#ISRAELHAMASWAR. Effetti collaterali della guerra: declassamento di Israele dietro l’angolo, Gaza: Pil -80%

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Secondo Yedioth Ahronoth, l’agenzia di rating Fitch intende declassare il rating di Israele a causa dell’impatto economico della guerra a Gaza, dopo che l’economia israeliana si è contratta e ha subito enormi perdite del 20%. Il declassamento arriverebbe dopo quello di Moody’s di circa due settimane fa. 

A passarsela male anche l’economia di Gaza che secondo la Banca Mondiale è crollata. In una nota per la stampa si legge: “Il prodotto interno lordo di Gaza è diminuito di oltre l’80%, da circa 670 milioni di dollari nel terzo trimestre a soli 90 milioni nell’ultimo trimestre”.

Negli ultimi giorni a parlare di crollo economico l’agricoltura israeliana. Il direttore generale della Metulla Fruit Factory, Benny Katz, sottolinea che gli attacchi provenienti dal Libano stanno distruggendo la Metulla Fruit Factory e causando enormi danni economici. La Metulla Fruit Factory: “Produce 24.000 tonnellate all’anno.” Ed ora la produzione è interrotta e la fabbrica di frutta israeliana “Metulla”non sta lavorando e i prezzi aumenteranno “tremendamente”.

A peggiorare la situazione dal lato israeliano anche il boicottaggio dei prodotti di Israele da parte di alcuni paesi arabi e dello Yemen. Tra le parti della dichiarazione di Saada March, appunto la richiesta di “continuazione del boicottaggio economico dei beni americani e israeliani e delle aziende che li sostengono”. 

Nonostante queste problematiche Israele continua a investire attualmente a Tel Aviv operano 105 startup nel campo della tecnologia spaziale. Queste startup hanno raccolto un totale di 314 milioni di dollari nell’ultimo anno, molte delle quali si sono concentrate su tecnologie a dual use che possono essere utilizzate sia sulla Terra che nello spazio.

Nonostante l’aumento del numero di startup, la tecnologia spaziale israeliana è ancora agli inizi. A differenza di altri settori, i giganti spaziali mondiali non hanno centri di ricerca e sviluppo in Israele, costringendo le aziende a fare affidamento solo sulle capacità delle infrastrutture locali.

Oggi molte aziende israeliane che operano in questo campo si trovano in prossimità del cliente nella catena del valore del settore. Si affidano all’infrastruttura di grandi aziende che producono razzi, lanciatori e satelliti per offrire ai clienti servizi basati e dipendenti da queste infrastrutture.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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