#ISRAELHAMASWAR. Attacco iraniano e risposta israeliana: tutti pronti su carta

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Due gli elementi che riportano l’allerta sul Medio Oriente molto elevata: “Israele ha ordinato a tutto il personale militare in congedo di tornare immediatamente nel Paese, anche se è in congedo”, ha scritto il giornalista israeliano Itai Blumenthal; notizia a cui si aggiunge quella del comandante dell’aeronautica Tomer Bar che ha deciso di congelare la concessione di permessi agli equipaggi dell’aeronautica e di non consentire viaggi all’estero fino a nuovo avviso.

A questo elemento si aggiunga l’emissione da parte dell’Iran di un nuovo NOTAM per chiudere lo spazio aereo sopra Teheran dall’11 al 14 agosto. L’avviso afferma che nella regione si terranno esercitazioni missilistiche. 

Nella notte del 12 agosto, in Israele dedicata al Tisha BeAv, le autorità immaginano l’attacco iraniano. Le IDF il 12 agosto in un comunicato scrivono che “il Capo di Stato Maggiore, LTG Herzi Halevi, ha tenuto una valutazione della situazione e l’approvazione dei piani nelle varie arene, con la partecipazione del Vice Capo di Stato Maggiore, del Capo della Direzione dell’Intelligence (J2), del Capo della Direzione delle Operazioni (J3), del Comandante del Comando Settentrionale, del Comandante dell’Aeronautica Militare Israeliana, del Comandante dell’Home Front Command e di altri comandanti del General Staff Forum. Il Capo di Stato Maggiore ha sottolineato la continuazione di un elevato livello di prontezza e di sforzi per preparare l’attacco e la difesa”.

Nel frattempo nella notte dell’11 agosto, otto località della Galilea sono state attaccate da Hezbollah. 

Politicamente continuano i tentativi di una conciliazione e di una negoziazione per la liberazione degli ostaggi. Inoltre prosegue la discussione sull’attacco israeliano alla scuola a Gaza dove secondo le autorità palestinesi avrebbero perso la vita 100 persone. Per le IDF si è trattato di un attacco conto Hamas che utilizza le scuole come rifugio, Hamas ha negato tale dichiarazione. Il ministro degli Esteri canadese Mélanie Joly ha condannato il recente attacco condotto da Israele in una scuola a Gaza. L’Università egiziana di Al-Azhar ha rilasciato una dichiarazione per condannare il crimine commesso dall’esercito israeliano sabato contro i rifugiati nella scuola Tabi’een di Gaza, sottolineando al contempo “il fallimento della comunità internazionale nel contrastare le pratiche terroristiche di Israele”.

La relatrice speciale ONU sulla Palestina Francesca Albanese ha detto: “Israele commette genocidio a Gaza con armi statunitensi ed europee”. Il ministro degli Esteri iraniano ad interim Ali Bagheri Kani ha discusso delle azioni di Israele in una telefonata di sabato sera con il ministro degli Esteri belga Haja Lahbib.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz in una conversazione telefonica con Netanyahu avere detto che “è giunto il momento di concordare un accordo per liberare i rapiti e porre fine alla guerra”.

La Resistenza islamica irachena, gruppo ombrello di movimenti di resistenza, ha messo in guardia contro l’uso dello spazio aereo del paese arabo per portare avanti attacchi contro il vicino Iran.

L’ambasciatrice degli Stati Uniti a Cipro Julie Davis Fisher ha dichiarato che la nave d’assalto anfibio LHD1 Wasp è attraccata giovedì sull’isola, trasportando circa 30 aerei ed elicotteri ed è pronta, tra le altre cose, ad assistere i cittadini nelle regioni di crisi.

Gli Stati Uniti intendono dare a Israele 3,5 miliardi di dollari in spese militari, rilasciando i fondi mesi dopo che sono stati stanziati dal Congresso. Il Dipartimento di Stato ha detto ai legislatori che l’amministrazione Biden rilascerà i fondi come parte di un pacchetto più ampio di 14,1 miliardi di dollari approvato ad aprile. Questo finanziamento consente a Israele di acquistare moderne armi ed equipaggiamenti militari americani. Sebbene il rilascio di tali fondi richieda in genere tempo, la tempistica accelerata coincide con l’aumento delle tensioni tra Iran e Hezbollah a seguito delle recenti azioni israeliane contro i leader di Hamas e Hezbollah.

Israele non riceverà le armi immediatamente; il finanziamento sostiene l’approvvigionamento a lungo termine dei sistemi attualmente in fase di sviluppo e produzione. Inoltre, il Pentagono può fornire rapidamente armi a Israele dalle sue scorte.

La portaerei CVN 72 Abraham Lincoln vista nei giorni scorsi accanto alla “portaerei” italiana Cavour nella regione dell’Indo-Pacifico ha avuto l’ordine di “accelerare” la sua transizione verso il Medio Oriente e ha inviato nella regione l’SSGN 729 Georgia.

Il presidente russo Vladimir Putin ospiterà oggi a Mosca, in Russia, il presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas.

Israele dal 10 di agosto ha evacuato quattro basi di intelligence e sicurezza a Tel Aviv., secondo un canale giornalistico saudita. Un ex alto funzionario del Mossad alla testata Maariv: “Pensavamo che Sinwar fosse arrivato alla fine della strada, ma ora è chiaro che sta ridendo di tutti noi. È diventato più forte, contrariamente a tutte le aspettative”.

Il giornalista del sito Axios Barak Ravid ha citato due fonti informate che affermano: “La comunità dell’intelligence israeliana ritiene che l’Iran abbia deciso di attaccare direttamente Israele, e che l’attacco potrebbe richiedere giorni”.

Yoav Gallant, ministro della Difesa israeliano ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che: “L’11 ottobre volevo attaccare il Libano, il governo non ha approvato, non lo consiglio adesso – è un’avventura”. Un Membro del Comitato per gli affari esteri e la sicurezza della Knesset, Ze’ev Elkin: “La cosa peggiore è una guerra di logoramento. Se non prendiamo una decisione su vari fronti, sprofonderemo in una guerra di logoramento su più fronti, ed è questo che vuole l’Iran.”

L’IDF sostiene di aver eliminato eliminato il capo dell’apparato di sicurezza generale di Hamas nel sud della Striscia di Gaza. 

Si moltiplicano le dichiarazioni di minaccia a Israele da parte dell’Iran. Ali Shamkhani, consigliere politico del leader supremo della rivoluzione islamica, Ali Khamenei, ha affermato che sono state gettate le basi per una risposta severa alla violazione dell’integrità territoriale iraniana da parte del regime israeliano.

Il portavoce e vice capo dell’ufficio relazioni pubbliche del Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche (IRGC), il generale di brigata Ali Mohammad Naeeni, ha affermato che il governo israeliano ha assassinato il leader di Hamas Ismail Haniyeh per creare una frattura tra musulmani sciiti e sunniti. Il vice comandante del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica, il generale Ali Fadavi, afferma che gli ordini del leader supremo della rivoluzione islamica “sono chiari ed espliciti riguardo alla punizione dell’occupazione e alla vendetta del sangue del martire Ismail Haniyeh”.

E ancora: ”Siamo al vostro fianco con tutte le nostre forze”: ha riferito un religioso iraniano a Nasrallah. Un alto religioso iraniano ha scritto al segretario generale di Hezbollah Hassan Nasrallah per riaffermare il sostegno incrollabile del clero e dei seminari iraniani al fronte della resistenza.

L’assassinio di Haniyeh è un caso di esecuzione extragiudiziale illegale ha detto Kazem Gharibabadi, Segretario generale dell’Alto Consiglio iraniano per i diritti umani, ha sottolineato che l’assassinio di Ismail Haniyeh, il leader politico di Hamas, è un caso tipico di esecuzione extragiudiziale illegale.

Infine tra gli atti intimidatori, la televisione iraniana ha pubblicato un video degli ultimi giorni della portaerei CVN 71 Theodore Roosevelt nello Stretto di Hormuz. Il programma prevede che possa essere affondata utilizzando due missili da crociera del tipo Abu Mahdi. Le navi da guerra che lo accompagnano richiedono un solo missile. Ha riferito la Tv di Stato. 

Hamas ha chiesto l’attuazione delle disposizioni concordate nei precedenti negoziati invece di avviare nuovi colloqui su un cessate il fuoco a Gaza. Si apprende inoltre che la polizia colombiana ha arrestato Mehdi Aqil, uno dei finanziatori di Hezbollah.

Nuovo attacco britannico-americano contro la città portuale di Hodeidah in Yemen. Secondo fonti yemenite droni sauditi hanno bombardato l’area di Al-Ghor nel distretto di confine di Ghamr. 

Ed ora uno sguardo al confronto – Israele – Hamas – Hezbollah. Aggiornato alle ore 15:45 del 12 agosto.

Bombardamenti dell’artiglieria israeliana colpiscono la periferia della città di Naqoura, a sud del Libano. 

In risposta la Resistenza ha colpito con proiettili di artiglieria il sito di Al-Samaqa, sulle colline libanesi di Kfar Shuba.

La resistenza libanese Hezbollah ha lanciato decine di razzi in attacchi di rappresaglia contro le posizioni militari israeliane nei territori israeliani del nord. Hezbollah afferma di aver utilizzato razzi Katyusha per colpire il nuovo quartier generale della 146a divisione israeliana a Ga’aton in risposta al bombardamento delle aree residenziali del Libano, in particolare nelle aree intorno a Maarab.

Il 12 agosto la difesa aerea funziona nel nord di Israele a Kiryat Shmona. Israel Hayom afferma che gli attacchi missilistici di Hezbollah di lunedì mattina hanno preso di mira otto città situate a ovest della Galilea.

Le Brigate Al-Qassam rivendicano la responsabilità dell’operazione nella Valle del Giordano: “Le Brigate Izz al-Din Al-Qassam, ala militare di Hamas, hanno rivendicato la responsabilità dell’attacco a colpi di arma da fuoco nella Valle del Giordano, nella Cisgiordania settentrionale, in cui è morto un soldato israeliano”.

Nella dichiarazione delle Brigate Al-Qassam: “Rivendichiamo la responsabilità della sparatoria e dell’uccisione di un soldato israeliano nei pressi dell’insediamento “Mehola” nella valle del Giordano settentrionale”. “I combattenti di Al-Qassam in Cisgiordania sono stati in grado di effettuare un’operazione di tiro a distanza zero domenica pomeriggio, 06 Safar 1446 AH – corrispondente all’11 agosto 2024 d.C.; prendendo di mira il veicolo del soldato sionista “Yonatan Deutsch”, 23 anni, nei pressi dell’insediamento “Mehola” nella valle del Giordano settentrionale, e uccidendolo all’istante”.

Le Brigate Al-Aqsa: “i nostri combattenti hanno distrutto il quartier generale del comando nemico e le posizioni dei veicoli nell’asse “Netzarim” con colpi di mortaio di grosso calibro”. Fonti palestinesi riportano 5 morti e un certo numero di feriti mentre Israele ha colpito nelle vicinanze della Moschea Badr nel quartiere di Al-Zaytoun, a sud-est della città di Gaza. Morti e feriti in seguito al bombardamento di un’auto civile in via Salah al-Din, a est di Khan Yunis.

Le Al-Qassam sono riusciti a colpire un soldato israeliano con un fucile “Ghoul” nel villaggio svedese nel quartiere di Tal Al-Sultan, a ovest della città di Rafah, a sud della Striscia di Gaza.

Le IDF in un comunicato hanno riferito: “Annuncio congiunto di IDF e ISA: Confermate le identità di 31 terroristi di Hamas e della Jihad islamica eliminati finora nell’attacco alla struttura militare della scuola Al-Taba’ee. A seguito di ricerche di intelligence condotte da IDF e ISA, sono stati rivelati i nomi di altri 12 terroristi eliminati nell’attacco di sabato scorso (10.8.24) alla struttura militare della scuola Al-Taba’een.” La scuola, secondo Hamas, non era dedita a operazioni di attacchi o ospitava uomini di Hamas e alleati. 

Si aggrava la situazione in Cisgiordania. “Le Brigate sottolineano che i loro combattenti in Cisgiordania, che hanno rinnovato la loro fedeltà al leader del movimento di Hamas, il fratello Mujahid Yahya Sinwar “Abu Ibrahim”, continueranno a premere il grilletto e inseguiranno l’occupante a ogni incrocio e vicolo finché siederà sulla nostra terra”.

28 le operazioni di resistenza nella Cisgiordania nelle ultime 24 ore; 5 sparatorie e scontri armati; Detonazione di 4 ordigni esplosivi; Due operazioni di lancio di molotov e petardi; Contrasto a un attacco dei coloni: Distruzione di due veicoli dei coloni e danneggiamento di un veicolo militare.

Infine la Brigate dei Martiri di Al-Aqsa: rivendicano ”l’attacco a una forza israeliana presa di mira al valico di Al-Taiya, a ovest della città di Tulkarem, nella Cisgiordania occupata, in un’operazione congiunta con le Brigate di Al-Quds”.

Antonio Albanese e Graziella Giangiulio

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