#ISRAELHAMASWAR. Benny Gantz: “Trasformiamo il Libano meridionale in un’altra Cisgiordania”. Artiglieria israeliana a Kyaham, scontri con Hezbollah 

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Papa Francesco chiede un’indagine per esaminare se gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza “rispondono alla definizione di genocidio”. John Thune, leader della nuova maggioranza repubblicana al Senato Usa: “Se il procuratore della Corte penale internazionale dell’Aia non revocherà la richiesta di arresto di alti funzionari israeliani, il Senato imporrà sanzioni contro di lui. Sosterremo il nostro importante alleato Israele e promuoveremo ulteriori leggi di sostegno, una priorità chiave del prossimo Congresso”.

Il Libano afferma di aver ricevuto una risposta da Hezbollah sulla proposta di cessate il fuoco degli Stati Uniti e ha rilasciato alcune osservazioni In base a ciò, l’inviato degli Stati Uniti Amos Hochstein visiterà il Libano martedì. Ha detto che lo farà solo se si faranno progressi. Secondo le fonti libanesi “la situazione non è matura per un cessate il fuoco e Israele non è stanco”.

Josep Borrell, Alto Rappresentante uscente dell’Unione Europea per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza, ha presentato la sua proposta di porre fine alle relazioni politiche con Israele al Consiglio dei Ministri degli Esteri dell’Unione e ha chiarito: “Il governo israeliano deve essere messo sotto pressione”. Il ministro degli Esteri olandese Kasper Veldkamp si è opposto e ha detto: “Dobbiamo mantenere un dialogo aperto con Israele”.

I giovani giordani continuano la campagna di sciopero della fame per il bene di Gaza e l’introduzione di aiuti nella Striscia e nel nord in particolare per il 17° giorno.

In un video divulgato nella social sfera Benny Gantz, il 18 novembre ha chiesto di trasformare l’intero sud del Libano in un’area simile all’Area A in Cisgiordania. Dove l’esercito israeliano ha la libertà di operare nell’area di controllo dell’Autorità Palestinese.

Secondo le forze di difesa israeliane, durante il fine settimana l’aeronautica israeliana ha colpito 20 obiettivi di Hezbollah nella periferia meridionale di Beirut in otto ondate separate. Ucciso anche, il 17 novembre, il portavoce di Hezbollah Muhammad Afif fuori dal quartiere di Daahiya.

Secondo voci non confermate la Grande Assemblea Nazionale della Turchia ha iniziato a raccogliere firme per l’uscita del Paese dalla NATO. Scienziati, giornalisti e rappresentanti della cultura hanno aderito a questa iniziativa. È stato riferito che i risultati dell’incontro saranno presentati al parlamento turco.

Il consigliere del leader della rivoluzione islamica nella Repubblica islamica dell’Iran, Ali Larijani, il 15 novembre era in Libano per una visita durante la quale ha incontrato alti funzionari libanesi e numerosi rappresentanti e leader del partito. Nel frattempo Mohsen Rezaei, Segretario del Consiglio per il Discernimento della Repubblica Islamica dell’Iran e in precedenza per 16 anni comandante in capo delle forze di terra dei Guardiani della Rivoluzione Islamica ha fatto sapere che l’Iran: “Sta preparando l’operazione True Promise 3”. Il 17 novembre Il Ministro della Difesa iraniano, generale AzizNasirzadeh ha incontrato Bashar al-Assad.

Il presidente siriano e il generale iraniano hanno discusso delle questioni di difesa e sicurezza nella regione, nonché del rafforzamento della cooperazione tra i due paesi per combattere e sradicare il terrorismo, il che contribuirà alla stabilità e alla sicurezza nella regione. Non si è fatta menzione alla questione israeliana. 

Sempre il 17 novembre, smentendo al notizia di un ricovero ospedaliero, l’Ayatollah Khamenei, ha incontrato e parlato con Mojtaba Amani, l’ambasciatore della Repubblica Islamica dell’Iran in Libano. Amani, ferito agli occhi e alla mano dall’esplosione del suo cercapersone, ha presentato in questo incontro un rapporto sul suo ultimo stato di salute al leader della rivoluzione.

Tornano in attività gli uomini di Ansar Allah. Il 17 gennaio gli yemeniti rivendicano attacchi di droni su Tel Aviv e Ashkelon mentre il 18 gennaio, il Capo del dipartimento di consulenza di EOS Risk Group riferisce che una nave è stata colpita da un missile a 25 miglia nautiche a ovest di Mokha per non aver rispettato l’ordine di non attraversare il Mar Rosso meridionale.

Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornata alle ore 15:00 del 18 novembre.

A partire dal 16 novembre, l’esercito israeliano ha rilasciato varie foto e video delle sue attività operative nel Libano meridionale, come parte delle operazioni ampliate dalla 91a divisione. Attualmente la Brigata d’élite Egoz sta operando per conto della 91a divisione e sotto di essa sta operando la 7a brigata corazzata. 

Si prevede che l’esercito israeliano espanda le operazioni nell’area del settore più orientale, dopo essersi espanso principalmente nell’area occidentale e centrale. Sempre i media israeliani hanno riferito che: “i sistemi di artiglieria hanno attraversato il Libano”. 

La zona di al Khiyam è stata attaccata circa 7 volte da Hezbollah con razzi, per tentare di interrompere l’avanzata israeliana sulle colline attorno alla città nella sola giornata del 17 novembre. Secondo fonti Hezbollah, l’esercito israeliano sta avanzando attraverso valli nascoste dalle città e dalle aree circostanti. Nei giorni scorsi, le forze di difesa israeliane hanno riferito che il 411° battaglione del 282° reggimento di artiglieria ha attraversato il confine con i suoi obici semoventi M109 e ha iniziato a bombardare aree nel sud del Libano. Il 17 novembre l’esercito israeliano ha bombardato una base militare libane uccidendo due militari. Si ha notizia che il 16 novembre l’esercito libanese ha evacuato il centro di Al-Bayada, dove è schierata la Quinta Brigata, in concomitanza con i tentativi dei soldati israeliani di avanzare verso la città di Chama. Bayada è una città strategica, le cui colline conducono ad Mansouri, altra città molto importante.

Gli scontri tra Hezbollah e le forze libanesi si sono svolti per tutto il fine settimana su due assi: Dalla fattoria Fattoria Diya verso il quartiere di Al-Maslakh e il quartiere meridionale (incluso Wadi El Aassafir) e da al-Wazzani verso Ain Arab verso Wati al-Khiam e il quartiere orientale della città.

Un approccio completamente diverso rispetto al 2006. Non sono stati segnalati carri armati allo scoperto nella pianura di Khiyam, che tentassero di avanzare da quell’area verso il lato occidentale della città. Bombardamenti di Hezbollah si registrano a Kfarhamam e Al-Jebayn.

Nella giornata del 18 novembre ls Resistenza Islamica ha preso di mira con un lanciamissili un gruppo di forze dell’esercito israeliano a sud della città di Khiyam per quattro volte, media libanesi affermano he certo numero di veicoli israeliani si spostano da Basateen al-Wazzani verso Wata al-Khiyam, nel mezzo di continui scontri all’interno dei quartieri orientali e meridionali e nelle vicinanze della prigione. Anche nel primo pomeriggio si registra il tentativo dell’esercito israeliano di penetrare verso sud e est della città di Khiyam sotto la copertura di artiglieria, bombardamenti al fosforo e mitragliatrici.

Le tre direzioni sono collegate da tre assi di progresso da Matla, Kfar Yuval e Maayan Baruch verso Hamamas, Sardah, Al-Wazzani e Ain Arab. Quindi Wadi Al-Khiam, Wadi Al-Asafir e Bab Al-Tania.

A ovest di Khiyam, ci sono 3 città cristiane: Qlayleh, Burj el-Muluk, Dier Memas. A differenza di Rmeich che ha ricevuto un trattamento speciale e grazie alla capacità dell’esercito israeliano di attraversarlo in sicurezza, a questi 3 villaggi è stato chiesto di evacuare dall’esercito israeliano. Quindi presto ci saranno bombardamenti. Il fiume Litani è a pochi km da Di er Mimas. È l’area Litani più vicina alla zona di confine, a differenza del lato orientale e occidentale dove è a decine di km di distanza. Le IDF affermano che: “infrastruttura di Hezbollah sotterranea contenente decine di lanciarazzi, razzi e armi, scoperta nel Libano meridionale è stata distrutta”. 

Per quanto riguarda la città di Chama, Hezbollah ha annunciato di aver attaccato con l’artiglieria (probabilmente mortai) le forze israeliane nella parte sud-occidentale della piccola città. Ci sono anche possibili scontri in direzione di Aitaroun e Bint Jbeil, avanzando dalle posizioni nel villaggio di Aitaroun. L’esercito israeliano designa gli insediamenti di Metula e Kfar Yuval sul confine libanese come zone militari. 

Dalla notte del 17 novembre per la prima volta, l’artiglieria israeliana sta raggiungendo la periferia di Tiro. Un civile è rimasto ferito nell’area di Al-Housh. 

Una delle nuove postazioni di artiglieria dell’esercito israeliano nel Libano meridionale si trova a pochi metri dalla scuola elementare di Al-Bustan, rilevamento tramite geolocalizzazione, non confermata dall’esercito israeliano. Questi sistemi sono mobili, quindi possono cambiare posizione ogni giorno. Un’altra postazione di artiglieria è stata vista nella città di confine di Um el-Tout, geolocalizzata a 33.107944, 35.252706 . Sia Al-Bustan che Um el-Tout sono città sunnite libanesi di confine senza Hezbollah, e lì non è avvenuto alcun combattimento. 

Hezbollah rivendica attacco al nuovo quartier generale del Comando della Brigata Occidentale israeliano a Ya’ara.

Pesanti bombardamenti nel fine settimana nella città di Beirut. Distruzione nella città libanese di Sur dopo gli attacchi aerei israeliani.

In Israele, dopo gli attacchi del 15 novembre della resistenza contro Tel Aviv, uno degli UAV intercettati nel cielo di Nahariya ha colpito un edificio della città provocandogli danni. L’IDF ha riferito che dopo averlo intercettato parti del dispositivo, sono cadute contro un edificio quando è caduto. Non ci sono state vittime.

La resistenza irachena ha lanciato razzi contro Eliat. L’IDF li ha intercettati. 

Nel fine settimana sirene in azione a Kiryat Shmona e nei suoi dintorni. Hezbollah rivendica attacco con missili. 

Sirene in azione a Nahariya e nei suoi dintorni, lancio di razzi di Hezbollah. E ancora lanci verso Margaliot e Miskvaam nel dito della Galilea, sirene in azione Al-Aramsha, nella Galilea occidentale.

La resistenza islamica ha rivendicato attacco alla base Shraga (il quartier generale amministrativo del Comando della Brigata Golani) a nord della città di Acri, con razzi.

Razzi caduti nell’insediamento di Zarit e le forze di soccorso si sono dirette sul posto.

Scontri tra le forze israeliane e milizie di Hamas durante l’assalto al campo di Balata, a est di Nablus, in Cisgiordania. Le forze israeliane assaltano la città di Dura, a ovest della città di Hebron in Cisgiordania.

Le forze israeliane assaltano la città di Betlemme, a sud di Gerusalemme, e assaltano la città di Qalqilya, a nord di Ramallah, dal suo ingresso. Le forze israeliane circondano tutti gli ingressi al campo di Dheisheh a Betlemme, a sud della Vecchia Gerusalemme. Bulldozer israeliani hanno distrutto le proprietà dei cittadini nel campo di Balata, a est di Nablus. Scontri in corso tra esercito e uomini delle Qassam.

Negli scontri a Gaza l’esercito israeliano ha riferito della morte di due militari e il ferimento di un terzo. Gli uomini delle Qassam hanno anche annunciato che un soldato israeliano è stato ucciso da un cecchino della resistenza nel nord-ovest di Gaza. E sempre le Qassam hanno preso di mira anche due carri armati Merkava e tre bulldozer israeliani nel campo di Al Brij. Scontri anche a Jabalia. Secondo Haaretz: “27 militari israeliani sono stati uccisi dall’inizio della recente operazione di terra dell’esercito israeliano a Jabalia”. Secondo Hamas i cecchini sono riusciti a prendere di mira 5 soldati israeliani nell’area di Al-Jawani, nel centro della città di Beit Lahia, e ancora nella stessa città fonti palestinesi affermano che le Qassam sono riuscite a colpire una forza di fanteria israeliana di 12 soldati con un missile antiuomo nel centro della città di Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza.

Elicotteri israeliani prendono di mira l’area di Al-Mawasi, a ovest della città di Khan Yunis, attacco aereo israeliano registrato a Rafah nel sud della Striscia di Gaza. Esplosioni programmate dagli israeliani a nord del campo di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. 

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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