#ISRAELHAMASWAR. Hamas: in caso di nuovo accordo libereremo per primi gli ostaggi russi. IDF: “Nel nord, c’è la possibilità di giungere a una conclusione netta”

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Il sito web Haaretz lamenta che: “I soldati vengono uccisi e Netanyahu si preoccupa degli attacchi dei droni sulla sua casa a Cesarea gli hanno dato un’altra opportunità per presentare il dramma delle vittime”.

Dal Times si apprende che Israele ha rinviato il suo attacco all’Iran in seguito alla fuga di documenti militari riservati dal Pentagono la scorsa settimana. A smentire il Times il canale televisivo israeliano KANN: “Attaccheremo l’Iran, nonostante le pressioni degli Stati Uniti per attenuare il colpo”. Nel frattempo molte compagnie aeree tra cui Qatar Air Line hanno sospeso i voli fino al primo novembre. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha minacciato:”La nostra operazione in Iran potrebbe avere ripercussioni su altri paesi”.

Il segretario di Stato AntonyJohnBlinken ieri era in Qatar: “Nei prossimi giorni dovrebbero riprendere i colloqui per cercare un accordo nella Striscia di Gaza”. Hamas dopo aver condannato l’attacco terroristico contro la Turchia ha riferito che come parte di un nuovo accordo rilascerà i prigionieri, due, russi, in segno di rispetto. “Hamas, come gesto di rispetto verso la Russia, darà priorità al rilascio di due ostaggi con cittadinanza russa ma nel quadro di un accordo di scambio con Israele”, – RIA Novosti, citando Mousa Abu Marzook, alto funzionario di Hamas.

Parte dalla Francia l’idea di una Conferenza internazionale a sostegno del Libano. Paese che oggi ha registrato tre morti nelle fila del suo esercito da bombardamento israeliano “vicino all’insediamento di Yatar nella regione di Bint Jbeil, nel Libano meridionale, durante l’evacuazione dei feriti. Di conseguenza, tre sono stati uccisi, compreso un ufficiale”, ha dichiarato l’esercito libanese. Il Pentagono esprime profonda preoccupazione per gli attacchi israeliani contro l’esercito libanese e chiede che siano adottate tutte le misure per garantire la sicurezza e la protezione delle forze libanesi.

Il Segretario Generale delle Nazioni Unite in un appello ha chiesto sostegno all’esercito libanese, in risposta, Mikati ha dichiarato: “Nell’ambito del cessate il fuoco possiamo schierare altri 8.000 soldati nel Libano meridionale”. Il partito cristiano più grande del Libano nel Majlis an-Nuwwab, “Lebanese Forces”, invita i residenti di Beirut a segnalare attività sospette di Hezbollah, compresi depositi di armi.

Si allenta la tensione in Sri Lanka per i cittadini israeliani: “Due arrestati in Sri Lanka con l’accusa di aver pianificato un attacco a turisti israeliani. Uno è arrivato di recente dall’Iraq”, fonte Ynet. L’ambasciata degli Stati Uniti in Sri Lanka comunque ha emesso un avvertimento ai suoi cittadini, esortandoli ad astenersi dal visitare i siti turistici più popolari nell’est del paese.

Il Presidente palestinese, Mahmoud Abbas, dalla città di Kazan dove erano in corso i lavori dei BRICS: “Chiediamo ai paesi del mondo di attuare le raccomandazioni delle Nazioni Unite per porre fine all’occupazione israeliana della Palestina In questo caso ci affidiamo al raggruppamento BRICS. È urgente attuare la risoluzione del Consiglio di Sicurezza per un cessate il fuoco immediato e il completo ritiro israeliano dalla Striscia di Gaza. Infine il presidente Mahmoud Abbas annuncia il desiderio che la Palestina si unisca al gruppo BRICS. 

Nel suo discorso durante la sessione allargata del vertice BRICS Plus, Vladimir Putin ha detto che “i combattimenti a Gaza si sono estesi al Libano e colpiranno molti paesi della regione”. E ha aggiunto “siamo impegnati a realizzare un mondo multipolare”. “La transizione verso un ordine mondiale giusto non è un processo facile. Stanno cercando di ostacolarlo. Non è possibile ripristinare la pace nella regione senza correggere l’ingiustizia storica nei territori palestinesi”. 

Il Presidente cinese, Xi Jinping, nella stessa sessione ha dichiarato: “Come paesi leader del Sud del mondo, dobbiamo unirci per difendere la pace e la sicurezza, dobbiamo fare pressione per raggiungere un cessate il fuoco globale a Gaza e prevenire il dilagare dei combattimenti in Libano”.

Il Presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi: “Crediamo nella necessità che i paesi in via di sviluppo si uniscano e rafforzino la cooperazione dei paesi del Sud per affrontare le sfide”. E ancora: “L’importanza di continuare la cooperazione tra i paesi in via di sviluppo per affrontare collettivamente il tentativo di imporre una politica unilaterale che danneggia gli interessi dei nostri paesi”. 

Israele ha effettuato un attacco aereo sulla zona di Kafar Souseh della capitale siriana Damasco. Ci sono morti e feriti. Il Ministero della Difesa siriano: “Intorno alle 3:40 di oggi, Israele ha lanciato un attacco aereo dalla direzione del Golan siriano e dalla direzione del Libano settentrionale, prendendo di mira due punti nel quartiere di Kafar Souseh a Damasco e uno dei punti militari a Homs, in campagna, che ha provocato la morte di un soldato, il ferimento di altri sette e danni materiali”.

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte Israele-Libano e Gaza.

Un drone israeliano ha preso di mira un’auto sulla strada internazionale vicino a Beirut. Nella notte del 24 ottobre una nuova ondata di attacchi israeliani registrata su Beirut nel quartiere Daahiya, e anche nei pressi dell’ambasciata iraniana a Beirut colpita la sede di Al-Mayadeen, un’agenzia di stampa pro-Hezbollah con sede a Beirut. In totale 12 attacchi aerei israeliani hanno preso di mira la periferia meridionale di Beirut.

Attaccata da drone israeliano un’auto a sulla strada Aley-Kahala un morto e un ferito. Una motocicletta è stata presa di mira vicino alle rovine di Tiro, un morto e un ferito. Cinque morti e diversi feriti nel bilancio preliminare del raid israeliano contro una casa nella città di Al-Halaniyeh, Baalbek.

Direzione Udaysah e sul fronte di Chebaa. Le forze israeliane hanno quasi completato la demolizione delle case a Kfarkala. Sono in corso pesanti scontri negli assi meridionali e orientali di Taibah, a est di Rab al-Thalathin e all’interno di Markaba.

I villaggi di Taibah, Rab Al-Thalathin e Markaba fungono da principale linea di difesa di Hezbollah in quest’area. Per Hezbollah è fondamentale mantenere questa linea per contrastare eventuali future avanzate dell’esercito israeliano nel Libano meridionale. Queste aree sono strategicamente posizionate, consentendo a Hezbollah di infliggere pesanti perdite e di organizzare una forte difesa utilizzando missili e razzi anti-corazza.

Sul fronte di Chebaa, come previsto, l’obiettivo principale della 210a Divisione dell’esercito israeliano è entrare a Chebaa e Kfarchouba. Tuttavia, il terreno accidentato rende difficile avanzare, e Hezbollah può ostacolare le forze israeliane con precisi attacchi di razzi e artiglieria da posizioni elevate.

La Resistenza islamica preso di mira assembramenti di soldati israeliani alla periferia orientale della città di Markaba, Basaliyah, con un missile. Da Hezbollah si spende di scontri tre IDF e combattenti di Hezbollah ad Ayta al-Chaab, un carro armato Merkava è stato distrutto con un missile guidato, che ne ha provocato l’incendio e il suo equipaggio è stato ucciso o ferito.

La Resistenza Islamica affermare ancora alle 12:00 del 24 ottobre si registravano scontri nella città di Ayta al-Chaab da distanza Zero con vari tipi di mitragliatrici e missili. Alle 16:00 Hezbollah rivendicava attacco con missili contro assembramenti di soldati israeliani alla periferia orientale della città di Markaba. 

Nella notte del 24 ottobre grande sforzo della difesa israeliana su Tel Aviv. Cittadini nei rifugi. Il traffico aereo è stato interrotto all’aeroporto internazionale Ben Gurion a causa dei missili in arrivo dal Libano. Hezbollah ha detto di aver usato i missili Qader-2 contro la base israeliana di Glilot vicino a Tel Aviv. Le intercettazioni sono state avvistate da Nablus in Cisgiordania mentre i missili guidati antiaerei tentano di intercettare i missili Hezbollah che mirano a Tel Aviv. Sarebbero state sette le esplosioni e sono stati segnalati 4 colpi diretti a Tel Aviv. I rapporti dell’IDF indicano che almeno un missile non è stato intercettato ed è caduto su Tel Aviv. Hezbollah ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, affermando che l’obiettivo era l’industria aerospaziale israeliana alla periferia di Tel Aviv.

Allerte rosse nel nord di Israele, concentrate principalmente verso Nahariyya, registrate quattro esplosioni la Resistenza Islamica ha preso di mira assembramenti di soldati israeliani nell’insediamento di Miskvam, usando lanciarazzi, attacco aereo con una squadriglia di droni d’assalto sulla caserma Ramot Naftali; attaccata la base di Nashrim, a sud-est della città di Haifa, con missili e ancora colpita la base delle industrie militari di Zovulon, a nord della città di Haifa. 

Le sirene in azione a Safed, Rosh Pina a Kiryat Shmona e nei suoi dintorni per paura di infiltrazioni di droni. Almeno 20 i missili lanciati. 

Un drone iracheno vagava nei cieli di Tiberiade

La Resistenza Islamica in Iraq ha attaccato un obiettivo nella Valle del Giordano con droni. Secondo i media israeliani due feriti a causa della caduta di un missile a Sheikh Danoun nel Golfo di Acri. 

Fonti palestinesi riportando di pesanti spari da veicoli israeliani nel campo di Jabalia, a nord di Gaza; un giovane è stato ucciso dai proiettili di un cecchino israeliano nel quartiere Tal Al-Hawa, a sud-ovest della città di Gaza. Miliziani delle forze del martire Omar Al-Qasim hanno preso di mira un gruppo di israeliani a sud dell’asse Netzarim con colpi di mortai. Le Brigate Al-Qassam: “Abbiamo preso di mira un bulldozer militare “D9” con un dispositivo “Shawaz” vicino alla scuola Al-Fakhoura nel campo di Jabalia, a nord della Striscia di Gaza”. 

Bombardamenti dell’artiglieria israeliana hanno coinciso con gli spari da parte di veicoli stazionati intorno alla rotatoria di Al-Saftawi, a nord-ovest di Gaza City. Secondo fonti palestinesi gli israeliani hanno aperto il fuoco sull’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza.

Le IDF in un comunicato scrivono: “Nel nord, c’è la possibilità di giungere a una conclusione netta. Abbiamo completamente smantellato la catena di comando superiore di Hezbollah. L’eliminazione di Sinwar non era pianificata, e non lo erano nemmeno le truppe della 450a Brigata lì presenti, né l’unità di corso del comandante dei carri armati: non sapevano chi stavano prendendo di mira. Non era pianificata, ma non era nemmeno casuale. Non è stata una coincidenza; è metodica, il risultato della pressione su Rafah, il risultato dello smantellamento della Brigata di Rafah. È anche il risultato del comando regionale che ha insistito per schierare più truppe lì durante questo mese di festa, spingendosi ulteriormente in avanti, mantenendo la presa operativa sul territorio e affrontando il problema di petto. È metodo, non una coincidenza. Determinazione e perseveranza: questa è la chiave. Ora, anche loro sono determinati, ma noi lo siamo molto di più. Perché siamo migliori, siamo più giustificati e anche perché siamo più forti. Un altro risultato: Jabaliya sta cadendo, questo è un altro crollo psicologico. Sia fisicamente che psicologicamente. E se eliminiamo il comandante della Brigata di Gaza settentrionale, è un altro crollo. Queste mosse, ancora una volta, non so cosa incontreremo domani, ma questa pressione ci avvicina a più risultati.”

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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