#ISRAELHAMASWAR. Colpite postazioni di Ansar Allah dagli anglo-americani. Minacce reciproche Israele – Iran. Ucciso Sinwar

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Il Regno Unito si è unito a Francia e Algeria hanno chiesto una discussione urgente del Consiglio di Sicurezza sulla situazione nel nord della Striscia di Gaza. Il 16 di ottobre UNIFIL ha riferito che i peacekeeper in una posizione vicino a Kafer Kela hanno osservato un carro armato Merkava dell’IDF sparare alla loro torre di guardia. Due telecamere sono state distrutte e la torre è stata danneggiata.

Il Pentagono chiede a Israele di garantire sicurezza e protezione all’esercito libanese. E invia un messaggio all’Iran. Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha detto l’esercito americano ha attaccato cinque depositi sotterranei di armi Houthi utilizzando bombardieri strategici B-2. L’attacco è stato approvato dal presidente Biden. Austin ha aggiunto: “Questa è una dimostrazione delle capacità di attacco globale degli Stati Uniti che possono operare sempre e ovunque. Gli Stati Uniti non esiteranno ad agire per proteggere le risorse americane e prevenire attacchi contro i civili e i nostri partner nella regione”.

L’Iran dopo aver rassicurato il Libano che la Croce Rossa iraniana invierà 35 camion pieni di aiuti, ha risposto agli Stati Uniti. A farlo il comandante delle guardie rivoluzionarie, il generale Hossein Salami, durante la cerimonia funebre del generale Nilforshan: “Avvertiamo Israele e i suoi leader. L’operazione True Promise 2 era semplicemente un avvertimento, ed è una parte molto piccola delle nostre capacità. Abbiamo implementato “The True Promise 2” in modo che gli israeliani fossero vigili e sapessero che siamo in grado di colpirli. Non siamo affatto gentili con nessuno e non dovrebbero fare affidamento sui loro sistemi di difesa, che possiamo violare”. 

Il ministro per la Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che: “La Francia sta perseguendo una politica ostile nei confronti del popolo ebraico”. Il giornalista israeliano Amir Boukhbout ha scritto: “L’attacco alla base della Brigata Golani ha scioccato tutto Israele, scosso la leadership dell’esercito e dimostrato che è ancora in ritardo nell’affrontare la minaccia dei droni. Un alto ufficiale dell’esercito ha affermato che l’aeronautica militare non era preparata ad affrontare la minaccia dei droni. 4 aerei da combattimento e una nave lanciamissili stanno inseguendo un drone perché l’Aeronautica Militare non ha sufficientemente potenziato le sue forze per supportare le forze di terra al confine. Le critiche sono aumentate dopo che l’Aeronautica ha monitorato il drone e lo ha inseguito, poi è scomparso e si è creduto che fosse caduto in mare, ma è penetrato nelle difese aeree e ha colpito la base”.

Dal Libano Nabih Berri, presidente del Parlamento libanese e leader del movimento Amal ha riferito: “Le elezioni presidenziali in Libano saranno sospese fino alla fine della guerra. Al momento non ci sono garanzie per la sicurezza per i cittadini”. 

L’Esercito yemenita houthi nonostante i bombardamenti anglo-americani ha detto: “Rimarremo con i nostri fratelli in Palestina e diremo agli occupanti: trasformeremo la vostra pelle in scarpe per i nostri figli e per i bambini della Palestina”. Nella notte del 17 ottobre, l’esercito americano ha attaccato una serie di obiettivi a Sana’a e Sa’ada nello Yemen. Per la prima volta dall’inizio della guerra, l’esercito americano ha utilizzato i bombardieri pesanti B-2 e non gli aerei da caccia. Gli stessi usati in Libia nel 2017 a Sirte. 

Secondo le fonti yemenite: l’aggressione anglo-americana ha preso di mira le aree di Al-Telefe en, Al-Hafaa e Jarban, a nord e a sud di Sana’a, con 6 raid. Altre fonti riportano 9 raid citando altri raid a : Kahlan e Al-Aila a est della città di Saada, raid anche su Sanaa. Un membro dell’ufficio politico del movimento Ansar Allah, Ali Al-Qahoum: “L’aggressione allo Yemen è un tentativo fallito di proteggere Israele e di dissuaderci dal sostenere Gaza e il Libano. Diciamo agli americani e agli inglesi che le nostre capacità stanno aumentando, la risposta sta arrivando, la banca bersaglio è ampia e devono sopportare i colpi”. Il Corrispondente di al-Mayadeen a Sanaa, testata di Hezbollah: “I raid USA-britannici non hanno colpito i depositi di armi delle forze armate yemenite i raid USA hanno preso di mira le montagne, una piccola rete di comunicazione a Saada e campi vuoti”. Nella mattina del 17 ottobre l’IAF ha intercettato con successo un UAV che si avvicinava a Israele dal Mar Rosso. L’UAV non è entrato in territorio israeliano.

Dopo le sirene suonate tra le 0:55 e le 1:13, nell’area dell’Aravah e del Negev meridionale, l’incidente è terminato.

Israele nella notte ha attaccato Latakia controllata da Assad. La maggior parte dei missili sarebbe stata intercettata da sistema di difesa siriano/russo. Secondo fonti social Israele sta rimuovendo le mine e spostando la recinzione nella zona demilitarizzata con la Siria sulle alture di Golan. 

Il ministero della Difesa siriano in una nota per la stampa ha dichiarato: “Intorno alle 2:50 di oggi, il nemico israeliano ha lanciato un attacco aereo dalla direzione del Mar Mediterraneo, prendendo di mira uno dei punti vicino all’ingresso sud-orientale della città di Latakia, ferendo due civili e provocando danni materiali alla proprietà privata circostante”.

Ed ora un aggiornamento dalle Lien del fronte Israele Libano aggiornate alle ore 14:00 del 17 ottobre.

Le cinque divisioni israeliane sono state schierate lungo i seguenti assi: Al-Udaysah, Kfarkila, Rab El Thalathine e Markaba; Meiss El Jabal, Mhaibib e Blida; Maroun El-Ras e Yaroun; Labbouneh e Naqoura; Ayta ash Shab e Ramyeh. 

I fronti più attivi nella giornata del 17 di ottobre sono stati Labbouneh e Naqoura; Ayta ash Shab e Ramyeh, dove si sono registrati scontri diretti. Sul fronte Mhaibib e Blida distrutto un luogo di culto da cui poi gli israeliani si sono ritirati. Mentre nella sera del 16 ottobre l’asse Al-Udaysah, Kfarkila, Rab El Thalathine e Markaba è stato il più attivo. 

Ed ora vediamo nel dettaglio le singole operazioni: L’IDF nella notte del 17 ottobre ha lanciato una nuova ondata di attacchi aerei nella La valle della Beqāʿ. La Resistenza Islamica ha preso di mira, alle un raduno di soldati nemici tra Kafr Kila e Al-Adiseh con proiettili di artiglieria e ha riportato ferite dirette. Informazioni dal canale libanese “LBCI” parlano di cattura di soldati israeliani da parte di Hezbollah. Non si hanno conferme da pare israeliana. Secondo la social sfera le perdite di carri armati delle forze israeliane dall’inizio dell’operazione ammontano a 17 in 17 giorni. A sua volta l’IDF ha annunciato l’uccisione di Yahyia Sinwar, capo di Hamas. In Rete sono iniziate a circolare una serie di immagini e video sull’evento; la conferma finale si è avuta con l’esame del Dna e delle impronte dentali . Il rischio di balcanizzazione del conflitto è sempre più alto, se la morte venisse confermata.

Channel 13 afferma che 44 soldati israeliani sono stati feriti ed evacuati dal Libano meridionale, con una dozzina di elicotteri dopo che il loro convoglio è stato attaccato dai combattenti di Hezbollah. Da fonti social media vicino ad Hezbollah 5 soldati israeliani sono morti in battaglia ad Ayta el Chaeb (Nabatiye), nel Libano meridionale. Nel settore occidentale, i suoni delle esplosioni e degli attacchi aerei non si attenuano, coprendo Aya al-Shaab, Ramiyah e al-Qaouzah (Nabatiye). I media israeliani hanno parlato di difficoltà ad evacuare i feriti da al-Qaouzah. La Resistenza Islamica ha preso di mira in tarda serata del 16 ottobre con un missile un raduno di soldati israeliani a Khallet el Ouard.

Secondo il corrispondente di al-Mayadeen, si registra un aumento significativo nella frequenza degli scontri tra Rab Thilaine e Markaba, con violenti bombardamenti di artiglieria e attacchi aerei che hanno coperto le città di Adisa, Al-Tayyibah, Rab Thiraine, Markaba e Haula.

Hezbollah sostiene di aver respinto attacco di due droni israeliani. Alle 18:30 di mercoledì 16 ottobre 2024, i combattenti della Resistenza Islamica nelle unità di difesa aerea hanno risposto a due droni israeliani nello spazio aereo meridionale con missili terra-aria, costringendoli a ritirarsi e a lasciare lo spazio aereo libanese. Colpito un gruppo di soldati israeliani a Wadi Hanine con un lanciamissili.

A partire dalla mattina del 17 ottobre la resistenza islamica ha preso di mira con un lanciamissili un raduno di soldati israeliani nell’area di Al-Sadana; lanciamissili contro un raduno di soldati israeliani nella fattoria Barkhta, entrambe le aree i trovano nelle fattorie libanesi di Shebaa. Una fonte locale di Quneitra, Siria, ha detto a Sham FM: “I suoni delle esplosioni uditi nello spazio aereo della campagna settentrionale e del Monte Hermon sono stati causati da intensi bombardamenti effettuati dalla resistenza libanese, verso le fattorie occupate di Shebaa nel sud del Libano”.

A partire dalle ore 02:00 si è attivato il fronte Labbouneh: la Resistenza islamica ha rivendicato distruzione di un carro armato Merkava sulle alture di Labbouneh con un missile guidato, altro attacco registrato alle 13:00 non è specificato se si tratta della stessa notizia o i carri armati colpiti sono due. Secondo al Manar testata libanese i carri armati sono due. Le unità di soccorso dell’esercito israeliano non sono state in grado di raggiungere il carro armato in fiamme a Labbouneh, fonte media israeliani. Hezbollah sostiene che sta usando per le sue operazioni missili “Qader 2” e “Nasr 1”, entrati in servizio il 14 ottobre 2024.

Secondo la National News Agency, Israele spara con mitragliatrici pesanti verso le montagne di Labouneh e Al-Alama, cercando di far ritirare i suoi veicoli, presi di mira dalla Resistenza. Israele non ha commentato le notizie. 

Corrispondente di al-Mayadeen nel sud del Libano ha riferito che le forze di occupazione hanno fatto saltare in aria un santuario religioso nella città di Muhaibib e si sono ritirate da lì. La città di Muhaibib è a soli 2,3 km dal confine libanese. Aerei da guerra israeliani hanno lanciato una serie di raid contro la città di Hula insieme a bombardamenti di artiglieria contro la città.

Nel nord di Israele, la Resistenza Islamica a partire dalla tarda serata del 16 ottobre ha bombardato la città di Safed con un lanciamissili; e ancora lanciamissili contro la postazione di artiglieria israeliana a Delton colpita la caserma Yiftah con un lanciamissili; missile della Resistenza Islamica contro l’insediamento Basalya di Kiryat Shmona. A partire dalla mattina del 17 ottobre la resistenza islamica in Iraq ha preso di mira due obiettivi: la base militare “Ein Yahav” e la base Tel Nof vicino a Rehovot.

Grandi incendi registrati a Shlomi, Israele settentrionale, dopo pesanti attacchi missilistici di Hezbollah. Canale 12 riferisce monitoraggio del lancio di 5 missili dal Libano verso la regione della Galilea occidentale. La Resistenza islamica ha lanciato un bombardamento mirato alla regione dell’Alta Galilea. Le sirene suonano mentre l’operazione si svolge. Salve di razzi hanno preso di mira le concentrazioni di militari al confine nel settore orientale, e le sirene hanno suonato a Metula, Kfar Giladi e Miskfaam nel dito della Galilea. Bombardata la colonia di Kfar Varadim con un attacco missilistico. Attacco della Resistenza Islamica contro un raduno di soldati israeliani al cancello della colonia di Miskav Aam con un missile.

Nel sud di Israele, le Brigate Al-Nasser Salah al-Din in una nota affermano: “Noi, insieme alle forze del martire Omar al-Qasim, abbiamo bombardato l’insediamento “Miflasim” con una salva missilistica “107””. 

La Resistenza Islamica in Iraq ha lanciato dromi contro il porto di Eilat. Haifa sotto attacco anche nella giornata del 17 ottobre. 

L’IDF ha riferito che sotto la direzione di IDF e dell’intelligence ISA, l’IAF ha condotto un attacco su un punto di incontro operativo per gli uomini di Hamas e del Jihad islamico. I due gruppi stavano operando all’interno di un centro di comando e controllo incorporato in un complesso che in precedenza fungeva da scuola, la “Abu Hassan” nel nord di Gaza. Al momento dell’attacco, decine di uomini delle organizzazioni di Hamas e del Jihad islamico erano presenti nel complesso. 

Le truppe della 401a Brigata stanno ancora operando nella zona di Jabaliya nella parte settentrionale della Striscia di Gaza come parte dell’operazione della 162a Divisione per togliere le armi e eliminare le ultime cellule di Hamas dall’area. 

In Cisgiordania le Brigate dei Martiri di Al-Aqsa affermando che i loro combattenti hanno affrontato l’assalto delle forze israeliane al campo di Al-Ain nella città di Nablus con un ordigno esplosivo e una pioggia di proiettili.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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