#ISRAELHAMASWAR. Continuano i negoziati a Doha. Resistenza: Israele deve lasciare Gaza. Shin Bet e Mossad al Cairo per parlare di Rafah

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Non ci sono grandi novità sul fronte Medio Orientale nell’ennesimo tentativo di arrivare alla firma di un accordo tra Hamas, alleati e Israele. Nonostante la difficoltà di arrivare a una quadra ieri in Qatar si sono incontrati i leader di Hamas e del Jihad islamico per parlare degli accordi. In una nota di agenzia stampa iraniana si legge: “Alti funzionari dei movimenti di resistenza palestinese, Hamas e Jihad islamico, si sono incontrati nella capitale del Qatar per discutere degli ultimi sviluppi in Palestina, in particolare la Striscia di Gaza. Hamas e Jihad chiedono il ritiro completo dell’esercito israeliano da Gaza per raggiungere un accordo con Israele. 

Il Dipartimento di Stato americano ha fatto sapere che nella giornata del 22 agosto Blinken ha discusso con l’emiro del Qatar degli sforzi in corso per negoziare un accordo di cessate il fuoco. Blinken ha sottolineato che la proposta di colmare le lacune le affronta in modo da consentire la rapida attuazione dell’accordo. Blinken e l’emiro del Qatar hanno sottolineato che nessun partito nella regione dovrebbe compromettere gli sforzi per raggiungere un accordo.

Blinken: “Ho discusso con l’emiro del Qatar gli sforzi per negoziare un accordo che allevierebbe la sofferenza dei palestinesi e garantirebbe il rilascio degli ostaggi”.

I leader dello Shin Bet e del Mossad si sono recati al Cairo per cercare di raggiungere accordi con gli egiziani sull’asse Filadelfia e Rafah. Secondo la CNN, il capo della CIA William Burns dovrebbe prendere parte ai negoziati al Cairo.

La US Navy ha nel frattempo installato il sistema Starlink sulle sue navi; on line immagini della USS CVN 72 Abraham Lincoln. La Marina ha affermato che “questo ha rivoluzionato l’esperienza marittima per i marinai; Il nuovo sistema garantisce una comunicazione affidabile, migliora il morale e aumenta la produttività.”

Secondo i media israeliani Hezbollah ha lanciato cinque razzi dal Libano verso il monte Meron nell’Alta Galilea, alcuni dei quali sono stati intercettati altri no. Obiettivo: una base militare. Sempre negli stessi si legge: “1.091 razzi lanciati dal Libano verso i ‘territori israeliani’ il mese scorso, un aumento di tre volte rispetto all’inizio dell’anno. 44 persone uccise nello scontro con il Libano, tra cui 24 ‘civili’, 19 ufficiali e soldati e un lavoratore straniero. 271 ‘israeliani’ feriti, tra cui 141 soldati e ufficiali dell’esercito dall’inizio dello scontro con Hezbollah”.

Confermata la notizia del soccorso dell’equipaggio della petroliera Sunion, danneggiata dagli Houthi nel Mar Rosso. La task force europea nel Mar Rosso ha evacuato i membri dell’equipaggio a Gibuti, sulla petroliera sono rimaste 150mila tonnellate di petrolio che vagano in mare. 

Ed ora uno sguardo alla situazione tra Israele – Hamas – Hezbollah aggiornato alle ore 15:00 del 24 agosto

Secondo un comunicato delle IDF: “Una cellula di Hamas che stava pianificando di sparare proiettili dall’area di Tayr Harfa nel Libano meridionale verso il territorio israeliano è stata identificata dai soldati dell’IDF ed eliminata dall’IAF. L’artiglieria dell’IDF ha colpito per rimuovere le minacce nell’area di Chebaa nel Libano meridionale”.

Le IDF hanno specificato che diversi proiettili sparati dal territorio libanese hanno attraversavano il nord di Israele, la maggior parte dei quali è caduta in aree aperte nell’Alta Galilea e non sono stati segnalati feriti. L’IAF ha colpito ed eliminato nella zona di Aaita El Zot, Muhammad Mahmoud Negm, un elemento importante nell’Unità missilistica di Hezbollah nel Libano meridionale. E ancora i soldati dell’IDF hanno identificato un elemento di Hezbollah che ha sparato razzi verso la zona di Yiftah nella mattinata di venerdì mentre stava operando adiacente a una struttura militare di Hezbollah nella zona di Meiss El Jabal. L’IAF ha colpito l’uomo di Hezbollah e la struttura militare. Un terzo attaccante è stato eliminato a Aitaroun, dopo aver sparato razzi verso la zona di Malkia.

Sirene in azione a Malkya, nel nord di Israele e a Shtula. 

Le IDF hanno ripreso le operazioni nel centro e nel sud di Gaza. Secondo un comunicato IDF “sarebbero atti uccisi decine di uomini di Hamas durante combattimenti ravvicinati nel corso dell’ultimo giorno nella Striscia di Gaza centrale e meridionale”.

“Nell’ultimo giorno nell’area di Khan Yunis e nella periferia di Deir El Balah, le truppe dell’IDF hanno eliminato decine di uomini di Hamas e smantellato decine di siti infrastrutturali. Nell’area di Tel al-Sultan a Rafah, le truppe israeliane hanno eliminato numerosi uomini di Hamas che rappresentavano una minaccia per le truppe.

Nell’ultimo giorno, l’IAF ha colpito circa 30 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza, tra cui strutture e postazioni militari, depositi di armi e siti di lancio nell’area di Khan Yunis. Sotto la direzione di IDF e dell’intelligence ISA, l’IAF ha condotto un attacco preciso su un centro di comando e controllo di Hamas incorporato in un complesso che in precedenza fungeva da scuola “Jaafer Ali Bin Abu Taleb” nell’area di Zeitoun. Hamas ha utilizzato il complesso per immagazzinare grandi quantità di armi e condurre attività contro Israele nell’area. L’aeronautica israeliana ha effettuare attacchi aerei su Khan Yunis.

Le Brigate Al-Qassam i n una nota hanno fatto sapere: “i nostri combattenti sono impegnati in feroci scontri con le forze israeliane che sono penetrate a sud del quartiere Zeitoun nella città di Gaza, uccidendone e ferendone molti, e un elicottero “Yasour atterra per evacuarli”.

I media israeliani hanno riferito di un difficile incidente di sicurezza a Gaza, apparentemente una forza dell’esercito è caduta in un’imboscata e gli elicotteri hanno evacuato molti soldati e ufficiali negli ospedali. Sarebbero stati 5 gli elicotteri ad atterrare nella Striscia di Gaza per evacuare i feriti. Secondo le prime indiscrezioni 3 militari morti e sei feriti. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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