Il primo Ministro Netanyahu afferma che la morte di Yahya Sinwar “segna la fine” della guerra a Gaza. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e la candidata alla presidenza Kamale Harris hanno elogiato l’eliminazione di Yahya Sinwar. Biden ha affermato che “l’intelligence statunitense ha aiutato Israele a rintracciare il deceduto capo di Hamas Sinwar”.
“L’esercito israeliano ha scoperto armi russe più avanzate nei tunnel e nei nascondigli di Hezbollah nel Libano meridionale”, a darne notizia il primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. L’Italia ha imposto un embargo sulle armi a Israele.
Mentre la “Russia ha messo in guardia Israele dall’attaccare le strutture nucleari iraniane”. L’agenzia di stampa russa TASS cita il vice ministro degli Esteri russo: “Mettiamo in guardia Israele dal pensare anche solo di colpire le strutture nucleari iraniane”. Ma secondo le fonti israeliane l’attacco all’Iran è davvero imminente.
Il quotidiano Israel Today, riporta che un drone ha colpito un gruppo di soldati dell’esercito israeliano nella zona di confine nel sud del Libano, ferendo 31 soldati israeliani. L’esercito israeliano ha annunciato 53 feriti tra le sue fila nelle ultime 24 ore, di cui 50 feriti al confine con il Libano e 3 feriti a Gaza. 21 ufficiali e soldati sono stati uccisi e altri 368 feriti dall’inizio della limitata incursione di terra al confine con il Libano. Notizia del 18 ottobre. L’esercito israeliano decide di mobilitare un’ulteriore brigata di riserva per la guerra al confine libanese.
Hezbollah immediatamente dopo la morte di Sinwar ha fatto sapere tramite la social sfera: “La guerra con Israele è entrata in una nuova fase e che i suoi risultati saranno evidenti nei prossimi giorni. Hezbollah ha anche affermato di aver utilizzato missili guidati per colpire per la prima volta le forze israeliane”.
Il 16 ottobre gli account di Hezbollah affermano che il Libano ha registrsto a seguito di incursioni aeree o di artiglieria israeliane 45 morti e 179 feriti: Sud, 12 morti e 41 feriti; Nabatieh: 25 morti e 88 feriti; Beqaa: 3 morti e 14 feriti; Baalbek-Hermel: 5 morti e 36 feriti.
Nella giornata del 18 ottobre, si è aperta una ferita istituzionale tra Libano e Iran. Il primo Ministro libanese Najīb ʿAzmī Mikati ha attaccato il presidente del parlamento iraniano e la leadership, per un falso rapporto di notizie secondo cui l’Iran si sarebbe offerto di negoziare con la Francia “per l’attuazione della legge ONU 1701. Dov’era quando gli Stati Uniti hanno affermato di sostenere la guerra israeliana in Libano? Dov’era quando il Regno Unito ha sostenuto la guerra in Libano? Dov’era quando quando quando. Questa teatralità non incoraggerà i paesi occidentali ad aiutarci nel dopoguerra, questo vi aiuterà solo a risparmiare i vostri miliardi e il vostro lussuoso jet privato e la vostra barca”.
Una fonte vicina al presidente del parlamento iraniano Mohammad Bagher Ghalibaf ha smentito i recenti rapporti che suggerivano che Ghalibaf avesse fatto commenti riguardo a un cessate il fuoco in Libano, le dichiarazioni sono apparse sul quotidiano francese Le Figaro. “L’Iran è pronto a discutere di un cessate il fuoco in Libano e dell’attuazione della risoluzione ONU 1701. Ciò significherebbe che solo l’esercito libanese e l’UNIFIL sarebbero di stanza nel Libano meridionale e Hezbollah si ritirerebbe a nord”, Le Figaro.
Il Ministero degli Affari Esteri libanese convocherà l’Incaricato d’Affari iraniano in merito alle dichiarazioni di Ghalibaf.
Elenco lunghissimo quello delle milizie e gruppi dell’Asse della Resistenza che si sono uniti in coro alle condoglianze ad Hamas per la morte di Yahya Sinwar, numero uno di Hamas. Il portavoce ufficiale di Ansar Allah, Muhammad Abdel Salam; il Consiglio Politico Supremo della Repubblica dello Yemen; Muhammad Ali Al-Houthi; Le Brigate Martire Izz al-Din al-Qassam; le Brigate Martire Abu Ali Mustafa, l’ala militare del Fronte Popolare. Il Segretario generale del Movimento Jihad islamico in Palestina, Ziad al-Nakhalah. La coalizione di partiti politici e forze che si oppongono a Israele. Dichiarazione rilasciata dalla leadership di Hezbollah. Il Movimento Al-Nujaba.
Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 16:00 del 18 ottobre.
Nel nord di Israele, droni si sono infiltrati nell’area della base aerea di Ramat David vicino ad Afula. Attacco rivendicato dalla Resistenza Islamica irachena.
Attacco di droni a Safed rivendicato dalla Resistenza Islamica. Sirene risuonano a Shlomi e Betzet nella Galilea occidentale. Stato di allerta dichiarato nella tarda serata del 17 ottobre negli insediamenti di Dishon, Avivim e Malkia nel nord di Israele, per paura di un’infiltrazione di Hezbollah. L’IDF ha chiesto ai coloni rimasti negli insediamenti di Dishon, Avivim e Malkia di rimanere nelle loro case e di assicurarsi che le porte siano correttamente chiuse. Chiuse diverse strade nel nord.
Allerta a Eilat, Israele meridionale. Nuovi lanci di razzi verso l’area di Zofulon ad Haifa. Sono stati segnalati diversi impatti.
Un soldato israeliano è stato gravemente ferito nel Golan. La resistenza islamica ha rivendicato un attacco contro la caserma Yoav nel Golan con un lanciamissili. Sirene in azione a Netiv Atif, a nord del Golan.
In Libano meridionale: la situazione attuale dopo oltre un mese di operazioni è che Israele è riuscito a proteggere 37,6 kmq di territorio. Si registra attacco dell’Asse della Resistenza contro un raduno di forze israeliane a Wadi Katamon, nelle vicinanze del la base Rmeish. Attacchi aerei israeliani sulla città di Nabatieh, Habboush, Harouf, Kawthariyah Al-Sayyad, Aita Al-Jabal e Taybeh
Tra la mezzanotte e le nove del mattino del 18 ottobre nel Libano meridionale, gli obiettivi erano: Al-Duwair, Ansar, Sajd, Al-Khiyam, Jabal Al-Rafi’a, Al-Zarariyeh, Al-Shaitiya, Al-Bazouriyeh, Al-Malikiyah. Bombardata Maaroub.
Ed ora uno sguardo ai cinque fronti aperti da Israele in Libano sud: Ayta al Chab e Ramyeh. La Resistenza Islamica ha preso di mira due volte a distanza di pochi minuti con un lanciamissili un raduno di soldati israeliani nelle vicinanze della città di Aita al-Shaab. La seconda volta l’esercito israeliano stava evacuando i feriti. A partire dalle ore 12:00 scontri nel villaggio di confine di Ayta al Chab tra Israele e Hezbollah. Si registrano due attacchi aerei di Israele.
Nel pomeriggio gli abitanti libanesi del villaggio di Rmeich hanno permesso all’IDF di entrare nel loro villaggio e di operare in sicurezza lì per creare un nuovo asse per circondare Ayta al Chab. I veicoli israeliani si stanno muovendo in sicurezza a Rmeich e hanno chiuso la strada principale con due veicoli M113. I veicoli blindati israeliani entrano da Israele nel villaggio cristiano di Rmeich e hanno bloccato il quartiere di Al-Marj prima di spostarsi da lì verso Ayta al Chab. Il villaggio che ha combattuto un’intera divisione dell’esercito israeliano e affrontato attacchi aerei mostruosi, artiglieria, bulldozer, carri armati e fanteria ora sarà circondato dalle forze israeliane. Mappa della strada usata dall’IDF per portare i mezzi. La loro roccaforte nel sud-est della città è di fatto isolata. È ora probabile un ritiro di Hezbollah a nord verso Debl. Una bandiera israeliana è stata issata sulla torre dell’acqua a ovest della città, alle coordinate 33.09808, 35.3335. Tuttavia, le voci di un controllo completo sono false. Gli attacchi aerei israeliani hanno colpito posizioni nel nord-est della città, indicando la presenza di Hezbollah.
Fronte: Al-Udaysah, Kfarkila, Rab El Thalathine, and Markaba. Monitorando i movimenti dei soldati israeliani alla periferia della città di Kafr Kila, la Resistenza Islamica ha colpito con proiettili di artiglieria i militari israeliani. Utilizzati anche lanciamissili. Hezbollah nel pomeriggio prende di mira i soldati israeliani nella colonia di Zarit, Ras Naqoura e al traghetto Kafr Kila.
Asse Labbouneh and Naqoura. Hezbollah libanesi hanno preso di mira assembramenti di soldati israeliani nella colonia di Zarit e nel sito navale di Ras Naqoura con un lanciamissili, e sul traghetto Kafr Kila con proiettili di artiglieria.
Meiss El Jabal, Mhaibib, and Blida non ci sono aggiornamenti da questa parte del fronte.
Asse Maroun El-Ras and Yaroun. Hezbollah ha annunciato di aver attaccato nella notte del 17 ottobre due carri armati Merkava a Jal al-Deir vicino all’insediamento di Avivim di fronte alla città di Maroun al-Ras con missili guidati. Confermano che i carri armati sono stati visti bruciare e che l’equipaggio è rimasto ferito. In totale, 6 carri armati sono stati attaccati nel Libano meridionale in diverse aree il 17 ottobre in tarda serata. Nonostante l’attività israeliana ad Ayta al Chab, Maroun al-Ras e Yaroun, la zona non è ancora sicura. Usi di artiglieria pesante è stata segnalata sia a Maroun che a Yaroun nella mattinata del 18 ottobre. Hezbollah afferma di aver attaccato con un ATGM una forza israeliana a Maroun al-Ras. In questa città in cui l’esercito israeliano è già operativo da 17 giorni e ha issato la sua bandiera nel giardino. L’area, jal al-Dier, è la più periferica della città e letteralmente al limite del confine israeliano di fronte all’insediamento di Avivim. La possibilità di Hezbollah di sparare dalla collina significa che la resistenza non è stata ancora sconfitta.
E qualsiasi dimostrazione di resistenza ritarderà la dichiarazione di vittoria di Israele prima di muoversi verso Bint Jbeil e i villaggi nella parte posteriore.
A Gaza nord Brigate Al-Qassam hanno preso di mira un carro armato “Merkvah” con un proiettile “Al-Yassin 105” vicino alla scuola Shadia, a ovest del campo di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Feriti israeliani in una casa trappolata vicino all’incrocio di Al-Saftawi. A Est del campo Jabalia altro Merkava colpito da IED delle Qassam.
In Cisgiordania Hamas nell’asse Al-Thaghra hanno fatto esplodere una serie di dispositivi pre-preparati nei veicoli militari israeliani. Si sono registrati scontri nell’asse Al-Thaghra e l’asse del cimitero, durante le quali Hamas ha teso imboscate alle forze israeliane.
Incidente di sicurezza ai confini giordano Israeliani, sud del Mar Morto. Tre uomini vestiti da militari giordani hanno aperto il fuoco sui militari israeliani. Due di loro sono stati uccisi un terzo è i fuga. Due soldati israeliani feriti. Hamas ha riferito che l’asse giordano della resistenza apre oggi un nuovo sviluppo nella battaglia contro Israele. La Giordania nega che gli uomini armati appartenessero all’esercito giordano.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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