Hezbollah non ha mai fatto segreto di non avere mire strategiche territoriale, ma di puntare solo ad attacchi dolorosi contro Israele con l’obiettivo di prolungare il conflitto e fiaccare l’iniziativa di Tel Aviv così da poter sedere al tavolo delle trattative con una controparte afflitta tanto da abbandonare le pretese territoriali.
Questa “non strategia” è stata ribadita anche da Naim Qassem, numero uno di Hezbollah nel suo ultimo discorso. Non stupisce dunque che Hezbollah non cerchi di salvare i villaggi ora attaccati o assediati alle IDF ma aspetti gli uomini di Israele in punti strategici per colpirli. Non rientra tra le missioni come resistenza fermare l’invasione israeliana al muro di confine di fronte all’esercito più forte della regione ma spetta loro il compito infliggere quanti più morti possibile e fermare l’avanzata in questa ottica vanno letti gli scontri nel sud del Libano. Dove i villaggi presi dalle IDF e poi abbandonati vengono subito ripopolati dai lanciarazzi di Hezbollah.
Si intensificano gli scontri nella direzione di Khiyam e Kfarchouba. Nella zona di Khiyam, gli attacchi del 19 novembre da parte dell’esercito israeliano nella parte settentrionale della città di Khiyam non hanno avuto successo a causa della resistenza dei combattenti Hezbollah e del sostegno di altre unità Hezbollah nei villaggi di Ebel El Saqi e Rashia al-Fukhar. Nonostante questa battuta d’arresto, l’esercito israeliano continua i suoi attacchi nel quartiere orientale e nel quartiere di al-Maslakh nella parte meridionale di Khiyam. Anche gli aerei da guerra israeliani hanno condotto almeno 10 attacchi aerei su Khiyam. Sul fronte di Kfarchouba, gli aerei da guerra israeliani stanno bombardando il villaggio, ma non ci sono stati cambiamenti significativi sul terreno.
In direzione Naqourah: Il tentativo dell’esercito israeliano di entrare nel villaggio di al-Bayada ha incontrato la resistenza di Hezbollah. Attualmente, le forze israeliane sono di stanza a sud del villaggio, preparandosi ad un attacco sulla strada costiera. Nella zona di Chama, il 20 di novembre alcuni edifici di questo villaggio storico sono stati distrutti dall’esercito israeliano. I combattenti di Hezbollah hanno condotto diversi attacchi con razzi e artiglieria contro posizioni israeliane alla periferia di Chama.
Nella zona di Tayrharfa, Hezbollah ha teso un’imboscata contro le forze israeliane nella zona di Abu Shash, provocando vittime e danni. L’IDF dirà che sono morti sei militari ma non specifica su quale fronte, bulldozer israeliani hanno demolito la maggior parte degli edifici nel villaggio di Tayrharfa.
Nella zona di Jebbayn, il controllo della situazione è sfuggito di mano alle forze israeliane, e i loro aerei da guerra hanno effettuato diversi attacchi aerei sul villaggio. Sembra che i combattenti di Hezbollah stiano riconquistando le loro posizioni a Jebbayn.
Sul fronte Aita al-Shaab: in risposta ai movimenti e agli attacchi dei combattenti Hezbollah intorno ad Al-Khazan e alla collina Rahib nella parte settentrionale di Aita al-Shaab, gli aerei da combattimento israeliani hanno condotto diversi attacchi aerei in queste aree.
Israele ha riposizionato alcune delle sue forze da Aita al-Shaab al fronte di Bint Jubeil e a sud di Hannine. Questo trasferimento ha stimolato una rinnovata attività dei combattenti Hezbollah in questa regione. Scontri sono in corso nella parte settentrionale di Aita al-Shaab.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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