
Non si placano le polemiche per l’attacco israeliano alla missione UNIFIL in Libano. Il Ministero degli Esteri cinese afferma: “Esprimiamo preoccupazione e condanna per gli attacchi israeliani alle forze UNIFIL nel Libano meridionale”.
Il Ministero degli Esteri russo aggiunge: “Mosca è arrabbiata per il bombardamento israeliano delle forze UNIFIL in Libano e chiede la fine delle azioni ostili contro di loro”.
Il primo Ministro spagnolo Pedro Sanchez: “critico e condanno gli attacchi condotti dalle forze israeliane alla missione ONU in Libano. Chiedo alla comunità internazionale di smettere di vendere armi a Israele”.
Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: “Condanno la sparatoria al sito UNIFIL e abbiamo chiarito a Israele che questo incidente non può essere tollerato La sparatoria al sito UNIFIL è una violazione del diritto internazionale e le forze di peacekeeping internazionali devono essere protette”.
UNIFIL a partire dall’8 di ottobre ha avuto prima scambi verbali con e poi è stata attaccata da Israele. Israele ha chiesto alla missione UNIFIL di evacuare e di spostarsi a 5 km dalla sua posizione. In precedenza aveva chiesto di evacuare dal Libano. Ma l’Irlanda prima, l’Italia e l’ONU poi hanno detto che resteranno in Libano. Le prime truppe ad essere attaccate da Israele sono state proprio quelle irlandesi senza conseguenze. Mentre il 10 ottobre due militari indonesiani sono stati feriti nei pressi delle postazioni italiane.
UNIFIL ha dichiarato: ”Le nostre forze sono state sottoposte a bombardamenti da parte delle forze israeliane, che hanno causato il ferimento di 2 dei nostri soldati”. “Il fatto che le nostre forze siano state prese di mira dalle operazioni israeliane è stato molto probabilmente intenzionale”. “Le nostre forze sono lì per ripristinare la stabilità in Libano e siamo impegnati a fare tutto il possibile nonostante tutte le difficoltà che affrontiamo”. “Abbiamo deciso di rimanere nelle nostre posizioni finché il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite non deciderà diversamente”. “Entrare nel Libano meridionale è una violazione della sovranità libanese e della risoluzione ONU 1701 e questo deve essere discusso alle Nazioni Unite”.
Matthew Brodsky, ex consigliere della Casa Bianca ha dichiarato: “Israele dovrebbe bombardare l’area irlandese UNIFIL in Libano e poi sganciare il napalm”.
In risposta il Rappresentante permanente di Israele presso le Nazioni Unite: ”Israele è concentrato sulla lotta contro Hezbollah, non abbiamo alcun desiderio di essere in Libano, ma faremo il necessario per costringere Hezbollah ad allontanarsi dal confine”. “Raccomandiamo che l’UNIFIL si sposti di 5 km verso nord per evitare il pericolo di un’intensificazione dei combattimenti”, Danny Danon, rappresentante permanente di Israele presso le Nazioni Unite.
Il 9 ottobre l’esercito israeliano ha rilasciato ufficiosamente il filmato della demolizione di una torre di guardia dell’esercito libanese a pochi metri dalla base ONU ad Al-Naqoura. Hanno affermato che era una azione contro Hezbollah. Hanno anche usato un bulldozer civile per distruggere la torre. Nella stessa zona, l’esercito israeliano ha attaccato l’ONU.
Da UNIFIL hanno detto: “Il quartier generale di Naqoura dell’UNIFIL e le posizioni vicine sono state ripetutamente colpite da Israele. Questa mattina, due peacekeeper sono rimasti feriti dopo che un carro armato Merkava dell’IDF ha sparato contro una torre di osservazione presso il quartier generale dell’UNIFIL. I soldati dell’IDF hanno anche sparato contro la posizione ONU (UNP) 1-31 a Labbouneh, colpendo l’ingresso del bunker dove si erano rifugiati i peacekeeper. Un drone dell’IDF è stato osservato volare all’interno della posizione ONU fino all’ingresso del bunker. Ieri, i soldati dell’IDF hanno deliberatamente sparato e disattivato le telecamere di monitoraggio perimetrale della posizione. Hanno anche sparato deliberatamente su UNP 1-32A a Ras Naqoura”
Il governo italiano nel pomeriggio del 10 ottobre ha convocato l’ambasciatore israeliano.
Il fatto è che tra i quattro punti designati dall’IDF per entrare in Libano c’è al-Mshairfeh e l’esercito israeliano ha tentato di raggiungere Ras al-Naqoura attraverso l’area di al-Mshairfeh, ma è stato attaccato da Hezbollah. Secondo resoconti confermati, almeno due veicoli IDF sono stati colpiti e immobilizzati, e questo è l’incidente riportato in 3 delle dichiarazioni di Hezbollah.
Finora, hanno annunciato di aver attaccato i soldati israeliani due volte dopo il loro tentativo di salvare questi veicoli. I media israeliani vicini alle IDF non ne hanno ancora parlato.
Secondo Al-Manar, tv di Hezbollah, il tentativo di avanzare è stato effettuato da una colonna di carri armati e veicoli, che sono stati presi di mira con missili e sono stati confermati i colpi. La forza presa di mira era composta da 5 carri armati e soldati di fanteria.
Ieri, le forze Israeliane hanno preso d’assalto il centro delle Forze Internazionali di Emergenza a Labbouneh e hanno vandalizzato il sito. Le forze Israeliane hanno distrutto le proprietà del centro delle forze UNIFIL, distrutto le sue fonti di energia e aperto il fuoco all’interno del centro di Labbouneh. I soldati dell’UNIFIL nel centro di Labbouneh si sono nascosti nei rifugi durante gli attacchi delle forze israeliane al loro centro.
Le IDF hanno dichiarato: “L’organizzazione terroristica Hezbollah opera all’interno e in prossimità di aree civili nel Libano meridionale, comprese le aree vicine alle postazioni UNIFIL. L’IDF sta operando nel Libano meridionale e mantiene comunicazioni di routine con UNIFIL. Stamattina (giovedì), le truppe dell’IDF hanno operato nell’area di Naqoura, accanto a una base UNIFIL. Di conseguenza, l’IDF ha ordinato alle forze ONU nell’area di rimanere in spazi protetti, dopodiché le forze hanno aperto il fuoco nell’area”.
Ed ora uno sguardo alla linea del fronte aggiornato alle ore 14:00 dell’11 ottobre.
Fonti vicine alle attività di Hezbollah hanno riferito che il gruppo si sta preparando per una lunga ed estenuante guerra nel sud del Libano con un nuovo comando militare per supervisionare gli attacchi missilistici e i combattimenti sul terreno. Hezbollah ha dichiarato: “Non abbiamo ancora utilizzato missili pesanti e di precisione”. Hezbollah ha un sistema Kornet, la sua portata è di 14 chilometri il fiume Litani è a 5 chilometri dal confine e da li spareranno ai soldati israeliani.
Dal Libano meridionale si apprende che la 98a Divisione ha effettuato una ritirata. Le ragioni non sono chiare. Per quanto riguarda le altre due divisioni schierate, la 36a e la 91a continuano a mantenere un certo controllo nelle terre di fronte a Blida e Mays al-Jabal. C’è un grande tentativo di spingere per raggiungere Mays. Ma Hezbollah ha piantato mine e tende agguati ai militari israeliani.
Per quanto riguarda Yaroun e Maroun al-Ras, la situazione non è chiara. Il 146° sta ancora cercando di operare nel gelo di Naqaoura e raggiungere Labboneh. Hanno subito vittime il 10 ottobre e sono ancora sotto tiro.
Nella notte del 10 ottobre Israele ha bombardato Beirut. L’attacco ha preso di mira 3 luoghi a Beirut, due dei quali sono stati confermati. Il bilancio delle vittime a Beirut è salito a 18 morti e 100 feriti. L’obiettivo, Wafiq Safa, è sopravvissuto. L’uomo in questione è una figura politica che fa da raccordo tra Hezbollah militare e i partiti politici libanesi.
Tra mezzanotte e le 10 del mattino, Israele ha bombardato Bar’acheet, Zrarieh, Naqoura, Alma al-Shaab, Qana, Mahrouneh, Jebcheet, Shebaa. Nel primo pomeriggio bombardate: Hula, Tebneen, Safad al-Bateekh, Alma al-Shaab, Burj el-Qalawieh, Qa’qeyet el-Jesr, Zawtar, Qalawieh (3 uccisi), Arzoun, Batoulieh, Bazoulieh, Rashkanieh, Majdal Selem.
Nella giornata dell’11 ottobre, 30 missili sono stati lanciati dal Libano verso l’Alta Galilea. 20 missili contro Kiryat Shmona e Acri. Munizioni vaganti in arrivo dall’Iraq intercettate ad Ashkelon.
Da Gaza le brigate al Qassam rivendicano: “Una nave da trasporto truppe israeliana è stata distrutta dopo essere stata presa di mira con un ordigno “Shawaz” e un proiettile “Al-Yassin 105”, lasciando il suo equipaggio morto e ferito, a ovest della città di Beit Lahia, a nord della Striscia di Gaza”.
Evento di Karem Abu Salem: una forza speciale “israeliana” si è travestita da personale della protezione civile e in abiti civili ed è stata individuata e si è scontrata con essa a Rafah, a sud della Striscia di Gaza. Ci sono feriti.
Antonio Albanese e Graziella Giangiulio
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