Il partito di Benny Gantz ha presentato un disegno di legge per sciogliere il parlamento “israeliano” e indire elezioni anticipate. The Times of Israel riferisce che “il partito di Unità Nazionale, di cui fa parte il membro del gabinetto di guerra ‘israeliano’ Benny Gantz, ha affermato di aver presentato un disegno di legge per sciogliere la Knesset e di aver chiesto elezioni anticipate”.
Il partito Likud del primo ministro Benjamin Netanyahu ha respinto l’appello definendolo inutilmente disarmonico e dannoso per lo sforzo bellico.
“Nel mezzo di una guerra, Israele ha bisogno di unità, non di divisione. Lo scioglimento del governo di unità nazionale è una ricompensa per [il leader di Hamas Yahya] Sinwar, una resa alle pressioni internazionali e un colpo fatale agli sforzi per liberare i nostri rapiti”, ha affermato il Likud in una dichiarazione – citata da The Times of Israel .
Secondo gli esperti legali, riporta il Guardian, potrebbero essere aperte le indagini sulle azioni dei servizi segreti israeliani riguardo alla Corte penale internazionale dell’Aia: “Le azioni attribuite a Israele potrebbero essere considerate “crimini contro il sistema giudiziario” e potrebbero essere indagate dal procuratore capo. Si sostiene che in un caso del genere ciò potrebbe comportare una responsabilità penale”.
Per quanto concerne il riconoscimento della Palestina arriva un altro no: il Parlamento australiano respinge la risoluzione che riconosce lo Stato di Palestina. Il primo Ministro spagnolo Pedro Sánchez ha incontrato a Madrid i ministri degli Esteri di Qatar, Turchia, Arabia Saudita e Giordania, nonché il primo Ministro palestinese Muhammad Mustafa. Il presidente turco Erdogan, continuando nella altalenante e disequilibrata presenza geopolitica, “invita il mondo islamico a unirsi contro Israele”.
Il ministero degli Esteri brasiliano ha richiamato il suo ambasciatore da Israele. Il Ministero degli Esteri israeliano non ha ancora ricevuto notifica ufficiale al riguardo e non è chiaro se si tratti di un declassamento nei rapporti tra i Paesi o di una mossa per sostituire l’attuale ambasciatore. L’attuale ambasciatore, al termine del suo incarico, non è stato fisicamente in Israele negli ultimi tre mesi.
Il portale di notizie Globu, brasiliano riporta che il presidente Luiz Inacio Lula da Silva ha ufficialmente “richiamato da Israele l’ambasciatrice del Paese, Federica Meier, e le sue funzioni saranno ora svolte dall’incaricato d’affari”.
L’agenzia di stampa iraniana Tasnim ha citato il comandante dell’aeronautica militare iraniana della Guardia rivoluzionaria Amir Ali Hajizadeh che ha affermato che “Israele ha inviato messaggi a Teheran attraverso l’Egitto e si è offerto di raggiungere un compromesso sulla questione di Gaza per evitare una reazione all’attacco all’ambasciata iraniana a Damasco”.
Secondo la social sfera mediorientale “le forze armate yemenite hanno acquisito la tecnologia per produrre missili balistici antinave. Il missile yemenita (Ocean) è dotato di un sistema di guida ottica in grado di prendere di mira le navi da guerra. Ora non solo i droni cadranno, ma anche le navi occidentali affonderanno”.
Fonti nello Yemen affermano che gli Houthi sono riusciti ad abbattere un altro UAV americano MQ-9 . Se il rapporto è corretto, questo è il sesto UAV di questo tipo che gli Houthi riescono ad abbattere dall’inizio. conflitto.
Il Comandante Abdulmalik Badr al-Din al-Houthi ha affermato nel suo discorso del giovedì: “Questa settimana, le operazioni hanno raggiunto 12 operazioni nel Mar Rosso, nel Mar Arabico, nell’Oceano Indiano e verso il Mar Mediterraneo”. “Le operazioni dello Yemen questa settimana sono state effettuate con 27 missili balistici e cruiser e un drone”. E ancora ha riferito: “10 delle nostre operazioni hanno preso di mira 10 navi legate al nemico israeliano, americano e britannico, e navi appartenenti a società che hanno violato la decisione di vietare l’ingresso nei porti israeliani”. “Tra le nostre operazioni questa settimana c’era l’operazione per abbattere un aereo da ricognizione armato americano, tipo “MQ9”, nello spazio aereo del Governatorato di Ma’rib”. Raggiungendo il sesto abbattimento di MQ9.
Nella lunga dichiarazione ha detto che: “Il numero totale di navi prese di mira dall’inizio delle operazioni di supporto ha raggiunto 129 navi, e questo è un numero elevato”. L’ “MQ9”, su cui fa affidamento l’America, ha perso prestigio ed è anche diventato inutile e poco importante. Nella sua disamina oltre a invitare gli yemeniti ad andare in piazza domani in sostegno al popolo di Gaza ha anche detto che il blocco del Mar Rosso ha portato a un calo di prestigio degli Stati Uniti d’America e dei suoi alleati.
Aerei israeliani il 29 maggio hanno attaccato camion di armi di Hezbollah nella zona di Al-Furqalus, nella campagna di Homs. Secondo l’agenzia di stampa siriana SANA sarebbe stato colpito un quartiere residenziale nella città di Baniyas, che ha provocato vittime civili. Il ministero della Difesa siriano ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Intorno alle 19:30 di oggi, Israele ha lanciato un’aggressione aerea dalla direzione del territorio libanese, prendendo di mira un sito nella regione centrale e un edificio residenziale nella città di Baniyas, nella regione costiera provocò la morte di una ragazza, il ferimento di dieci civili e alcune perdite materiali”. Nella giornata del 30 aprile sempre SANA riporta: “Un’esplosione è avvenuta in un’auto turistica nel quartiere Al-Shamas di Homs, ferendo 3 persone”.
Le sirene hanno suonato il 30 maggio in diversi insediamenti a sud del Golan per paura di infiltrazioni di droni. La difesa aerea israeliana ha lanciato un missile intercettore verso un obiettivo sospetto in avvicinamento al Golan. Secondo il corrispondente militare del quotidiano Yedioth Ahronoth: “Le sirene che hanno suonato nel Golan meridionale sono state provocate dal rilevamento di un missile da crociera lanciato dall’Iraq”.
Secondo Channel 13: “La Galilea è deserta. Solo i membri dei gruppi di preparazione e alcuni agricoltori stanno cercando di restare in questa zona, dove nessuno sa quando tornerà la popolazione”. Il Sito web Hadashut Bazman ha riportato di sirene in azione nelle basi militari israeliane vicino all’incrocio Golani nella Bassa Galilea.
Il Presidente della comunità agricola di Margaliot Eitan Davidi ha detto: “Per anni abbiamo pensato che fosse giunto il momento che questo posto e il Nord in generale smettessero di essere un sacco da boxe, ma non credo che al governo israeliano importi davvero quello che sta succedendo qui, se fossi un membro della coalizione e minacciassero di dimettersi, qui affluirebbero miliardi. Ma io non sono ancora membro della coalizione e non ho alcuna influenza. La sicurezza della coalizione è molto più importante della sicurezza del popolo del nord”.
Registrato un attacco missilistico contro una postazione dell’esercito israeliano a Matat. Hezbollah si sta concentrando sui droni suicidi che “cacciano” le forze dell’esercito israeliano lungo il confine libanese. Le brigate Qassam hanno rivendicato alle 07:17 un bombardato al Kibbutz “Nirim” con una salva missilistica.
La Radio dell’Esercito Israeliano afferma che un soldato del 101° Battaglione, Brigata Paracadutisti, è stato ucciso e un altro è rimasto gravemente ferito durante i combattimenti nel nord della Striscia di Gaza. Anche due soldati del 601° Battaglione del Corpo del Genio da Combattimento sono rimasti gravemente feriti in battaglie nel sud della Striscia di Gaza.
A Gaza le Qassam hanno rivendicato attacco contro una forza di fanteria sionista asserragliata in uno degli edifici che circondano l’University College, a sud del quartiere di Al-Sabra a Gaza City, con un missile antiuomo, lasciando sul campo morti e feriti.
Dall’inizio dell’offensiva israeliana su Rafah, circa due settimane fa, 10 ufficiali e soldati sono stati uccisi e 149 feriti in tutta la Striscia di Gaza. Brigate Al-Quds e le Qassam hanno rivendicato una serie di attacchi contro soldati israeliani nelle vicinanze della Porta di Salah al-Din, scontri a Al-Abd Jabr nel campo di Yabna, a sud di Rafah; nelle vicinanze della scuola Al-Shoka, a est della città di Rafah. Secondo le Qassam 5 soldati israeliani sarebbero stati raggiunti da mina antiuomo, uccidendoli e ferendoli a est del quartiere di Al-Tanour nella città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.
In un comunicato delle IDF si apprende che le operazioni dell’IDF contro le infrastrutture e gli agenti di Hamas continuano in tutta la Striscia di Gaza. “Le truppe dell’IDF continuano a operare contro le infrastrutture e gli agenti di Hamas nell’area di Jabaliya, nel nord di Gaza. Le truppe di terra hanno localizzato armi, inclusi AK-47 e munizioni, e gli uomini affiliati ad Hamas che si sono avvicinati e hanno minacciato le truppe sono stati eliminati con il fuoco dei carri armati. In un altro incidente, agenti di Hamas hanno sparato una serie di proiettili contro le truppe dell’IDF a Jabaliya. Un aereo dell’IDF ha poi colpito ed eliminato due uomini di Hamas che uscivano dalla struttura da cui erano stati sparati i proiettili”.
“Nell’ultimo giorno, le truppe dell’IDF hanno continuato l’attività operativa anche nella zona centrale della Striscia di Gaza. Le truppe hanno eliminato diversi uomini di Hamas con il fuoco dei carri armati e hanno localizzato nella zona un deposito di armi”.
“Nel sud della Striscia di Gaza, le truppe dell’IDF continuano l’attività operativa nell’area di Rafah. Durante un incontro con uomini di Hamas nell’area, tre di loro che sparavano contro le truppe dell’IDF sono stati identificati e colpiti dall’IAF. Nell’ultimo giorno, le truppe dell’IDF hanno anche individuato infrastrutture di Hamas e grandi quantità di armi, tra cui postazioni di lancio di missili anticarro, pozzi di tunnel, un deposito di armi ed esplosivi. Inoltre, lo scorso giorno, l’IAF ha colpito oltre 50 obiettivi terroristici in tutta la Striscia di Gaza, comprese strutture militari e infrastrutture terroristiche”.
Il portavoce dell’IDF, contrammiraglio Daniel Hagari in una dichiarazione ha affermato: “Hamas è a Rafah. Hamas tiene i nostri ostaggi a Rafah, ecco perché le nostre forze operano a Rafah. Hamas tiene i nostri ostaggi in un inferno vivente oltre il confine di Gaza, inclusa Rafah. Non smetteremo di lottare per la loro libertà”.
Attacco terroristico il 29 sera a Nablus. Secondo il canale 14 di Israele: “numerose vittime si sono verificate a seguito di un attacco con auto a sud-est di Nablus”. Due persone gravemente ferite in seguito moriranno per le ferite riportate. Si tratta di due soldati della Brigata Kfir. Il capo di stato maggiore, LTG Herzi Halevi, è arrivato sulla scena dell’attacco di speronamento vicino a Nablus in Samaria, in cui hanno perso la vita sergente maggiore Eliya Hilel z”l e il sergente maggiore Diego Shvisha Harsaj z”l, soldati nella Brigata Kfir, furono uccisi.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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