
Il 6 febbraio Segretario di Stato USA Antony Blinken è andato in Israele nell’ennesimo tour in Medio Oriente: è andato anche in Qatar, il primo Ministro e ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, ha confermato durante il suo incontro con Blinken che porre fine all’aggressione contro Gaza è una richiesta globale.
Tutto questo mentre la Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti non ha sostenuto il disegno di legge per aiutare Israele, che non prevede fondi per l’Ucraina. 250 deputati hanno votato a favore dell’iniziativa, mentre 180 membri della Camera bassa del Congresso hanno votato contro. Per approvare il disegno di legge erano necessari i voti di due terzi dei deputati.
Il leader democratico del Senato Schumer ha detto che costringerà oggi i membri del partito a votare sugli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan senza tenere conto dei finanziamenti per la sicurezza delle frontiere.
Il Qatar ha ricevuto una risposta dal movimento palestinese Hamas alla proposta dei mediatori concordata a Parigi, approvata da Israele, su una tregua temporanea nella Striscia di Gaza e il rilascio dei prigionieri palestinesi in cambio del rilascio graduale degli ostaggi israeliani, ha affermato il primo Ministro e ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abderrahman Al Thani.
«Abbiamo ricevuto una risposta da Hamas riguardo all’accordo quadro sulla tregua, include commenti ed è generalmente positiva», ha detto Al Thani, citato da Al Jazeera. «La reazione di Hamas ispira ottimismo, ma non entreremo nei dettagli ora a causa della delicatezza della situazione», ha detto il primo Ministro.
La risposta di Hamas alla bozza di accordo sullo scambio di prigionieri prevede: una prima fase della durata di 45 giorni per liberare tutti i detenuti israeliani, le donne, i bambini (sotto i 19 anni, non quelli in età da coscrizione), gli anziani e i malati in cambio di un certo numero noto di prigionieri palestinesi.
Rafforzare l’assistenza umanitaria: Consentire l’inizio dei lavori per la ricostruzione di ospedali, case e strutture in tutte le aree della Striscia di Gaza e consentire alle Nazioni Unite e alle sue agenzie di fornire servizi umanitari e creare rifugi per la popolazione. Cessazione temporanea e completa delle ostilità, compresa la ricognizione aerea. Trasferimento delle forze israeliane dalle aree popolate lungo la linea di demarcazione in modo che le parti possano completare lo scambio dei detenuti.
Della seconda fase ne parleremo in altro articolo anche perché Israele per ora ha già detto no all’offera di Egitto, Qatar, Turchia, Russia, ONU.
Le IDF hanno mostrato un tunnel utilizzato da agenti senior per tenere ostaggi a Khan Yunis; la 98a Brigata e le forze speciali hanno individuato e distrutto. I soldati dell’Unità Yahalom e un’altra unità delle forze speciali hanno effettuato un raid mirato sotto il comando della 98a Brigata su un ulteriore tunnel sotterraneo strategico lungo oltre un chilometro a Khan Yunis. Il tunnel veniva utilizzato per nascondere membri di alto rango dell’organizzazione terroristica Hamas e per tenere ostaggi. Le forze hanno combattuto nel tunnel contro i terroristi, hanno sfondato le porte metalliche e neutralizzato gli esplosivi.
Il ministro dei trasporti del governo di Sanaa, il generale Abdul Wahab Al-Durra, ha dichiarato ad Al-Mayadeen: «Assicuriamo alle compagnie internazionali la sicurezza della navigazione nel Bahrein rosso e arabo. Le navi prese di mira sono navi israeliane o quelle dirette ai porti israeliani. Abbiamo consegnato una lettera ufficiale alle compagnie internazionali che garantiscono la navigazione nel Bahrein rosso e arabo. Abbiamo chiesto alle compagnie internazionali di non rispondere agli avvertimenti di non attraversare il Mar Rosso». Tutto questo però non ha rassicurato Total Energies che ha deciso di passare dal Capo di Buona Speranza per portare carburante in Europa. L’amministratore delegato della compagnia, Patrick Pouyanné, ha affermato che i costi del transito attraverso il Mar Rosso sono aumentati e ha attribuito ciò a ragioni tra cui l’aumento dei costi assicurativi.
La Marina britannica annuncia ufficialmente il ritiro del cacciatorpediniere Type 45 D34 Diamon per manutenzione e la sua sostituzione con un’altra fregata dopo aver subito tre attacchi dallo Yemen. A confermarlo il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps il quale ha affermato che la fregata F239 Richmond sostituirà il cacciatorpediniere D34 Diamond danneggiato nelle operazioni difensive contro le minacce Houthi nel Mar Rosso.
Il Comando centrale statunitense ha fatto sapere che gli Houthi hanno lanciato attacchi con missili balistici antinave nel Mar Rosso meridionale e nel Golfo di Aden, secondo il comunicato ufficiale, hanno tentato di colpire una nave cisterna di proprietà greca mentre attraversava il Golfo di Aden.
Ed ora uno sguardo alla situazione tra Israele e Hamas aggiornato alle 16:00 del 7 febbraio.
Sulle alture di Golan si è verificato un incidente che ha coinvolto veicoli blindati israeliani.
A Nord di Israele, ancora presa di mira la caserma Ramim, che è stata colpita da un razzo Burkan da 500 kg, provocando il crollo di uno dei suoi bunker di cemento e danneggiando gravemente altri edifici circostanti. Il razzo è caduto davanti all’edificio. Pertanto, è stato rivelato che molte delle strutture fortificate che Israele aveva costruito nelle sue basi militari erano resistenti solo all’artiglieria standard e agli attacchi missilistici.
La resistenza Islamica ha rivendicato una attacco contro Ruwaisat Al-Ilm nelle fattorie di Shebaa.
Nella striscia di Gaza occidentale un elicottero da combattimento Apache AH-64 dell’esercito israeliano è stato colpito da uno Strela-2 MANPADS.
A Gaza centro continuano le imboscate contro i militari israeliani, le milizie legate ad Hamas rivendicano l’uccisione di un soldato.
A Gaza sud continuano gli scontri a Khan Yanis area ovest, scontri anche a Shawaz in Al-Bahr Street, nell’area Al-Hawouz.
In Cisgiordania le forze di Israeliana prendono d’assalto la città di Hajjah, a est di Qalqilya in Cisgiordania e compiono arresti. Scontri anche a Jenin e a Tulkarem.
Il Corrispondente di Al-Mayadeen scrive: “Gli aerei dell’occupazione hanno lanciato una serie di raid sulla città di Rafah, a sud di Gaza”. “Le cannoniere israeliane hanno proiettili e sparano verso la costa del mare di Rafah”.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio