#ISRAELHAMASWAR. Guerra elettronica per evitare attacco Iraniano su Israele. Gli Houti mettono fuori combattimento una fregata danese

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La Palestina ha chiesto ufficialmente al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di considerare la sua richiesta di ammissione all’ONU, richiesta sostenuta dal Gruppo Arabo, dall’OIC e dal Movimento dei Non Allineati, secondo due lettere inviate al Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

Il Fondatore di “Global Central Kitchen” ha dichiarato: “Israele” ha preso di mira sistematicamente i nostri lavoratori, un’auto dopo l’altra. José Andres ha confermato mercoledì che l’attacco di Israele che ha portato all’uccisione di sette operatori umanitari a Gaza li ha presi di mira “sistematicamente, macchina dopo macchina”.

Il primo Ministro australiano Anthony Albanese ha criticato la spiegazione di Israele per l’uccisione di sette operatori umanitari, tra cui un australiano, in un raid nella Striscia di Gaza, definendola “non abbastanza buona”.

La rivista Politico fa sapere chenonostante l’indignazione di Biden per il danno arrecato agli operatori umanitari, l’Amministrazione non ha intenzione di cambiare politica o di condannare Israele. Due alti funzionari dell’amministrazione statunitense hanno affermato che al momento non vi è alcuna intenzione di espandere la risposta oltre la rabbia del presidente in seguito all’incidente di questa settimana.

Il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin ha espresso indignazione telefonicamente al suo omologo israeliano Yoav Galant per l’attacco israeliano al convoglio della World Central Kitchen nella Striscia di Gaza, ha detto il Pentagono.

Il primo Ministro polacco Donald Tusk ha detto: “Israele deve scusarsi e pagare un risarcimento per la morte di un operatore umanitario polacco nella Striscia di Gaza”.

Negli Stati Uniti, la rabbia contro il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la sua Amministrazione si sta espandendo all’interno della comunità islamica negli Stati Uniti, poiché quest’anno non si è tenuta la festa annuale dell’Iftar, ma ci si è accontentati di un “mini” Iftar intervallato da obiezioni, ritiri e l’istituzione di un movimento di protesta davanti alla Casa Bianca.

Secondo il sito americano Axios vi sarebbero profonde divisioni tra Stati Uniti e “Israele” riguardo alla prevista operazione israeliana a Rafah. E il Portavoce della Croce Rossa a Gaza ha ribadito che deve essere garantita la consegna sicura degli aiuti umanitari a Gaza attraverso i valichi terrestri. Il governo federale tedesco ha criticato la legge israeliana che vieta il canale televisivo Al-Jazeera.

In seguito all’attacco israeliano all’ambasciata iraniana in Siria, che ha ucciso diversi alti ufficiali del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, la CIA avrebbe informato Israele che l’Iran avrebbe attaccato entro le prossime ore. Si dice che l’Iran stia pianificando di attaccare Israele con UAV e missili da crociera mirati a siti strategici all’interno di Israele.

Le condanne internazionali in seno al Consiglio di Sicurezza dell’aggressione israeliana contro il consolato iraniano in Siria, e le posizioni diplomatiche convergono nel denunciare gli attacchi contro le ambasciate come una pericolosa provocazione ed escalation. A preoccupare le dichiarazioni del portavoce delle Guardie rivoluzionarie in Iran, il generale Ramadan Sharif, che conferma: “Il martirio dei leader aumenta la determinazione ad affrontare i sionisti”. Sulla stessa lunghezza d’onda Yahya Rahim Safavi, consigliere militare del leader iraniano Khamenei: “La punizione dell’entità sionista è inevitabile”. Nel frattempo nei canali social israeliani è nata una campagna mediatica: “Tufan al-Harar” / “Firestorm” ma non viene spiegato in merito a cosa. 

L’Iran sta preparando una denuncia legale contro Israele in merito al suo attacco al suo consolato in Siria. L’assistente presidenziale iraniano per gli affari legali Mohammad Dehghan ha annunciato che il suo paese presenterà presto una denuncia legale contro Israele per aver preso di mira il consolato iraniano a Damasco.

L’esercito israeliano richiama i riservisti della difesa aerea nel timore di ritorsioni per l’attacco all’ambasciata iraniana in Siria. L’IDF afferma di aver interrotto il congedo per tutte le unità combattenti dopo una nuova valutazione della situazione. “L’IDF è in guerra e la questione dello spiegamento delle forze viene costantemente rivista, se necessario”, ha aggiunto l’IDF.

Dalla social sfera si apprende che Israele ha utilizzato sempre più la rotta giordana per i suoi attacchi aerei sulla Siria. Gli aerei dell’aeronautica militare si spostano rapidamente dallo spazio aereo giordano o sopra la Giordania verso gli spazi vuoti del deserto ed effettuano attacchi aerei in aree come Aleppo, Hama, Homs e Deir ez-Zor.

La base militare statunitense di Tanf, al confine con la Giordania, fornisce anche una zona sicura intermedia durante questo processo di indebolimento dell’influenza iraniana. A causa dell’intensificarsi delle attività di Daesh nel deserto siriano, la difesa aerea di Damasco è schierata nelle basi aeree di Homs e attorno alla base aerea di Tiyash in Estremo Oriente. Da qui alla linea Deir ez-Zor non c’è altra batteria di difesa aerea. A Deir ez-Zor ci sono sistemi che vengono utilizzati in quella che è essenzialmente una modalità “guerriglia”, piuttosto che centralizzata.

Data la vicinanza delle posizioni curde e il rischio di un attacco di artiglieria, la rete di difesa aerea nel centro e nell’est diventa passabile per gli attacchi aerei israeliani.

Si registrano forti interferenze GPS su larga scala dalla Giordania all’Israele centrale e dal Libano ad Adana, la social sfera le attribuisce a Israele e anche agli USA. In questo modo, strebbero cercando di ridurre al minimo le possibilità di Hezbollah e della Resistenza Islamica Irachena di effettuare un attacco riuscito utilizzando il GPS.

La struttura di questa linea va da Israele al nord di Hatay indicherebbe anche la guerra elettronica effettuata nell’area: l’ampia portata dell’interferenza è probabilmente finalizzata ad aumentare la sicurezza lungo possibili vie di infiltrazione e esfiltrazione recita sempre la social sfera mediorientale. 

D’altra parte, sono state osservate interferenze GPS anche nel Bosforo, a nord di Istanbul e al largo della costa anatolica del Mar Nero a ovest della Turchia. O questa presenza fa parte di uno sforzo globale di guerra elettronica per nascondere la possibile attività di imbarcazioni senza pilota ucraine, ad esempio, oppure questo disturbo viene effettuato dalle navi della flotta russa del Mar Nero a guardia degli oleodotti.

C’è un’alta probabilità che si stia verificando una combinazione di questi due fenomeni. L’ultima volta che tale confusione è peggiorata è stato quando la nave da sbarco russa Caesar Kunikov è stata attaccata da droni marini esplosivi ucraini ed è affondata a febbraio.

Bloomberg riferisce che i funzionari statunitensi affermano che rimuoveranno nuovamente gli Houthi dalla lista delle organizzazioni terroristiche se fermeranno gli attacchi nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden. Nel frattempo Ii British Maritime Trade Center segnala un’interferenza con il sistema GPS di una nave al largo delle coste dell’Arabia Saudita.

Fonti danesi affermano che la fregata F361 Iver Huitfeld della Marina danese ha lasciato lo stretto di Bab el-Mandeb in breve tempo, sebbene non abbia condotto alcuna operazione di combattimento speciale a seguito dell’attacco: il principale sistema radar e di controllo della nave ha subito un grave guasto al software a causa di quattro munizioni Houthi vaganti. Distrutto dal fuoco dell’artiglieria da 76 mm. Quando non è stato possibile risolvere il problema con la nave, è stata frettolosamente rimossa dalla zona.

Ed ora uno sguardo al fronte tra Israele Hamas e alleati aggiornato l 4 aprile ore 18:00

Nella notte tra il 3 e il 4 i sistemi di difesa aerea siriani sono stati attivati ​​nell’area di Damasco. L’esplosione è avvenuta vicino a Damasco, sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. 

Israele avrebbe rimosso i campi minati nel Golan per rivelare la possibilità di aggirare il fronte meridionale del Libano. Ha mobilitato forze corazzate e organizzato manovre lì. Attualmente sta ricevendo un lotto di aerei e munizioni americani. La situazione è un messaggio serio al partito che il la minaccia di guerra è seria.

Dal Libano la resistenza libanese ha preso di mira i soldati israeliani mentre stavano fortificando il sito di Al-Marj. Colpita anche Metulla. Le brigate al Quds hanno rivendicato attacchi a Sderot”, “Niram” . La Resistenza islamica irachena rivendica attacco con droni alla base aerea israeliana “Ramat David” ad Haifa. L’IDF: affermano che sono stati identificati numerosi lanci che attraversavano il Libano verso le aree di Betzet e Shlomi nel nord di Israele. L’IDF ha colpito le fonti del fuoco. Gli aerei da combattimento dell’IDF hanno colpito le infrastrutture di Hezbollah nelle aree di Yaroun, Aynata e Maroun El Ras.

Le autorità israeliane nell’area di Gush Dan (area della Grande Tel Aviv) apriranno rifugi antiaerei pubblici in mezzo alle minacce iraniane. Israele annuncia il rafforzamento delle sue difese aeree e il reclutamento di riserve. L’esercito israeliano ha annunciato il rafforzamento del suo sistema di difesa aerea, in seguito alla minaccia ricevuta da Teheran di rispondere definitivamente all’attacco israeliano che ha preso di mira il consolato iraniano a Damasco.

181esimo giorno di scontri tra Israele e Hamas a Gaza. La resistenza palestinese continua a scontrarsi con le forze israeliane nella Striscia di Gaza. 

Le brigate Al-Quds colpiscono un soldato sionista a est di Gaza. Le Brigate Al-Qassam prendono di mira un carro armato sionista Merkava 4 con un proiettile Al-Yassin 105 a est di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.

Scontri anche Gaza Sud: le Brigate Al-Quds: hanno preso di mira una forza speciale israeliana in un edificio con un proiettile anti-corazza e anti-fortificazione, e hanno fatto saltare in aria un carro armato sionista con un dispositivo “fulmineo” nello stesso posto. Abbattuto drone israeliano; colpi di mortaio regolari calibro 60 attorno all’ospedale Al-Amal e nell’area di Al-Arishiya, in prima linea di avanzata a ovest di Khan Yunis.

Secondo un comunicato IDF: “Nel centro di Gaza, le truppe dell’IDF hanno identificato una cellula terroristica armata che operava all’interno di infrastrutture nelle vicinanze. Le truppe hanno seguito gli uomini di Hamas e ne hanno identificato alcuni mentre uscivano dall’infrastruttura e si muovevano nell’area. Dopo l’identificazione, un aereo da caccia e altri aerei dell’IAF hanno preso di mira la cellula di Hamas, eliminandola. Pochi minuti dopo, l’aereo da caccia ha colpito l’infrastruttura da cui operavano gli uomini di Hamas”.

Nella zona di Al Amal a Khan Yunis, le truppe dell’IDF hanno eliminato un certo numero di uomini di Hamas e hanno localizzato armi nell’ultimo giorno.

Le truppe dell’IDF hanno continuato a operare nell’area di ‘Abasan al Jadida: hanno colpito le infrastrutture di Hamas ed eliminato i miliziani utilizzando il fuoco dei carri armati. Inoltre, il 3 aprile aerei dell’IAF hanno colpito obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, compresi postazioni di lancio e infrastrutture terroristiche.

Feriti e arresti durante l’assalto delle forze israeliane in Cisgiordania. Giovedì mattina, le forze israeliane hanno lanciato una campagna di raid in varie parti della Cisgiordania, prendendo d’assalto molte case, perquisendole, molestando i residenti ed effettuando arresti nel corso degli scontri in diverse aree.

Otto cittadini palestinesi sono stati uccisi nei raid effettuati da aerei da guerra israeliani nella città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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