi.

I razzi israeliani vengono lanciati verso la pianura di Khiyam. Un attacco aereo israeliano prende di mira la città di Bint Jbeil, un attacco raro all’interno della città. In totale due attacchi, uno all’interno del villaggio e in una valle alla sua periferia. L’artiglieria israeliana bombarda la città di Al-Jabayn, a sud del Libano. Bombardamenti israeliani alla periferia delle città di Tair Harfa, Al-Jubain e Majdal Zoun, a sud del Libano.

L’esercito israeliano afferma ufficialmente di aver eliminato le Brigate Qassam a Rafah. On line è apparsa una dichiarazione di un ufficiale israeliano secondo cui: “L’esercito dell’asse Netzarim non è in grado di avanzare e si accontenta di proteggersi” L’ufficiale ha affermato che l’esercito israeliano non ha ottenuto alcun reale progresso nell’asse Netzarim, a sud di Gaza City, “ma si stava semplicemente proteggendo”.

Si continua a sparare a Gaza, la protezione civile di Gaza: cinque morti e due feriti a seguito di un bombardamento israeliano su un’abitazione della famiglia “Bardawil” nella zona Mawasi di Rafah, a sud della Striscia di Gaza. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver distrutto le al Qassam a Rafah. Fonti locali affermano che aerei israeliani hanno aperto il fuoco nel centro della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza colpita anche la famiglia “Aqal” in Al-Twenty Street, a est del campo di Nuseirat nel centro di Gaza.

Feriti a seguito del bombardamento di artiglieria su una casa a est del campo profughi di Al-Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza. Altri tre morti registrati a seguito di bombardamenti aerei israeliani contro una casa della famiglia Abu Zeid in via Al-Mustasif nel quartiere di Al-Zaytoun.

I coloni hanno preso d’assalto Ein Griot nella città di Beitunia, a ovest di Ramallah. Mentre le forze israeliane prendono d’assalto la città di Azzun, a est di Qalqilya. Le Brigate di Gerusalemme confermano che rimarranno salde sulla via della jihad e della resistenza fino alla liberazione e al ritorno, nonostante le perdite degli ultimi giorni. L’UNRWA, commentando la morte di uno dei suoi dipendenti a causa dei proiettili di Israele: “L’uccisione di uno dei nostri dipendenti in Cisgiordania è la prima volta di questo genere in più di 10 anni”.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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