#ISRAELHAMASWAR. Ben Gvir minaccia Netanyahu: se non smantella Hamas farà cadere il governo. Israele via Mosca fa sapere all’Iran che non attaccherà più. Al via all’operazione “Ritorno alla loro terra”

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Trump ha affermato che Israele ha vendicato il 7 ottobre e che l’uccisione di 70.000 persone a Gaza è considerata una grande vendetta per l’attacco lanciato da Hamas contro Israele il 7 ottobre, affermando che è ora di porre fine alla guerra.

Durante la telefonata Putin-Netanyahu, alla Russia è stato chiesto di trasmettere all’Iran un messaggio in cui affermava che Tel Aviv non stava cercando un altro scontro, riporta Yediot Ahronot. A confermare la notizia anche le parole del presidente Trump: “Lavoreremo anche con l’Iran, vorremmo vederli ricostruire il loro Paese”. E ancora: “La Russia sta ricevendo segnali da Israele circa la sua mancanza di interesse in un confronto con l’Iran”, ha dichiarato il presidente Vladimir Putin al vertice Russia-Asia centrale.

Sempre Trump in una dichiarazione: “Forse Bibi verrà sostituito, questa è la politica. So che è molto più popolare ora di quanto non lo fosse dopo il 10/07. Non vedo una soluzione a due stati; accetterò qualsiasi accordo tra le parti.” “Mi è stato chiesto di parlare alla Knesset israeliana e lo farò.”

Il “Ministro della Guerra” USA, Pete Hegseth elogia la leadership del Presidente Trump dopo l’accordo di pace per Gaza, affermando di “non aver mai pensato che questo tipo di pace sarebbe stato possibile.”

Il genero di Trump, Jared Kushner ha detto alla ministra israeliana May Golan: “Abbiamo raggiunto un accordo che isola Hamas e costringe il mondo arabo a cercare la pace; l’accordo preserva la sicurezza di Israele. Se dobbiamo usare la forza, lo faremo. O andrà bene o andrà male”.

Infine secondo un sondaggio CNN: “Per la prima volta, più americani esprimono sostegno ai palestinesi che a Israele, mentre il 7 ottobre Israele era in netto vantaggio”. Mentre molti sostenitori palestinesi sono democratici, anche il Partito Repubblicano ha visto un netto calo del sostegno a Israele tra le persone sotto i 50 anni.

Alla fine la decisione positiva del governo israeliana è arrivata, dopo un rinvio e una discussione accesa con gli oltranzisti Gvir e Smotrich. Ben Gvir: “Netanyahu ha promesso che Hamas verrà smantellato e, se ciò non accadrà, smantelleremo il governo”. Alle ore 00:34 dell’10 ottobre, il governo, con tutti i suoi ministri tranne Ben Gvir, Smotrich, Struck, Wserlof e Amichai Eliyahuand, approva il cessate il fuoco, l’accordo e le liste dei prigionieri.  Il cessate il fuoco entra ufficialmente in vigore. Alla riunione erano presenti: gli inviati speciali statunitensi Steve Witkoff e Jared Kushner. L’azienda del genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner, è ora il maggiore azionista della società israeliana che finanzia la costruzione di insediamenti non autorizzati nei territori palestinesi occupati. La società di investimenti Affinity Partners è guidata da Kushner e finanziata da Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti.

Israele non consegnerà i corpi dei fratelli Sinwar come parte dell’accordo. Il primo Ministro Benjamin Netanyahu ha annunciato che l’operazione di salvataggio degli ostaggi si chiamerà “Ritorno alla loro terra”. Confermato dunque che gli ostaggi israeliani saranno restituiti il ​​13 ottobre, Israele libererà 250 terroristi condannati e 1.700 abitanti di Gaza, ha annunciato l’ufficio di Netanyahu.

L’Egitto ha confermato all’inviato di Trump che non accetterà una presenza israeliana permanente nell’asse Salah al-Din. Mentre la Giordania si è detta pronta a consentire l’ingresso di 3.000 camion con aiuti umanitari a Gaza a settimana. Il Ministero degli Esteri iraniano sull’accordo sulla guerra di Gaza: “Sosteniamo qualsiasi iniziativa per fermare il genocidio, garantire il completo ritiro delle forze di occupazione e la consegna degli aiuti umanitari”.

Secondo Al-Araby Al-Jadeed, Israele ha accettato di rilasciare i seguenti leader, a cui si era sempre opposto in precedenza: Marwan Barghouti – leader di Fatah; Ahmed Saadat – leader del FPLP; Ibrahim Hamed – leader di Al Qassam nella Cisgiordania Occidentale; Hasan Salameh – leader di Al Qassam. Ma le notizie in merito sono discordanti, Israele ha sempre negato il rilascio di Barghouti. Tra i prigionieri certi che saranno rilasciati: “Mahmoud Abu Surur, che ha eseguito l’omicidio dell’agente dello Shin Bet Nahmani nel 1993 dopo averlo attirato in una casa a Gerusalemme con il pretesto che sarebbe stato il loro agente. Il prigioniero Fares Ghanem, che sta scontando anche lui 9 ergastoli, e leader del Fronte Popolare, Fatah e Hamas, detenuti dagli anni ’90 e dall’Intifada. Ayham Kamamji è tra coloro che saranno rilasciati; è uno dei prigionieri evasi attraverso un tunnel dalla prigione di Gilboa. Baher Badr, condannato a 11 ergastoli, e il poliziotto palestinese Raed Sheikh”. 

Hamas ha accusato Netanyahu di aver tentato di bloccare l’accordo, affermando che sta cercando di manipolare le date, gli elenchi dei prigionieri e alcuni passaggi concordati dell’accordo. Nella serata del 9 ottobre, il presidente del Politburo di Hamas, Khalil al-Hayya, in un discorso televisivo trasmesso, ha dichiarato ufficialmente “conclusa la guerra nella Striscia di Gaza”. Mentre il leader di Hamas Osama Hamdan: “Nessun palestinese accetterà di consegnare le armi della resistenza, e il nostro popolo ha più bisogno che mai di armi e resistenza”.

Nonostante l’entrata in vigore del cessate il fuoco non sono mancati attacchi e bombardamenti a ridosso dell’evento. Quattro soldati delle IDF sono rimasti feriti, uno gravemente e tre in modo lieve, in un incidente stradale al confine con la Striscia di Gaza. I soldati del 13° Battaglione della Brigata Golani sono stati trasportati in ospedale e le loro famiglie sono state informate, ha aggiunto l’IDF.

I soldati della Golani si trovavano a bordo di un veicolo tattico HMMWV che si è scontrato con un obice semovente M109 su una strada vicino al confine con la Striscia di Gaza. Le circostanze dell’incidente sono in fase di accertamento. Sono scortate dall’esercito, ma secondo i dati preliminari dell’IDF, l’incidente è stato probabilmente causato dalla scarsa visibilità dovuta alla polvere nell’aria.

Il 9 sera, 4 morti e decine di dispersi sotto le macerie di un edificio residenziale distrutto dalle IDF a Gaza City poco tempo fa, mentre continuano gli sforzi per recuperare morti e feriti, nonostante la mancanza di attrezzature di soccorso.

L’IDF ha lasciato le sue posizioni nell’ambito di un ritiro parziale da Gaza. A Gaza, sono stati segnalati danni significativi nei pressi dell’incrocio di Abd al-Aal su Al-Jalaa Street, a nord della città, a seguito del ritiro delle truppe israeliane dall’area. I soldati dell’IDF della Brigata Givati ​​hanno festeggiato l’uscita da Gaza.

Anche nelle ultime ore prima dell’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco, Israele ha continuato a bombardare i civili a Gaza. Secondo il Corrispondente di Al Mayadeen: “Bombardamento di artiglieria a nord-ovest del campo di Al-Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale”

Il 10 mattina un soldato israeliano è stato ucciso da un cecchino della Resistenza Islamica a Gaza. Le ruspe israeliane hanno iniziato a lasciare Gaza alle 10 di mattina e si stanno muovendo verso la linea gialla. Alle 09:15 del mattino l’aviazione israeliana ha lanciato un raid nel quartiere di Al-Shujaiya a est di Gaza City. Israele ha sparato contro gli equipaggi della protezione civile, provocando la morte di un membro nel quartiere di Sheikh Radwan

Un veicolo blindato dell’IDF è stato distrutto dalla resistenza durante gli scontri nella zona di Joura Al-Lot a Khan Younis.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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